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Milano a spasso con l'avanguardia: Invideo Techne

4.4 Lombardia

4.4.2 Milano a spasso con l'avanguardia: Invideo Techne

Silvia Bordini, nel saggio Le molte dimore, ricorda tra le prime mostre milanesi di videoarte quelle degli anni '70 quando sempre più artisti e critici andavano interrogandosi sulle possibilità del mezzo elettronico: <<Tommaso Trini aveva organizzato nel '70 Eurodomus 3, Telemuseo,204

in cui riportava l'esperienza di Gennaio

70, si inaugura nel '74 Nuovi Media-film e videotape (a cura di Germano Celant e

Daniela Palazzoli); nel '75 alla Rotonda della Besana, Artevideo e Multivision, curata da Tommaso Trini205; nel '79 Vittorio Fagone presenta la mostra Camere incantate. Video

201 Ibidem. 202 Ibidem.

203 Vedi Cargioli, Sensi che vedono, cit., 36.

204 Per degli approfondimenti rinvio a Tommaso Trini, “Di videotape in videotappa. Note sui primi esperimenti televisivi da parte degli artisti” in <<Domus>>, n. 495 ( febbraio, 1971), 50.

205 Vedi Tommaso Trini (a cura di), Catalogo Artevision e Multivision. Rotonda di via Besana (Milano, 1975).

cinema fotografia e arte negli anni '70,206

notevole per la presenza di numerose videoinstallazioni >>.207

Vittorio Fagone, nel saggio Videoinstallazioni, ambienti ed eventi multimediali, aggiunge agli eventi già menzionati la Biennale di Milano del 1974, curata da lui stesso, dove fu realizzata una grande istallazione video aperta al confronto con il pubblico. L'opera fu progettata da Boriani e De Vecchi con il gruppo Vidienne e intitolata “che cos'è l'arte?”. Lo storico ricorda che: “essa coinvolgeva in 12 ore di registrazione le risposte di 1200 persone”.208

A seguire negli anni '80 cominciarono a nascere i primi gruppi di ricerca e produzione interessati al mezzo elettronico. Nel 1981 nacque il gruppo studio Azzurro, interessato in particolar modo alle videoinstallazioni; 209

Mentre alcuni anni dopo, nel 1985 da Mario Canali, Riccardo Sinigaglia e Adriano Abbado, nacque il gruppo milanese Correnti Magnetiche, che diede vita ad una formazione artistica per esplorare le potenzialità espressive non tanto del video, quanto della computer grafica. 210

Gli anni '90 di Milano furono segnati dalla nascita di nuovi archivi e dalla programmazione di mostre dedicate al mezzo elettronico, ma anche da seminari e conferenze che si interrogavano sulle sue potenzialità artistiche.

Nel 1990 l'Associazione Italiana Amici Cinema d'Essai (A.I.A.C.E.) istituì una mostra internazionale di video e cinema organizzato intitolata “Invideo” tutt'ora attiva.211 Questa è nata con lo scopo di dotare Milano di un archivio permanente

206 Vedi Rosanna Bossaglia, “L'arte attraverso la Camera incantata” in <<Corriere della sera

illustrato>>, anno 4, n. 22, (31 maggio 1980), 38.

207 Bordini, “Le molte dimore” in Sega Serra Zanetti (a cura di), La coscienza luccicante , cit., 34. 208 Fagone, “Videoinstallazioni” in Fagone (a cura di), Videoinstallazioni ambienti, cit., 16. 209 Vedi Cargioli, Sensi che vedono, cit., 37.

