Una « spia » sulla m ole di lavoro svolto prim a, durante e dopo il Concilio Vaticano II è data dal consumo d i carta registrato nel frattem po dalla Tipografia Poliglotta Vati
cana. Il Concilio ebbe inizio l 'i l ottobre 1962 e fu chiuso l'8 dicem bre 1965. La spesa-carta oscillò sulle seguenti cifre:
CONSUMO CARrA H l.F£
tMifm)
1955 1960 1962 196+ 1966 1968 1970 1972 1974
Risulta evidente l'increm ento del consum o-carta nel quadriennio 1962-65 (stampa degli schem i preparatori e dei docum enti per i padri conciliari) e nel quadriennio 1966-69 (stampa d i Costituzioni, D ecreti, etc. e degli A tti definitivi). In seguito non av
viene più una vera flessione, sia p er l'aum ento dei prezzi e sia per i nuovi stam pati che vengono m essi in distribuzione dalla Santa Sede.
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Del progetto don Ricaldone, che non prendeva le cose alla leg
gera, continuò ad occuparsi nei mesi successivi. « Mandatemi al più presto — postillava in una let
tera del 30 marzo 1938 — copia della pianta della Tipografia con i possibili ampliamenti ». Non sap
piamo se copia fu spedita. Sappia
mo che poco dopo (20-4-1938) don Fedel comunicava al superio
re « l'arrivo a Roma dei confratelli B. Rizzo e C. Fracchia che, dopo un serio esame allo stabilimento, han
no rilasciato un importante reso
conto scritto sullo stato di ogni singola macchina (...); mentre il confratello G. Romani (Direttore Tecnico della Poliglotta) verrà a Torino per presentarle lo studio che riguarda la parte tecnica tipo
grafica ed i locali ».
Don Ricaldone non solo accusò ricevuta (25-4-1938), ma suggerì al
cune modalità nel procedere, scri
vendo: « È stato da me Romani, ab
biamo parlato lungamente e gli ho manifestato il mio parere sul lavo
ro da farsi. Naturalmente si tratta di cosa molto importante, e perciò non dobbiamo avere fretta ma pensare invece a fare le cose vera
mente bene. Egli ti parlerà di tutto.
Ho pure visto la relazione dei con
fratelli Rizzo e Fracchia: ho detto a Romani di aspettare il momento opportuno per presentarsi al card.
Mariani ... ». Il Direttore, con un successivo biglietto (senza data) ri
spondeva: « Le mando una copia del piccolo memoriale presentato a S. Em. il cardinale Mariani dietro sua richiesta ». M a né don Fedel, né per conseguenza il Cardinale e il Rettor Maggiore, poterono anco
ra esaminare la mappa per la nuo
va sistemazione della TPV, perché non ancora disegnata. « L'ing.
Guerra — scriveva in data 4-7-1938 don Fedel — sta ora trac
ciando tecnicamente le piante della nuova sistemazione della Po
liglotta e le terrà pronte entro bre
ve tempo ... ». Don Ricaldone po
stillò: « Bene Guerra ». Il 6 agosto 1938 il Direttore poteva finalmen
te comunicare che « l'ingegnere
Alcune edizioni della Poliglotta Vaticana.
A tti Pontifici e A tti Conciliari.
A c r r A s v n o u a i.i a :m<>s aN < : i * * -.o n c h.i i o e c i j
V A T I C A N I S E C U N D 1 8 A C
tu per la sistemazione della Poliglot
ta, e ha promesso di portare, con il primo di settembre, la pianta con relativo spaccato del nuovo stabi
le ... ». A questo punto noi rinunce
remo a inseguire l'avventura di questi progetti che — messi o non messi in carta — andarono ad are
narsi chissà dove, finché non pen
sarono a riesumarli (o a meglio dire
« surrogarli ») i direttori salesiani succedutisi nell'ultimo quindicen
nio. Ai quali è qui indispensabile passare la parola.
« Nel mio biennio direzionale tra l'anno 1980 e 1982 — scrive don Michele Marchisio — è proseguita l'opera di aggiornamento e com puterizzazione già avviata con impegno dal mio predecessore don Andrea Toti. Si profila ora un altro problema. I due complessi ti
pografici richiedono il passaggio dal piom bo alla fotocom posizio
ne. Al mio tempo è stato fatto un primo tentativo individuando un'area in Vaticano dove erigere una nuova costruzione, con unico ambiente per le due tipografie. Ci parve idonea l'area in prosecuzio
ne dell'Autoparco. Su quell'area si è formulato un progetto che com prendeva, oltre al seminterrato, un primo piano per la Poliglotta, un secondo piano per la stampa del
l'Osservatore Romano, un terzo piano per la Redazione. L'ambien
te, tutto ex novo, poteva soddisfa
re le varie esigenze delle nuove tecnologie (...). Alcuni sondaggi nel sottosuolo hanno poi rivelato la presenza di reperti archeologici da conservare. Il progetto fu successi
vamente abbandonato e sostituito
da quello messo attualmente in opera ... ».
A proposito di nuove tecnolo
gie, il prof. Giuseppe Pellitteri, sale
siano laico oggi docente al Politec
nico di Torino, ha comunicato su nostra richiesta la seguente espe
rienza vissuta negli anni da lui tra
scorsi alla TPV (1945-1947). « Riten
go che Pio XI abbia scelto i salesia
ni mosso dalla volontà d'avan
guardia che aveva udito affermare dallo stesso don Bosco. Per quanto mi concerne, credo di avere con
tribuito in tutta la mia vita sa
lesiana a realizzare in concreto, al
meno sotto certi aspetti, quella impegnativa affermazione. Così, nel periodo vaticano, ho potuto proseguire nell'impegno prece
dentemente avviato di realizzare due monografie della Enciclopedia Poligrafica, premessa a un'ampia Enciclopedia della Stam pa e a molte altre pubblicazioni realizza
te in seguito; di coordinare un A r
chivio Oggettuale, che raccoglie anche tutte le pubblicazioni grafi
che curate dai salesiani nel mondo (a partire dal 1861); di redigere in accordo con alcuni committenti della Poliglotta (specie i Gesuiti del Pontificio Istituto Biblico) la più ag
giornata raccolta di alfabeti oggi esistente, poi confluita ne\\'Atlante Tipologico. Devo dire che la per
manenza in un ambiente azienda
le qual è la Poliglotta ha influito positivamente sulla mia formazio
ne professionale. Entro breve tem po completerò uno studio che mi pare riassuma tutte le mie espe
rienze passate in sintonia con le prospettive salesiane di progresso grafico, concludendo con l'auspi- cio che, in una prossima strut
tura universitaria salesiana, sia dato giusto spazio alla Grafinfor- m a tic a ... ».
Come si vede, la visione scien
tifica e avveniristica stava sottesa alle preoccupazioni dei dirigenti tecnici salesiani operanti nella Po
liglotta fin dagli anni dell'imme
diato dopoguerra, quando il solo pensare a siffatte avanguardie po
teva sembrare utopistico.
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Le « M em orie Biografiche d i Don Bosco »:
quasi un diario della vita del santo, in venti volum i
(Biblioteca della casa salesiana in Vaticano).