Il grande balzo in avanti e i modelli di ruolo nella propaganda del PCC
Figura 2 Poster del film “Nüsiji”( La conduttrice di locomotiva), 1951,
3.3 Modelli di emulazione femminile durante il Grande Balzo in Avant
Le storie pubblicate sulle lavoratrici modello degli anni Cinquanta, come le nüjie
diyi cui si è fatto riferimento nel paragrafo precedente, ricordavano per molti
aspetti quelle dei modelli di virtù di stampo confuciano.83Si trattava di donne altruiste, con spirito di sacrificio, spesso sofferenti e senza alcun tipo di ambiguità di tipo sessuale. Le eroine e le lavoratrici modello, infatti, erano pure, avevano una solida moralità e mettevano il bene della collettività al di sopra di ogni interesse personale.84Come le donne del genere letterario Lienü Zhuan, i
modelli femminili scelti negli anni Cinquanta personificavano al meglio gli obiettivi e i messaggi promossi dal governo centrale sulla questione femminile. Le donne virtuose di epoca imperiale erano spesso lodate per i buoni consigli dati ai governanti e per la loro abilità nello svolgere i propri lavori domestici quotidiani. Le lavoratrici modello durante gli anni Cinquanta e Sessanta, invece, nonostante gli incontri ufficiali con i leader del PCC, non erano celebri per aver ricercato l’attenzione degli uomini di potere, ma per essere parte attiva nella costruzione del socialismo e per il loro lavoro quotidiano fuori dalle mura domestiche, nei settori produttivi dell’economia cinese in crescita.85
82 Yingjie GUO, “China’s Celebrity Mothers,Female Virtues, Patriotism and Social Harmony”, in
EDWARDS, JEFFREYS (a cura di), Celebrity in China…, cit., p. 46.
83 HERSHATTER, The Gender of Memory…, cit., p. 211. 84 Ibid.
A queste caratteristiche corrispondeva perfettamente la storia di Zhang Qiuxiang (1908-‐2000), proclamata lavoratrice modello a livello provinciale nel 1956 e a livello nazionale nel 1957.86
Originaria dello Shandong, nel 1927 si trasferì nella contea di Weinan (Shaanxi) dove sposò un contadino povero e riuscì per anni a sopravvivere facendo lavori per altre famiglie più abbienti. Con la riforma agraria promossa dal PCC dopo la Liberazione, però, fu concessa della terra e una casa alla sua famiglia. Questo episodio suscitò un profondo sentimento di gratitudine nei confronti del partito da parte di Qiuxiang, che, da quel momento, iniziò a lavorare incessantemente e si distinse fin dal 1954 come vice direttore della propria cooperativa.87Fedele alla linea del partito e alle sue direttive, nel 1955 Zhang Qiuxiang rispose attivamente alla chiamata del governo centrale per l’aumento della produzione di cotone.88 Nella prima bozza del Programma Nazionale dello Sviluppo Agricolo approvata nel gennaio del 1956, infatti, il governo centrale prevedeva nello Shaanxi un aumento di 500.000 mu89 dei terreni destinati alla coltivazione di
cotone. Nella provincia, la totalità di terreno coltivato a cotone doveva essere di 4.710.000 mu.90 Per raggiungere tale ambizioso obiettivo era necessario, per le autorità locali dello Shaanxi, lanciare una campagna per l’aumento della produzione di cotone rivolta all’intera popolazione e, in particolare, alle donne.91 Zhang Qiuxiang, collaborando con altre sei donne del proprio villaggio,
86 GAO Xiaoxian, “ ‘The Silver Flower Contest’: Rural Women in 1950s China and the Gendered
Division of Labour”, in Gender and History 18, 3 (2006), raccolto in KO, WANG (a cura di), Translating Feminism…, cit., p. 168.
