CAPITOLO VII IL RUOLO DEI PARCHI NAZIONALI NELL’AMBITO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
6.5 STRUMENTI DI QUALITA’ AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE
I Parchi italiani rappresentano un vero e proprio laboratorio a livello europeo sia per numero di esperienze che per innovatività nell’applicazione della strumentazione per la qualità.
Questo è dimostrato dal carattere pionieristico di alcune esperienze nazionali nell’ambito dell’implementazione di strumenti per lo Sviluppo sostenibile in aree protette: applicazioni delle registrazioni Emas e delle Agende 21 in aree protette (prime esperienze in Europa); applicazione dello standard ISO 14001 in un parco regionale (Parco Fluviale del Po Vercellese Alessandrino della Regione Piemonte); certificazione integrata ISO 14001 e ISO 9001 (Vision 2000) in un parco nazionale (prima esperienza in Europa).
CERTIFICAZIONE ISO14001
Tra i siti che hanno ottenuto la certificazione sotto accreditamento SINCERT abbiamo 29 Comuni, 5 Aree protette (Ente parco regionale della Maremma, Parco naturale Monte Avic, Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Parco naturale provinciale dell’Adamello Brenta, che fu il primo parco al mondo ad ottenere la certificazione ISO 14001), 1 Comunità montana.
Va segnalato inoltre il progetto Parchi in qualità promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, prima esperienza pilota a livello internazionale di applicazione di un Sistema di Gestione Ambientale, secondo la norma UNI EN ISO 14001 ad aree territoriali complesse come i parchi naturali. Il progetto si è avvalso del coordinamento tecnico scientifico dell’ENEA ed ha interessato il Parco nazionale del Circeo e il Parco fluviale del Po, tratto vercellese - alessandrino della regione Piemonte.
LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE EMAS COME STRUMENTO DI GOVERNANCE NELLE AREE PROTETTE
La scelta di un Ente Parco di aderire allo schema applicativo individuato dal Regolamento CE 761/01 EMAS può essere basata soprattutto sulla possibilità di applicare uno standard europeo (EMAS) a una realtà dove gli interessi e le aspettative delle parti interessate sono molteplici: protezione dell’ambiente, possibilità di una sua fruizione turistica non invasiva, prospettive di uno sviluppo socio-economico sostenibile, pianificazione del territorio, esigenze di comunicazione, ecc. Dall’elenco aggiornato ad Aprile 2008 dei siti registrati EMAS in Italia, è possibile evincere che ad oggi i Parchi nazionali che hanno ottenuto la registrazione EMAS sono il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi ed il Parco Nazionale del Gargano.
L’esperienza del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Con un ambizioso e innovativo progetto il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ha conseguito il 10 luglio 2003 - primo in Europa - la certificazione integrata "ambiente - qualità". Il sistema di gestione ambientale del Parco (SGA) è stato sviluppato in modo integrato con i requisiti dei sistema di gestione per la qualità (SGQ) previsto dalla norma ISO 9001 2000 (Vision 2000) e del Regolamento Comunitario CE 761/2001 (EMAS II). Il percorso compiuto ha consentito una verifica approfondita dell'operatività dell'Ente e della sua attività di pianificazione nell'ottica del miglioramento continuo della qualità ambientale.
L’applicazione del sistema di gestione integrato Ambiente – Qualità del Parco permetterà di ottenere una corretta gestione ambientale con finalità di protezione e conservazione dell’ambiente nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio. Parallelamente è previsto l’incremento di attività eco-compatibili non solo all’interno dell’area Parco ma anche nei territori limitrofi che vanno a costituire le aree individuate all’interno del piano pluriennale economico-sociale, su cui il Parco non ha competenza diretta, in modo da monitorare le attività antropiche di organizzazioni pubbliche e private ed indirizzarle/sensibilizzarle verso uno sviluppo sostenibile.
