traiettorie di sviluppo e processi di valorizzazione 1
SETTORE ATECO
1.4 Le politiche della regione Emilia-Romagna per il rafforzamento competitivo delle filiere produttive
Premessa
La Regione Emilia-Romagna ha accresciuto nel 2008 il proprio impegno per lo sviluppo di un’economia regionale a elevata innovazione e sostenibilità, promuovendo il cambiamento verso la “nuova economia competitiva” basata sull’economia della conoscenza e puntando sul territorio come fattore determinante per un’elevata qualità dello sviluppo.
Punto di partenza è il riconoscimento di un’economia regionale caratterizzata da un forte dinamismo imprenditoriale, da un sistema produttivo articolato e diffuso nel territorio, da un alto livello di specializzazione delle imprese, da una rete di infrastrutture produttive e logistiche distribuite e da un sistema regionale della ricerca e dell’innovazione in continuo sviluppo. La strategia messa in campo punta da un lato a rafforzare le reti per lo sviluppo del sistema produttivo regionale e dall’altro ad indirizzare le misure di incentivazione diretta delle imprese verso la ricerca industriale, l’innovazione tecnologica e organizzativa, l’internazionalizzazione delle imprese e delle principali filiere produttive.
Si vuole, in altri termini, consolidare, attraverso gli strumenti della programmazione regionale -il Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013, il Programma Triennale per le Attività Produttive, il Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico e il Piano Energetico Regionale- una strategia integrata e sinergica in grado di rafforzare lo sviluppo dell’ economia regionale e accrescere la propria competitività complessiva.
Tale impegno conta su una più stretta integrazione tra le risorse europee del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ed i fondi regionali destinati alle politiche per le attività produttive e lo sviluppo economico del territorio. In questa nuova fase le risorse comunitarie sono, infatti, destinate all’intero territorio regionale e contribuiscono quindi a rendere più incisive, nel loro insieme, le politiche di sviluppo della Regione, coerentemente con gli obiettivi strategici che la Commissione Europea ha indicato:
• lo sviluppo dell’economia della conoscenza attraverso il potenziamento della ricerca, dell’innovazione e della società dell’informazione;
• lo sviluppo sostenibile, attraverso la promozione dell’efficienza energetica e l’innalzamento della dotazione energetico ambientale del territorio regionale.
Le politiche per il rafforzamento competitivo del sistema produttivo sono pertanto sempre più orientate a rafforzare la capacità di ricerca e d’innovazione presenti nel sistema regionale e ad accrescerne l’attrattività in termini di qualità dello sviluppo, per collocare stabilmente l’Emilia-Romagna nel contesto delle regioni europee di eccellenza.
Sul versante degli strumenti, nel 2008 è entrato in piena attuazione il Programma Operativo FESR 2007-2013 che consente di rafforzare diversi ambiti di programmazione della Regione volti a realizzare politiche di sistema già avviate attraverso strumenti propri come il Programma Triennale per le Attività Produttive, il Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRRIITT) e il Piano Energetico Regionale.
Nel 2008 sono stati operativamente avviati, buona parte degli interventi programmati, per una previsione finanziaria di 243 milioni di euro nel periodo 2008-2010 a fronte di 347 milioni di euro complessivamente previsti per l’intero periodo di programmazione.
Le politiche strutturali
Al centro delle politiche regionali si pone il rafforzamento della rete della ricerca industriale come infrastruttura in grado di sostenere sia l’offerta di ricerca industriale sia la domanda proveniente dalle imprese. Nell’ambito dell’Asse I del POR FESR 2007-2013 “Ricerca industriale e trasferimento
tecnologico” è stata avviata l’azione 1.1. “Creazione di tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico” che consentirà di consolidare la rete regionale dell’alta tecnologia in continuità con gli interventi già realizzati con il PRRIITT e con la misura 6.1 del Programma Triennale per le Attività Produttive. Nei tecnopoli troveranno infatti collocazione i laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico promossi con la partecipazione diretta di Università ed enti di ricerca, che otterranno l’accreditamento regionale per lo svolgimento della loro attività in collaborazione con le imprese; al loro fianco potranno esserci incubatori di imprese di alta tecnologia e altri servizi finalizzati alla diffusione e divulgazione dei risultati della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, nonché alla fornitura di servizi legati a tecnologie di laboratorio. Le prime strutture che dovranno prioritariamente fare parte dei tecnopoli sono proprio i laboratori e i centri già approvati nell’ambito del PRRIITT, che la Regione ha tra l’altro finanziato nel 2008 con ulteriori 15 milioni di euro, al fine di realizzare un avanzamento dei propri programmi ed organizzarsi secondo i criteri previsti dalla Regione per l’ accreditamento, contenuti nelle linee guida approvate con la delibera regionale 1213/2007.