87 Ibid.
88 Nel 1955, in occasione della sesta sessione del settimo Comitato Centrale del PCC, Mao espose
la sua strategia ed elencò una serie di obiettivi di produzione molto ambiziosi per gli anni successivi. La produzione di cotone, ad esempio, doveva passare dagli 1.5 milioni di tonnellate del 1955 alle 6 milioni di tonnellate del 1957. I punti espressi da Mao furono poi incorporati nella prima bozza del Programma Nazionale dello Sviluppo Agricolo. Cfr. Bill BRUGGER, China: Liberation and Transformation 1942-‐1962, Totowa, New Jersey; Barnes and Noble Books, 1981, p. 122.
89 Il mu è un’unità di misura cinese per i terreni e corrisponde a 0.0667 ettari. 90 GAO, “The Silver Flower…”, cit., p. 165.
91 Ibid., cit., p. 166. L’obiettivo richiesto dal governo centrale era senza dubbio molto ambizioso,
e richiedeva l’utilizzo massiccio di manodopera. Così, le autorità locali si rivolsero alle donne, che, nello Shaanxi, non avevano mai lavorato nei campi fino al 1949. Nel 1955, sebbene fosse cresciuto il numero della forza-‐lavoro femminile, le donne impiegate in questo tipo di attività non erano ancora moltissime nella provincia. Il PCC considerava le donne un grande potenziale per lo sviluppo agricolo della Cina, per tale motivo esse furono coinvolte nel progetto volto ad aumentare la produzione di cotone, da sempre una risorsa importante nello Shaanxi.
lavorò su un terreno di 1.05 mu, e ottenne importanti risultati attirando l’attenzione delle autorità locali. Nell’aprile del 1956 si recò ad una Conferenza indetta dall’ACWF della provincia dello Shaanxi, e raccontò la propria esperienza. Dopo questo episodio il PCC lanciò una competizione di lavoro indirizzata alle donne della provincia per aumentare la produzione di cotone e per mobilitare la forza-‐lavoro femminile in tale attività. La gara, nominata “competizione dei fiori d’argento” (yin hua sai), raggiunse il suo apice nel 1958-‐ 1959 e permise a Zhang Qiuxiang di affermarsi come lavoratrice modello a livello nazionale.92 Con il Grande Balzo in Avanti e la necessità di aumentare la produzione agricola, il PCC diede particolare rilevanza alle competizioni e all’emulazione di lavoratrici modello. Zhang Qiuxiang, definita da un articolo del
Renmin Ribao nel 1958 “la prima ricercatrice donna di origini contadine”,93 divenne il simbolo della produzione di cotone per l’intero paese.
92 Il nome “competizione dei fiori d’argento” fu scelto nel 1959, anno in cui divenne celebre il
film “Cinque fiori d’oro” (wu jin hua), diretto da Wang Jiayi, ambientato nello Yunnan e incentrato sulla storia di cinque lavoratrici modello appartenenti all’etnia Bai. Zhang Qiuxiang, Cao Zhuxiang, Shan Xiuzhen, Xue Junxiu e Gao Zhenxian (emerse come figure centrali della competizione) furono soprannominate, traendo ispirazione dal lungometraggio e facendo riferimento al colore dei fiori di cotone , “cinque fiori d’argento”.
93 “Zhang Qiuxiang, di yige nongmin chushen de nü yanjiuyuan”, 张秋香-第一个农民出身的女
研究员 (Zhang Qiuxiang, la prima ricercatrice donna di origini contadine), RMRB, 29 giugno 1958, p. 5.
Figura 4 “Qiuxiang conosce bene e si prende cura dei fiori di cotone come dei propri stessi figli. Non c’è da meravigliarsi che il suo piccolo gruppo impegnato nella coltivazione del cotone nel 1956 e nel 1957 abbia ottenuto ottimi raccolti. Nel 1958, ha conseguito un raccolto ancora più abbondante.” Disegno tratto dal volume illustrato “Zhang Qiuxiang”, edito dall’accademia popolare delle belle arti di Shanghai nel giugno del 1959.
Nell’aprile del 1958, pochi mesi prima dell’inizio ufficiale del Grande Balzo in Avanti, l’ACWF lanciò la campagna “Imparate da Qiuxiang, raggiungete Qiuxiang”, esaltando le sue qualità e soprattutto il fatto che avesse garantito “un raccolto di cotone ancora più abbondante”.94 L’esperienza di Zhang Qiuxiang, celebre in tutto il paese, divenne un importante punto di riferimento per le donne cinesi e per lo studio delle tecniche di coltivazione del cotone durante il periodo del Grande Balzo in Avanti.
