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Gli Ostacoli allo sviluppo e alla realizzazione degli obiettivi operativi Le problematiche incontrare nella realizzazione della pellicola sono state di natura diversa da

5.4.8 Altre forme di finanziamento

CAPITOLO 6: IL CASO PHANTASMAGORIA

6.8 Gli Ostacoli allo sviluppo e alla realizzazione degli obiettivi operativi Le problematiche incontrare nella realizzazione della pellicola sono state di natura diversa da

un episodio all'altro.

Nel primo episodio “Diabolique” la maggiore difficoltà si è verificato durante le riprese. A causa di un cattivo tempo atmosferico le giornate di ripresa da sei prestabilite si sono ridotte a quattro: il regista ha dovuto concentrare in quattro giorni tutte le riprese cercando di

riprendere tutto ciò che aveva stabilito.

Un altro problema che si è presentato nella realizzazione dell'episodio è stata la non

reperibilità del cast. Il regista dopo aver effettuato il casting insieme all' aiuto regista, e scelto il cast degli attori, due di essi, cioè coloro che impersonavano Manson e Michel non si

Abbate ha dovuto riorganizzare le giornate, l'affitto del materiale e gli accordi presi con le varie location.

Una volta stilato un elenco di “possibili” candidati, è necessario controllare la loro

disponibilità per quel particolare periodo, un'operazione che può essere noiosa e dispendiosa in termini di tempo. Potrebbe iniziare anche diverse settimane dopo aver pensato ai primi nomi; a quel punto, le disponibilità degli attori potrebbero essere cambiate (Gremese, 2006) come è successo al regista Abbate.

Anche Giorgio Grasso, regista indipendente e realizzatore del film indie “Replay” (2005), in un'intervista afferma: “La prima difficoltà è far coincidere nel piano di lavoro le disponibilità degli attori, delle locations e delle esigenze di scena. (…) In alcuni casi, per motivi di tempo, sono stato costretto a precludermi delle scelte e in molti altri a cambiare in corso le idee precedenti e riscrivere il piano di regia poche ore prima di girare.”6

Per quanto riguarda il primo problema, purtroppo non esiste una risoluzione generale: il tempo atmosferico non si può controllare. Sta nella bravura, flessibilità ed esperienza del regista che deve essere in grado di riorganizzare il lavoro e fare in modo che tutto funzioni: come afferma Costa (2011), il regista è innanzitutto un professionista dotato di un complesso bagaglio di competenze e come un buon manager deve avere capacità direzionali e deve tenere sotto controllo ogni minimo dettaglio delle scene e controllare tutte le fasi della ripresa e dell'edizione.

Nel secondo episodio “My Gift to You” si è verificato un problema durante la post-produzione. L'addetta alla fotografia, Catalano, ha inviato, erroneamente, la copia del montaggio

dell'episodio sbagliata: c'era un eccessivo uso di contrasto luci-ombre. L'addetta alla fotografia tra le sue mansioni:

 in pre-produzione esegue i sopralluoghi sui luoghi delle riprese e stende una lista dei materiali tecnici necessari;

 durante le riprese, illumina la scena, misura la luce e indica all’operatore i diaframmi da usare;

 dopo il montaggio, segue la stampa definitiva della pellicola, occupandosi di quella operazione delicatissima per la qualità fotografica che è la posa delle luci.

Del montaggio finale dei tre episodi se ne è occupato Abbate, inconsapevole dell'errore. Durante la prima rappresentazione del film, a Cannes, “Phantasmagoria” è stata vista con

6 Paolo Pugliese "Intervista a Giorgio Grasso", http://www.occhisulcinema.it/Dos-Replay.htm, Ultimo accesso 08/01/2016

questa inesattezza.

Solitamente l'errore più comune che si può incontrare durante un montaggio di un film è il cosiddetto “errore di continuità”. Secondo Chabris&Simon (2012), è raro, infatti, che un film venga girato in sequenza e in tempo reale dall'inizio alla fine: di solito vengono realizzati degli spezzoni, con le scene girate in un ordine determinato dagli impegni degli attori, dalla disponibilità delle location, dai costi del personale da reclutare di volta in volta, dalle condizioni atmosferiche e da numerosi altri fattori. All'interno del set il “segretario

d'edizione”, deve controllare che ogni elemento della scena precedente sia congruente con quello della scena successiva, ma si commette, a volte, alcuni errori: spesso, però, si è impossibilitati di ripetere la scena, quindi si decide di mantenere quella errata, sempre che questi elementi non siano di particolare rilievo per il film stesso.

