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ENTUSIASMO E TIMORE

VI. Il nemico in casa

La situazione era rimasta dunque fluida e pericolosamente in bilico per mesi, e il 4 luglio dava l’occasione di esorcizzare gli spettri dell’anarchia. Hopkinson, in uno scritto poi mai pubblicato mise in forma questi spettri, immaginandosi la cronaca di una GRANDE PROCESSIONE ANTIFEDERALE17: il racconto ai apre con la

riunione del gruppo a casa a casa di George Bryan, un leader Antifederalista, dove vennero fatti alcuni brindisi:

«Allo Stato del R – I – Allo Stato di N – Y –

Agli Antifederalisti in tutti gli Stati Uniti Confusione al Nuovo Governo e ai Cospiratori che lo hanno istituito18».

La povera processione è poi composta da due Antifederalisti che camminano a braccetto, portando bandiere di carta con i loro nomi scritti, seguiti da una banda di quattro persone e un «magnifico Carro» trainato da «due Muli» dove spiccano cartelli con le scritte “Centinel”19 e «Figure rappresentanti l’Anarchia e la Confusione curiosamente disegnate» con il motto: «By these we rise». Un corpo di sei Antifederalisti guidati da Alexander Boyd vestiva poi portando cartelli con scritto «No new Roof», seguiti da un gruppo con i seguenti cartelli: “Death & Paper, pay all

16 La Pennsylvania Gazette riporta notizie degli incidenti di dicembre il 26 marzo, e del rischio che «se nove Stati fossero stati nominalmente portati dentro il piano [se avessero ratificato la costituzione], mentre il corpo del popolo in gran parte di essi era ancora avverso, sarebbe potuta scoppiare una guerra civile, perché i Cospiratori avrebbero attuato il loro schema, senza che ci fossero i fondi per sostenere l’esercito necessario [ad affrontarli]». Sebbene «il pericolo sembri scampato» le ultime notizie testimoniavano di una stabilità non ancora raggiunta.

17 Il testo completo si trova in Hastins, FRANCIS HOPKINSON, cit., 413-417, le traduzioni in italiano sono mie.

18 Il Rhode Island era l’unico Stato a non aver inviato delegati alla Convention Costituzionale di Philadelphia e non entrò nell’Unione fino al 1790, il New York ratificò solo a fine luglio ed era uno Stato in bilico, il cui governatore George Clinton era un deciso Antifederalista.

19 “Centinel”, come si vedrà in seguito, era una delle firme Antifederaliste più conosciute, attribuita a Samuel Bryan.

Debts”, “Public Credit”, “This or none”. Tra i convenuti spiccava anche Eleazer

Oswald, l’editore del The Independent Gazetteer, che sosteneva un cartello con la scritta “Libertà di stampa”20.

Altri slogan davano l’idea del carattere generale dei convenuti: oltre ad un ingenuo “Mens insana in corpore sano”, altri recitavano “Vox Populi, Vox Diaboli” insieme alle parole “Nella Minoranza poniamo la nostra Fiducia”. A chiudere l’insana processione era una delegazione dalla «Wheel Barrow Society», vale a dire il nomignolo attribuito da Hopkinson agli incarcerati nella prigione di Philadelphia e da lui sarcasticamente indicati come «il più numeroso e rispettabile gruppo» impegnato per il rifiuto della nuova Costituzione21, che esponevano sintomaticamente un cartello con la scritta “Libertà per sempre”. Una volta svolto tutto il percorso, la piccola folla si raduna per sentire il discorso finale:

«Il nuovo Tetto! Il nuovo Tetto! Oh il nuovo Tetto! – Devono i Demagoghi, incuranti di ogni Senso di Ordine e Decenza, costruire un nuovo Tetto? – Se questa Presunzione, Arroganza e Procedimento tirannico non faranno sollevare il Persone, il Bastone la Frusta – il Bastone e la Frusta lo devono fare [..]. Oh i Giorni di Nerone! – Ah, i Giorni di Caligola! – Terribile Crisi! – presuntuosi Nababbi – Complotti diabolici e Macchinazioni segrete! – oh gli Architetti – gli Architetti – loro hanno stabilito il Governo, Assicurato il Potere, colpito le menti con Insolenza e assunto la Maestà – oh gli Architetti! – dovremo essere trattati come Schiavi conquistati – saremo fatti passare sotto il Giogo [..]. Suona la Tromba – suona l’Allarme – piangerò Giorno e Notte – Ascoltate le mie Parole voi Donne allevatrici di Bambini – voi Persone malate e giovani Bambini – state attenti! [..].

Immaginatevi, amici, un Uomo con una Vacca e un Cavallo – Oh, il Tetto; Oh le Fortificazioni [..]; - cadranno sopra la sua Vacca – cadranno sul suo Cavallo e li feriranno [..] e li uccideranno – e il poveruomo perirà nella Fame –

20 Oswald era, probabilmente, il più importante editore Antifederalista: pubblicò The Dissent of the Minority of the Convention nel dicembre 1787 e fu protagonista di una disputa legale che ebbe un grande effetto tra gli Antifederalisti; erano numerosi i pamphlet e gli articoli pubblicati in forma anonima o con pseudonimi comuni, Oswald dovette affrontare le richieste di Andrew Brown, ex editore della Federal Gazette, di fornire i nomi degli autori dei pamphlet che lo attaccavano. Da questo nacque un caso giudiziario che diventò immediatamente politico, al cui centro stava la questione della libertà di stampa: i Federalisti utilizzarono la categoria di licenziosità per attaccare gli scritti dei loro oppositori, ritenendo le offese che questi contenevano perseguibili penalmente. A questo gli Antifederalisti risposero con una campagna sulla libertà di stampa che fece emergere due concezioni diverse della ‘sfera pubblica, ma su questo torneremo in seguito. Si veda DHRC, II, 617 e sul caso giudiziario “The Oswald Case of 1788” in Saul Cornell, The Other Founders. Anti- Federalism & the Dissenting Tradition in America, 1788-1828, University of North Carolina Press, 1990, 128-136.

21 Il riferimento è ad un articolo scritto da Hopkison e pubblicato sulla Pennsylvania Gazette il 20 Febbraio 1788 dal titolo “Objections to the Proposed Plan of a Federal Government”, nel quale egli parla sostenendo le posizioni Antifederaliste con scopo denigratorio. La pratica incrociata di parlare in nome degli avversari per offrire una versione caricaturale dei loro argomenti era molto diffusa.

Esagero? – No veramente – Negate l’Europa, l’Asia e l’Indostan se potete. Oh Cielo! Che Mostro è l’Uomo! Un essere che possiede conoscenza, ragione, Giudizio e uno Spirito immortale [..]. Che Mostro è l’Uomo! Ma gli Architetti – gli Architetti [..] - Loro Sono Despoti, Gesuiti, Tories, Avvocati – Maledizione ai Villani! – Oh! Ah!; Ah! Oh!»22.

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