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svolta il 28.11.2018, alla presenza di un funzionario russo, tradotta da Cecilia Frego

Funzionario: Questa è una studente che sta preparando un lavoro sulla protezione

delle minoranze in Italia, in Moldova e in Russia… è stata in vari luoghi, avrebbe piacere di farle qualche domanda.

Nimetullaeav Sejtumer Nuridinovich: Domandi pure prego.

Cecilia Frego: Salve! Lei stesso è un tataro-crimeano, giusto? Qual è la sua storia?

Intendo dire…

Nim:La mia storia? Dopo la deportazione, dal 1966 i miei genitori sono tornati in

Crimea. Hanno vissuto a Bakhcisaraj, ci sono rimasti per due mesi. In quegli anni si rifiutavano di registrarli, le persecuzioni erano molte, per cui dopo due mesi, il 3 novembre ci hanno caricato su un autobus - un autobus molto bello tra l’altro - e ci hanno portato oltre i confini della Crimea nella regione del Chersoneso. Così dal 1967 fino al 2014 io ho vissuto in Ucraina, finché non sono accaduti questi avvenimenti (NDT annessione/occupazione Crimea da parte di Federazione Russa). Noi lì, finché non ci siamo abituati, non abbiamo imparato a starci, in quegli anni, tutti i tatari di crimea che non ottenevano di registrare la propria residenza in Crimea e che venivano obbligati ad andarsene si spostavano nel Chersoneso. Di fatto la maggior parte della mia vita l’ho vissuta nel Chersoneso, da lì mi hanno chiamato a fare il servizio militare, lì ho iniziato a lavorare, iniziando con la funzione di autista fino a diventare capo dell’amministrazione relativa al controllo igienico

160 Cfr. http://www.qirimbirligi.ru/about/rukovodstvo.html per biografia ufficiale in russo – visitato il 27.04.2019

della regione per dieci anni. Sono stato licenziato il 10 marzo, il giorno in cui è salito al potere Turcinov162 perché io sostengo… perché ero contrario all’Euromaidan,

contro quello che è avvenuto lì, contro il fatto che abbiano sparato, appiccato fuochi, ucciso persone. Sono sempre stato contrario a questo genere di cose. Ho visto che, a parte che per la Russia e i politici che ora ci sono, noi non serviamo a nessuno. La Russia è uno stato estremamente multietnico, estremamente. E lo ha dimostrato a partire dal 1991, quando ha riabilitato tutte le popolazioni che erano state deportate, tutte. L’Ucraina questo non lo ha fatto. Ora loro hanno dappertutto società multietniche, ognuna delle quali vede riconosciuti i propri diritti, con i propri responsabili, questo in Ucraina non c’era. questo io l’ho visto. L’unico (NDT etnicamente non ucraino) in tutta l’Ucraina che è arrivato a ricoprire un ruolo di responsabilità sono stato io. Mi hanno scelto, delle persone di etnia russa, come rappresentante nel Kolchos, ho lavorato per 12 anni, poi sono diventato rappresentante del consiglio regionale. Mi state capendo? E in Crimea qui invece hanno nominato dei responsabili scegliendoli tra i tatari di Crimea. Ecco, questo è quello che il Mejlis ritiene importante. Io in realtà ero sempre stato contrario, per prima cosa una persona deve essere professionale, e solo poi si devono guardare le questioni etniche. Avendo visto tutto questo nel 2014, capendolo, il 10-11 giugno abbiamo creato questa organizzazione, questo consiglio pubblico per la popolazione tataro-crimeana, il nostro K’yrym Birlighim, nello stesso anno abbiamo fondato anche un consiglio pubblico per la Crimea, che mi ha scelto come rappresentante della regione per conto di questa organizzazione. E a giugno prossimo saranno già passati 5 anni dalla creazione di tutto questo. Il nostro scopo principale è stato quello di spiegare alla gente, avvicinarla alla Russia, in modo da superare questo periodo di transizione senza preoccupazioni, senza danni (perdite). Inoltre abbiamo lavorato per fare in modo che le persone potessero ottenere il proprio passaporto (la cittadinanza russa), che le persone più anziane potessero ottenere le proprie pensioni, in questo ritengo che abbiamo svolto un grande lavoro. Allo stesso modo un altro grande impegno portato avanti dal Birlighi è stato fatto durante le elezioni presidenziali che ci sono state da noi, è solo grazie al lavoro della nostra organizzazione, il consiglio pubblico dei tatari di Crimea, se alle scorse