L' imprecisione presente nell'episodio di Martella, non è di questo tipo, ma è classificato, anch'esso, come un errore della post-produzione.

Il team con cui un regista lavora deve essere formato da persone competenti, professionali e se possibile con esperienza. In questo caso, l'errore dell'invio della copia errata è stato un errore di distrazione da parte della direttrice della fotografia, ma sbagli di questa portata potrebbero mettere in cattiva luce il regista stesso.

Nel terzo episodio “Il serpente dalla lingua d'acciaio” il problema è stato di natura

distributivo. Il primo agente di vendita con cui i tre registi avevano preso accordi, si è rifiutato di distribuire l'episodio di Cristopharo nella versione integrale, poiché considerato troppo esplicito, soprattutto nei nudi dei due protagonisti.

I registi, quindi, sono stati costretti a cercare un nuovo agente di vendita, disposto a distribuire il film così come realizzato.

L'unica soluzione possibile è stata adottata giustamente dai registi: se un agente di vendita non intende distribuire il film per i contenuti che ritiene non essere adeguati alla casa di

distribuzione, bisognerà prendere accordi con un'altra realtà distributiva. Possiamo trovare alcuni esempi di rifiuto da parte di case di distribuzione in:

“Il segreto d'Italia” di Antonello Belluco (2014), che tratta un argomento molto forte e controverso: parla dell’eccidio di Codeviglio compiuto dalle brigate partigiane.

Nessuna sala, tranne una di Padova, ha voluto proiettare il film, nessuna distribuzione ha voluto investire e credere nel prodotto, nessun critico, giornalista o addetto ai lavori

ha espresso un giudizio. 7 Distribuito successivamente dalla Whale Pictures;

 "Nymphomaniac" di Lars Von Trier (2013), film drammatico erotico che contiene

scene di sesso esplicite e diverse immagini pornografiche, nelle quali Lars aveva inizialmente dichiarato fossero ripresi gli attori, mentre, in realtà, è stato rivelato che gli attori, per le scene di sesso più esplicite, hanno richiesto delle controfigure, veri e propri attori porno. La distribuzione italiana ha sempre avuto un rapporto controverso con i film del regista, già oggetto di limitazioni e restrizioni che non hanno portato a buoni risultati al botteghino. Inizialmente nessuna casa di distribuzione italiana aveva avuto il coraggio di mettere le mani sul film di Von Trier, mentre in America aveva incontrato subito i favori della Magnolia Pictures. La sua distribuzione, fu possibile, successivamente grazie alla Good Films, nota casa di distribuzione fondata da Ginevra Elkann, Francesco Melzi d’Eril, Luigi Musini e Lorenzo Mieli 8;

 "Salon Kitty" di Tinto Brass (1975), film tratto liberamente al romanzo omonimo di Peter Norden, ambientato a Salon Kitty, la casa di tolleranza di Berlino. Il film ebbe problemi di censura, di distribuzione e, nonostante le aspettative, di rietro finanziario. Ecco perchè, d'altro canto, non fu un film commerciale e quindi banale (Iori, 2000).

7 Thomas Scalera "Il Segreto d'Italia, il film sulle stragi partigiane rifiutato dalle sale italiane",

http://www.planetmagazine.it/il-segreto-ditalia-il-film-sulle-stragi-partigiane-rifiutato-dalle-sale-italiane/, Ultimo accesso 08/01/2016

8 Sabrina Loizzo "Al cinema il film scandalo di Von Trier Nymphomaniac", http://www.fattodiritto.it/al- cinema-il-film-scandalo-di-von-trier-nymphomaniac/, Ultimo accesso 08/01/2016

CAPITOLO 7: DISCUSSIONE DELLE PROBLEMATICHE EMERSE