E STRATEGICA
Oltre alla gestione delle attività di carattere ordinario, il servizio Pianificazione strategica e territoriale ha portato avanti durante il primo anno di consiliatura alcune attività di carattere straordinario, che hanno impegnato gli uffici in uno sforzo legato a produrre documenti e atti di grande qualità che anticipano – in qualche modo – l’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale e al Piano di Assetto Idrogeologico.
Seguendo gli indirizzi dati dal Sindaco, gli uffici stanno lavorando alla redazione dei documenti preliminari per l’adeguamento del PUC. L’obiettivo – seguendo il cronoprogramma previsto dall’intesa siglata con la Regione
nel maggio 2015 – è la rifunzionalizzazione di alcune aree strategiche della città e la valorizzazione dell’intero tessuto cittadino attraverso la redazione di progetti guida.
L’intero processo sarà condotto in maniera partecipata, al fine di rendere Cagliari una città a misura di bambino e, quindi, fruibile da tutti.
La strategia si baserà sulla messa a sistema dei piani e delle azioni già in atto in una prospettiva di sviluppo almeno decennale.
Come anticipazioni dell’adeguamento è in fase di completamento l’iter della copianificazione Comune-Regione-Mibact ai sensi dell’art. 49 delle NTA del PPR sull’areale di Tuvixeddu-Tuvumannu. Si è ora in attesa del recepimento delle prescrizioni individuate in tale sede all’interno del PPR, in modo da poter procedere con l’adeguamento del Piano urbanistico.
Il 30 maggio 2017, dando seguito alle prescrizioni Provincia di Cagliari (oggi Città Metropolitana), si è tenuta nella sala polifunzionale di Monteclaro la riunione
di scoping della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano particolareggiato del Centro storico (PpCs) “per le parti in trasformazione oggetto di ri-adozione con Deliberazione del Consiglio Comunale n.
41 del 20.04.2016”. Entro il 25 luglio 2017, gli Enti hanno fatto pervenire le proprie osservazioni. Si sta ora procedendo con la redazione del Rapporto ambientale e l’avvio della fase di consultazione, che si svolgerà nella sede del Laboratorio del Centro storico presso l’ex convento di San Giuseppe.
Un primo importante atto di attuazione del PpCs è stata la redazione del ‘Regolamento per le occupazioni di suolo pubblico a servizio di pubblici esercizi e attività commerciali nella centrale piazza Yenne e nel Largo Carlo Felice’, già approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 1 del 12/01/2016 e poi modificato con deliberazione n. 32 del 09/03/2017 a seguito delle osservazioni del Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Sardegna e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
A partire dalla passata consiliatura, l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di definire la disciplina delle occupazioni del suolo pubblico o di uso pubblico per l’intero centro storico, prevedendo la possibilità di regolamentare per stralci ambiti di grande importanza nella scena urbana caratterizzati da urgenti necessità di riqualificazione.
Poiché la piazza Yenne costituisce una delle principali piazze cittadine, di grande valore monumentale e paesaggistico, è stata pianificata la sua nuova configurazione al fine di restituire qualità allo spazio pubblico e renderlo più agevolmente fruibile.
A seguito della dichiarazione di interesse pubblico espressa dal Consiglio comunale sulla proposta di studio di fattibilità, avente valenza di progetto preliminare, relativa
alla demolizione dello stadio esistente e alla realizzazione del nuovo stadio, è stato ottenuto dalla RAS il riconoscimento del preminente interesse generale e della rilevanza regionale dell’intervento. È stata, quindi, approvata la variante urbanistica (pubblicata sul Buras n.54 - Parte III del 01/12/2016 ) e si sta procedendo con la definizione del “Progetto Guida”, da assumere come riferimento per la progettazione urbana e paesaggistica del comparto e
delle zone circostanti con cui sussistono relazioni dirette. L’obiettivo è consentire la realizzazione del nuovo stadio definitivo e ricucire l’area su cui insiste al quartiere e al fronte mare, attraverso un progetto di riqualificazione urbana curato dall’architetto paesaggista Joao Nunes. Grazie agli interventi previsti dal Piano Città e dall’Accordo di Programma con la Regione e Area, contiamo di trasformare Sant’Elia in un luogo di qualità, sicuro, vivibile e dotato di servizi.
Nei primi mesi del 2018 contiamo di portare all’attenzione del Consiglio comunale l’altra importante variante urbanistica riconosciuta dalla Regione di preminente interesse generale e della rilevanza regionale: la variante funzionale alla realizzazione di un distretto per gli sport acquatici e della vela di livello internazionale a Marina Piccola.
Durante il processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) è stato definito un sistema di monitoraggio dello stato di salute della spiaggia del Poetto. Considerato che negli anni scorsi il litorale era ancora oggetto dell’intervento di riqualificazione, il primo rapporto di monitoraggio è stato redatto nell’ottobre 2016 e presentato in Consiglio comunale nella seduta del 31.01.2017, nonché alla conferenza conclusiva del progetto Tender N.E.P.T.U.N.E (natural-erosion-prevision-through-use-of numerical-enviroment) il 7 Giugno 2017.
