• Non ci sono risultati.

L'Agenzia Frontex, un nuovo approccio alle frontiere europee

2.2 Risk analysis e sorveglianza

Nonostante non sia incluso nel proprio regolamento istitutivo, l'Agenzia si presenta190

come un'organizzazione “intelligence-driven”.191

186Isitituito il 30 novembre 1994: “Council Conclusions of 30 November 1994 on the organization and development of the Centre for Information, Discussion and Exchange on the Crossing of Frontiers and Immigration (Cirefi)”, Official Journal C 274 , 19/09/1996 P. 0050 – 0051. Si veda:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31996Y0919(15):EN:HTML . 187Dovuto in buona parte ai fondi addizionali erogati dalla Commissione Europea per l'operazione

Rabit.

188Frontex, “General report 2010”, pag. 20.

189 Immagine disponibile in Frontex, “General report 2010”, pag. 20. 190Frontex Report 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011.

191Il termine intelligence tradizionalmente fa riferimento a situazioni di analisi riguardanti rischi per la sicurezza nazionale, questo ha infatti una valenza meno neutra di parole come “dati” o

Sin dalla creazione, tra i suoi compiti più importanti figuravano l'analisi dei rischi e la formazione delle guardie di confine.

Già nel 2005, durante i pochi mesi di attività, i tecnici di Frontex hanno compiuto un'analisi specifica legata alla questione migratoria nelle exclavi spagnole di Ceuta e Melilla.192 Essi hanno inoltre dato il via alla collaborazione tra l'unità d'analisi dei rischi ed Europol193 ed intrecciato i primi contatti con le autorità greche ed italiane, per la condivisione dell'expertise maturata nella tutela della sicurezza dei grandi eventi sportivi.194

Nel 2006 Frontex ha redatto la sua prima analisi completa dei rischi inerente l'intero arco delle frontiere esterne.195 Ciò è stato possibile grazie alla modifica del modello di analisi comune CIRAM (Common Integrated Risk Analysis Model) e alla creazione della rete FRAN (Frontex Risk Analysis Network), la quale a giugno e dicembre ha organizzato due riunioni funzionali a mettere in contatto le unità d'analisi dei paesi membri dell'UE e dell'area Schengen.196

Per quanto attiene alle analisi specifiche, esse sono state ancora una volta incentrate sulle direttrici migratorie provenienti dall'Africa. L'area mediterranea ha rappresentato il punto nodale e l'Agenzia ha supportato con vigore197 il dialogo tra gli Stati sui flussi migratori di transito nella zona (MTM).

Durante il 2007 la cooperazione con l'Europol si è intensificata198 e l'attività di analisi è stata più specifica, concentrandosi su particolari aree e sui flussi da esse provenienti come i Balcani occidentali, il mar Nero, la Cina, l'Ucraina, l'Iraq e la tratta di cittadini nigeriani.199 Inoltre, in seguito all'ampliamento dell'UE a 27 Paesi, l'Agenzia ha svolto uno studio per valutare “l'impatto dell'allargamento di Schengen sulla migrazione illegale e sui reati di attraversamento delle frontiere esterne degli Stati membri”.200

“informazioni”. Léonard, S. “Frontex and the securitization of migrants through practices”,European University Institute, Florence, 9 febbraio 2011, pag. 21. http://www.eui.eu/Documents/RSCAS/Research/MWG/201011/SLeonardspaper.pdf .

192Tramite anche la partecipazione alla missione tecnica realizzata dalla Commissione Europea in Marocco.

193Che ha portato al contributo nella prima relazione sulla valutazione della minaccia costituita dalla criminalità organizzata (OCTA).

194Frontex “General report 2005”.

195Frontex, “Relazione annuale 2006”, pag. 17. 196Ivi, pag. 16.

197In collaborazione con l'ICMP ed Europol.

198Portando alla relazione comune Europol – Frontex: “Determination of High Risk Routes Regarding Illegal Migration in the Western Balkan Countries” Frontex Reference Number: 5581/R002/2007 199Frontex, “Relazione generale 2007”, pagg. 46 e seguenti.

Le iniziative di maggior rilievo si sono registrate sul terreno delle nuove tecnologie; Frontex ha infatti condotto un “esame dei sistemi di controllo biometrico automatizzato alle frontiere negli aeroporti” ed ha implementato il BorderTechNet,201 portando all'unificazione (tramite intranet) degli attori coinvolti nella ricerca sulla sicurezza frontaliera. Inoltre, all'interno del progetto Icarus,202 l'Agenzia ha introdotto valutazioni sull'opportunità di utilizzo di droni nel controllo delle frontiere.203

Il progetto pilota FISO (Frontex Intelligence Support Officers), lanciato nel settembre 2008, ha segnato un passo importante nella decentralizzazione dell'attività informativa e di raccolta dati dell'Agenzia. Sono state individuate tre aree strategiche ai confini meridionali ove sono stati aperti degli uffici204 nelle città di:

− Madrid: per l'area includente Spagna e Portogallo; − Roma: per il Mediterraneo centrale;

− Atene: per Grecia, Bulgaria, Cipro e Romania.

I compiti degli esperti dispiegati erano tesi alla preparazione, implementazione e valutazione delle operazioni congiunte, questioni di intelligence e la fornitura di informazioni all'Agenzia per analisi dei rischi specifiche.205

Nel 2009 sono stati varati nuovi programmi, volti a raggruppare le attività svolte. Il centro di situazione Frontex (FSC) entrato in pieno regime ha dato priorità al recepimento di dati tramite GIS206 per lo studio delle rotte migratorie illegali e della tratta di persone. Con il programma Intellops si è cercato un miglior coordinamento tra strutture operative e di analisi mentre, con il programma Border Checks Development, si è dato impulso a studi sulla biometrica207 e sulle tecnologie di intercettazione.208 Una 201Rete di supporto alla cooperazione tra gli Stati membri nel campo della ricerca sulla sicurezza delle

frontiere.

202Volto alla sorveglianza delle frontiere aeree.

203Valutazioni presentate nel workshop “Sistemi aerei senza equipaggio nella sorveglianza delle frontiere”. È da notare come la pratica fosse già in vigore lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti d'America, ove le tecnologie militari vengono utilizzate per il rilevamento degli attraversamenti notturni nel deserto. The Washington Post, "More Predator drones fly U.S.-Mexico border",21 dicembre 2011. http://www.washingtonpost.com/world/more-predator-drones-fly-us-mexico-border/2011/12/01/gIQANSZz8O_story.html .

204In cui operavano esperti d'analisi e di intelligence. 205Frontex, “General report 2008”, pag. 30.

206Geographic Information System.

207Nel report 2009 presentato come uno “strumento operativo che può essere utile nel controllo delle frontiere in quanto aumenta la sicurezza consentendo un accesso più facile e più veloce all'Europa”, pag. 32. La giustificazione appare quantomeno eufemistica in quanto la raccolta di dati biometrici è funzionale alle operazioni di controllo delle autorità statali più che ai cittadini in transito da e verso l'Europa.

linea perseguita anche nel 2010 nell'area del sistema ABC (Automated Border

Crossing) incentrato sui passaporti biometrici.209