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di Eide Spedicato Iengo

3.2. I percorsi e gli aspetti metodologic

Questa indagine,coordinata dal Consiglio territoriale per l’immigrazione della Prefettura di Chieti, è stata, infatti, concepita in veste sia di strumento conoscitivo per verificare la qualità e il grado di inserimento e di integra- zione delle donne immigrate, sia di verifica di dialogo tra i soggetti istitu- zionali, sociali e di ricerca che operano in modo diretto o indiretto nell’area dei processi di trasformazione sociale, economica e culturale che seguono al fenomeno migratorio6. Sulla base del piano di campionamento7, ha co-

perto 14 differenti realtà comunali, più il capoluogo di provincia, e ha inte- come non-cittadino e la valutazione della società di approdo come arretrata,xenofoba, intol- lerante.

5 Per esempio si rinvia al mio, “L’Abruzzo da terra in viaggio a spazio di immigrazio-

ne”, in Camplone T., op. cit.; e, inoltre, al mio contributo “Nel labirinto dell’intercultura”, in Di Nicola G.P., Spedicato Iengo E. (a cura di), Il diverso e l’eguale. La percezione degli immigrati negli adolescenti abruzzesi, Troilo Editore, Bomba (Ch.), 2002.

6 Il progetto ha raccolto attorno a sé più soggetti pubblici e privati come è stato precisato

nell’Introduzione.

ressato 344 immigrate. Avrebbero dovuto essere 510, ma – nel corso della raccolta delle interviste – il campione si è ridotto (del 33% circa) per tre principali motivi: la irreperibilità di alcune; la indisponibilità all’intervista di altre; la difficoltà del contatto. Nella tavola che segue vengono indicati i comuni selezionati e lo scarto tra il numero delle straniere che avrebbero dovuto essere intervistate e quelle effettivamente intervistate

Tav. 1 – Comuni selezionati, numero dei soggetti estratti e di quelli intervistati

Comuni selezionati Soggetti estratti Soggetti intervistati

Fara San Martino 7 3

Lama dei Peligni 12 4

Palena 5 5 Casoli 25 15 Gessopalena 12 10 Tornareccio 5 - Guardiagrele 66 5 Perano 5 2 Cupello 23 9 Gissi 9 6 Lanciano 35 28 Ortona 76 59

San Vito Chietino 15 1

Francavilla al Mare 92 80

Chieti 123 117

Totale 510 344

La rilevazione sul campo, effettuata nel periodo ottobre 2009-maggio 2010, ha coinvolto 14 rilevatori ( i mediatori culturali e gli assistenti sociali addetti agli sportelli e ai servizi dedicati all’utenza immigrata dei Comuni coinvolti) e 6 intervistatori del CISM (Centro interdipartimentale sulla So- cietà Multiculturale dell’Ateneo “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara). Per la raccolta delle informazioni ci si è avvalsi di strumenti quantitativi e qualitativi. Quantunque, infatti, le interviste con questionario strutturato abbiano costituito la fonte principale delle informazioni, si è ritenuto oppor- tuno non limitarci alla lettura puramente anatomica che tale strumento di rilevazione offre: perciò, al materiale rubricato attraverso i questionari, so- no stati aggiunti alcuni brani e commenti tratti dalla registrazione di 44 sto- rie di vita8, che sono parte di una rilevazione in itinere sulle migrazioni al

8 L’approccio biografico è uno strumento di analisi indirizzato a cogliere l’aspetto sim-

bolico della vita sociale e i significati emergenti dalle biografie, oppure ad usare queste ul- time secondo la prospettiva etnografica che considera gli intervistati come informatori e le

femminile (sempre nella provincia di Chieti), al solo scopo di sottolineare i passaggi più significativi della ricerca.

Lo studio del “singolo caso” rappresenta, infatti, un particolare tipo di analisi qualitativa, ed offre un complesso sistema di elementi ed informa- zioni basati sulle esperienze personali del soggetto, che, nella sua unicità, viene posto al centro dell’indagine. Va da sé: ogni storia è rappresentativa solo di se stessa, pur se la singola persona intervistata rappresenta, comun- que, un tipo di situazione socio-antropologica generalizzabile. Ovviamente, attraverso le storie di vita, non si può ricostruire la complessa dinamica so- ciale di cui ogni testimone è parte integrante. Si possono, però, portare alla luce esperienze e vissuti altrimenti opacizzati e senza eco. La “narrazione” aggira, infatti, le categorie astratte, offre esempi vivi e palpabili di pensiero, tesse la trama di comportamenti diversamente non descrivibili, mette a nu- do i meccanismi delle azioni e degli atteggiamenti.