162 Turcinov, politico ucraino, dal settembre 2014 Segretario del Consiglio nazionale della sicurezza e della difesa dell’Ucraina

elezioni tra il 40 e il 50% dei Tatari di Crimea è andato a votare, e hanno votato per il nostro Presidente in carica, Vladimir Vladimirovich Putin. Questa è stata una cosa molto giusta, noi ormai abbiamo capito che l’Ucraina, la società che era prima, ancora era bene o male normale, ancora c’era la possibilità di sperare nel domani. Ora invece purtroppo non lo è più. Proprio l’altro ieri sera hanno preso la decisione di attivare la legge marziale (dichiarare lo stato di emergenza), perché? a cosa li porta? Contro chi stanno lottando? Tutti i politici e anche noi tutti siamo d’accordo che Poroshenko stia cercando di prendere tempo e far passare le elezioni, in questo modo si è guadagnato 30 giorni, noi non sappiamo cos’altro si inventerà tra 30 giorni… Anche se, c’è da dire che se avvenissero delle elezioni oneste, corrette, in Ucraina, il sud dell’Ucraina, anche se ormai il territorio del Luhansk, Donetsk e della Crimea se ne sono andati, comunque la gente voterebbe per le forze normali e giuste. I nazionalisti e il partito che c’è ora, nessuno li supporta, noi men che meno. Ecco qui. Noi abbiamo più di 12.000 persone che ci hanno dato fiducia, a ciascuno abbiamo dato il proprio distintivo (la propria tessera). Guardi qui:

K’yrymHastalDzhiman, il consiglio pubblico dei tatari di Crimea, questo è il K’yrym Birlighi, questo è l’Ajudah, che è disegnato qui. Ecco qui, ciascuno di noi ha ottenuto

il proprio distintivo. Ora, volenti o nolenti, i fatti sono incontrovertibili. Lei può muoversi e vedere con i suoi occhi, inutile che qualcuno le racconti qualcosa di diverso. Oggi ci sono molti esempi, molti fatti, che mostrano che per oltre 25 anni l’Ucraina per la Crimea non ha investito nulla. Qui era il terreno ideale per gli oligarchi, che si facevano il bagno si costruivano qualcosina per sé e via. Oggi invece, grazie ad Allah, noi vediamo: ieri sono andato in macchina fino a Krasnodar e di notte son tornato e ho notte e giorno tutti lavorano, intendo dire che costruiscono le strade. Le strade diventeranno qualcosa di unico, in particolare la strada in prossimità del ponte di Crimea fa emozionare e diventerà così fino a Sebastopoli, l’ha vista?

Cec: No, purtroppo non ho fatto in tempo…

Nim: Farà in tempo, lei è giovane e ha ancora tutta la vita davanti. Tutto questo

resterà per i nostri figli e nipoti, per voi. Nessuno la potrà prendere e portare via, non il presidente, né io e lei. Ora possiamo vedere quanto in modo più saggio vengano distribuite le risorse tra tutte le nazionalità (etnie), oltre 2 miliardi sono stati stanziati per il 2019, dedicati alle minoranze della Crimea. Oggi è necessario fare ancora molto, il lavoro non è terminato, non ci sono belle strade, non avevano fatto

