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4. Altri strument

2.2 Nella Costituzione Moldava

La Costituzione della Repubblica di Moldova106 è entrata in vigore nel 1994. Al

suo interno non sono previste misure di tutela specifiche per le minoranze in quanto gruppi etnico - linguistici, ma si parla genericamente di uguaglianza e parità dei diritti dei cittadini. La situazione è anomala, soprattutto considerata la forte presenza della minoranza russa oltre a quella gagauza. Già nel preambolo vengono definiti come valori fondamentali lo stato di diritto, la pace sociale, la democrazia, la dignità dell’essere umano, i suoi diritti e le sue libertà. Il concetto viene ripreso all’articolo 4 intitolato “Diritti e libertà dell’essere umano”, nel quale si lega il riconoscimento dei diritti umani alla Dichiarazione ONU sui diritti umani. L’importanza del rispetto del diritto internazionale viene sancita all’articolo 8. Sono comunque numerosi gli articoli che, parlando di diritti e libertà garantite rimandano al contenuto di trattati internazionali, lo stesso articolo 4 di cui si è appena scritto non elenca i singoli diritti, ma rimanda alla Dichiarazione Onu. All’articolo 10, dal titolo “unità della popolazione e diritto all’esistenza”, si proclama invece l’unità e indissolubilità del “popolo della Repubblica di Moldova”, che è patria di tutti i suoi cittadini, allo stesso tempo però si garantisce il diritto di ogni cittadino a proteggere, sviluppare ed esprimere la propria identità etnica, culturale, linguistica e religiosa. Particolarmente interessante è anche l’articolo 13 che stabilisce la lingua nazionale/ufficiale e regola l’uso delle altre lingue. Esso recita: “Lingua ufficiale della Repubblica di Moldova è il moldavo, scritto sulla base della grafia latina. Lo stato riconosce e garantisce la tutela, lo sviluppo e l’uso della lingua russa e delle altre lingue utilizzate nel territorio dello stato. Lo Stato promuove lo studio di lingue utili per la comunicazione internazionale. Le modalità operative (il modo di utilizzo) delle lingue sul territorio della Repubblica è stabilito con una legge organica”. Questo articolo è stato oggetto di molte discussioni, in quanto secondo alcuni la lingua moldava non esisterebbe in quanto tale,107 ma sarebbe soltanto una variante dialettale del rumeno. La nozione

di moldavo come vera e propria lingua sarebbe stata creata artificialmente dai sovietici per giustificare la separazione della Moldova dalla Romania. A conferma di

106 Il testo della Costituzione Moldava in russo e in rumeno è disponibile al link: http://lex.justice.md/viewdoc.php?action=view&view=doc&id=311496&lang=1 (a cura del Parlamento) o al link: http://www.presedinte.md/rus/constitution (a cura del Presidente) - visitati il 10.04.2019

questa tesi si era pronunciata nel 2013 la Corte Costituzionale Moldava che, poggiando sul dato che in precedenza la dichiarazione d’indipendenza moldava del 1991 aveva fissato il rumeno come lingua ufficiale, aveva ritenuto inefficace la definizione “lingua moldava” adottata dalla Costituzione. La questione è stata riaperta nel 2017, quando un piccolo gruppo di parlamentari ha proposto di modificare il testo dell’articolo tredici, in modo da riallinearlo con quanto stabilito nella dichiarazione d’indipendenza. Il presidente Igor Dodon, filorusso, ha addirittura proposto un referendum per bloccare l’iniziativa.108 La questione, come si può

intuire, non è puramente linguistica, ma va interpretata in senso geopolitico. Come accennato nell’introduzione, i gagauzi sono la terza etnia della Moldavia, dopo i rumeni e i russi. Le preferenze geopolitiche delle due etnie “maggioritarie” sono piuttosto chiare e difficilmente riducibili, in quanto i russi vorrebbero tornare a un’unione più stretta con la Federazione Russa, mentre i rumeni sarebbero tendenzialmente più filoeuropeisti. Considerato che quelle fatte in queste righe sono semplificazioni estreme rispetto a una situazione più complessa, tengo solo a far notare come anche la questione linguistica venga strumentalizzata nel tentativo di legittimare la propria parte e delegittimare quella avversaria. In questa disputa a due, i gagauzi tendono ad allinearsi con le posizioni filorusse. Questo perché nel succedersi delle varie dominazioni i russi sono stati tendenzialmente più “clementi” e larghi di concessioni nei loro confronti. In particolare, è durante il periodo sovietico, grazie all’interessamento di diversi studiosi, che si è in qualche modo risvegliata l’identità nazionale dei gagauzi e che è rinata la forma scritta della lingua gagauza.109

Allo stesso modo è indicativa la scelta di demandare a una legge organica specifica il compito di stabilire i modi e gli usi delle lingue diverse da quella ufficiale (che sia il rumeno o il moldavo), ovvero il russo e il gagauzo. Se i rapporti con i gagauzi, concentrati nella loro regione autonoma, sono relativamente facili da gestire, i rapporti con la popolazione di madrelingua russa, sparsa uniformemente su tutto il territorio, sono certamente più complessi. Se si considera poi che

108 Un interessante articolo a riguardo si può trovare al link: https://www.gazzettaitalomoldova.md/la- corte-moldava-decreta-la-lingua-ufficiale-rumeno/ - visitato il 10.04.2019. La Gazzetta italomoldova è una rivista il cui redattore è un italiano trasferitosi da lungo tempo in Moldova perché innamorato di quella terra

109 Vedere anche Tislenko M. I., Gagauzs at the Crossroads: National Identity as a Determinant of

tendenzialmente i gagauzi imparano più volentieri il russo del rumeno, il quadro si fa veramente intricatissimo.