Fig. 1.4.1. Gli ambiti di specializzazione dei tecnopoli Meccanica avanzata
• Automazione, meccatronica
• Micro e nano tecnologie
• Fluidodinamica
• Acustica e vibrazioni
• Simulazione e progettazione integrata per meccanica avanzata (Lab 3D)
• Materiali avanzati per la progettazione meccanica
• Tecnologie impiantistiche alimentari
Alimentare
Impiantistica alimentare
Energia
• Fonti rinnovabili
• Risparmio ed efficienza energetica
Ambiente
• Tecnologie per trattamento acqua, aria, suoli, rifiuti
Tecnologie per il controllo ambientale
Energia Gestione rifiuti
Scienze della vita e salute
• Medicina rigenerativa (cellule staminali)
• Biomateriali
• Farmaceutica
• Tecnologie per la riabilitazione
• Bioinformatica
• Tecnologie del progettare e del costruire
• Materiali funzionali
• Tecnologie per il restauro e il recupero dei beni culturali
• Materiali per il restauro
• Efficienza Energetica negli edifici
• Domotica
Ceramica Edilizia Restauro
Sempre nell’ambito dell’Asse I, in stretta relazione con la creazione dei tecnopoli, è stato emanato il bando finalizzato a sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da PMI in
collaborazione con laboratori di ricerca della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna, delle Università o degli enti di ricerca. Il nuovo bando, in un’ottica di sinergia tra i diversi strumenti di programmazione gestiti dalla Regione, dà attuazione all’ Attività I.1.2 del POR e alla Misura 3.1 azione A del PRRIITT, può contare su risorse pari a 20 milioni di euro di cui 10 milioni provenienti dal POR e 10 milioni da fondi regionali. Il bando si è chiuso il 14 novembre 2008 e le proposte progettuali presentate sono state 371 per un totale di contributo richiesto pari a circa 69 milioni di euro, e un valore complessivo di investimenti di circa 160 milioni di euro. Con il contributo del POR si apre quindi una nuova fase dello sviluppo della Rete regionale dell’Alta tecnologia, che ne vedrà il consolidamento infrastrutturale e organizzativo.
Fig. 1.4.2. POR FESR– Attività I.1.2. Distribuzione dei progetti di ricerca per ambito industriale
6,4 10,0
10,3
23,4 17,3
7,8
22,3 2,5
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0
Costruzioni Prodotti in metallo Mezzi di trasporto, oleodinamica, pompe e
motori, meccanica agricola Automazione e meccanica industriale, energia
Biomedicale, meccanica di precisione, elettronica da consumo
Chimica, gomma e plastica ICT, multimedia, R&S Altri settori
%
L’esperienza sin qui fatta rappresenta un significativo patrimonio di forte impatto per lo sviluppo dell’economia regionale. Sono stati consolidati i legami tra ricerca e industria, sia sostenendo l’attività di trasferimento da parte dei laboratori e dei centri, sia stimolando la domanda di ricerca concludendo contratti con le Università o gli enti di ricerca. Oltre 1600 giovani hanno fatto un’ esperienza importante di ricerca industriale (oltre 800 nelle imprese, 650 nei laboratori, 145 nei centri per l’innovazione, circa 100 nelle nuove imprese finanziate), con contratti che in buona parte sono stati poi confermati.
Importante per le sviluppo competitivo delle imprese sono nel POR FESR 2007-2013 anche le attività per lo sviluppo innovativo delle imprese, che costituisce l’obiettivo specifico dell’Asse 2.
