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III. Il caso delle Pro Loco venete: un focus nel veneziano

III.3 I progetti UNPLI nei borghi venet

III.3.4 Porto Tolle (RO)

Anche la provincia di Rovigo, con la località di Porto Tolle, è protagonista di un recente progetto realizzato da UNPLI a livello nazionale: “B.I.L.anciamo il futuro”. L’intento del progetto, pensato anche per la località rodigina, è quello di operare un’azione di sviluppo sostenibile del territorio iniziando proprio dalle sue peculiarità culturali ed ambientali.

Porto Tolle è un comune di circa 10 mila abitanti, situato nel Delta del Po e per questo motivo particolarmente esposto ad allarmi ambientali; la sua

particolarità sta nella giovinezza del territorio e nella possibilità di offrire al visitatore un prodotto differente, non artistico, culturale o architettonico, ma naturalistico e paesaggistico. Rispetto a tutti gli altri borghi interessati nei vari progetti UNPLI, Porto Tolle non ricerca il suo sviluppo nel patrimonio culturale, ma fa leva sulle peculiarità ambientali che lo caratterizzano. I suoi abitanti sono interessati in prima persona allo sviluppo sostenibile della località, coinvolti dalla Pro Loco in progetti di tutela dell’ambiente e delle tradizioni storiche dell’area.

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Pro Loco di Montagnana www.prolocomontagnana.it

Fig. 19 - Corso del fiume Po, Porto Tolle (RO) (fonte: www.progettiunpli.it).

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Artigianato e tradizioni del luogo che il progetto tende a valorizzare sono legate alla natura, come gli “stampi”, richiami galleggianti a forma di anatra utilizzati dai cacciatori e realizzati in canna. Altre tradizioni si rifanno alla cucina tipica del Delta del Po che vede come protagonista indiscusso di ogni piatto il pesce ed in particolar modo cozze e vongole di cui Porto Tolle è uno dei principali produttori italiani; si recuperano, grazie al progetto UNPLI anche dei canti popolari lagunari.

Sono state realizzate, anche con “B.I.L.anciamo il futuro”, delle video interviste disponibili nel canale “Progetti UNPLI” di YouTube, tra le quali: il racconto della storia della Pro Loco di Porto Tolle da parte del suo presidente, il racconto della vita contadina del Delta del Po con particolare riferimento alle risaie, un introduzione alla storia del territorio con attenzione allo sviluppo e alle tradizioni ed infine l’evoluzione storico-territoriale del delta del Po.

Nella guida71 realizzata dal progetto “B.I.L.anciamo il futuro”, una delle 21 sezioni è dedicata al comune rodigino, presentandone luoghi, storia, artigianato, tradizioni, curiosità ed eventi.

Proprio in termini di promozione turistica del patrimonio culturale immateriale, l’attenzione della guida illustrata si posa sui numerosi eventi organizzati dalla Pro Loco, in collaborazione con il comune; alcune di queste manifestazioni sono tese alla valorizzazione e alla tutela dell’aspetto naturalistico del territorio, come: “Parco in Bici… nel Delta del Po” e “la Fiera del Delta”; altre iniziative hanno invece lo scopo di valorizzare e far emergere gli aspetti legati al patrimonio culturale immateriale del territorio rodigino, con particolare attenzione all’artigianato e ai mestieri, a tale proposito sono state organizzate due mostre: “Delta del Po: mestieri di acqua e di terra” e “90 anni di corte Protti”. Usi, costumi e tradizioni popolari sono valorizzati da festival e sagre paesane che si concentrano particolarmente nel periodo estivo e che vedono come protagonisti spettacoli di rivalutazione di canti e balli popolari.

La risposta del territorio del Delta del Po al progetto UNPLI è stata la creazione di alcuni itinerari di valorizzazione dell’intorno naturalistico e degli aspetti di cultura immateriale caratteristici; a tale proposito sono stati creati e promossi, a livello locale e tramite portale web72, 4 itinerari. È stata inoltre inserita una sezione dedicata agli alloggi ed alla ristorazione con preziosi consigli per escursionisti e turisti. Anche in questo caso, come per Montagnana, non esistono riferimenti al progetto nazionale nelle pagine web della Pro Loco; i benefici apportati dall’iniziativa del comitato nazionale sono di visibile riscontro, sia per il numero di arrivi turistici, che dalla sensibilizzazione della popolazione in termini di benessere sociale e comunitario.

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Nardocci C., BILanciamo l'Italia, progetto BILanciamo il futuro, Le Guide dell'Arcobaleno, Ladispoli, UNPLI, 2011

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III.3.5 Urbana (PD)

Sono solo 10 i borghi italiani protagonisti del progetto “Lezioni di Territorio” e tra questi rientra anche il comune padovano di Urbana. UNPLI ha ritenuto che questo paese di appena 2200 abitanti fosse un esempio di rilievo per lo sviluppo di un turismo sociale di integrazione. Urbana si presenta come un piccolo borgo circondato da campagna nel cuore della Pianura Padana, abitato da contadini e ricco di aree verdi.

Il comune padovano tra i suoi abitanti conta ben 90 residenti stranieri; gli inviati UNPLI nella loro visita al borgo incontrano degli immigrati marocchini che vivono da tempo ad Urbana e con loro cercano di capire come uno “straniero” possa vivere in una realtà così piccola e dalle solide radici padane. Gli intervistati spiegano che la loro permanenza ormai decennale è dovuta dal buon stile di vita che il territorio offre loro e dagli ottimi rapporti istaurati con le amministrazioni ed i cittadini del comune padovano. Sono gli stessi immigrati a spiegare ad UNPLI che l’integrazione è possibile se ad esserne interessati sono i bambini sin dall’età scolare.

Nello stesso territorio, ad Urbana, convivono realtà marocchine, albanesi, tunisine e padovane. Gli inviati del progetto “Lezioni di Territorio” vengono invitati anche da famiglie autoctone al rito dell’uccisione del maiale che ad Urbana, come in molti altri comuni veneti, si svolge il giorno di Santa Lucia. Tutte le realtà interessate al progetto presentano proprio queste caratteristiche: la compresenza e convivenza, in territori di piccole dimensioni, di etnie, usi, costumi e tradizioni molto diversi tra loro ma che permangono con rispetto reciproco.

La guida illustrata73, pubblicata da UNPLI a riguardo, presenta la località secondo l’impressione che gli inviati hanno avuto nell’approccio con la destinazione, elenca poi i numerosissimi elementi di

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Nardocci C., Perli B. Lezioni di Territorio, il turismo sociale per l'integrazione culturale, Le Guide dell'Arcobaleno, Ladispoli, UNPLI, 2013

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patrimonio culturale immateriale che la realtà padovana ha da offrire anche grazie all’integrazione razziale degli immigrati, tra cui: manifestazioni, riti, feste, artigianato tradizionale, usanze, leggende, luoghi di interesse culturale e naturalistico oltre all’enogastronomia.

La Pro Loco di Urbana, così come le altre dei comuni interessati al progetto, si è fatta ambasciatrice di un’attività di sviluppo turistico della destinazione che presti particolare attenzione all’integrazione culturale, al dialogo, alle diversità e all’inclusione sociale, promuovendo scambi culturali ed organizzando eventi e manifestazioni che permettano la libera espressione delle etnie presenti nel comune.