STUDIO 2: CONTESTO MALTRATTANTE Sottostudio 1:
F: Pensare vuol dire pensare V: Pensare nella testa
6.2 Sottostudio 2
6.2.3 Metodo .1 Partecipanti
L’intero gruppo di partecipanti, inizialmente composto da 213 prescolari, si è ridotto a 206 a causa della mancata partecipazione di 7 bambini alla fase di post-test o ad un numero sufficiente di incontri del training. Il gruppo definitivo è stato quindi formato da 206 bambini di età compresa tra 45 e 65 mesi (M = 54,72; DS = 4,607), suddivisi in 104 maschi di età compresa tra 45 e 65 mesi (M = 54,65; DS = 4,495), e 102 femmine di età compresa tra 45 e 65 mesi ( 54,78; DS 4,740), frequentanti 10 sezioni di 8 scuole dell’infanzia situate in 3 differenti provincie del Nord Italia e appartenenti a famiglie di livello socioeconomico medio.
Sono stati quindi creati due gruppi: uno sperimentale ed uno di controllo, bilanciati per genere e numero.
Il gruppo sperimentale era composto da 103 bambini di età compresa tra 45 e 64 mesi (M = 54,76; DS = 4,414), suddivisi in 50 maschi di età compresa tra 45 e 64 mesi (M = 54,64; DS =
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4,346), e 53 femmine di età compresa tra 45 e 64 mesi (M = 54,51; DS = 4,518). Il gruppo di controllo si è composto di 103 bambini di età compresa tra 45 e 65 mesi (M = 54,86; DS = 4,810), suddivisi in 54 maschi di età compresa tra 45 e 65 mesi (M = 54,67; DS = 4,670), e 49 femmine di età compresa tra 46 e 65 mesi (M = 55,08; DS = 4,999).
Per quanto riguarda i partecipanti alla fase di follow-up, il gruppo e era composto da 85 bambini di età compresa tra 48 e 65 mesi (M = 56,27; DS = 4,578), suddivisi in 41 maschi di età compresa tra 48 e 65 mesi (M = 56,59; DS = 4,483), e 44 femmine di età compresa tra 48 e 65 mesi ( 55,98; DS 4,598), frequentanti 5 sezioni di 3 scuole dell’infanzia.
Nello specifico il gruppo sperimentale era composto da 42 bambini di età compresa tra 50 e 64 mesi (M = 56,17; DS = 3,786), suddivisi in 21 maschi di età compresa tra 51 e 62 mesi (M
= 56,24; DS = 3,807), e 21 femmine di età compresa tra 50 e 64 mesi (M = 56,10; DS = 3,786). Il gruppo di controllo si è composto di 43 bambini di età compresa tra 48 e 65 mesi (M = 56,37; DS = 5,283), suddivisi in 20 maschi di età compresa tra 48 e 65 mesi (M = 56,95;
DS = 5,375), e 23 femmine di età compresa tra 48 e 65 mesi (M = 55,87; DS = 5,268).
Il numero dei partecipanti è stato inferiore rispetto al gruppo di bambini che ha preso parte alle prime tre fasi della ricerca (pre-test/training/post-test) poiché non è stato possibile coinvolgere tutte le scuole in quest’ultima fase e alcuni bambini di quelle coinvolte hanno cambiato scuola.
6.2.3.2 Strumenti
6.2.3.2.1 Strumenti bambini Perspective taking
A ciascun bambino sono state proposte tre prove, somministrate individualmente, al fine di rilevare ciascuna delle componenti del perspective taking (Tab. 6.11).
Per la valutazione del perspective taking cognitivo sono stati somministrati i classici compiti del paradigma della falsa credenza (spostamento inatteso e contenuto inaspettato) (Baron-Cohen et al., 1985; Liverta Sempio et al., 2005; Perner et al., 1987; Wimmer e Perner, 1983;) e della distinzione tra apparenza e realtà (oggetto ingannevole) (Flavell, 1986).
Per l’analisi del perspective taking percettivo sono state proposte ai bambini differenti prove visuo-percettive (Flavell et al., 1968; Flavell et al., 1981; Hughes e Donaldson, 1979).
Infine, per il perspective taking emotivo si è previsto l’impiego del TEC (Test of Emotion Comprehension) (Pons e Harris, 2000), nella versione italiana di Albanese e Molina (2008), di una versione riadattata del compito di decentramento emotivo (Harwood e Farrar, 2006) e di una storia, creata ad hoc, per il riconoscimento delle quattro emozioni fondamentali.
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Osservazioni nel contesto sociale di comportamenti sociali legati al perspective taking
Per la rilevazione della frequenza di emissione di comportamenti sociali legati al perspective taking (aiuto, conforto/incoraggiamento, condivisione, gestione/mediazione dei conflitti, aggressività) sono state condotte osservazioni dirette non partecipanti all’interno della scuola dell’infanzia, attraverso l’uso di una griglia appositamente creata (D’Odorico et al., 2000;
Roche Olivar, 2002).
