CAPITOLO VII PROPOSTA DI UN MODELLO CONTABILE AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE DI EFFICACIA E DI EFFICIENZA DEI PARCH
7.2 IL MODELLO DI ANALISI: LA STRUTTURA DELLA BANCA DATI DEI PARCHI NAZIONAL
Al fine di indagare i territori dei parchi nazionali e di valutarne l’efficacia e l’efficienza nella gestione si è partiti dalla scelta di diversi indicatori, strumenti di tipo contabile ambientale, per poter descrivere i fenomeni che ricadono all’interno di ogni singolo box costituente il framework di valutazione.
Alla base dello studio vi sono i dati primari che derivano da un’attenta analisi e ricerca delle fonti informative avvenuta durante la ricerca di dottorato, successivamente le informazioni raccolte sono state analizzate ed elaborate fino a giungere alla costruzione degli indicatori che si riferiscono ad una o più variabili. Ed infine gli indicatori sono stati aggregati per determinare gli indici ambientali. Gli indicatori in seguito sono stati ricollocati all’interno di un Data Base denominato Banca Dati Aree Protette Italiane (API) (tab. 7.1 a, b, c,d). di cui si riporta un promo nel CD in allegato alla tesi. La Banca Dati API è costituita da quattro aree tematiche di cui tre corrispondono alle dimensioni della sostenibilità Ambiente, Economia e Società mentre la quarta dimensione, la Governance, include gli indicatori che derivano dall’analisi dei documenti contabili ed extra- contabili degli enti parco.
In particolare per ciascuna Dimensione sono state individuati i Comparti in cui si articola il Data Base, e la Tematica a cui si riferisce il Comparto. Per ogni Tematica si individua un Indice ossia un insieme di indicatori aggregati o ponderati che descrivono una situazione, ed infine l’Indicatore che fornisce indicazioni rispetto a quel fenomeno considerato. Per ogni indicatore si riporta l’unità di misura, la fonte del dato, la fonte dell’indicatore e l’anno a cui si riferisce. Inoltre ogni indicatore è ricollocato rispetto alla posizione che occupa nel modello DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto e Risposta) e rispetto al modello di valutazione delle aree protette IUCN-WCPA.
L’ultima colonna del Data Base – Banca Dati API specifica l’ambito territoriale di riferimento dell’indicatore individuata a livello di area parco e a livello comunale.
Non tutti gli indicatori riferiti a quattro i domini della banca dati sono stati calcolati.
Infatti, parte della ricerca si è incentrata sull’acquisizione di dati estrapolati da diverse fonti informative, purtroppo non sempre disponibili in modo immediato, che hanno permesso di avere
informazioni di tipo ambientale, sociale, economico e di governance per 23 Parchi nazionali76.
L’analisi territoriale condotta si è sviluppata su due livelli di dettaglio quello comunale e quello di area parco, ed ha permesso l’individuazione dei fenomeni inerenti la struttura socio economica, ambientale e di governance e le loro relazioni che si manifestano in ogni singolo comune ricadente all’interno di ogni parco nazionale e per ogni territorio a parco.
76 L’analisi condotta è stata effettuata su 23 parchi nazionali anziché su 24 poiché il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese non è stato considerato per una carenza di dati dovuta alla sua recente istituzione (DPR dell'8 dicembre 2007).
In totale gli indicatori calcolati sono 242 di cui 83 riguardano il livello comunale e 159 quello di area parco. Degli 83 indicatori calcolati a livello comunale 4 sono riferiti alla Dimensione Ambiente, 40 al Dimensione Società e 38 quelli riferiti al Dimensione Economia. Mentre per quanto riguarda i 159 indicatori a livello di area parco sono suddivisi in 24 per la Dimensione Ambiente, 6 per quella Società, 80 per quella Economia ed infine 49 per la Governance. In particolare gli indicatori sono così suddivisi.
Nella Dimensione Ambiente gli indicatori sono articolati nei comparti biodiversità, paesaggio,
idrosfera, geosfera. Essi costituiscono un primo strumento di base per il monitoraggio delle risorse
ambientali nel territorio dell’area protetta e nei comuni ricadenti nei parchi nazionali poiché in linea con le indicazioni riportate nelle principali normative di riferimento (CBD, “Direttiva Habitat”, Direttiva “Uccelli” ecc.) nonché nella Strategia Europea e Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2001-2010 (Sesto Programma di Azione per l’Ambiente COM 2001/0031).
