• Non ci sono risultati.

Origine dei primi Tribunali di persone e di donne (“Bertrand Russell’s Tribunal” e “Brussels Tribunal”)

La violazione dei diritti delle donne è presente in ogni paese del mondo sia in tempo di pace (pensiamo ad esempio alle violenze domestiche, agli stupri e alle molestie sessuali), sia durante e dopo i conflitti armati e/o durante le emergenze (come nel caso dei disastri naturali, dei flussi di profughi..). La risposta della comunità internazionale alla violenza contro le donne, in termini di responsabilità dei privati e degli Stati, è stata spesso insufficiente. La violenza contro le donne è una forma di discriminazione basata sul genere. Queste discriminazioni fondate sul genere, sul sesso e sull’orientamento sessuale, sono diventate, solo negli ultimi tempi, una priorità a livello internazionale. Il diritto internazionale possiede diversi strumenti legali per condannare le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sebbene, uno studio condotto da un gruppo di avvocatesse, ha provato questa prassi essere estremamente “male-gendered”. Nelle parole di un giudice della Corte Internazionale di Giustizia, il diritto internazionale dei diritti umani “è stato costruito in base alle esigenze di protezione e di rispetto dei diritti umani, a prescindere dalla nazionalità o

99

Cfr. DA CORRIAS-GORDON, A giudicare dal nome dell’umanità: i tribunali penali

internazionali e la rappresentanza di un pubblico globale, in Journal of Internationale Criminal

55

dall’orientamento politico o da ogni altra situazione o

circostanza”100

.

Nelle situazione di conflitto armato il diritto internazionale è applicato quale corpo di principi e di regole diretti a regolare la guerra “limitando i belligeranti nella conduzione dei conflitti e proteggendo coloro che non prendono parte alle ostilità”. La proibizione di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio- i più seri crimini presenti nello Statuto di Roma della Corte Internazionale di Giustizia - non rappresenta più soltanto un problema delle corti domestiche ma è divenuto questione di totale interesse anche a livello internazionale101.

La maggior parte dei tribunali di persone sono indirizzati ai crimini di guerra, si rivolgono, però, anche alla violazione dei diritti umani in tempi di pace, come nel caso dei disastri ambientali, dell’impatto di nuove infrastrutture sulle comunità locali, dei diritti dei lavoratori

nelle industrie, dell’ HIV e del traffico umano di donne102.

La nascita dei tribunali di persone e di donne è mossa dalla richiesta di giustizia e dal desiderio di ottenere giustizia per le tante vittime delle violazioni più atroci dei diritti umani. Vittime che per decenni e decenni sono rimaste nell’ombra, incapaci di adire la giustizia e prive di un sostegno politico-giuridico.

100

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

they relevant for Interational Law, in DEP n. 33/2017, pp. 145-146

101

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

they relevant for Interational Law, in DEP n. 33/2017, pag. 146

102

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

56

La diffusione dei tribunali di persone cominciò con il famoso “Bertrand Russell’s Tribunal”. Questo Tribunale aveva più la natura

di un “council”103

più che di una court, era composto da esperti e da attivisti e, non necessariamente, da avvocati o dottori in legge. Viene fondato da Bertrand Russell e Jean-Paul Sartre nel novembre del 1966, con lo scopo di indagare sui crimini commessi dall’esercito statunitense durante la guerra in Vietnam. Il fine era, appunto, quello di analizzare i fatti accaduti, ascoltare le testimonianze delle vittime, le testimonianze indirette, riguardo la violazione dei vari diritti umani. I tribunali di persone sono analizzati solo parzialmente a livello internazionale, e quando lo

sono, sono denigrati a causa della loro natura poco influente104.

Come abbiamo già detto nel primo capitolo, questi tribunali solitamente sono creati da organizzazioni non governative, nascono per dare giustizia e voce alle molte persone non ascoltate, ma la loro giurisdizione è alternativa a quella ufficiale e, di conseguenza, anche le sentenze emanate da questi.

La prima sessione pubblica del “Bertrand Russell’s Tribunal” si è tenuta a Stoccolma, dal 2 al 10 Maggio del 1967, mentre, la seconda, si è svolta a Roskilde, in Danimarca, dal 20 Novembre al 1 Dicembre del 1967. Il filosofo Russell ha riconosciuto ben presto i limiti di questo tribunale, affermando:

“Noi non rappresentiamo il potere di nessun Stato, non possiamo forzare i responsabili politici per la commissione di crimini contro il

103

“Council” in inglese significa consiglio

104

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

57

popolo del Vietnam a rimanere imputati di fronte a noi. A noi manca la forza maggiore. Le procedure del tribunale sono impossibili da applicare.”

Inoltre, il filosofo Sartre nel discorso di inaugurazione affermava: “è vero che il nostro Tribunale non è un’istituzione. Ma non è un sostituto di nessuna istituzione già esistente: è, al contrario, formato

dal vuoto e per una reale necessità..”105

.

Questo tribunale, per il suo former, si riferiva agli statuti di Norimberga, alla Convenzione sul Genocidio adottata nel 1948, alla Hague Convention del 18 Ottobre 1907, al Protocollo di Ginevra del 1925 per i gas e sostanze analoghe e alla Convenzione di Ginevra del 1949. Gli Stati Uniti vengono accusati di: crimini contro la pace e guerra di aggressione, crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. Nel report finale, presentato da Sartre, il tribunale in questione continuava l’analisi riguardo alle violazioni del diritto internazionale da cui emerge che il governo degli Stati Uniti ha commesso atti di aggressione contro il Vietnam e ha deliberato e protratto un sistema di bombardamenti su larga scala con obbiettivo i civili, incluse intere popolazioni, i villaggi, gli stabilimenti medici, le scuole, le chiese, le colonie dei lebbrosi e le dighe106.

