• Non ci sono risultati.

Realizzazione in materia di promozione della leadership femminile

2.2. Leadership femminile nei governi locali in Uganda

2.2.6. Realizzazione in materia di promozione della leadership femminile

L’Uganda ha compiuto passi notevoli nella promozione e nel rafforzamento della leadership delle donne a livello di governo nazionale e locale. Tra essi vanno ricordati:

La creazione nel 1988 di un ministero autonomo volto ad occuparsi della Promozione della donna:

Recentemente, è diventato il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Sociale della Donna con due diverse direzioni responsabili l’una della condizione della donna, l’altra dell'uguaglianza di genere.

La creazione di una politica di azione positiva:

È chiaramente affermato nella Costituzione e nella Legge sul governo locale del

84

1995 e del 1997, per stabilire una base legislativa alla consolidata leadership femminile. La politica prevede una quota del 33% di rappresentanza femminile in tutti gli organi di direzione politica.

L’attuazione di azioni positive si è tradotta in un notevole aumento del numero di gruppi emarginati (donne, persone disabili, giovani e lavoratori) in politica e nel potere decisionale, quindi ha cambiato il paesaggio della politica e del potere decisionale, in Uganda.

Anche se l'azione affermativa ha portato un aumento del numero di tutti i gruppi emarginati nei processi decisionali e nella politica, le donne sono le beneficiarie più visibili. La maggiore efficacia delle donne ha messo in discussione le credenze e le pratiche patriarcali molto diffuse, che hanno, in passato, escluso le donne da tali posizioni. È per questo motivo che l'azione positiva, in generale, e la rappresentanza delle donne nel processo decisionale politico, in particolare, hanno attirato grandi polemiche e persino la resistenza.

Realizzazioni di azioni positive.

Nonostante le numerose sfide connesse alle azioni positive, si è registrato un certo numero di successi nella promozione della partecipazione delle donne in politica e nel processo decisionale. L’azione positiva è il mezzo di entrata in politica e nel processo decisionale, che abbia comportato il più significativo aumento del numero di donne tra i rappresentanti. La tabella 1 sulle diverse modalità di entrata nella legislatura nazionale, conferma che la presenza di donne rappresentanti distrettuali, ha portato in Parlamento un numero maggiore di donne rispetto a tutti gli altri modi di entrata. Essa mostra inoltre che, anche se il numero di donne rappresentanti eletti in seggi aperti è aumentato nel corso del tempo, questo aumento non è così importante come quello realizzato attraverso azioni positive. Tabella 1 AA OS Y PWD W N/ExO Other NRC 39 2 4 - - 3 2 CA 39 8 - - 1 2 - 6° Parlamento 39 8 - 2 - 1 1 7° Parlamento 56 13 2 2 1 1 -

AA= Azione positiva OS= Seggi aperti Y= Gioventù PWD= Disabili W= Lavoratori N/ExO=

Nominati o Ex-Ufficiali Other: Storici (NRC) e Armata (6° parlamento)

Prima del 1986, il numero totale delle donne in Parlamento non è mai stato superiore a quattro85.

A seguito della politica di azione positiva, la rappresentanza delle donne nelle strutture del governo locale, è sensibilmente aumentata.

Tale rappresentanza è particolarmente importante nel governo locale di III livello, dove la pianificazione, il bilancio e l'attribuzione delle risorse avviene sulla base di sentite esigenze e priorità a livello locale.

L’aumento del numero di donne in politica e nel potere decisionale, ha migliorato la loro visibilità nei pubblici uffici, legittimato la loro presenza in aree precedentemente ritenute di dominio maschile, e demistificato alcuni uffici pubblici, quali ad esempio quello del Vice Presidente. Le donne in politica e nel potere decisionale, a tutti i livelli, hanno fornito modelli per le altre donne, con il risultato che le donne oggi sono più disposte alle posizioni politiche rispetto a quando la politica di azione positiva non era stata ancora attuata86.

A livello qualitativo, anche se la mentalità patriarcale e le pratiche non sono stati eliminate, è evidente in tutto il paese che vi è una maggiore consapevolezza e accettazione delle donne come leader. Una maggiore partecipazione delle donne in politica e nel potere decisionale, ha anche incrementato notevolmente le proprie competenze, dato fiducia in se stesse e costruito alla loro capacità di legislatori e dirigenti. Tale aumento di capacità è diventato evidente in Parlamento per il numero di donne che sono attualmente presidente o vice-presidenti delle varie commissioni parlamentari. Essa si riflette anche nella crescente capacità delle donne di promuovere responsabilità di genere a livello nazionale e locale.

La creazione di una politica di lotta alla discriminazione:

La Costituzione prevede la creazione di una Commissione per le pari opportunità, che finalmente ha cominciato ad operare nel 2007.

La Costituzione ugandese del 1995 fornisce il quadro istituzionale e giuridico per

85

Tamale, S. When Hens Begin to Crow – Gender and Parliamentary Politics in Uganda, 1999

86

la partecipazione delle donne in tutti i settori connessi alla governance e ai diritti umani. Questo è stabilito in: Il capitolo sugli obiettivi nazionali: IVI). Lo Stato garantisce l'equilibrio tra i sessi e una rappresentanza equa dei gruppi emarginati in tutti gli organi costituzionali e di altri tipi XV). Lo Stato riconosce il ruolo fondamentale delle donne nella società.

Diritti umani e libertà fondamentali:

 Le donne devono godere pienamente della dignità di persona, proprio come gli uomini.

 Lo Stato garantisce le agevolazioni e le opportunità necessarie per promuovere il benessere delle donne in modo che esse possano esprimere pienamente il loro potenziale e prosperare.

 Lo Stato deve proteggere le donne ed i loro diritti, tenuto conto del loro stato particolare e delle loro funzioni naturali di madre nella società.  Le donne hanno il diritto a misure anti-discriminatorie per porre rimedio

agli squilibri creati dalla storia, dalla tradizione o dagli usi.

 Le leggi, le culture, gli usi, i costumi o le tradizioni che sono in contrasto con la dignità, con il benessere o con l'interesse delle donne o che sono pregiudizievoli per il loro status sono vietati dalla Costituzione.

 I datori di lavoro di una donna devono dare la loro protezione durante la gravidanza e dopo il parto, in base alla legge locale: 180 (I) (b).

 Un terzo dei membri di ciascun consiglio di governo locale deve essere riservato alle donne.

2.2.7. I progressi in materia di promozione della leadership femminile in