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I dottorandi e la Biblioteca di scienze social

3. Metodologia e svolgimento dell’indagine

Le tendenze emerse dalla letteratura e la consapevolezza di dover ot- timizzare i tempi sono stati elementi che hanno influito sulla scelta di un approccio qualitativo7. Questa metodologia consente infatti di conoscere in

profondità l’oggetto della ricerca senza comportare il coinvolgimento di un campione numeroso e statisticamente rappresentativo. In questo contesto la somministrazione di un’intervista semistrutturata è sembrata la scelta più sostenibile anche per chi di fatto si è trovato ad affrontare per la prima volta un’indagine così concepita8.

La popolazione oggetto della ricerca è risultata composta da 89 dotto- randi in corso di studio nel 2014 nell’area delle scienze sociali; da questo gruppo si è ritenuto di poter individuare un nucleo più limitato, utiliz- zando il criterio del campionamento non probabilistico9. I criteri alla base

della selezione hanno garantito prioritariamente la sostenibilità in termi-

6 Èsemprepiùnecessariovalutarel’impattochel’attivitàdellebibliotechepuòaveresugli

utenti, non limitandosi a quantificare la propria azione in termini di prodotti (output) ma anche di risultati (outcomes). Cfr. R.D. Lankes, L’atlante della biblioteconomia moderna, Editrice Bibliografica, Milano 2014, p. 100.

7 C.Faggiolani,I.Moroni(acuradi),La customer satisfaction nelle biblioteche delle università: elementi teorici, linee guida e casi di studio, Casalini Libri, Fiesole 2012; I. Moroni, M. Vezzosi, Biblioteche universitarie tra passato e futuro: esperienze e prospettive dei sistemi bibliotecari di ateneo in un’indagine qualitativa, «Bollettino AIB», 50 (1-2), 2010, pp. 89-107; I. Moroni, Indagini quali- tative per il miglioramento continuo: il caso di una biblioteca universitaria, «Bollettino AIB», 49 (4),

2009, pp. 485-492.

8 Lapossibilitàdiavereunatracciadiriferimentodautilizzarenellosvolgimentodell’in-

tervista offre un valido supporto, pur mantenendo un margine di libertà espressiva a tutto vantaggio dei risultati.

9 «Iltipodicampionamentoutilizzatonelleindaginichesiavvalgonodell’approccioquali-

tativo è detto “non probabilistico”, perché a differenza di quanto accade nel caso del “cam- pionamento probabilistico”, i soggetti della popolazione non hanno una probabilità uguale enotadifarpartedelcampionestesso.[…Ilcampionamentononprobabilistico]noncon- sente la “inferenza” e per questo i risultati sono estendibili solo al campione e non a tutta la popolazione di riferimento» (Faggiolani, Moroni, La customer satisfaction nelle biblioteche delle

ni numerici, ma anche il coinvolgimento di tutte e tre le aree disciplinari che compongono l’utenza di riferimento. Le unità selezionate sono state individuate in base alla caratteristica di ‘esperti’, cioè conoscitori e fruitori dei principali servizi offerti. La selezione è stata quindi avviata in base al numero delle visite effettuate in biblioteca, al numero di prestiti locali e interbibliotecari, al numero di prenotazioni registrate per l’utilizzo delle postazioni di studio riservate nel periodo 2012-201410.

Il campione è risultato composto da 15 dottorandi, utenti attivi dei servizi sopra indicati, seppur con caratteristiche differenziate in termini di frequen- za d’uso: nove utenti ‘forti’ (tre per ciascuna area disciplinare), tre utenti ‘medi’, tre ‘deboli’, rispettivamente uno per ciascuna area disciplinare.

Contestualmente alla definizione del campione si è passati all’elabora- zione della traccia dell’intervista, a partire proprio dalla definizione degli argomenti da trattare obbligatoriamente nel corso dell’incontro. La lista ha compreso i seguenti temi e sottotemi:

• abitudini di ricerca: ambienti preferiti per lo studio, punto di partenza dal quale si avvia il processo di ricerca, cambiamenti intervenuti nel corso del tempo rispetto alle prime esperienze;

• contatti con la comunità accademica di riferimento e importanza di queste relazioni per la crescita delle competenze;

• rapporti con i bibliotecari e loro ruolo nei processi di ricerca;

• conoscenza, uso, soddisfazione in merito a specifici servizi e risorse documentarie;

• valutazione complessiva della biblioteca con l’indicazione dei punti di forza e delle criticità, suggerimenti per migliorarne le prestazioni; • desiderata in merito a servizi ad hoc;

• indicazione dei canali di comunicazione preferiti per ricevere aggiorna- menti dalla biblioteca.

I temi sono stati articolati in una successione sequenziale tale da garantire la gradualità degli argomenti affrontati nel corso dell’intervista, ritenendo preferibile iniziare con quelli più generali e discorsivi e passare a quelli più specifici e in alcuni casi personali nella seconda parte, confidando nella pos- sibilità di instaurare un dialogo fruttuoso tra intervistatore e intervistato11.

Secondo tale percorso sono state formulate 15 domande aperte, orga- nizzate in quattro sezioni:

• abitudini di ricerca;

• uso e soddisfazione per la biblioteca;

• valutazione dei servizi di promozione e comunicazione; • spazio aperto per impressioni e suggerimenti.

10 Nellesalediletturadellabibliotecasonodisponibilidellepostazioniriservatechedocenti,

ricercatori e dottorandi possono prenotare per lo studio e il deposito di volumi.

Si è inoltre concordato di aprire le interviste con la raccolta di informa- zioni fattuali, ciclo e anno di dottorato e con la descrizione dell’argomento della tesi.

La traccia dell’intervista è stata preventivamente sottoposta ad alcu- ni colleghi della biblioteca per testarne l’efficacia in merito ai contenuti e all’approccio adottato.

Dopo il contatto telefonico per il reclutamento, le interviste sono state effettuate dalla metà di dicembre 2014 alla metà di febbraio 2015. Gli in- contri si sono tenuti nell’aula didattica della biblioteca, sono durati circa un’ora e sono stati registrati con registratore audio. Le interviste sono sta- te condotte dalle bibliotecarie referenti delle tre aree disciplinari, ciascu- na delle quali ha incontrato i dottorandi della propria area. È stata inoltre garantita la presenza di un’altra bibliotecaria con il compito di registrare espressioni, reazioni e atteggiamenti inerenti il linguaggio del corpo che potessero tornare utili durante l’analisi.

Nella fase di trascrizione delle registrazioni il testo è stato riportato fedelmente ed è stata assegnata a ciascun intervistato una sigla che deno- tasse l’area di appartenenza (EC, GI, SP) seguita da un numero progres- sivo da 1 a 5.