Oltre a rilevare un netto miglioramento della situazione ambientale e dei servizi, sono emerse
alcune criticità che l’Amministrazione ha inteso superare con l’adozione di una variante non sostanziale che riorienti in maniera ottimale alcune delle attività previste. Questa attività proseguirà ancora per i prossimi anni.
Una delle attività di carattere straordinario che hanno maggiormente impegnato gli uffici è stata la redazione del progetto “Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere di Sant’Avendrace”. Con la deliberazione n. 112 del 29 agosto 2016, la Giunta Comunale, ai fini della partecipazione al bando per l’ottenimento dei finanziamenti di cui al “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica e finanziaria, redatto grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro costituito dalle due università di Cagliari e Sassari. Il progetto, classificatosi al 20° posto ex aequo su 120 proposte presentate, si pone l’obiettivo della rigenerazione urbana del quartiere di Sant’Avendrace, con il superamento dello stato di marginalità economica e sociale, della carenza di servizi, dell’assenza di spazi pubblici per la socializzazione, in particolare di aree standard destinate al verde pubblico e allo sport, mediante la realizzazione di tre interventi autonomi, per i quali il finanziamento complessivo è di oltre 26 milioni di euro, di cui 18 a carico dello Stato e il resto di cofinanziamento privato:
1) la riqualificazione dell’asse urbano Viale Sant’Avendrace-via Po e del sistema di
connessioni trasversali tra il quartiere, i servizi e le destinazioni di valore del contesto;
2) la realizzazione di un parco sportivo ed educativo nell’area compresa tra il parco ferroviario e la laguna di Santa Gilla;
3) la costruzione di un complesso di social housing e di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), mediante la riqualificazione
dell’area del complesso produttivo dell’Ex Mattatoio comunale di via Po, compresa la realizzazione di servizi generali.
Il 6 Marzo 2017 è stata firmata con il Presidente del Consiglio dei Ministri la convenzione volta a disciplinare i reciproci impegni, efficace a decorrere dal 4 Maggio 2017 a seguito della registrazione da parte dei competenti organi di controllo. Il Consiglio comunale ha adottato il 13 giugno 2017 i due piani attuativi funzionali alla realizzazione degli interventi di riqualificazione. Successivamente alle osservazioni da parte dei cittadini, al recepimento dei pareri degli enti in merito alla verifica di assoggettabilità a VAS, saranno approvati definitivamente dal consiglio.
Sul fronte ‘città universitaria’ sono sempre aperti con l’Università i confronti relativi al tema dell’ospitalità, sia in riferimento al riutilizzo dei ‘grandi contenitori’ del centro storico, sia alla realizzazione del nuovo Campus.
Alla fine dello scorso anno è stato aggiornato l’Accordo di programma tra Ersu, Comune, Regione e Università siglato nel giugno del 2014 e si è lavorato alla predisposizione degli atti finalizzati alla firma della convenzione, avvenuta il 17 maggio 2017. È stato, quindi, presentato il progetto relativo al I° stralcio funzionale del programma di riqualificazione urbana adottato dall’Amministrazione
Comunale. Gli uffici dell’Edilizia Privata hanno rilasciato con provvedimento unico la concessione edilizia, grazie alla quale nel 2018 partiranno i lavori. Il progetto prevede la realizzazione di 540 posti letto, 1400 mq di mensa, 2500 mq di servizi ricreativi, 500 di palestra e 22.000 mq di parcheggi, intervento che doterà Cagliari di un polo all’avanguardia e di qualità per l’accoglienza degli studenti universitari fuori sede.
A seguito di un finanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione Autonoma della Sardegna, che ha portato alla definizione di due interventi relativi alla valorizzazione del
sistema delle zone umide dell’area cagliaritana, è stata prevista la realizzazione di una
struttura da destinare, sul Colle di Monte Urpinu, a postazione stabile di avvistamento dell’avifauna verso il Parco di Molentargius e la riqualificazione dell’ex complesso produttivo di Terra ‘e Olia nella Laguna di Santa Gilla.
Il primo progetto è stato approvato nella sua forma definitiva dalla Giunta comunale e il suo iter si avvia a conclusione, mentre la realizzazione del secondo è stata più complessa.
Per quanto lo studio di fattibilità fosse stato avviato dagli uffici si è ragionato sulla possibilità di utilizzare le risorse a disposizione per la valorizzazione delle zone umide su altri siti della laguna più facilmente raggiungibili e sui quali è stata individuata una priorità maggiore. Si è quindi pensato di intervenire, per le stesse finalità di valorizzazione del sistema delle zone umide dell’area cagliaritana, nel sito di “Sa Illetta”, ritenuto più adatto allo scopo, attraverso il recupero di alcuni edifici (il laboratorio idrobiologico e lo schiuditoio) realizzati nei primi anni Novanta a supporto delle attività di allevamento e stabulazione dei molluschi nello stagno di Santa Gilla, compresa la sistemazione delle relative aree di pertinenza.
