• Non ci sono risultati.

Le Pro Loco veneziane nella promozione turistica del territorio

III. Il caso delle Pro Loco venete: un focus nel veneziano

III.6 Le Pro Loco veneziane nella promozione turistica del territorio

Uno dei progetti più importanti attuati da UNPLI Venezia in collaborazione con i Consorzi e le singole Pro Loco, prevede lo studio, l’ideazione e la promozione turistica di quattro itinerari tematici realizzati nei territori veneziani; il risultato è stato la realizzazione di quattro mini guide (una per consorzio) che hanno come scopo principale quello di valorizzare aspetti della provincia di secondario rilievo. È infatti consolidata l’immagine e la fama di molte località principi, come Venezia o Caorle, Bibione ed Eraclea, che sono bacini di utenza per flussi turistici sempre di mole elevata, ma che avrebbero la necessità di essere deviati verso borghi minori, località secondarie dal ricco patrimonio culturale materiale ed immateriale.

La volontà del progetto attuato nei Consorzi veneziani è di far emergere l’ospitalità della popolazione locale, i loro usi, i costumi, le tradizioni e le peculiarità di territori nascosti, secondari e lontani dai flussi turistici del capoluogo di provincia.

Vengono promosse forme di turismo di vario genere, dal balneare, al rurale, dall’enogastronomico al religioso e culturale. I principali punti di forza degli itinerari proposti riguardano storia, arte, bellezze monumentali e paesaggistiche, accoglienza ed eccellenze enogastronomiche; in questo modo le Pro Loco si avvicinano, non solo alla popolazione locale e agli interessi degli abitanti, ma anche e soprattutto ad una realtà internazionale in grado di apprezzare le peculiarità del veneziano.

75

Regolamento per l'esercizio delle funzioni in tema di associazioni Pro Loco . Delibera consigliare n. 74 del 11 settembre 2003, art. 2.

84

Di seguito specificherò i punti salienti di questi quattro itinerari proposti e promossi dalla provincia con l’importante sostegno delle Pro Loco.

III.6.1 Portogruarese -Veneto Orientale

Il primo itinerario proposto coinvolge l’azione di promozione turistica di 14 Pro Loco che formano il Consorzio del Portogruarese. I comuni coinvolti sono: Caorle, Eraclea, Torre di Mosto, Ceggia, San Stino di Livenza, Concordia Sagittaria, Portogruaro, Annone Veneto, Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Teglio Veneto, Fossalta di Portogruaro e San Michele al Tagliamento.

La zona interessata, un tempo coperta di boschi, cominciò ad avere importanza con la costruzione dell’importante snodo di comunicazione costiero: le vie Postumia ed Augusta. Dopo l’epoca romana questa zona venne salvaguardata e protetta dalla presenza di numerose abbazie, centri di potere e cultura. Anche qui le guerre del XX secolo portarono i loro effetti distruttivi. Questa zona è oggi rinomata per lo sviluppo turistico delle sue coste e quello industriale dell’entroterra.

L’itinerario pensato e promosso da UNPLI Venezia può svolgersi partendo da Caorle e risalendo lungo il Lemene, passando per Torre di Mosto, fino ad arrivare a San Stino, la storica Concordia e la medievale Portogruaro, per dirigersi poi verso i centri agricoli della Strada del Vino come Annone, Pramaggiore, Cinto e Teglio, per poi raggiungere S. Michele al Tagliamento e tornare al mare e alle pinete di Bibione. La zona più orientale della provincia di Venezia è un’area in cui terra e laguna si incontrano e dove da secoli l’uomo opera canalizzazioni e bonifiche. Verso il mare ci sono le rinomate località balneari, meta di turisti italiani e stranieri, e a pochi chilometri aree verdi ed umide dove la presenza del visitatore è rara, dove si scorgono ancora i casoni dal tetto di canne e dove vegetazione e fauna sono uniche. Alcuni centri si sono sviluppati attorno alle aree fluviali, come Concordia Sagittaria o Portogruaro.

Fig. 29 – Portogruaro (VE)

85

La mini guida illustrata redatta per la promozione turistica della zona del Veneto Orientale è scritta in italiano e tedesco e raccoglie descrizioni storiche, artistiche, monumentali, naturalistiche di ogni località interessata; racconta dettagli secondari ma di interesse turistico, oltre a usi costumi e tradizioni tipici di queste zone costiere e dell’entroterra orientale.

III.6.2 Altinate: percorso dal Sile al Piave

Il secondo itinerario interessa 11 Pro Loco dislocate lungo i corsi del fiume Sile e Piave che formano il Consorzio “Tra Sile e Piave”. I comuni interessati sono: Marcon, Quarto D’Altino, Meolo, Fossalta di Piave, Noventa di Piave, Ceggia, San Donà di Piave, Musile di Piave, Eraclea, Jesolo e Cavallino - Treporti.

In epoca romana questa zona fu sottoposta ad un’opera di centuriazione. Dal II secolo queste zone caddero in decadimento, rischiando il completo impaludamento oltre alle continue invasioni barbariche; da qui gli abitanti migrarono nelle isole della laguna e fondarono Venezia. La zona fu protagonista delle grandi guerre quando il Piave divenne il simbolo della resistenza e della riscossa italiana.