Tali indicatori possono pertanto ritenersi esaustivi e scientificamente idonei a rappresentare le caratteristiche della biodiversità in termini di varietà di specie, varietà ecosistemica e variabilità genetica.
Gli indicatori inerenti la Dimensione Economia hanno posto sotto indagine alcuni aspetti come
l’agricoltura e zootecnia, la qualità ambientale di imprese – aziende e prodotti locali, benessere economico, energia , rifiuti, turismo e consumi utili per intraprendere azioni volte da un lato alla
riduzione degli impatti negativi sull’ambiente e dall’altro allo sviluppo e valorizzazione delle attività produttive e alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in linea con quanto predisposto con le direttive a livello nazionale ed internazionale e nazionali (CCD - IUCN - EEA - VI PAA - World Water Development Report – UNESCO. Protocollo di Cartagena, Piano di Azione a Favore della Biodiversità)
Nell’ambito della Dimensione Società sono stati selezionati per lo più indicatori che l’ISTAT solitamente utilizza per il censimento della popolazione. Tali indicatori, che si prestano alla descrizione delle caratteristiche sociali, demografiche e socio-economiche delle comunità ricadenti nell’area protetta sono stati suddivisi in quattro comparti popolazione, istruzione equità e salute che nel complesso forniscono una misura del benessere della popolazione permettendo di orientare politiche piani e programmi verso uno sviluppo sostenibile del territorio.
Infine, la Dimensione Governance si basa generalmente su un’analisi della spesa pubblica a partire dal bilancio finanziario consuntivo che ha visto il calcolo di alcuni degli indicatori di bilancio in grado di verificare in termini di efficienza ed efficacia il funzionamento dell’Ente. Gli indicatori così elaborati permettono di valutare la capacità dell’ente parco di realizzare i progetti/programmi previsti ed inoltre sono utili per conoscere verso quali settori sono indirizzati i flussi di spesa;
verificare i diversi comportamenti di spesa adottati nei confronti dell’ambiente; monitorare l’utilizzo delle risorse naturali da parte degli Enti Parco
Le principali fonti informative che hanno permesso il reperimento dei dati alla base del loro calcolo analitico sono riportate di seguito:
Fonti documentarie: pubblicazioni derivanti da precedenti ricerche sulle aree protette o argomenti
collegati; documenti degli Enti gestori, materiale contabile (Rendiconto Finanziario Gestionale) ed extracontabile (Relazione Programmatiche, Piano del Parco, Piano Pluriennale Economico Sociale ecc.), i dati inerenti il progetto Supporto Tecnico scientifico alla Pianficazione Antincendi Boschivi nelle Aree Naturali Protette Statali e individuazione nei P.N. (parchi nazionali) di zone di intervento prioritario (lista rossa della zonizzazione AIB)”. Inoltre è stata effettuata un’analisi delle strategie internazionali e documenti scientifici riguardanti la politica ambientale riferita principalmente alle Aree Naturali Protette.
La maggior parte dei dati per la costruzione degli indicatori afferenti all’Area tematica Governance sono stati acquisiti presso la Direzione Generale per la Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare avvalendosi del supporto tecnico scientifico di funzionari ed esperti, che operano nel settore delle aree protette, che hanno fornito i dati.
Fonti statistiche: i dati sono stati estrapolati sulla base di statistiche ufficiali. In particolare le
indicazioni inerenti l’uso del suolo (Superficie Agricola Totale e Superficie Agricola Utilizzata) derivano dal IV e V Censimento Generale dell’Agricoltura (1991, 2001). Le caratteristiche della struttura demografica sono state analizzate tenendo conto dei dati riportati nel 14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 2001 mentre i dati relativi alla struttura produttiva derivano dall’8° Censimento Industria e Servizi 2001. L’analisi del turismo è stata condotta attraverso la struttura socio-economica dei territori oggetto di indagine tenendo conto del numero di imprese e di addetti. (Rapporto CTS, 2005).
Tabella 7.1 a) - Indicatori Dimensione “Ambiente”
COMPARTO TEMATICA DENOMINAZIONE
INDICE UNITA' DI MISURA INDICATORI DPSIR IUCN
FONTE
DELL’INDICATORE FONTE DATO
ANNO /