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2. LA SCELTA DEGLI STRUMENTI DI POLITICA AMBIENTALE

2.5. Gli effetti diretti delle politiche ambientali

2.5.4. I permessi di emissione ed i comportamenti delle imprese…

Alla luce dell’importanza che il sistema dei permessi di emissione ha assunto in Europa a seguito dell’emanazione della Direttiva 2003/87/CE, vale la pena approfondirne alcune caratteristiche.

Cerchiamo ora di comprendere con che modalità il sistema dei permessi di emissione influisce sui comportamenti e sulle decisioni dell’impresa.

Una volta ottenuto un certo quantitativo di permessi ad inquinare, come già ricordato, l’impresa avrà a disposizione quattro alternative per ridurre le emissioni inquinanti: diminuire l’output di produzione nel breve periodo o cessare la propria attività in un orizzonte temporale di lungo termine; avviare interventi interni di abbattimento; continuare ad inquinare pagando

79 Sembrerebbe che i permessi assegnati a titolo oneroso abbiano gli stessi effetti di una tassa ambientale; in realtà la tassa costituisce un gettito fiscale continuo e duraturo, mentre l’assegnazione dei permessi si risolve in una procedura una tantum.

per l’acquisto dei permessi di emissione o per l’applicazione di eventuali sanzioni; una combinazione delle ultime due opzioni.

Scartando l’ipotesi meno verosimile che l’impresa diminuisca l’output di produzione, l’analisi economica ci suggerisce che l’impresa sceglierà di ridurre le proprie emissioni inquinanti fino a quando il costo marginale di abbattimento80 sarà uguale al prezzo dei permessi di emissione. Superato tale punto, per l’impresa non sarà più conveniente far ricorso al mercato ambientale. Pertanto, sulla base del prezzo dei permessi di emissione, l’impresa potrebbe ritrovarsi ad operare in uno dei seguenti scenari:

¾ nel caso in cui il prezzo di mercato dei titoli ad inquinare risulti più elevato dei costi marginali di abbattimento l’impresa sarà venditrice netta di permessi;

¾ se il prezzo di mercato dei permessi di emissione è inferiore rispetto ai costi marginali di abbattimento, allora l’impresa si collocherà sul mercato come acquirente netto.

Se ne deduce che l’obiettivo dell’impresa è minimizzare i costi totali di abbattimento, ossia i costi necessari per l’acquisto dei diritti ad inquinare ed i costi diretti di abbattimento.

Il processo di minimizzazione avrà caratteristiche diverse a seconda che l’assegnazione dei titoli abbia luogo a titolo gratuito o oneroso.

Per il primo caso, la funzione di costo da minimizzare è la seguente:

(2.13) minAj CTAj = [ppe (Qo – Aj - PIj)] + C(Aj)

Dove:

CTAj = i costi totali di abbattimento dell’impresa j; ppe = il prezzo dei permessi di emissione;

Qo = la riduzione delle emissioni inquinanti imposta all’impresa j;

Aj = il livello di riduzione delle emissioni per il quale il costo marginale di abbattimento è pari al prezzo dei permessi di emissione;

PIj = i permessi di emissione assegnati gratuitamente; C(Aj) = costo diretto di abbattimento delle emissioni.

80 Ricordiamo che la curva del costo marginale di abbattimento è inclinata positivamente e convessa. Ciò significa che per le prime unità di abbattimento l’impresa sosterrà costi più contenuti; per livelli di abbattimento successivi i costi aumenteranno in maniera più che proporzionale.

Derivando:

(2.14)  CTAj /  Aj = -ppe + C’ (Aj*) = 0 Ossia:

(2.15) C’ (Aj*) = ppe

Si è dimostrato così che l’impresa opererà interventi interni di riduzione fino a quando i costi marginali di abbattimento saranno pari al prezzo dei permessi di emissione.

Nel caso di assegnazione a titolo oneroso, l’impresa dovrà invece minimizzare la seguente funzione di costo totale di abbattimento:

(2.16) minAj CTAj = [ppe (Qo – Aj)] + C(Aj)

Dove:

CTAj = i costi totali di abbattimento dell’impresa j; ppe = il prezzo dei permessi di emissione;

Qo = la riduzione delle emissioni inquinanti imposta all’impresa j;

Aj = il livello di riduzione delle emissioni per il quale il costo marginale di abbattimento è pari al prezzo dei permessi di emissione;

C(Aj) = costo diretto di abbattimento delle emissioni.

Nuovamente si effettua la derivata prima:

(2.17)  CTAj /  Aj = -ppe + C’ (Aj*) = 0

Ossia:

(2.18) C’ (Aj*) = ppe

La condizione di equilibrio è la medesima in entrambi le situazioni (attraverso le operazioni di derivazione si perde il termine PIj della 2.13 in quanto costante), anche se ragionando in termini di costi totali, è chiaro che

un’assegnazione a titolo oneroso genera costi aggiuntivi rispetto ad una distribuzione gratuita.

Più precisamente, la 2.15 e la 2.18 ci dicono che esisterà un prezzo per il quale l’impresa trova indifferente essere acquirente o venditrice netta di quote di emissione. Tale prezzo sarà diverso per ciascuna realtà produttiva e sarà tanto più disomogeneo quanto più i costi marginali di abbattimento delle imprese sottoposte risultano differenti, quanto più alte saranno le emissioni iniziali facenti capo ad una certa impresa rispetto alle altre e quanto più basso sarà il numero dei permessi di emissione inizialmente concesso.

Sulla base di quanto appena ricordato, è possibile spiegare le interazioni tra le imprese facendo riferimento alla rappresentazione grafico-analitica fornita da Weber81. Supponiamo che il mercato dei permessi di emissione sia perfettamente concorrenziale e che, come conseguenza, vi operino numerose imprese inquinanti, che possono assumere il ruolo di venditrici o di acquirenti netti dei titoli di emissione; si assuma, inoltre, che la sostanza inquinante sia unica e che possa, ad esempio, essere rappresentata da un mix ponderato di elementi inquinanti e che la curva dei costi marginali di abbattimento abbia pendenza positiva.

Grafico 2.1: domanda netta di permessi negoziabili per la generica impresa j

81 Weber D. W. (2002), Pollution permits: a discussion of fundamentals, Jounal of Economic Education n. 33, n. 3.

Grafico 2.2: la condizione di equilibrio sul mercato dei permessi di emissione nel caso di due imprese

Sia p* il prezzo al quale è indifferente per l’impresa j essere acquirente o venditore di titoli ad inquinare. Come illustrato dal grafico 3.1, le rette che si diramano verso l’alto e verso il basso riflettono rispettivamente il comportamento della stessa come venditore e come acquirente di titoli di emissione.

Nel caso di due imprese, l’equilibrio si otterrà nel punto di intersezione tra la domanda e l’offerta di permessi di emissione, contrassegnato con p** nel grafico 2.2.

In altre parole il prezzo p** è quello che uguaglia la quantità domandata ed offerta dei titoli ad inquinare e che misura l’ammontare netto dei permessi di emissione scambiati dalle imprese in una situazione di equilibrio.

2.6 Una valutazione di lungo periodo del comando e controllo, delle tasse