Come può intuirsi, il contatto con le intervistate e la somministrazione del questionario e, soprattutto, del temario-traccia per le storie di vita sono stati molto laboriosi: alcune delle persone indicate dal piano del campionamento non erano, infatti, più reperibili; altre hanno opposto decisi dinieghi (in un comune, per esempio, non è stato possibile effettuare alcuna intervista); altre hanno addotto la mancanza di tempo da dedicare all’intervista. Farsi accetta- re e superare il muro di diffidenze non è stato, dunque, facile: pur ricorrendo all’incontro organizzato, attraverso i buoni uffici di persone note alle intervi- state (mediatori culturali e operatori del Servizio Sociale) non sono mancati i rifiuti, né le resistenze, alle quali, comunque, si è ceduto solo dopo ripetuti tentativi, insistenze, assicurazioni di anonimato.

Tuttavia, è d’obbligo precisare che, in particolare nella raccolta delle storie di vita, non si è mai presentata la circostanza di dover interrompere il dialogo, oppure di ricevere risposte non motivate o riflessioni non pertinenti, anche se, naturalmente, alcune interviste sono risultate più ricche e altre, per converso, più esili e scarne. A queste considerazioni si deve aggiungere che le interviste qualitative sono state riservate alle sole immigrate residenti nei comuni di San Salvo e di Vasto, che non erano stati inclusi nel collettivo esaminato e occupa- vano, rispettivamente, il terzo e il quarto posto per presenze femminili nel terri- torio della provincia (423 e 300 al momento del campionamento).

La traccia d’intervista utilizzata ha riguardato cinque aree: − la ricostruzione delle storie familiari;

− i motivi dell’espatrio;

− le traiettorie migratorie e quelle sociali; − la partecipazione al mercato del lavoro;

loro narrazioni come descrizioni di particolari itinerari all’interno di specifici contesti socia- li. Cfr. de Bernard M., “Approccio biografico e storie di vita”, in Guidicini P. (a cura di), Nuovo manuale della ricerca sociologica, FrancoAngeli, Milano, 1993, p. 353.

− gli orientamenti valoriali, l’esperienza dell’emigrazione, la percezione di sé e le aspettative per il futuro.

Per la selezione delle donne da intervistare è stato usato il campiona- mento cosiddetto “a valanga” (snowball), procedendo da un individuo ori- ginariamente contattato alla rete delle sue conoscenze.

La tavola, di seguito proposta, precisa il numero delle straniere che sono state disponibili a “raccontarsi”, distinto per nazionalità e per collocazione nel mercato del lavoro prima e dopo la loro partenza dal luogo di origine.

Tav. 2 – Nazionalità e occupazione (pregressa e attuale) Provenienza Occupazione in patria Occupazione attuale Albania assistente sociale

nessuna studentessa nessuna infermiera assistente familiare nessuna cameriera nessuna cameriera Argentina cameriera nessuna collaboratrice domestica

amministratrice di una cooperativa Brasile operaia

impiegata cameriera casalinga Cina impiegata

insegnante commessa assistente familiare Colombia nessuna commessa nessuna assistente familiare cameriera commessa

Costa d’Avorio contabile collaboratrice domestica Cuba assistente ospedaliera

parrucchiera collaboratrice domestica operaia Danimarca impiegata baby-sitter

Ecuador commessa nessuna

Kosovo nessuna assistente familiare Marocco nessuna nessuna nessuna collaboratrice domestica baby-sitter barista Moldavia insegnante

impiegata collaboratrice domestica assistente familiare Polonia impiegata

edicolante nessuna

assistente familiare barista e assistente familiare assistente familiare Romania nessuna nessuna operaia odontoiatra nessuna nessuna nessuna

assistente familiare e collaboratrice domestica impiegata assistente familiare nessuna cameriera nessuna nessuna

Russia impiegata libera professionista Santo Domingo nessuna nessuna

Serbia lavoratrice autonoma lavoratrice autonoma

Somalia nessuna casalinga

Tunisia impiegata

nessuna cameriera casalinga Ucraina impiegata

impiegata collaboratrice domestica assistente familiare

Venezuela impiegata impiegata