Tornando al testo costituzionale occorre segnalare che, ai fini della protezione delle minoranze, oltre ai consueti articoli sull’uguaglianza dei cittadini e sul divieto di discriminare, è stato previsto all’articolo 35 il diritto all’istruzione, che deve essere pubblica e gratuita e deve garantire l’insegnamento della lingua ufficiale, salvo demandare alla legge organica sulle lingue il compito di stabilire le regole riguardanti il diritto dei genitori di scegliere la lingua in cui verrà impartito l’insegnamento ai propri figli. Inoltre all’articolo 118, sulla lingua da utilizzare durante i processi, viene stabilito che essi si debbano svolgere in lingua moldava, con la previsione di un servizio di traduzione e interpretariato nel caso in cui l’imputato non sia in grado di comprenderla e con la possibilità, in linea con le leggi, di svolgere il processo nella lingua preferita (compresa) dalla maggior parte dei soggetti coinvolti nel processo.

L’attuale legge quadro regolante l’uso delle lingue diverse dal moldavo nel territorio,110 tuttora in vigore, risale al periodo sovietico ed è la legge numero 3465

del 1989, anche se è stata aggiornata più volte, per ultimo nel 2018. In essa si ribadisce il fatto che la lingua ufficiale sia il moldavo in grafia latina - nel periodo sovietico era stato imposto l’uso dell’alfabeto cirillico - e che questo debba poter essere utilizzato in tutti gli ambiti (politici, economici, sociali e culturali), con l’eccezione dei territori nei quali la maggioranza della popolazione sia gagauza, dove lingue ufficiali diventano, oltre al moldavo, anche il russo e il gagauzo (articolo 2). Alla lingua russa viene riconosciuto lo status di “lingua di comunicazione internazionale”, per cui essa può essere utilizzata a fianco del moldavo, creando una situazione di “bilinguismo reale” (articolo 3). Viene inoltre garantito l’uso a fini culturali di altre lingue quale il bulgaro, l’ucraino, lo yiddish e altre. All’articolo 6 viene riconosciuto il diritto per il cittadino di scegliere in che lingua rivolgersi all’amministrazione - se russo o moldavo, con l’aggiunta della possibilità di esprimersi (e ricevere risposta) in gagauzo nei territori a maggioranza gagauza. Per chi avesse un’altra madrelingua (tra cui il bulgaro e l’ucraino), se il rapporto avviene in uno dei territori ove la lingua è parlata dalla maggior parte della popolazione può scegliere se esprimersi in quella, o in una qualsiasi delle altre lingue riconosciute su tutto il territorio (ovvero moldavo e russo). Questa scelta impone agli impiegati

110 Il cui testo è disponibile in russo e in moldavo sulla pagina a cura del Parlamento moldavo al link:

pubblici di essere in grado di parlare con il cittadino rispondendo nella stessa lingua in cui gli viene posta la domanda - quindi viene stabilito un obbligo di bilinguismo per i dipendenti dello stato in tutto il territorio moldavo e laddove vi siano anche altre etnie concentrate un obbligo di conoscenza di tutte le lingue di quel territorio. Il bilinguismo di fatto russo-moldavo viene previsto sostanzialmente in tutti gli ambiti e atti ufficiali. La questione della toponomastica viene risolta lasciando che il luogo venga chiamato con il nome nella lingua della maggioranza della popolazione presente, mentre i cartelli indicanti gli uffici pubblici prevedono la scritta almeno doppia (con il moldavo in alto a sinistra e il russo in basso a destra) o tripla nella regione gagauza (con il gagauzo in alto, il moldavo al centro e il russo in basso) (articoli 24 - 27). La normativa non è recentissima, ma riesce comunque a regolare in maniera adeguata e molto garantista la questione linguistica, che, come ho cercato di far capire, è estremamente intricata.

Altri due articoli costituzionali fondamentali per la minoranza Gagauza sono sicuramente il 110 che, definendo l’organizzazione territoriale della Moldova, cita per la prima volta l’Unità Territoriale Autonoma della Gagauzia e il 111 che recita: “La Gagauzia è un’unità territoriale autonoma a statuto speciale, essente forma di

autodeterminazione del popolo gagauzo, è parte sostanziale e indisponibile della Repubblica di Moldova e statuisce autonomamente, nei limiti delle proprie competenze e in conformità con le condizioni stabilite nella Costituzione della Repubblica di Moldova, intorno alle questioni di carattere politico, economico e culturale nel rispetto degli interessi di tutta la popolazione. - Sul territorio autonomo della Gagauzia vengono garantiti tutti i diritti e le libertà stabilite dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica di Moldova. - Nel territorio autonomo della Gagauzia operano gli organi rappresentativi ed

esecutivi in conformità con le leggi.

- La terra, il sottosuolo, l’acqua, la flora e la fauna e le altre risorse naturali presenti nel territorio gagauzo sono da considerarsi proprietà del popolo della Repubblica di Moldova e allo stesso tempo base economica della Gagauzia. - Il budget del territorio autonomo della Gagauzia è formato in ottemperanza alle norme, stabilite nella legge organica che regolamenta lo status speciale della Gagauzia.

- Il controllo sul rispetto della legislazione della Repubblica di Moldova nel territorio gagauzo viene effettuato dal Governo, in conformità con le leggi.

- Le eventuali modifiche della legge organica regolante lo statuto speciale della Gagauzia devono essere approvate con i voti dei tre quinti dei deputati eletti del Parlamento.

Tali statuizioni sono la premessa per la legislazione speciale adottata nello stesso anno, che ha definito le norme di dettaglio.