Il SGA si rivolge, infatti, a tutte le attività che si svolgono all’interno del Parco, prefiggendosi l’osservanza di prescrizioni e, in generale, l’ottenimento di prestazioni ambientali ottimali, la promozione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturalistico, storico-architettonico e la diffusione di una corretta cultura dello sviluppo sostenibile.
È su queste basi che si sviluppa il progetto LIFE denominato AgEMAS che vede coinvolte oltre all’Ente Parco delle Dolomiti Bellunesi anche i comuni di Belluno, Feltre, Pedavena (partner del progetto) Ponte nelle Alpi, La Valle Agordina e la Provincia di Belluno con l’obiettivo di integrare Agenda 21 Locale con EMAS.
Il progetto si basa sulle indicazioni contenute negli orientamenti per l’attuazione del reg. CE 761/01 (EMAS II) relative alle entità che possono essere registrate, per approfondire la possibilità di integrazione e raccordo fra l’Agenda 21 locale ed EMAS, al fine di giungere alla registrazione dell’intera area, che comprende il territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e di 15 comuni limitrofi. L’approccio metodologico ha avuto anche il supporto del Comitato Ecoaudit e Ecolabel italiano con il quale è stata stipulata una convenzione.
I risultati del progetto sono stati la formulazione di un modello metodologico, l’avvio della registrazione EMAS delle pubbliche amministrazioni presenti nell’area, l’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale conforme ad EMAS da parte di un organismo d’ambito con competenza nell’area vasta, lo sviluppo di uno strumento di promozione per le attività economiche del territorio attraverso la Carta Qualità del Parco.
L’esperienza del Parco Nazionale del Gargano
L’Ente Parco Nazionale del Gargano ha ottenuto nel 2007, l’importante riconoscimento della registrazione ambientale comunitaria EMAS. L’iscrizione nel registro EMAS da parte del Comitato italiano per l’Ecolabel e l’Ecoaudit è l’atto finale del progetto, co-finanziato dal Programma Life della Commissione Europea, nato nel 2003 finalizzato all'adozione, da parte del Parco, di un sistema di gestione ambientale (SGA), con relativa registrazione EMAS, e alla pubblicazione della dichiarazione ambientale e del bilancio ambientale socio-sostenibile.
Gli obiettivi primari che l’Ente parco ha inteso perseguire sono:
• realizzare una migliore gestione integrata dell'ambiente attraverso l'adozione di un Sistema
di Gestione Ambientale certificato secondo la normativa comunitaria EMAS;
• migliorare la "qualità ambientale" dell’area protetta;
• promuovere la diffusione di buone pratiche di gestione ambientale, trasferibili e riproducibili
in altre aree territoriali nazionali e comunitarie (bilancio ambientale socio sostenibile);
• formare, informare e sensibilizzare gli stakeholders che operano nell’area protetta sulle
tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile (economia sociale);
• instaurare un rapporto di fiducia e di dialogo stabile con il territorio attraverso procedure
trasparenti;
• rendere misurabili le attività dei vari enti territoriali;
• creare modelli formativi replicabili e trasferibili in altre realtà territoriali;
• ridurre la conflittualità del territorio per una migliore governance del Sistema Parco.
L’ottenimento della registrazione EMAS, infatti, consente un controllo e una gestione del sistema Parco capace di coordinare gli impatti ambientali delle attività umane, attraverso l'adesione volontaria e il coinvolgimento non solo dell'Ente Parco ma di quanti operano all'interno del suo territorio, in ragione di una politica di corretto rapporto con l'ambiente.
L’adesione ad Emas permette di indirizzare in modo corretto gli interventi di pianificazione e programmazione in quei territori complessi che caratterizzazo il Parco Nazionale del Gargano nell’ottica di un miglioramento della politica ambientale
LA CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS) è uno strumento che manifesta la volontà, da parte dei soggetti firmatari, di attuare una strategia a livello locale a favore di uno sviluppo sostenibile. Essa si rivolge alle istituzioni che gestiscono le aree protette e ai professionisti del turismo al fine di incentivare interventi volti a favorire un turismo conforme ai principi dello sviluppo sostenibile.