210 Vedi Fagone, L'immagine video, cit., 221.

211 Vedi “Invideo”, AIACE, accesso 14 febbraio,2012, http://www.mostrainvideo.com/p.aspx? t=general&mid=4&l=it

dedicato alla video arte attraverso un lavoro di ricognizione approfondito delle opere

italiane ed internazionali più significative, presentate al pubblico nel corso della mostra

annuale. “Invideo” ormai giunto alla 22° edizione può contare oggi su una rete permanente di scambio e contatti con artisti, critici, operatori del settore, centri di produzione e diffusione per la ricerca di nuovi linguaggi e nuovi orizzonti.212

Nel 1999 l'associazione AIACE organizzò (allo spazio Oberdan) anche una rassegna interamente dedicata alle videoinstallazioni e alle installazioni interattive intitolata “Techne” per offrire una panoramica sulla loro evoluzione e produzione nel

mondo.213

Così, la prima edizione nata da un'idea di Massimo Cecconi, Romano Fattorossi, Ludovica Fonda e Giuseppe Manzoni con l'intento di esplorare le nuove forme di connubio tra arte e tecnica fu intitolata “Tra Arte e Tecnologia. viaggio nel mondo delle videoinstallazioni” .

Simonetta Cargioli ricorda che all'occasione “ è stato prodotto un video realizzato da Giuseppe Baresi, Techne. Viaggi nel mondo delle videoinstallazioni, con estratti di

212 Vedi Sandra Lischi e Felice Pesoli (a cura di), Catalogo Invideo 1990 . Mostra internazionale di video d'arte e di ricerca (Milano: Ergonarte,1990); Sandra Lischi (a cura di), Catalogo Invideo 1993 (Milano: Ergonarte, 1993); Sandra Lischi, Catalogo Invideo 1995 (Milano: Charta, 1995); Sandra Lischi (a cura di), Catalogo Le forme dello sguardo. Invideo 1997 (Milano: Charta, 1997); Sandra Lischi (a cura di), Catalogo Senza cornice. Invideo 1999 (Milano: Charta, 1999); Sandra Lischi (a cura di), Catalogo Indiscipline. Invideo 2000 (Milano: Charta, 2000); Alessandro Amaducci, Simonetta Cargioli (a cura di), Catalogo Elsewhere Altrove. Invideo 2001 (Milano: Charta, 2001); Alessandro Amaducci (a cura di), Catalogo Mutazioni. Invideo 2002 (Milano: Charta, 2002); Simonetta Cargioli (a cura di), Catalogo Istantanee. Invideo 2003 (Milano: A+G edizioni, 2003); Simonetta Cargioli (a cura di), Catalogo Stati Liquidi. Invideo 2004 (Roma: Revolver, 2004); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo A rovescio. Invideo 2005 (Bologna: Revolver, 2005); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Realtà sospese. Invideo 2006 (Milano: Mimesis edizioni, 2006); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Poetroniche. Invideo 2007 (Milano: Mimesis, 2007); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Terre e cieli. Invideo 2008 (Milano: Mimesis, 2008); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Senza meta. Invideo

2009 (Milano: Mimesis, 2009); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Tracce. Invideo 2010 (Milano: Mimesis, 2010); Sandra Lischi e Elena Marcheschi (a cura di), Catalogo Distanze Variabili. Invideo 2011 (Milano: Mimesis, 2011).

213 Vedi “Techne”, AIACE, accesso 7 luglio, 2012, http://www.mostrainvideo.com/p.aspx? t=general&mid=5&l=it

interviste agli artisti le cui opere erano esposte nella mostra: Robert Cahen (Paysages-

passage), Mario Canali (E.mx), Piero Gilardi (Pulsazioni), Perry Hoberman (Faraday's garden), Studio Azzurro (Frammenti di una battaglia), Steina Vasulka (Machine vision),

Giacomo Verde (x-8x8-x) e brevi presentazioni a cura di Antonio Caronia”.214

La seconda edizione avvenuta nel 2003 ed intitolata “Tra arte e tecnologia. Viaggio nel mondo dell'interattività” fu dedicata interamente alle installazioni interattive italiane. Accanto a lavori di artisti già conosciuti (Studio Azzurro, Mario Canali, Ennio Bertrand e Piero Gilardi) sono state esposte opere di altri tre autori (Nicola Toffolini, Limiteazero e Makrida) scelti da una giuria qualificata fra le oltre quaranta risposte al bando di concorso.215

Nella terza edizione del 2005 intitolata “Fra arte e tecnologia. L'immagine infinita. Schermi, visioni, azioni” si propose di documentare la migrazione delle immagini oltre lo schermo, ossia oltre la loro cornice naturale.216