nulla per vivere compatti non solo per i tatari di Crimea, ma ovunque, anche in città. Allo stesso modo oggi stanno costruendo molti asili nidi, viene posta molta attenzione sulle nascite. Grandi vantaggi vengono dati alle madri, a chi ha uno, due, tre. Per chi ha più di tre figli è prevista la possibilità di pensionamento anticipato, a 50 anni. Lei capisce, tutto questo viene fatto affinché la popolazione sia forte e in salute. Oggi costruiscono molto: edifici scolastici, vengono stampati nuovi libri… si vede e si percepisce che la Russia investe una quantità di risorse colossale per la Crimea. Ma la Crimea è una perla non solo per la Russia, ma anche per il mondo. Vede, è situata, è fatta in modo tale da avere tutte le (migliori) condizioni climatiche: la steppa, la brezza marina, il mare, fino al subtropicale… abbiamo tutto per essere felici. Per di più è una penisola con l’aria che pulisce; l’aria di mare fa bene alla salute, è un concorrere di cose per il benessere e ora stanno facendo il possibile per renderle disponibili 12 mesi l’anno. Per di più la costruzione di questa Moschea Comune, solo uno sciocco potrebbe non parlarne, è un regalo non solo per la Russia, ma per tutto il mondo musulmano. Il tutto col patrocinio personale del Presidente, perciò ha la mia massima fiducia, tutto è sotto il suo controllo. La stanno costruendo e il 24 aprile 2019 ci sarà l’inaugurazione. Quindi la invitiamo per l’inaugurazione! Dunque cosa aggiungere? Che hanno appena aperto una scuola, quattro presidenti ce l’avevano promessa, costruivano, costruivano e nessuno portava a termine i lavori, solo il nostro Presidente, Vladimir Vladimirovich l’ha completata. E a regola d’arte, con tutto quello che può servire e per i bambini e per chi si interessa di chimica, per chi si interessa di fisica, ci sono tutti gli strumenti che possono servire ci sono in questa scuola. Anche il personale è composto da giovani, molto competenti. E riguardo alla nostra organizzazione, con la quale lavoro, noi sediamo qui, ci invitano e, come dire, praticamente da tutto il mondo, corrispondenti, giornali e le televisioni sono passate di qui negli ultimi 4 anni. Ci fanno interviste, la gente viaggia, vuole viaggiare. Infine voglio parlare un po’ delle sanzioni, che ci sono, in fondo riguardano il mondo intero. Questo, non lo dico solo io, ma probabilmente sono stato uno dei primi a dirlo: quelle sanzioni che oggi l’Unione Europea e gli altri hanno fatto contro la Russia in realtà hanno rafforzato la Russia e l’hanno fatta balzare in avanti di una quindicina d’anni. Questo lo si nota in particolare nel complesso agroindustriale: oggi siamo diventati leader nel campo di produzione di cereali “precoci”, se oggi vai a Stavropol, nella regione di Krasnodar, l’anima si rallegra, soprattutto in primavera e in autunno, questi raccolti, campi,

giardini, vigneti… tutto si è mosso in avanti. Allo stesso modo il complesso industrial- militare: basta vedere quando compravamo in più sia dall’Europa, dall’Ucraina… ora invece si produce tutto in Russia, sono posti di lavoro per noi, la nostra economia che cresce. Ecco qui! Fate pure altre domande.

Cec: Quali sono stati, a suo giudizio, i problemi maggiori nel passaggio dall’Ucraina

alla Russia?

Nim: Beh, guardi, addirittura mia madre mi diceva e mia nonna, se devi augurare

qualcosa a un nemico, che si debba trasferire tre volte. È molto difficile spostarsi vieni educato con una serie di leggi e ti ritrovi con altre e questo ancora si poteva sopportare, ma quando vedi quello che viene fatto oggi in Ucraina, la gente è stata offesa così tanto e ancora non c’è nulla di più. La gente oggi… pensi il gas oggi costa più di 300 dollari al metro cubo, mentre la pensione è di 1000-1500-2000 rubli. Il gas quindi costa 815000 (rubli) per un metro cubo, questo è un fallimento. E cos’altro dire? Oggi lì non c’è legge, lì c’è un’anarchia, analoga a quella che ci sarà stata negli anni tra il 1918 e il 1920, una guerra civile, come sotto Machno, esattamente come sotto Machno:163 non verrai mai protetto né dal potere, né dalla

polizia, né dalla magistratura. Per ordine del potere sono state fatte tali persecuzioni alle famiglie, alla mia propria famiglia, mi hanno impedito tutti gli affari che avevo là. Questo è il mio albergo, la foto è sempre lì, non è che l’ho messa lì apposta per lei, 4 anni fa lo hanno chiuso, confiscato, non fanno entrare nessuno. Non fanno passare più nessuno, proprio al confine con la Crimea. Questa è una minaccia per la popolazione ucraina, per i miei parenti e per tutti i tatari di Crimea che sono rimasti lì. Che Dio faccia in modo che sopravvivano a questi 30 giorni. Cosa hanno in mente di fare, io non so. Proprio nella regione di Cherson, riguarda quelle zone del sud dell’Ucraina che sostengono la Russia, mentre nel centro dell’Ucraina, lì a quanto pare ancora non è chiaro cosa sarà. E prima di tutto questo, ieri ho visto che ci sono state delle votazioni, nel distretto di Henicesk, la città di Henicesk, 18 candidati su 20 hanno vinto perché contrari all’autocefalia,164 che Poroshenko vorrebbe imporre.