L’asse mira a supportare l’evoluzione del sistema produttivo verso l’innovazione, sostenendo interventi che favoriscano l’accesso alla società della conoscenza, declinando l’innovazione in termini di utilizzo di nuove tecnologie informatiche e telematiche e di innovazioni organizzative volte a rafforzare e qualificare i processi aziendali. Le finalità degli interventi previsti mostrano un’ottica di complementarietà e di integrazione con gli interventi specifici dell’asse 1, dedicato alla ricerca industriale e al trasferimento tecnologico, in termini di maggiore capacità del sistema delle imprese di utilizzare e industrializzare i risultati propri della ricerca industriale, anche attraverso le azioni proprie del trasferimento tecnologico.
Il bando, riservato alle piccole imprese, si è chiuso il 15 ottobre 2008 con la presentazione di 704 progetti, per i quali gli investimenti previsti ammontano a circa 111 milioni di euro, con risorse complessive a disposizione per 33 milioni di euro; il successo dell’attività promossa, mostra la centralità per le piccole imprese dello sviluppo organizzativo nelle diverse aree aziendale e la necessità di progetti integrati che permettano anche l’introduzione di soluzioni informatiche e telematiche avanzate.
Innovativo per il sistema manifatturiero regionale è anche l’impegno in campo energetico-ambientale, coerente sia con il Piano Energetico Regionale che con la nuova programmazione europea.
Fig. 1.4.3. POR FESR – Attività II.1.1. e II.1.2. - Sviluppo innovativo delle imprese Distribuzione delle domande delle imprese manifatturiere per settore di attività
Moda 8%
Industrie del legno, della carta e dei
derivati 19%
Meccanico allargato 59%
Prodotti chimici, plastici e dei materiali
per l'edilizia 10%
Altro (alimentare ed estrattivo)
4%
Nell’ambito dell’Asse 3 “Qualificazione energetico ambientale e sviluppo sostenibile” è stato approvato il bando relativo all’Attività 1.2 "Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali volti al risparmio energetico e all'utilizzo delle fonti rinnovabili". Con tale intervento la Regione ha promosso e sostenuto la qualificazione ambientale ed energetica del sistema produttivo regionale, attraverso il cofinanziamento di interventi delle PMI finalizzati al risparmio energetico, all'uso efficiente dell'energia, all'autoproduzione di energia, alla valorizzazione delle fonti rinnovabili, alla realizzazione di sistemi di produzione combinata di diverse forme di energia e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il bando, che conta su uno stanziamento di 15 milioni di euro, si è chiuso il 31 ottobre 2008 ed i progetti presentati sono stati 145, per un totale di oltre 43 milioni di euro di investimenti previsti.
Fig. 1.4.4. Distribuzione dei progetti per obiettivi del bando
1 7 % 1 5 %
1 4 %
1 1 %
4 1 %
2 %
Sviluppo comm.le verso nuovi mercati Sviluppo di funzioni avanzate
Riorganizzazione di sistemi di fornitura Incremento livelli di qualità e sicurezza Incremento efficienza e capacità produttiva Trasmissione di impresa
Sempre nell’Asse 3 è stata avviata l’Attività.1.1 per la realizzazione di impianti, sistemi ed infrastrutture puntuali e a rete, funzionali all’uso efficiente dell’energia, alla valorizzazione delle fonti rinnovabili, compresa la cogenerazione ed il teleriscaldamento in insediamenti produttivi, nella logica delle Aree Ecologicamente Attrezzate (AEA), cioè aree produttive industriali ed artigianali dotate di infrastrutture e di sistemi finalizzati a garantire elevate prestazioni energetico-ambientali.
Fig. 1.4.5. POR FESR – Attività III.1.2. - Qualificazione energetico-ambientale e sviluppo sostenibile Distribuzione delle domande per settore di attività
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Meccanico Industrie alimentari servizi alla produzione
Settore chimico e plastico
Legno, carta e trasformazione Settore di attività
Percentuale
La procedura di attuazione è di tipo negoziale, e nel mese di ottobre è stato pubblicato l’invito a presentare manifestazioni di interesse per la realizzazione degli interventi energetici negli insediamenti produttivi, che si chiuderà il 31 dicembre 2008. L’esito della procedura prevede la messa a punto di un programma regionale, strutturato per interventi puntuali a livello territoriale, ma inseriti in una rete regionale integrata che permetta di disegnare una nuova fase di sviluppo delle aree produttive della nostra regione, mediante la sperimentazione di soluzioni innovativo nel campo energetico-ambientale; il programma prevede un impegno di risorse POR pari a circa 40 milioni di euro e l’integrazione con ulteriori risorse regionali pari a circa 13 milioni di euro.