Così, lo Spazio Oberdan ospitò numerosi artisti tra cui: Bill Viola (Ascension), Agon (Phases), Alessandro Amaducci (Spoon river), Antonella Bussanich (Il mondo d'oggi), Mario Canali (M.OTU- Virtual Sumo), Luiz Duva (Demolizione), Terry Flaxton (The

dinner party), Media-Formasuono (Capriccio spaziale), Andreas Sachsenmaier

(L'ultima cena), Studio Azzurro (Dove va tutta sta gente?).217

A differenza di “Invideo” che rimane sempre una realtà attiva e rilevante nel panorama dell'arte video, “Techne” non ha più rinnovato le sue edizioni.

214 Cargioli, Sensi che vedono, cit., 55.Titoli tra parentesi da me inseriti.

215 Vedi “Techne,”Aiace-Milano, accesso 14 febbraio, 2012 http://www.mostrainvideo.com/p.aspx? t=general&mid=54&l=it

216 Vedi “Techne,”AIACE-Milano, accesso 14 febbraio, 2012, http://www.mostrainvideo.com/p.aspx? t=general&mid=53&l=it

217 Vedi Antonio Caronia (a cura di), Catalogo Techne 05. L'immagine Infinita. Schermi, visioni, azioni (Bergamo: Revolver, 2005), pubblicato on-line all'indirizzo http://www.a-sachse.de/text/techne.pdf

Nel 2009 l'associazione AIACE si è occupata anche dell'organizzazione di

Quattro Passi nella videoarte, ossia, una serie di seminari, a cura di docenti universitari,

dedicati alla storia della videoarte dagli anni '70 fino ad oggi.218

Un altro gruppo, che negli anni '90 si interessò all'arte elettronica ma in particolar modo all'indagine sul rapporto tra tecnologie e percorsi artistici giovanili fu

Generazione Media costituito per volontà di Paolo Rosa. 219

L'aggregazione è stata creata con lo scopo di realizzare una mostra che potesse sostenere uno stato dell'arte riconoscibile nella quotidianità, nella contaminazione dei mezzi e dei linguaggi, ma che, soprattutto, attivasse una riflessione sulle dinamiche e sulle concatenazioni tra arte e nuove tecnologie. Grazie ad una serie di incontri diretti riuscirono a raccogliere un patrimonio di riflessioni da parte di studenti, artisti e curiosi ed individuarono nella tecnologia quelle forme di fascinazione o di rifiuto. 220

A metà degli anni '90, particolare è stata la strategia di due associazioni, Careof e Viafarini, nate indipendentemente con finalità simili che iniziarono a collaborare per organizzare una serie di servizi di documentazione dell'arte contemporanea; così, dall'unione delle due ha preso forma il Centro di Documentazione Arti Visive Careof

& Viafarini composto da biblioteca, videoteca (riconosciuta Archivio Storico nel 2006

da Ministero per i Beni e le attività Culturali) e banca dati ArtBox. L'archivio video attualmente comprende 6000 opere divise in due categorie, video d'artista (raccoglie 5000 opere sperimentali dagli anni '70 ad oggi) e videodocumentazioni (include riprese di mostre, conferenze e performance). 221

218 Vedi “Quattro passi nella videoarte” AIACE, accesso 7 luglio, 2012

http://www.mostrainvideo.com/p.aspx?t=general&mid=51&l=it

219 L'Archivio è consultabile all'indirizzo on-line http://www.undo.net/generazionemedia/genmedia.htm

(accesso 7/07/2012)

220 Vedi “Generazione media” UNDO, accesso 29 febbraio, 2012

http://www.undo.net/generazionemedia/

Per concludere questo capitolo vorrei ricordare gli ultimi eventi Milanesi dedicati alla videoarte: “Mia Fair”222

prima fiera d'arte in Italia dedicata alla fotografia e alla video arte organizzata da Do.Mo.Art Srl ( 2012 ) e la mostra organizzata dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) “Reflections” costituita da 12 videoinstallazioni di Bill Viola realizzate appositamente per gli spazi di Villa Panza a Varese. 223