Per verificare la fattibilità di tale intervento e la possibilità di avere la disponibilità di tali strutture è stato convocato un tavolo tecnico, riunitosi diverse volte, al quale hanno partecipato il CACIP, Ente proprietario delle aree, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura- Servizio pesca e acquacoltura (soggetto gestore), e l’Assessorato Regionale degli Enti Locali- Servizio Demanio e Patrimonio di Cagliari, soggetto proprietario degli immobili.
Alla data odierna è stato espresso l’assenso da parte di tutti i soggetti, è stata sospesa
temporaneamente la concessione demaniale sui due fabbricati oggetto dell’intervento, e devono essere conclusi dal Demanio regionale e dal Cacip gli adempimenti per avere il titolo idoneo per procedere con le diverse fasi progettuali.
Per quanto riguarda il Piano di Azione per le energie sostenibili (PAES) si rileva che il 9 agosto 2016 è stato approvato il primo rapporto di attuazione del Piano, con cui è stata verificata l’efficacia delle azioni in campo e sono state definite le azioni prioritarie per raggiungere gli obiettivi dati entro il 2020. Si sta ora predisponendo la deliberazione di Giunta con cui saranno individuate le unità di progetto per la conduzione delle attività previste.
In occasione di ‘M’illumino di meno’, l’iniziativa promossa dalla trasmissione di Radio Rai Caterpillar giunta alla tredicesima edizione e dedicata quest’anno al tema della condivisione, sono stati premiati i ragazzi delle scuole cagliaritane che hanno aderito al concorso “Rema! (Risparmia Energia Migliora l’Ambiente)” ed è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico, curata dall’assessorato alla Pianificazione Strategica e Urbanistica nel quadro delle azioni previste dal PAES.
Per il raggiungimento degli obiettivi del PAES, l’Amministrazione e l’ufficio Politiche Energetiche ha parteipato al bando POR FESR Sardegna 2014/2020 asse prioritario IV - energia sostenibile e qualità della vita - “interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche nella Regione Sardegna” pubblicato il 07 luglio 2017 sul portale web della RAS, finalizzato a interventi su edifici pubblici esistenti volti al miglioramento delle prestazioni energetiche, candidando gli immobili comunali di via Sauro e viale Trieste, che risultano essere tra le sedi in grado di consentire, con gli opportuni adeguamenti, i maggiori risparmi energetici..
Per quanto riguarda il Piano di classificazione acustica si segnala la variante al Piano
adottata con procedura ordinaria al fine di renderlo coerente con la variante urbanistica collegata alla realizzazione del nuovo stadio Sant’Elia e l’affidamento della redazione
dei piani di risanamento acustico che sono in fase di completamento da parte dei soggetti che si sono aggiudicati la gara.
Si segnala, infine, che il Comune di Cagliari - in collaborazione con la RAS - Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della difesa dell’ambiente, la rete delle professioni tecniche e gli ordini professionali, sta
partecipando al Climathon 2017, un’iniziativa promossa da Climate-KIC, il più grande partenariato pubblico-privato europeo che si occupa di innovazione per contrastare i cambiamenti climatici. La sfida lanciata dal Comune di Cagliari per il Climathon è incentrata sul tema dell’acqua. La città di Cagliari è circondata dall’acqua: il mare da un lato e gli stagni di Molentargius e Santa Gilla dagli altri. La sfida del Comune è l’uso virtuoso e il riutilizzo dell’acqua per affrontare i cambiamenti climatici. L’amministrazione sta lavorando da anni in questa direzione:
mettendo in atto politiche per mitigare il rischio idrogeologico, il fenomeno delle inondazioni e l’erosione costiera; per la tutela e valorizzazione delle zone umide nel rispetto della biodiversità e per la loro promozione per scopi turistici e produttivi; collaborando con le istituzioni pubbliche e incoraggiando i privati a riutilizzare questa preziosa risorsa. Climathon è stata un’occasione per coinvolgere autorità pubbliche, cittadini, associazioni, imprenditori e imprese per sviluppare congiuntamente le migliori strategie di mitigazione e adattamento per il cambiamento climatico e ha avuto
luogo venerdì 27 ottobre al Teatro Massimo.
Questa iniziativa si inserisce all’interno di un percorso con cui l’amministrazione intende affrontare la sfida ai cambiamenti climatici attuando politiche di adattamento, sia attraverso la partecipazione al bando per le Urban
Innovative Actions – che quest’anno prevede tra i temi proprio le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici -, sia con la candidatura a Capitale Europea della Sostenibilità (European
Green Capital). Si sta, inoltre, lavorando alla predisposizione del Piano di adattamento e all’aggiornamento del PAES secondo il nuovo patto dei sindaci, siglato nel 2015, in cui oltre alla tematica energetica è stato inserito il clima.