Fig. 1.4.6. Distribuzione dei progetti per tipologia di intervento
2 0 % 2 0 %
1 0 %
5 0 %
Efficientamento energetico Riduzione consumi energetici Cogenerazione
Valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia
In relazione agli interventi di politica energetica, che rappresentano una delle principali leve su cui agire per indirizzare le strategie di sviluppo sostenibile, nel 2008, in attuazione del primo Piano triennale degli interventi approvato contestualmente al Piano Energetico Regionale (PER), oltre alle attività avviate in ambito POR FESR, l’azione della Regione si è incentrata sulla introduzione della certificazione energetica degli edifici, attraverso la messa a regime del percorso di accreditamento per i certificatori energetici e la diffusione dell’attestato di certificazione energetica, come previsti dalla delibera n.
156/2007 dell’Assemblea legislativa.
Oltre agli interventi del POR FESR, le politiche della Regione Emilia-Romagna per il sostegno al sistema produttivo prevedono, in attuazione della programmazione regionale, una pluralità di azioni ed interventi a sostegno degli investimenti delle imprese, messi in campo nel 2008, e già previsti e anticipati anche per il 2009.
La Regione ha infatti promosso anche nel 2008 interventi a sostegno del credito per le imprese industriali ed artigiane, le quali hanno agevolato, attraverso l’abbattimento dei tassi di interesse e la garanzia per le imprese, i progetti d’investimento per circa 2500 imprese.
E per il 2009 è stato già riaperto l’intervento del Piano triennale (Misura 1.1 azione B, ex Sabattini, L.598) che finanzia l’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi per favorire l’innovazione delle imprese e, dal primo gennaio 2009, ripartirà il bando per l’agevolazione al credito degli investimenti delle imprese artigiane.
Sul fronte degli strumenti finanziari innovativi, dal 2006 ha operato anche il fondo di venture capital
“Ingenium”, a compartecipazione pubblico-privata, promosso dalla Regione nell’ambito del DocUP Obiettivo 2, finalizzato all’acquisizione di partecipazioni di minoranza nel capitale di PMI operanti in settori ad alto contenuto tecnologico. Il fondo ha già effettuato 6 interventi, per un totale di partecipazioni acquisite di oltre sette milioni di euro.
Rilevante per il consolidamento delle filiere e per lo sviluppo di servizi avanzati è anche l’apertura del bando per i distretti produttivi, in co-finanziamento con il Ministero dello Sviluppo Economico per 10 milioni di euro.
Infine, grande rilevanza assumono per il sistema produttivo regionale le azioni a sostegno dei processi di internazionalizzazione, che contano peraltro sulla rete regionale degli sportelli “Sprinter” attivi a livello provinciale grazie all’accordo fra Regione Emilia Romagna, Unioncamere regionale, Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, Sace e Simest.
Nel 2008 le attività del Programma promozionale hanno visto l’attuazione di 25 progetti, e un impegno forte della Regione per la promozione delle principali filiere regionali. Sono state promosse in particolare le missioni per la filiera agro-industriale e della meccanica in Turchia, la missione istituzionale in Israele, volta in particolare allo sviluppo di un rapporto di cooperazione nell’ambito della ricerca e sviluppo industriale, la promozione della filiera dell’abitare e costruire in Arabia Saudita, nonché il consolidamento delle relazioni con la Cina e con altri paesi di interesse, sviluppando missioni in entrata e accordi fra la nostra regione e i singoli governi locali.
A sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese sono stati effettuati nel 2008 il nuovo bando relativo alla Mis. 5.2 az. C del Programma Triennale per il sostegno ai consorzi export, ed è in corso la presentazione delle domande, che si chiuderà il 6 marzo 2009, per il bando della Misura 5.2 azione D "Sostegno a iniziative delle imprese in forma aggregata" per favorire la partecipazione di aggregazioni temporanee di piccole e medie imprese a iniziative comuni, strutturate, rappresentative di filiera che prevedano attività promozionali, fieristiche, di formazione e di cooperazione industriale e commerciale all’estero. Complessivamente le imprese annualmente coinvolte nei processi di internazionalizzazione in forma aggregata sono circa 1300, a fronte di contributi annuali pari a circa 8 milioni di euro.