Tabella 6.11– Strumenti per la valutazione del perspective taking, dei comportamenti prosociali e dell’aggressività dei bambini
PT_EMO PT_COG PT_PERC
COMPORTAMENTI PROSOCIALI E AGGRESSIVITÁ
PRE-TEST
TEC (Pons e Harris, 2000)
Anna e Sara (Wimmer e Perner,
1983)
Prova del bruco (Flavell et al., 1981)
OSSERVAZIONI Prova
decentramento emotivo (Harwood e Farrar,
2006)
Scatola di Nesquik con matite colorate (Perner et al., 1987)
Plastico della Valle Incantata (Adattato da Hughes
e Donaldson, 1979) Arcobaleno e i suoi
amici (Donovan, 2001)
Gomma-noce (Adattato da Flavell,
1986)
Prova del coccodrillo (Flavell et al., 1968)
POST-TEST
TEC (Pons e Harris, 2000)
Stefano e Alberto (Liverta Sempio et
al., 2005)
Prova della tartaruga (Flavell et al., 1981)
OSSERVAZIONI Prova
decentramento emotivo (Harwood e Farrar,
2006)
Lattina di Coca Col con riso (Adattato da Perner
et al., 1987)
Plastico della fattoria (Adattato daHughes e Donaldson, 1979)
Pingu e i suoi amici (Von Flüe, 1990)
Penna-fiore (Flavell, 1986)
Prova del cane (Adattato da Flavell
et al., 1968)
6.2.3.3 Procedura
La ricerca ha previsto l’utilizzo di una procedura quasi sperimentale caratterizzata da 4 fasi:
pre-test (T1), training (T2), post-test (T3), follow-up (T4).
I bambini del gruppo sperimentale sono stati sottoposti a tutte le fasi, mentre quelli del gruppo di controllo unicamente alle fasi di pre-test, post-test e follow-up, con le medesime modalità e
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l’utilizzo degli stessi strumenti. Tra il pre e il post-test sono intercorsi circa 15 giorni, intervallo di tempo necessario per la somministrazione del training al gruppo sperimentale.
Durante questa fase il gruppo di controllo non è stato coinvolto in alcuna attività con lo sperimentatore, rimanendo all’interno della sezione e svolgere le quotidiane attività curricolari con le insegnanti.
Scopo del pre-test è stato quello di valutare le abilità di perspective taking dei bambini, così come si presentavano prima di qualunque tipo di intervento. Durante questa fase sono stati somministrati gli strumenti precedentemente descritti, in tre incontri individuali di 20-25 minuti, in una stanza tranquilla e silenziosa della scuola, al di fuori della sezione. Si è prevista la somministrazione di 3 prove per ciascuna componente del perspective taking.
I comportamenti sociali sono stati invece analizzati attraverso periodi di osservazione non partecipante. Ogni bambino è stato osservato in tre momenti: gioco libero prima del pasto, pasto e gioco libero dopo il pasto. Ogni osservazione è stata condotta individualmente, in giorni differenti e ha avuto la durata di 45 minuti.
La fase di training, il cui inizio ha seguito immediatamente il pre-test, ha avuto l’obiettivo di promuovere l’abilità di decentramento dei bambini attraverso diverse attività particolarmente apprezzate in questa fascia di età, secondo un protocollo creato ad hoc, a partire da molteplici percorsi dimostratisi efficaci in letteratura (Mori e Cigala, 2015), che fosse riconducibile ad un intervento definibile come evidence based (Flay et al., 2005). Il training, descritto in ogni sua parte nel capitolo 5, si compone di 9 incontri di gruppo, della durata di 45 minuti ciascuno, in cui ai bambini vengono proposte attività come lettura di storie, riflessione/discussione, drammatizzazione, disegno e prove empiriche di decentramento, allo scopo di potenziare la loro abilità di perspective taking in ogni sua singola componente. Il post test ha seguito immediatamente il training. Durante questa fase sono state valutate nuovamente le abilità di perspective taking, sempre in tre incontri di 20-25 minuti ciascuno, attraverso la somministrazione di versioni diverse ma analoghe degli stessi strumenti proposti al pre-test, nelle medesime condizioni, al fine di riscontrare miglioramenti nelle abilità dei bambini a seguito del training. Per la valutazione dei comportamenti sociali è stata riproposta la medesima procedura osservativa del pre test.
Infine, il follow-up ha previsto la ri-somministrazione, dopo 4 mesi dalla fine del post-test, delle stesse prove e secondo le medesime modalità. Sono stati quindi nuovamente condotti tre incontri individuali per la presentazione delle prove di perspective taking e tre osservazioni per ciascun bambino per la rilevazione della frequenza dei comportamenti sociali ad esso connessi, per la valutare il mantenimento nel tempo delle abilità acquisite con il training.
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