94 “xue zhimian jishu, xue xiezuo jingshen” 学植棉技术,学协作精神 (Imparate le tecniche di
Figura 5 “Un’ondata di ‘ competi con Qiuxiang, impara da Qiuxiang, raggiungi Qiuxiang”, si diffuse nell’intera provincia dello Shaanxi. Moltissime giovani ragazze, provenienti dalle contee di Huayin e Tongguan, guardando al modello di Zhang Qiuxiang, hanno cercato di ottenere un raccolto di cotone più abbondante. ”
Figura 6 “Dopo la Liberazione, la situazione è completamente cambiata. Quando ho iniziato a studiare le tecniche di coltivazione del cotone, sebbene qualcuno sostenesse che il mio modo di agire non fosse corretto, il Partito e il governo del popolo mi hanno sostenuto con vigore, mi hanno aiutato a decidere ogni tipo di materiale necessario per un raccolto abbondante.”
Se da un lato la storia della “prima ricercatrice donna di origini contadine”, fu utilizzata dal PCC come strumento per promuovere nuove tecniche di coltivazione del cotone, dall’altro rientrava nelle politiche di genere volte a coinvolgere l’intera forza-‐lavoro femminile nella costruzione socialista.95 Molti furono, durante il periodo del Grande Balzo, i racconti di esperienze di giovani donne che si erano distinte in vari campi della ricerca e dell’economia, diventando lavoratrici modello per milioni di connazionali. Nel 1959, ad esempio, la rivista “Donne Cinesi” riportò la storia delle “Nove Lan” (jiu Lan),
nove ragazze con lo stesso cognome (Lan) che, grazie all’appoggio del comitato del PCC della loro comune nel distretto di Changping (Pechino), erano riuscite a gestire con successo un grande allevamento di suini. Le ragazze, nell’articolo, raccontavano in prima persona come fossero riuscite a imparare nuove tecniche per l’allevamento degli animali, mostrando che anche le donne, come gli uomini, potevano distinguersi in qualunque tipo di attività.96
Figura 7 Vignetta tratta da ZGFN, 1959 (17), p. 17. “Tu puoi, posso anche io”, “Lavori bene, anche io lavoro bene”, “Sono un lavoratore modello, anche tu lo sei”.
Durante gli anni del Grande Balzo in Avanti, anche il cinema e la letteratura contribuirono a diffondere modelli di ruolo femminili. Nel 1958 il celebre regista Xie Jin (1923-‐2008) portò sugli schermi la storia dell’operaia tessile Huang Baomei, la prima lavoratrice modello della storia della RPC. Nello stesso anno fu prodotto il lungometraggio “Una donna a capo della comune popolare” (Nü shezhang), diretto da Fang Ying (1921-‐2011). La protagonista, Song
Chunliang, a capo dell’unità amministrativa, era sposata con un uomo che si occupava di tenere i conti della comune. Ben presto però, insieme agli altri membri della comune popolare, si accorse che il marito si era appropriato del denaro della comunità per uso personale. Nonostante l’amore per il marito, Song Chunliang non riuscì a perdonarlo né a soprassedere e finì col condannare l’uomo, subordinando i propri sentimenti al bene comune.97
96 “ ‘Jiu Lan’ zai yuejin” , ‘九兰’ 在跃进 ( Le “ Nove Lan” nel Gr ande Bal zo) , ZGFN, 1959
(23), p. 13.
Figura 8. Poster del film “Huang Baomei”, 1958, regia di Xie Jin.
Figura 9. Poster del film “Nü shezhang” (Una donna a capo della comune popolare), 1958, regia di Fang Ying.