Ancora gli Stati Uniti sono stati accusati di ripetute violazioni avvenute in territori stranieri e neutrali, come nel caso della

105

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

they relevant for Interational Law, in DEP n 33/2017, pag. 149

106

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

58

Cambogia, dove sono state attaccate città, villaggi e popolazioni locali107.

Dopo la morte di Russell, un membro del “trial”, Lelio Basso, ha deciso di stabilire un nuovo tribunale, che vede due sessioni, una a Roma dal 30 Marzo al 6 Aprile 1974 e l’altra a Bruxelles dall’11 al 18 Febbraio 1975. Questo tribunale accusava le autorità politiche del Brasile, del Cile e della Bolivia di ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani. Violazioni che costituivano crimini

contro l’umanità108

.

È necessario ricordare che questi tribunali erano composti da attivisti, da esperti e dalle vittime e che le loro decisioni non si basavano sul diritto internazionale o sui principi legali, ma sulla coscienza e, pertanto, includevano solo raccomandazioni e aspirazioni. I tribunali in questione non facevano parte del sistema

ufficiale giuridico, ma erano supplementari a questo.

Rappresentavano un “desiderio di legge”, una domanda di giustizia, come sostenuto da Dianne Otto, una avvocatessa che si occupa della violazione dei diritti umani. Criticavano il fallimento della giustizia a livello domestico e internazionale, nella prosecuzione dei suddetti crimini109.

Il primo tribunale di donne è l’“International Tribunal on Crimes against Women”, tenuto a Bruxelles nel 1976 ( “Brussels Tribunal”). I tribunali di donne rispondevano alle violazioni dei

107

Vedremo più avanti il “Cambodian Tribunal” del 1997

108

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

they relevant for Interational Law, in DEP n. 33/2017, pag. 150

109

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

59

diritti di genere, avvenute sia durante i conflitti armati che in tempo di pace. Questi tribunali presentavano un “approccio femminista alla giustizia”, il quale permetteva alle donne di essere “agenti ed interpreti della loro storia”. Le donne potevano, grazie all’istituzione di questi tribunali, raccontare le loro vicende, le varie esperienze vissute e, con il supporto di esperti, cercare di analizzare le cause delle violenze subite110.

Questo tribunale viene stabilito durante un “workshop” internazionale sulla presa di coscienza del problema di genere che, ha portato, più di 600 donne a incontrarsi a Francoforte durante l’“International Feminist Conference” tra il 15 e il 17 Novembre 1974 e, già nell’Agosto del 1974, in Danimarca, ad avere una reazione critica nei confronti dell’“International Women’s Year”, dichiarato dalle Nazioni Unite111.

Nella mente degli organizzatori del Brussels Tribunal vi era l’esempio di Bertrand Russell, anche se questi non venne esplicitamente menzionato. Il proposito del Tribunale era riconoscere tutte le forme di oppressione causate dall’uomo contro le donne come crimini contro l’umanità. I crimini inclusi erano: la gravidanza forzata, persecuzione di donne non- vergini e di donne non sposate, persecuzione di lesbiche, violenza contro le donne (incluso lo stupro e la castrazione femminile), crimini protratti in campo medico, crimini economici, oppressione della donna del terzo mondo o di donne immigrate, o, ancora, di donne appartenenti

110

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

they relevant for Interational Law, in DEP n. 33/2017, pag. 152

111

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

60

a minoranze religiose. Donne provenienti da 40 paesi del mondo testimoniarono la violazione dei diritti umani. Purtroppo non c’era una giuria e nessun individuo o gruppo era libero di fare proposte. Infatti viene presentata una proposta legale, riguardo l’aborto, ma senza esser votata. Questo trial fu, infatti, criticato da molti dei partecipanti, i quali ne condannavano la struttura e il poco tempo riservato alle testimonianze112.

Comunque, nonostante alcune mancanze, il tribunale in questione ha sottolineato la gravità dei crimini contro le donne. Lo scopo non era di giudicare ma di criticare il sistema legale degli stati, altamente discriminatorio per le donne; questo a differenza del Bertrand Tribunale in cui si andava a ricercare la responsabilità internazionale dei vari stati chiamati in causa113.

Questo Tribunale rappresenta un modello per i tribunali successivi, avendo in comune con questi la volontà, o meglio, la necessità di dar voce alle donne e di rompere quel silenzio voluto dalle istituzioni per molto tempo.

Nel primo capitolo abbiamo, in parte, già parlato di alcuni importanti tribunali come il “Tokyo Tribunal”, il Tribunale di Norimberga, l’ICTY e l’ICTR. Adesso, analizzeremo, più approfonditamente, l’ICTY e l’ICTR e, successivamente, accenneremo ad altri Tribunali Misti Internazionali e Nazionali, tra

112

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are they relevant for Interational Law, in DEP n. 33/2017, pp. 152-153

113

Cfr. DE VIDO S., Women’s Tribunals to Counter Impunity and Forgetfulness: Why are

61

cui il Tribunale per la Cambogia, il Tribunale per il Kosovo e il Tribunale per la Sierra Leone.