Gli interventi per la liquidità delle imprese
A seguito della crisi che ha colpito i mercati finanziari a partire dal mese di settembre, la Regione Emilia Romagna, al fine di garantire le migliori condizioni per l’accesso al credito delle PMI ha inoltre sottoscritto un accordo per il credito con Unioncamere, Consorzi fidi e Istituti di credito aderenti i cui punti principali prevedono un miliardo di euro di plafond e un tasso d’interesse non superiore all’Euribor maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti.
Questa intesa è frutto del tavolo di confronto - avviato con Unioncamere, Consorzi fidi regionali e associazioni di categoria - per individuare insieme al sistema bancario e creditizio gli strumenti e le condizioni economiche più adeguate per garantire la continuità nell’erogazione del credito al sistema produttivo regionale.
Il sistema bancario che aderisce all’accordo metterà pertanto a disposizione delle imprese un plafond complessivo di risorse pari a 1 miliardo di euro che sarà utilizzato per l’erogazione di finanziamenti a breve/medio termine necessari a soddisfare i fabbisogni delle imprese legati alla gestione del capitale circolante. In particolare i finanziamenti saranno erogati per soddisfare le esigenze di liquidità straordinaria delle imprese e garantire il pagamento di imposte, tasse, contributi, tredicesime e quattordicesime. Le risorse serviranno anche a favorire lo smobilizzo del capitale circolante delle
imprese, e in particolare dei crediti maturati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale attraverso lo smobilizzo dei crediti non ceduti ed esigibili che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle imprese ammesse alle procedure di amministrazione straordinaria e/o di quelle che appartengono alla filiera facente capo a queste ultime. Il terzo obiettivo è di consentire di anticipare, attraverso le forme tecniche che saranno individuate, il pagamento della cassa integrazione guadagni ordinaria/straordinaria.
Il tasso di interesse che le banche si impegnano ad applicare ai finanziamenti erogati sarà pari all’Euribor maggiorato di uno spread massimo pari a 150 basis points.
Tali interventi, insieme al sostegno agli investimenti e alle politiche per l’innovazione messi in campo dalla nostra Regione, costituiscono una prima risposta concreta per il sistema produttivo regionale chiamato ad operare in un contesto contraddistinto da crescente incertezza e da difficoltà produttive e di mercato che interessano tutte le principali economie industrializzate.
Gli interventi a sostegno delle imprese
Finanziamenti del 2008, nuovi bandi POR FESR e attività programmate per il 2009
Domande presentate/finanziate
Risorse disponibili Investimenti e innovazione organizzativa
Imprese artigiane (L.R. 3/99) – Domande finanziate 2008 1.669 19.676.775,44 Misura 1.1 azione B (ex Sabattini, L.598) – Domande finanziate 2008 830 15.900.000,00 Innovazione organizzativa e ICT (POR) – Nuovo bando, Domande
presentate
704 23.000.000,00
Ricerca Industriale e trasferimento tecnologico
Laboratori di ricerca e centri per l’ innovazione – Domande finanziate 22 15.000.000,00 Ricerca collaborativa imprese (POR) – Nuovo bando, Domande
presentate
371 20.000.000,00
Energia
Qualificazione energetica imprese (POR) – Nuovo bando, Domande presentate
145 15.000.000,00
Internazionalizzazione
Consorzi all’export (mis. 5.2 C PTAP) – Domande finanziate 2008, Imprese coinvolte
939 2.835.607,00
ATI di imprese (mis. 5.2 D PTAP) – Domande finanziate 2007-2008, Imprese coinvolte
443 7.077.000,00
Attività già programmate per il 2009
Distretti produttivi 10.000.000,00
Misura 1.1 azione B (ex Sabattini, L.598) e Imprese artigiane (L.R. 3/99) 50.000.000,00
ATI di imprese (mis. 5.2 D PTAP) 4.000.000,00
Gli interventi infrastrutturali a sostegno del sistema produttivo
Domande presentate/finanziate
Risorse disponibili Ricerca Industriale e trasferimento tecnologico
Tecnopoli per la ricerca industriale ed il trasferimento tecnologico – Previsioni del POR FESR
9/10 100.000.000,00
Energia
Aree ecologicamente attrezzate - Previsioni 20/25 53.000.000,00