L’importanza crescente data allo sviluppo di un turismo sostenibile è un tema di importanza mondiale sottolineato dalle Linee guida per il Turismo Sostenibile Internazionale della Convenzione sulla Diversità Biologica. La CETS affronta interamente i principi di queste linee guida e fornisce uno strumento pratico per la loro applicazione nelle aree protette.
I capisaldi sui quali si basa la Carta sono le priorità mondiali ed europee espresse dalle raccomandazioni dell’Agenda 21 adottate durante il Summit della Terra a Rio nel 1992 e dal VI Programma di azioni per lo sviluppo durevole.
La Carta fu sviluppata da un gruppo di lavoro europeo con rappresentanti delle aree protette, del settore turistico e dei loro partner, sotto l’egida di EUROPARC, e prende spunto dalle raccomandazioni stilate nello studio di EUROPARC del 1993 dal titolo “Loving Them to Death? Sustainable Tourism in Europe’s Nature and National Parks1”.
L’adesione alla CETS comporta il rispetto di un approccio strategico integrato per uno sviluppo turistico sostenibile in quanto è necessario coinvolgere e consultare partner, realizzare una diagnosi, stabilire obiettivi strategici e realizzare programmi e azioni. Le Aree naturali protette che hanno ottenuto la Carta per il turismo sostenibile in Italia, ad oggi (dati aggiornati a giugno 2009) sono: il Parco Naturale Adamello Brenta in Trentino Alto Adige, Parco Regionale dell’Adamello, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini il cui territorio si estende tra l’Umbria e le Marche, il Parco Regionale delle Alpi Marittime in Piemonte, le Aree protette delle Alpi Lepontine, il Sistema di Aree Protette dell' Oltrepò Mantovano e il Parco Alto Garda Bresciano
RISERVE DELLA BIOSFERA MAB–UNESCO
L'UNESCO promuove, per quello che riguarda in modo specifico la tutela e lo sviluppo delle aree naturali protette, il Programma "Man and the Biosphere" (MAB), finalizzato a sviluppare le basi per un uso sostenibile delle risorse, la conservazione della diversità biologica ed il miglioramento dei rapporti tra l'uomo e l'ambiente globale.
Il Programma è presente fisicamente a livello internazionale attraverso la Rete Mondiale di Riserve della Biosfera che sono aree caratterizzate dalla esistenza di ecosistemi terrestri e marini di particolare interesse, nelle quali si promuovono forme di sviluppo nuove che uniscano alla conservazione della biodiversità, l'uso sostenibile delle risorse. In Italia le Riserve della Biosfera MAB- UNESCO sono sette: Riserva della Biosfera del Parco del Circeo (1977), Riserva della Biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo (1977), Riserva della Biosfera di Miramare (1979);, Riserva della Biosfera del Parco del Cilento e Vallo di Diano (1997), Riserva della Biosfera Somma Vesuvio e Miglio d’Oro (1997), Riserva della Biosfera del Parco del Ticino (2002), Riserva della Biosfera delle Isole Toscane (Arcipelago toscano) (2003).
DIPLOMA EUROPEO
Creato nel 1965, viene assegnato alle aree naturali protette o semi-naturali che siano giudicate di interesse europeo dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica e che godano di una protezione adeguata.
Oltre 60 aree appartenenti a 23 Stati hanno ricevuto finora questo prestigioso riconoscimento che dimostra sia l’importanza attribuita a questo titolo che la buona qualità riscontrata nella gestione di queste aree. Il Diploma viene assegnato per un periodo di cinque anni ed è rinnovabile. Le Aree nazionali che sono riuscite a conseguirlo sono: Parco Nazionale d'Abruzzo (1967), Riserva integrale statale di Sasso Fratino (1985), Riserva naturale dell'Isola di Montecristo (1988), Parco della Maremma (1991), Parco naturale delle Alpi Marittime (1993), Parco Nazionale Gran Paradiso, Parco Regionale Migliarino San Rossore