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La realizzazione del progetto

di Antonella Primi, Rossana Monti e Francesca Bellenzier

3. La realizzazione del progetto

Ogni “Pillola” comprende tre tipi di strumenti didattici: il glossario per gli insegnanti; il glossario per gli alunni declinato relativamente a tre fasce d’età (6-8 anni, 9-12 anni, 13-14 anni); la video-animazione (distinta per le fasce d’età), che attraverso una breve storia evidenzia le parole che _com-

pongono il glossario di ogni “Pillola”.

La progettazione del glossario è stata curata dalla scrivente e da un

_collega esperto in psicologia dell’emergenza (Primi e Bracco, 2019) in

base alle evidenze riscontrate dall’analisi della letteratura e dagli incontri svolti con gli esperti della Protezione Civile e con i colleghi del Diparti- mento di Architettura e Design che si sono occupati della parte di video- animazione.

Le attuali cinque “Pillole”, suscettibili di ulteriori sviluppi, si articolano concettualmente attorno ad alcuni macro-temi inseriti nel più ampio quadro della cultura di protezione civile.

La sequenza dei temi ha un ordine logico che procede dalla considera- zione del contesto ambientale in cui l’uomo vive e per la cui gestione si persegue – dal livello internazionale a quello locale – lo sviluppo sosteni- bile; alla riflessione sugli effetti dell’intervento antropico sull’ambiente, principalmente il cambiamento climatico; a uno specifico riferimento ai casi di alluvione; alla percezione e gestione dei rischi in modo resiliente; alla _cultura della protezione civile.

Tutto il materiale, glossari e video/animazioni, sarà disponibile on line sul sito web del Comune di Genova.

Per il glossario di ciascuna “Pillola” sono state individuate una serie di parole chiave, la cui scelta è avvenuta tenendo conto di termini che: concorrono a definire l’ambito concettuale del tema (ad esempio, per la pillola “Alluvione” sono state scelte parole come consapevolezza pub- blica, emergenza, esposizione, evento); sono utili a insegnanti e studenti per acquisire conoscenze in tema di protezione civile e sviluppare un linguaggio condiviso; hanno rigore scientifico, ma sono anche condivi- sibili con i cittadini di ogni età per consolidare un lessico preciso e for- malmente solido.

Inoltre, sono stati selezionati alcuni termini trasversali alle varie “Pil- lole” per fungere da collegamento interno tra di esse, ad esempio: _antropo-

cene, antropizzazione, rischio, buone pratiche, green economy.

Il glossario alla base delle “Pillole” è stato elaborato tenendo in conside- razione sia i testi tecnici forniti dalla Protezione Civile o desunti da rapporti e letteratura specialistica nazionale e internazionale sia i destinatari del mes- saggio. In particolare si è cercato di adattare lo stile comunicativo e i termini

impiegati alle diverse fasce di età. La distinzione tra le fasce d’età non è av- venuta in base alla ripartizione dei cicli scolastici, ma tenendo _presenti para-

metri – necessariamente generalizzanti – illustrati nella letteratura psico-pe- dagogica relativa alle varie fasi di sviluppo cognitivo e comportamentale dei bambini/ragazzi. La scelta di proporre “Pillole” per la _fascia di alunni di 9-

12 anni è inoltre collegata all’intento di offrire agli _insegnanti l’occasione di

progettare e realizzare percorsi didattici di continuità verticale, diffusamente auspicati negli istituti comprensivi.

Si è partiti dai termini selezionati per gli adulti/insegnanti, che corri- spondono all’intero glossario, e si è progressivamente compiuta una sele- zione “a scalare” per le varie fasce di età: con il decrescere delle età, il

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numero di parole e l’ampiezza delle spiegazioni diminuisce in favore della semplicità, concretezza e immediatezza del messaggio: gli aspetti tecnici e scientifici sono stati ridotti, ma comunque mantenuti per trasmettere anche ai bambini indicazioni chiare sui comportamenti da tenere in caso di rischio e sottolineare implicitamente che non si è mai troppo piccoli per la cultura di protezione civile.

Il glossario comprende pertanto le seguenti versioni: testo per gli inse- gnanti con il massimo livello di informazioni e dati, e con l’aggiunta di _indi-

cazioni per approfondimenti (ad esempio link, fonti bibliografiche, _immagini

supplementari rispetto alle video/animazioni) per fornire loro una solida base per veicolare in classe i concetti relativi ai contenuti tematici; testo che gli insegnanti possono utilizzare con e per studenti di 13 e 14 _anni, con una li-

mitata selezione delle parole del glossario generale, una _riduzione dei testi,

una semplificazione dei concetti e una traduzione dei termini più astratti con esempi concreti; testo per studenti dai 9 ai 12 anni basato su un’ulteriore selezione di parole, mantenendo i concetti più concreti o quelli centrali per il tema in oggetto, per i termini più astratti si sono fornite esemplificazioni e concretizzazioni per facilitare la comprensione; testo adeguato a interventi didattici con studenti dai 6 agli 8 anni, con una selezione dei termini essen- ziali per fornire le basi del tema, ogni termine è stato presentato in forma concreta, con un lessico adatto all’età e con una lunghezza del testo ridotta per facilitarne la lettura.

Le “Pillole” si basano su una modalità comunicativa in forma di video- animazioni, in cui viene rappresentata una storia che fornisce un filo _condut-

tore narrativo tra i vari termini del glossario. I video potranno essere visionati dagli alunni con la guida dell’insegnante che li utilizzerà come sollecitazione per approfondire ciascuna tematica anche attraverso il glossario. Si è pertanto proceduto a elaborare alcune tracce narrative e dialoghi di supporto alle vi- deo-animazioni progettate e realizzate dai colleghi del Dipartimento di Ar- chitettura e Design.

La principale sfida per la parte di narrazione visiva è consistita nella scelta e ideazione di identità visive e schemi narrativi adattabili alle necessità del tema da affrontare. Lo schema della narrazione è sempre quello di una rela- zione dialettica tra due protagonisti: due ragazzi nei format rivolti alle due fasce di età più grandi, bambini e adulti per gli utenti più piccoli. Le azioni della storia sono state pensate in riferimento all’età per instaurare una possi- bile identificazione fra “attori” e “spettatori” (Ruggiero, 2019).

Tale corrispondenza è stata realizzata con: immagini fotografiche e reali- stiche (connesse alla comunicazione social tipica degli adolescenti) che ri- prendono scene di vita quotidiana con scambi di battute piuttosto veloci per i più grandi (Fig. 2); disegni di tipo realistico ma realizzati con una tecnica a carattere fumettistico, quindi capaci di rendere il contesto leggibile come reale e con la presenza dei protagonisti nella scena per la fascia d’età inter- media (Fig. 3); una rappresentazione molto sintetica e prevalentemente bidi- mensionale, con la presenza di personaggi adulti raffigurati da un punto di vista “a misura di bambino” per i più piccoli (Fig. 4) (Ruggiero, 2019; Ma- lagugini, 2019; Torti, 2019).