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Il Network Approach e il modello ARA

3. Lo spazio nell'Industrial Network Approach

3.5. Il Network Approach e il modello ARA

Il modello ARA, Attività-Risorse-Attori (Håkansson e Johanson, 1992) rappresenta un framework concettuale del processo e degli outcomes dell'interazione, che nasce in seno al filone di studi empirici dell'IMP. Il modello suggerisce l'esito di un processo di interazione (o, come detto, il contenuto di una relazione di business) può essere descritto nei termini di tre livelli (layers) di interazione tra due controparti: activity links, resurces ties, e actor bonds (Håkansson e Snehota, 1995). La lettura del modello inoltre considera i legami di interdipendenza che si instaurano fra questi tre livelli: ogni impresa influenza ed è influenzata dalla costellazione di risorse, dai patterns di attività e dalla rete di attori che sono presenti nel network.

Attività

Questo livello si riferisce ai collegamenti tra le attività degli attori. Diverse categorie di attività che coinvolgono la logistica, la produzione, l'amministrazione, le spedizioni e lo scambio di informazioni possono avere diversi gradi di integrazione tra due attori che interagiscono. Così la struttura delle attività può diventare un apparato più o meno sistematizzato di operazioni collegate (Ford et al.,, 2008). La relativa forza di determinati collegamenti, come la loro assenza, produce effetti economici sostanziali per gli attori coinvolti.

Risorse

Questo livello si riferisce al processo che porta la dotazione di risorse di due attori a raggiungere un certo grado di adattamento reciproco, o di legame, lungo lo sviluppo del processo di interazione nel tempo. L'adattamento reciproco naturalmente coinvolge ogni tipo di risorsa sia di natura tangibile, che intangibile come la conoscenza. Questo processo sistematico di adattamento porta ad un utilizzo più efficiente delle risorse, ma sopratutto conduce allo sviluppo congiunto di nuove combinazioni di risorse nel processo di innovazione (Håkansson e Waluszewski, 2007).

Attori

In senso ampio questo livello di analisi si riferisce ai legami interpersonali che si sviluppano tra gli individui che operano ai diversi livelli del processo di interazione tra due imprese. Questa analisi si basa sulla visione, sul grado di conoscenza reciproca, e sulla vicinanza percepita, che si sviluppa tra gli interpreti del processo durante l'interazione: è importante il modo in cui questi si fidano, apprendono e si influenzano vicendevolmente, e quanto diventano impegnati nel processo di reciprocità (Håkansson et al., 2009). I legami tra gli attori sono decisivi nei processi di 'learning' e 'teaching' tra le controparti che intervengono nella produzione di opportunità e soluzioni per lo sviluppo del processo di business.

Questi tre livelli processuali non sono indipendenti tra loro, ma al contrario sviluppano delle mutue interazioni: ovviamente la struttura delle attività può influenzare il modo in cui le risorse vengono combinate, o per esempio i legami tra gli attori possono influenzare positivamente, o impedire, il comparire di certi percorsi di sviluppo per determinate risorse. Ad ogni modo le tre strutture pongono in essere una rete di relazioni, e collegamenti, che potremo definire cross-layer e dunque multidimensionale. In questo senso il modello ARA prende in considerazione un aspetto importantissimo della relazione di business, aspetto già affrontato in precedenza, e cioè che la specifica struttura di attività - risorse - attori che prende forma all'interno di una relazione di business produce conseguenze che vanno oltre la relazione contestuale stessa. Il processo di adattamento specifico che porta alla strutturazione dei tre livelli infatti cambia la struttura stessa dell'impresa, imponendo adattamenti successivi e trasformazioni che hanno conseguenze sulle altre relazioni dirette dell'imprese. Questo effetto, successivamente potrà produrre ripercussioni sulle relazioni delle controparti andando a influenzare anche quella parte di network che è indirettamente collegata all'impresa, ma che rappresenta, allo stesso modo dei legami diretti, lo spazio (network) relazionale contestuale all'impresa. Nella visione degli attori che interagiscono in una relazione diadica è presente la percezione dell'insieme di attività, risorse, e attori che popolano il network allargato, e in questo modo si produce un effetto di interattività diffusa tra gli attori connessi.

Appare ancora più chiaro enfatizzare il ruolo delle interazioni significa guardare a quello che succede tra gli attori di un network, e che approccio firm- based non è sufficiente a prendere in considerazione tutti quei fattori che sono responsabili dello sviluppo di un'impresa. L'unità specifica di analisi dei ricercatori dell'IMP rimane quindi ogni specifico processo di interazione, e il modo in cui esso si sviluppa tra particolari configurazioni di imprese. Il problema spaziale di questo approccio è che gli effetti dell'interazione hanno un percorso complesso nel network, infatti la connettività dei legami nel network fa si che tali effetti si estendano oltre i confini delle singole relazioni e delle relazioni dirette di una impresa. La forza dei legami indiretti può assumere diverse forme e caratteristiche, che ad ogni modo annullano la valenza dei confini spaziali e territoriali che circondano le imprese. Anche la prossimità spaziale subisce un forte ridimensionamento rispetto agli effetti della connettività ad ampio raggio propria di un network relazionale.

Allo stesso tempo la sostanza spaziale dei legami relazionali tra attori rende importante considerare il 'quando' e il 'dove' di un episodio di interazione. Infatti la sostanza creata dall'interazione nei tre livelli citati, avrà coordinate spaziali e temporali uniche vista l'unicità di ogni processo di interazione. Naturalmente ai fini della presente discussione è di primaria importanza andare ad elaborare il carattere delle coordinate spaziali del singolo processo interattivo.