L’itinerario è stato pensato con inizio a Mestre da dove raggiungere il sito di Altino e le aree verdi di Quarto, per poi proseguire lungo gli argini di Sile e Piave, cioè Meolo, Fossalta e Musile, S. Donà ed infine Jesolo ed il suo lido. Al rovescio, il giro si può allungare arrivando sino a Cavallino - Treporti o Punta Sabbioni: un percorso interamente caratterizzato dalle presenza di acqua fluviale e lagunare oltre alle importanti terre emerse ricche di ricordi del passato. Numerosi centri sono sorti sulle sponde di questi fiumi.

La mini guida illustrata tradotta in lingua tedesca raccoglie numerosissime informazioni di svariato genere sulle località toccate dall’itinerario; propone visite culturali, artistiche, ma anche religiose e

Fig. 31 - Quarto D'Altino (TV) (fonte: Foto dell’autrice).

Fig. 32 - Musile di Piave (VE) (fonte: Foto dell’autrice).

86

naturalistiche, presta particolare attenzione alle tradizioni ed ai paesaggi oltre all’artigianato che, assieme all’enogastronomia, gioca un ruolo essenziale nella promozione turistica di queste aree. Nella località di Ceggia viene organizzato annualmente il corso “Capire la musica” con l’intento di sensibilizzare la popolazione ed i turisti alle tradizioni canore e musicali dell’entroterra veneziano.

III.6.3 Decumano - Terra dei Tiepolo

Il terzo itinerario riguarda l’entroterra veneziano ed interessa le Pro Loco di 8 comuni: Mestre, Spinea, Mirano, Santa Maria di Sala, Noale, Salzano, Scorzè e Martellago.

La zona del Decumano prende il nome dalla grande centuriazione dei romani che nella loro organizzazione del territorio usavano tracciare due assi, il cardo (da nord a sud) ed il decumano (da est ad ovest). In questo territorio dell’entroterra veneziano l’operazione precisa ed evidente rimane visibile ancora oggi, conservando la conformazione originale non solo nella suddivisione dei terreni ma persino in alcuni toponimi. Con la fine del 1300 questo territorio passa sotto il dominio della Serenissima, periodo che vede la gestione dei corsi d’acqua e l’edificazione di centri urbani. Dal 1800 il territorio passerà sotto il dominio austriaco e in seguito verrà annesso al Regno d’Italia. L’itinerario è stato pensato come un excursus attraverso periodi storici diversi, avvicinandosi a tracce storiche dal Medioevo al 1700 . L’inizio è stato pensato da Spinea, a poca distanza da Mestre, proseguendo per Mirano; per raggiungere poi i centri di Salzano e di Scorzè. Di qui si può poi raggiungere la rocca di Noale e attraversare l’area della centuriazione romana, arrivando a S. Maria di Sala.

Fig. 33 – Centro di Martellago (VE) (fonte: Foto dell’autrice).

Fig. 34 - Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (VE) (fonte: Foto dell’autrice).

87

Per la sua collocazione, lontana dal litorale, l’itinerario all’interno di questa area si concentra maggiormente su aspetti di carattere culturale, artistico ed enogastronomico, tralasciando quasi completamente le peculiarità naturali e paesaggistiche. La mini guida realizzata a proposito è infatti esclusivamente dedicata ad aspetti storico-culturali.

III.6.4 Riviera del Brenta - BrentAdige

Il quarto ed ultimo itinerario riguarda la parte meridionale della provincia di Venezia, coinvolgendo 13 Pro Loco ed altrettanti comuni: Mira, Dolo, Fiesso D’Artico, Pianiga, Strà, Vigonovo, Fossò, Camponogara, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Cona, Cavarzere e Chioggia.

Cuore pulsante di questo consorzio e fulcro dell’itinerario proposto sono le ville della Riviera del Brenta; solo questa zona d’Italia ha avuto in passato un numero così alto di insediamenti signorili. Le ville risalgono al 1500, anni in cui i nobili veneziani si costruirono luoghi di ritrovo, rappresentanza e villeggiatura. Storicamente la riviera iniziava a Strà con Villa Pisani (simbolo del potere) per terminare con Villa Malcontenta, una villa Palladiana destinata al riposo.

L’itinerario prevede, partendo da Mestre, di arrivare a Malcontenta e di proseguire lungo il corso del fiume Brenta attraversando Mira, Dolo e Fiesso D’Artico sino a raggiungere Strà. Allontanandosi dal corso del fiume si può scendere verso sud, nelle aree agricole tra Brenta e Adige, come Cavarzere, Camponogara e Campagnalupia, e poi riprendere la statale Romea, costeggiando la laguna, fino a tornare a Marghera.

Fig. 35 – Cavarzere (VE) (fonte: www.magicoveneto.it) Fig. 36 - Riviera del Brenta, Dolo (VE) (fonte: Foto dell’autrice)

88

La mini guida illustrata concentra la sua attenzione sulle numerose ville che costeggiano il corso del Brenta, dettagliandone la storia, gli aspetti artistici e architettonici oltre a fornire consigli in termini di enogastronomia tipica della zona, ovviamente legata al pesce e ai prodotti della terra.

In questi territori UNPLI Venezia, in collaborazione con il Consorzio BrentAdige, organizza da aprile ad ottobre l’iniziativa “Di Villa in Villa”, grazie alla quale una volta al mese vengono organizzate visite guidate in gondola, in carrozza o con la bicicletta alla scoperta di quattro ville pubbliche e private aperte per l’occasione.