Come Song Chunliang, anche Jin Huazhen e Ding Dachuan, protagonisti di “Nuvole all’alba rosse come il fuoco” (Zhaoxia hong si huo), posero il bene della collettività al di sopra di ogni altra considerazione. 98 Nel gennaio del 1959 Hao Ran (1932-‐2008), scrittore di origini contadine, dedicò questo racconto
98 Letto in traduzione, cfr. Hao Ran, “Dawn Clouds Reda s Flame” (Zhaoxia hong si huo), tr. di
Richard KING, Haydn SHOOK , in Renditions , n. 68 (2007), pp. 19-‐49.
all’esaltazione della campagna per la fusione dell’acciaio e al coraggio di due lavoratori modello destinati a vivere un’intensa storia d’amore.
Ding Dachuan è un giovane generoso e attento ai bisogni del popolo, figlio di un rivoluzionario e desideroso di rendersi utile e di imparare nuove tecniche. Jin Huazhen, che vive poco distante dal villaggio di Ding Dachuan, è la prima ragazza della sua comune a imparare e a saper padroneggiare le migliori tecniche per la fusione dell’acciaio. Durante il loro primo incontro, i due ragazzi sono immediatamente attratti l’uno dall’altra. Ciò che Ding Dachuan, però, ammira di più della ragazza non è il suo aspetto, ma il suo spirito di sacrificio, le sue grandi capacità lavorative e la sua fermezza nel poter rinunciare anche alla vita per il bene della comunità. Nonostante i propri sentimenti, i due giovani, infatti, non dimenticano che il loro compito principale è contribuire alla costruzione del socialismo e aiutare la propria nazione. L’amore che li lega nasce dalla forte consapevolezza politica di entrambi. La loro unione resiste anche ai tentativi della zia di Ding Dachuan di separarli.
A qualche giorno dalle nozze, però, Jin Huazhen, per sventare il pericolo di un incidente esplosivo che avrebbe causato la morte di più di cento persone, rimane gravemente ferita. Ding Dachuan, dopo averlo scoperto, rivela commosso il proprio amore per Jin Huazhen a Qin Yuzhu, la ragazza che la zia avrebbe voluto come moglie per il nipote:
Conosci la nostra storia, come ci siamo conosciuti e come abbiamo deciso di sposarci. Io non la amo per il suo aspetto, io la amo perché è devota al bene comune, non a se stessa. Ogni cosa che ha fatto conferma la mia opinione su di lei. Anche se fosse ormai completamente invalida o costretta a letto, la sposerei comunque. E’ la mia coscienza che parla.99
Il racconto di Hao Ran appare, secondo l’analisi di Richard King, come un “prodotto dell’impetuosità del Grande Balzo in Avanti”, in cui “le passioni
giovanili e il romanticismo rivoluzionario si incontrano sullo sfondo delle fiamme delle fornaci”.100 Le vaghe descrizioni delle fornaci e delle tecniche di fusione dell’acciaio mettono in luce, continua King, una scarsa conoscenza dell’argomento da parte dell’autore. Le competenze e il progresso sono raggiunti con la fretta e l’irruenza tipiche della campagna del Grande Balzo in Avanti. All’inizio del racconto, infatti, le fornaci vengono costruite in una sola notte e le abilità tecniche sono acquisite, da parte dei protagonisti, in pochi giorni di apprendistato. 101 Ancora una volta era la fiducia nel PCC ad emergere quale messaggio principale: la storia dei due protagonisti, punto di riferimento per la nuova generazione cinese, mise in risalto il contributo del Grande Balzo in Avanti nel coinvolgimento delle donne nella costruzione socialista.
Tuttavia, l’eroina letteraria più celebre di questo periodo fu senz’altro Li Shuangshuang, protagonista di un racconto di Li Zhun (1928-‐2000). La novella, pubblicata per la prima volta nel marzo del 1959 con il titolo “Una breve biografia di Li Shuangshuang” (Li Shuangshuang xiaozhuan), divenne molto popolare in quegli anni. Letta da circa trecento milioni di persone ed elogiata dalla leadership di partito, l’opera fu stampata più di quattrocento volte, ispirando un film nel 1962 e due volumi a fumetti, rispettivamente, nel 1960 e nel 1964.102
Li Shuangshuang divenne per le donne cinesi il simbolo di quello che il Grande Balzo in Avanti avrebbe dovuto essere per il sesso femminile: la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del socialismo, liberandosi dai noiosi lavori domestici quotidiani.103 Li Shuangshuang, infatti, trae vantaggio dalle innovazioni della campagna lanciata dal PCC: i corsi di alfabetizzazione per imparare a leggere e scrivere, la possibilità di partecipare alle attività delle mense comuni, il lavoro nella costruzione di nuovi sistemi di irrigazione.