163 Comandante anarchico-rivoluzionario, guida dell’Armata Nera (anarchica ucraina) durante la guerra civile conseguente la rivoluzione russa

164 Proposta di Poroshenko al pope ucraino per separazione della chiesa ortodossa ucraina dalla chiesa ortodossa russa per informazioni a riguardo (in lingua russa https://www.pravmir.ru/ukrainskaya-avtokefaliya-samoe-glavnoe-pryamo-seychas/, in italiano https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/nasce-la-nuova-chiesa-ucraina-autocefala-il-metropolita- epifanyj-eletto-pri)

La gente se ne sta accorgendo: non ci sarà! Questo non è affare del presidente, ma del popolo. Ecco tutto!

Cec: Bene, ma volevo chiederle, prima ha parlato delle pensioni, del fatto che

l’associazione ha lavorato molto affinché non ci fossero problemi nell’erogazione delle pensioni. Mi interesserebbe capire più nel dettaglio il lavoro svolto dalla vostra associazione in questo senso.

Nim: Io nel 2008, c’è un giornale il XXI secolo Ucraina, che mi ha chiesto, in quanto

Presidente del Consiglio Regionale, come vedevo la vita futura dell’Ucraina e della Russia e lì c’è scritto a caratteri cubitali, che senza la Russia l’Ucraina almeno per i prossimi 100 anni non ha futuro. Poi nel 2014 c’è stato questo Maidan, io sono sempre stato contrario, durante le riunioni che si sono svolte io ho sostenuto che avrebbe gettato l’Ucraina nel caos. E questo è quello che è successo. a questo proposito: io ho questo albergo, vede? In questo albergo durante il mese di febbraio 2014, quando è successo tutto questo, io ho ospitato dei cosacchi cubani, o meglio, delle persone, faceva freddo, ho ospitato tutti. Per questo mi hanno dichiarato “nemico del popolo”. Io non sono mai stato nemico dell’Ucraina, io amo molto l’Ucraina. Per di più, guardi, io sono qui seduto, per me, in quanto tataro di Crimea, ma anche semplicemente per qualsiasi musulmano, che sia ucraino o russo, per me non fa alcuna differenza, prima di allora non c’era mai stata alcuna differenza, erano considerate un unico popolo. Come per noi d’altronde, volenti o nolenti, siamo una popolazione turca, anche noi siamo considerati come un unico popolo. Capisce? E anche loro sono un unico popolo. E comunque prima o poi si uniranno e saranno insieme. L’Ucraina non se ne fa niente dell’America. L’Ucraina è posizionata in un luogo talmente importante, talmente comodo, i campi per il grano migliore del mondo, e condivide i confini con la Russia per oltre 1000 km, loro vogliono mettere le loro armi atomiche al confine con la Russia. Ma credo che il nostro Presidente non lo permetterà mai, perché c’è un limite alla pazienza della nostra società. Basta anche solo vedere le tre navi che sono passate qualche giorno fa, oggi hanno mostrato che armi avevano. Si può solo invidiare il nostro Presidente, le navi che in questi giorni sono passate, le ha viste? cosa sono per l’Ucraina o per noi, per quelle forze che ci sono nella Federazione Russa. Rispetto alla Russia l’Ucraina... è come comparare una ZAZ 960, l’ha mai vista? Una di quelle macchine che a malapena si muovono… ecco, questa è l’Ucraina, con una Mercedes, la più forte, la conosce no? Ecco questa Mercedes è la Russia. Lei oggi… voglio dire, se

la Russia avesse avuto queste forze e questo presidente che c’è oggi negli anni 90, in Jugoslavia non sarebbe mai successo quello che è accaduto. Non lo avrebbe mai permesso. Ora prendiamo ad esempio l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia… tutto questo ha generato caos. Ma chi è stato a portarcelo? è stata la Russia a far cadere Saddam Hussein? In Libia è stata lei a eliminare Gheddafi? (no) Ah, ma l’Europa questo non lo riconoscerà. Ora le dico invece perché adoro il popolo italiano: in Crimea, tra noi, ci sono molte popolazioni. Quando è andata per la regione di Bakhcisaraj, ha visto per la strada il paesino “Golubinka” (azzurrino), dove ci sono quei tatari con gli occhi azzurri? Si considera che essi abbiano per antichi antenati i Goti. E più avanti c’è il paesino di “Ozenbach - Shchaslyve” e questi vengono considerati con origini italiane. Sono tutti molto chiacchieroni, rumorosi... Mia mamma viene da Ozenbach e lei diceva sempre che eravamo italiani, quando ne discutevamo assieme. Potrebbe essere, perché, per quanto io ne sappia di storia, quando le navi si rompevano, attraverso Yalta si spostavano oltre le montagne e da Yalta in linea d’aria ci sono solo 7 chilometri. E questo potrebbe essere avvenuto 700 o 1000 anni fa e per ogni paesino, il dialetto dei tatari di Crimea si differenzia. C’è quello delle steppe… invece a prendere un tataro di Ciudak, o di Evpatoria, della costa meridionale, loro sono turchi “puri”, nel paesino di Uskut, parlano esattamente la stessa lingua, lo stesso dialetto. Per questo la Crimea è molto interculturale, è piena di sfumature e io sono uno di queste. Ho risposto bene?

