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CAPITOLO 5: DISCUSSIONE DELLE PROBLEMATICHE DEL SETTORE DEL CINEMA INDIPENDENTE

5.3 La distribuzione e vendita

5.3.3 Il Video on Demand (VoD)

L'edizione 2013 di The Business Street, la selezione del Festival Internazionale del Film di Roma, rivolta agli addetti ai lavoro, ha puntato i riflettori sui nuovi modelli di distribuzione digitale, soprattutto il video on demand (VoD).

Il VoD è un servizio interattivo della televisione o del web: è un servizio che da la possibilità agli utenti di fruire gratuitamente o a pagamento di un programma televisivo o di un film in qualsiasi momento. Al contrario di un DVD, che acquistandolo l'utente ha materialmente un disco del film, la video-on-demand distribution fa si che l'utente possa scaricare il film sul proprio personal computer.

Secondo Pezzotta (2012, citato da Menarini, 2012) un effetto evidente delle tecnologie digitali è stato quello di liberare il film dalla dipendenza da un oggetto fisico, cassetta o dischetto. La distribuzione di VoD in generale funziona così: il regista e/o produttore invia alla

compagnia distributiva il DVD del proprio film, successivamente la compagnia scarica il DVD e lo condivide su un sito web dando la possibilità a chi volesse guardare il film di comprarlo mediante un corrispettivo monetario. Il produttore riceve una parte del prezzo che l'utente paga, circa il 30% (dipende anche dal tipo di contratto tra produttore e distributore). Il produttore, inoltre, potrebbe affidarsi a diverse compagnie distributive VoD: così facendo il film viene distribuito in più siti.

I VoD si dividono in:

1) video gratuiti con annesse pubblicità come You Tube e Hulu; 2) canali con video gratuiti ma senza pubblicità, come You Tube Red;

3) canali, senza la presenza di pubblicità, nei quali si acquista il prodotto che si vuole come iTunes;

4) canali web collegati alla TV a pagamento.

Alcune compagnie internazionali di distribuzione VoD sono:  Unbox, collegato con Amazon.com;

 CinemaNow, compagnia pioniera di distribuzione di film indie;  Google Video;

 ecc.

Il mercato del VoD è molto interessante in termini economici. Secondo i dati di Digital TV Research Ltd., esso nel 2010 ha presentato ricavi per 3,6 miliardi di dollari e, secondo le previsioni della stessa società di ricerca, nel 2016 esso sarà destinato a crescere fino ad arrivare a 5,7 miliardi di dollari come mostrato dal seguente grafico (Celata, 2014-2015).

Grafico 1 - On-demand TV revenues by platform, Giandomenico Celata “L'impresa audiovisiva economica, scenari, tecnologie mercato”

Sempre secondo una ricerca effettuata da Digital TV Research Ldt., il secondo Paese per spesa sul mercato del VoD è l'Italia.

Tabella 2 - Top 10 countries by on-demand TV revenues, Giandomenico Celata “L'impresa audiovisiva economica, scenari, tecnologie mercato”

Secondo il nuovo rapporto ITMedia, il mercato del VoD raggiungerà entro l’anno 2015 un valore di 2,14 miliardi di euro, destinati ad aumentare fino a 3,85 miliardi nel 2018, con un tasso medio di crescita del 22%. L'espansione di questo mercato è dato da alcuni fattori come:  disponibilità di banda larga;

entrata di nuovi competitori stranieri come Netflix.

Stando allo studio “Il video on demand in Europa:2015-2018”, proprio lo sviluppo dello SVOD (Subscription Video On Demand) e il suo consolidamento nei contesti dove è presente da più tempo, come Regno Unito e Scandinavia, saranno il fattore chiave per il definitivo decollo del settore: l’abbonamento alla fruizione di film e serie tv online è infatti la formula che più di ogni altra scardina gli assetti tradizionali dell’intrattenimento domestico e che, ovunque nei mercati più avanzati, sta spingendo gli operatori televisivi ad aprire al web, abbandonando rendite di posizione sempre più intaccate dall’incremento del ramo digital.19

Il sopra citato Netflix è una società statunitense nata del 1997, che offre un servizio di noleggio di videogiochi e DVD tramite il web e dal 2008, offre un servizio di streaming online on demand. Secondo un sondaggio condotto dall'Ipsos Media CT tutti gli spettatori

19 “Video on demand in esplosione in quasi 4 miliardi in Europa”,

http://cineguru.screenweek.it/2015/06/video-on-demand-in-esplosione-quasi-4-miliardi-in-europa-entro-il- 2018-13258 Ultimo accesso 20/10/2015

americani fino ai 50 anni spendono più tempo ogni settimana sul portale di streaming ad abbonamento che su reti anche molto popolari come Nickelodeon o MTV, per la fascia 13-17, o HBO per i più grandi. Unica fetta di pubblico ancora affezionata alla tv tradizionale sarebbe quella tra i 50 e i 64, dove a predominare è il colosso CBS e dove Netflix si pone solo al quarto posto, comunque prima della televisione di FOX come rappresentato dalla fig.8 . 20

Figura 8 - Top Nets Watched by Viewers for Five or More Hours the Week of June 15, dal sito Ipsos Media CT Tra aprile e giugno Netflix ha aggiunto al proprio bacino 3,3 milioni di nuovi abbonamenti, cioè quasi il doppio degli 1,7 milioni messi a segno nello stesso periodo dello scorso anno. I risultati invece sono stati 900 mila nuovi utenti negli USA e 2,37 milioni al di fuori dei confini americani, per un totale complessivo di 65,6 milioni di abbonati in tutto il mondo. 21 Netflix è disponibile anche in Italia dal 22 ottobre scorso.

Un nuovo competitor si affaccia nel mondo del video on demand: si tratta di Overstock.com, che lancia la sfida diretta ad Amazon, dichiarandosi in grado di superare i risultati del gigante con base a Seattle e snobbando automaticamente altre realtà dello streaming conforme alla legge come Netflix, iTunes, Google Play, Xbox Video, Sony Unlimited Video, Crackle, Hulu, Yahoo e Fandor. 22

20 Laura Croce, “Netflix batte anche mtv nei cuori dei teen universal su tim vision”

http://cineguru.screenweek.it/2015/07/in-breve-170715-netflix-batte-anche-mtv-nei-cuori-dei-teen-universal- su-timvision-13528, Ultimo accesso 25/11/2015

21 Laura Croce, “Netflix oltre le aspettative con 33 milioni di nuovi abbonati”

http://cineguru.screenweek.it/2015/07/netflix-oltre-le-aspettative-con-33-milioni-di-nuovi-abbonati-13507, Ultimo accesso 25/11/2015

22 Marco Rovaris, “Overstock si lancia nei video on demand e sfida amazon”

https://farefilm.it/tecniche-e-tecnologie/overstock-si-lancia-nel-video-demand-e-sfida-amazon-2405 Ultimo accesso 01/08/2015

Secondo Oscilloscope Laboratories' David Laub, iL VoD rappresenterebbe una parte del futuro dei film indie, ma non abbiamo ancora abbastanza dati per stabilirlo.