Li Shuangshuang è sposata a Sun Xiwang, un uomo dalla mentalità arretrata, che nega alla donna persino di poter affermare la propria identità: egli, infatti, si
100 Richard KING, “Romancing the Leap: Euphoria in the Moment before Disaster”, in MANNING,
WEMHEUER (a cura di), Eating bitterness…, cit., p. 62.
101 Ibid. 102 Ibid., p. 61.
103 Richard KING (a cura di) Heroes of China’s Great Leap Forward: Two Stories, University of
rivolge a lei definendola “quella che cucina per me” (an zuo fan de funü) oppure “quella che sta a casa mia” (an na ge wuli ren). 104La donna però, si ribella a questa situazione e, come descritto all’inizio della novella, affigge su una parete della strada principale del proprio villaggio, un manifesto in cui propone la creazione di una mensa comune in grado di liberare le donne dall’obbligo di cucinare quotidianamente e permettere loro di partecipare al Grande Balzo in Avanti. Con l’appoggio della comunità, Li Shuangshuang riesce a fare in modo che il suo progetto sia attuato. Inizialmente la mensa viene gestita dal marito Sun Xiwang, che, alcuni anni prima, aveva lavorato come cuoco in un ristorante. Le scarse condizioni igieniche della mensa però, fanno in modo che Li Shuangshuang prenda in mano la situazione, e che, grazie al suo lavoro, l’intera comune sia soddisfatta della nuova organizzazione. La donna riesce a vincere la diffidenza del marito, e, dopo ben dieci anni di matrimonio, conquista finalmente la sua stima e il suo amore. 105
La storia di Li Shuangshuang e la sua trasformazione da una donna conosciuta dall’intero villaggio come “la moglie di Sun Xiwang” (Xiwang de xifu), ad una lavoratrice modello, doveva servire da stimolo per le donne cinesi, e costituire il simbolo dell’uguaglianza tra i sessi auspicato dal Grande Balzo in Avanti.
104 LI Zhun 李 准 , “Li Shuangshuang xiaozhuan” 李 双 双 小 传 (Una breve biografia di Li
Shuangshuang), in Renmin Wenxue, marzo 1960, accessibile all’indirizzo : http://www.360doc.com/content/12/0324/18/9145754_197314182.shtml
105 L’unica versione della novella cui sono riuscita ad avere accesso è quella pubblicata e
rivisitata da Li Zhun nel marzo del 1960, accessibile all’indirizzo riportato nella nota precedente, e consultabile nella traduzione ad opera di Richard King. Cfr. Richard KING (a cura di) Heroes…, cit., pp. 15-‐61.
A differenza della prima versione, in quella datata marzo 1960, a Li Shuangshuang viene attribuita l’invenzione di un nuovo tipo di spaghetti, impastati con farina di patate dolci ed elogiati dalla comunità come nettamente migliori rispetto a quelli classici. La donna, grazie alla sua invenzione, è chiamata a partecipare come lavoratrice modello ad una conferenza a livello nazionale. Il crollo della disponibilità di grano, che sarà uno dei motivi principali della carestia di questi anni, portò alla necessità di promuovere ingredienti sostituitivi al grano e ai prodotti che cominciarono a mancare nella dieta del popolo cinese. La propaganda cominciò a richiedere, dunque, metodi sostitutivi nell’alimentazione, che potessero rendere deliziosi e nutrienti prodotti in precedenza considerati immangiabili. Cfr. GAO Hua, “Food Augmentation Metods and Food Substitutes during the Great Famine”, in MANNING, WEMHEUER (a cura di), Eating bitterness…, cit., pp. 171-‐196.
Figura 10. Poster del film “Li Shuangshuang”, 1962, regia di Ren Lu.