Funzionario: Giusto!

Cec: Chiaro. E quali sono i piani per il futuro? Quali le maggiori problematiche che

affronterete con il K’yrym Birlighi?

Nim: Le problematiche maggiori… beh, per 25 anni la popolazione è stata sotto il

forte controllo del Mejlis, che era sotto la responsabilità di Mustafa Dzhemilev e Chubarov. Noi ora oggi spieghiamo al nostro popolo che non ci sono più il Mejlis, Dzhemilev e Chubarov, e spieghiamo alla gente che il capitano non abbandona mai la nave. Per quanto grandi potessero essere le difficoltà, se davvero amavano il loro popolo sarebbero dovuti rimanere e non puntare alla guerra. Proprio l’altro ieri c’è stata la seduta durante la quale dovevano decidere se dichiarare lo stato d’emergenza (di guerra) e Chubarov si è detto a favore e ha dichiarato che la Crimea va sottomessa (con le armi). Noi qui siamo già pochi, tra i 300 e i 500 mila, su una popolazione di 20,5 milioni: come fa a pretendere di invadere la Crimea?! Ora di questi “leader”, sui quali non voglio soffermarmi troppo, hanno bloccato un canale.

L’acqua, che dire Aksionov non la beve? Queste sono regioni a prevalenza agricola, tatari, russi, tutti, contro chi stanno agendo? La popolazione del posto. E in inverno, il 21 novembre hanno staccato l’elettricità, ci hanno tolto i mezzi, hanno lasciato tutta la popolazione al buio. Le sembra normale? Ecco cosa diciamo alla gente. La maggior parte capisce che è nostro interesse vivere in pace e armonia, con la Russia. La Russia è uno stato multietnico, nessuno viene lasciato indietro. Ci sono ancora molti problemi che vanno risolti. Io credo che il nostro Presidente, con un lavoro di creazione di leggi può risolvere molte cose e le sta risolvendo. Ecco tutto. Credo che basti no?

Cec: Ehm, un’ultima domanda: lei ritiene che nel passaggio alla Russia per i tatari

di Crimea sia diventato più facile far carriera? Intendo dire, lei prima ha sottolineato come lei è stato l’unico tataro di Crimea a ottenere un posto di responsabilità a livello statale, mentre ora? Com’è la situazione? Ritiene possibile che in futuro un tataro di Crimea diventi Presidente della Federazione Russa?

Nim: Beh, io ormai ho 66 anni e le elezioni sono avvenute da poco, ma perché no.

Il problema non è questo, il problema è che oggi, in Ucraina, ma anche durante gli scorsi 25 anni, l’Ucraina non è venuta incontro ai tatari di Crimea: non ci hanno riconosciuto la lingua, non l’hanno resa lingua ufficiale, non avevano alcuna intenzione di riabilitarci… oggi dal parlamento ucraino tutti gridano: “vi daremo l’autonomia, vi sosterremo al meglio”, ma sa, dopo pranzo, i cucchiai non servono più a nessuno, non si può e non si deve ingannare la popolazione. E noi questo diciamo alla gente. Perché per 25 anni con Mustafa Dhzemilev tutti erano ottusi? Urlavano al vento. E per 25 anni cosa ha fatto l’Ucraina? Non hanno fatto nulla di tutto questo e non lo faranno neanche oggi. L’Ucraina non farà mai nulla per i tatari di Crimea. Lì oggi c’è un movimento nazionalista molto forte. Nazionalisti, capisce? Questo è spaventoso! Se lei ora studiasse qui e guardasse la televisione, se ne