• Non ci sono risultati.

segreto della difesa nazionale. Il Parlamento stesso non è sicuro di essere informato dell’esistenza della totalità dei documenti

Nel documento Le attività strategiche chiave (pagine 58-62)

Senato della Repubblica, Rapport d’information n. 634, disponibile online25

Il Libro Bianco non esaurisce quindi la riflessione sui domaines de souveraineté e sulle attività strategiche nazionali. Si tratta del principale strumento di indirizzo politico, ma si integra in un tessuto denso di riflessioni e analisi, di un processo ordinato e sequenziale nel quale intervengono una molteplicità di attori. La prossima sezione dello studio presenta i principali esponenti dell’analisi strategica nazionale e in seguito riporta ed analizza i documenti elaborati dagli attori stessi.

3.1.7 I principali esponenti dell’analisi strategica

Il Presidente della Repubblica dirige la politica estera e di difesa del paese, che è messa in atto dal Governo e dai Ministri competenti. Le linee guida in materia di difesa e sicurezza nazionale sono racchiuse nel Libro Bianco della Difesa e Sicurezza Nazionale del 2008 a cui subentrerà nel 2013 il nuovo Libro Bianco elaborato dalla Commissione presieduta da Jean-Marie Guéhenno.

La Délégation aux Affaires Stratégiques (DAS) del Ministero della Difesa monitora le evoluzioni geopolitiche e geostrategiche. Di concerto con altri attori, elabora la visione strategica nazionale su un arco di tempo di 30 anni (il “PGG30”, Prospective Géostratégique à l’horizon des 30 prochaines années) e coordina e sintetizza le posizioni dei Ministeri coinvolti nel processo di controllo delle esportazioni degli equipaggiamenti di difesa.

La Délégation Générale pour l’Armement (DGA) è responsabile per la politica di acquisizione di armamenti, nonché per l’elaborazione ed attuazione della politica industriale. Elabora, di concerto con lo Stato Maggiore della Difesa, il Piano Prospettico a 30 anni (il “PP30”, Plan Prospectif à 30 ans) e la pianificazione strategica di concerto con

25http://www.senat.fr/rap/r11-634/r11-634.html

la DAS basandosi sul Libro Bianco, la Legge di Programmazione Militare, ed il bilancio della Difesa. Nel “PP30” sono definiti i progetti di ricerca suddivisi per capacità e con degli obiettivi precisi da raggiungere. L’unità base di questi programmi di ricerca sono i Programmes d’Études Amont (PEA, Programmi di Studio Fondamentali). Il lancio di un PEA può dar luogo a un appalto, essendo la decisione presa dall’ufficio responsabile delle acquisizioni (tenendo conto che i programmi di R&D non sono coperti dalla Direttiva comunitaria 2009/81). La DGA effettua anche il controllo degli investimenti esteri verso imprese aventi attività legate alla difesa nazionale sotto l’autorità del Ministero dell’Economia e delle Finanze e partecipa al controllo delle esportazioni dei materiali di guerra (perizia tecnica dei materiali).

Infine, il Délégué interministériel à l 'intelligence économique, dipende gerarchicamente dalla Presidenza della Repubblica, ma lavora di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per identificare i settori economici che possono essere considerati come strategici.

Organigramma della Délégation Générale pour l’Armement (DGA), 12 luglio 201126

26 http://www.defense.gouv.fr/dga/la-dga2/organisation/l-organigramme-de-la-dga

3.1.8 I documenti dell’analisi strategica

L’analisi strategica parte, come abbiamo visto, dall’analisi geostrategica – la visione strategica trentennale della DAS. Quest’ultima è racchiusa in un documento, detto

“PGG30”, che è stato pubblicato nel 2004, 2007, 2010, e del quale l’ultima edizione è stata pubblicata nel marzo 2012. Si tratta del documento pubblico Horizons Stratégiques, che è redatto dal Comité de Coordination de la recherche stratégique et de la prospective de défense (CCRP), che include la DAS, principale responsabile del documento, ma anche la DGA, lo Stato Maggiore della Difesa e il Segretariato Generale per l’Amministrazione.27

L’analisi prospettiva operativa è racchiusa nel “PP30”. Questo documento, classificato, è realizzato dalla DGA e dallo Stato Maggiore della Difesa. Il “PP30” si autodefinisce come lo strumento principale di identificazione dei bisogni e dell’orientamento degli studi e della ricerca di difesa. Si tratta di un documento, aggiornato annualmente, che viene utilizzato dagli Architectes des Systèmes de Force (ASF), dagli Officiers de C ohérence Opérationnelle (OCO) e dagli Officiers de Cohérence des Forces Armées (OCA).

Il “PP30” si distingue dal Libro Bianco per la sua dimensione “apolitica” e “tecnica”. Si tratta dell’analisi dello strumento militare realizzata dagli ingegneri della DGA sulla base del concetto di sistema di forze e che permette di raccordare la visione strategica del Libro Bianco con quella operativa nella quale saranno utilizzati gli equipaggiamenti militari e le tecnologie del futuro. L’ultima edizione del “PP30” è stata redatta nel 2009. Una nuova edizione del “PP30” potrebbe essere realizzata dopo il nuovo Libro Bianco, nel 2013, e la sua periodicità portata a 3 anni. Il cuore del documento è l’analisi dei cinque sistemi di forza francesi (dissuasion; commandement et maîtrise de l’information; projection, mobilité et soutien; engagement et combat; protection et sauvegarde).28 Tale analisi viene realizzata rispondendo a cinque quesiti:

1. Come si definisce il sistema? Quali sono le caratteristiche principali e le finalità?

2. Quali sono le tendenze future del sistema? Quali incertezze o fenomeni di rottura potrebbero sopraggiungere?

3. Quali sono le scelte strategiche possibili per il futuro?

27 http://www.defense.gouv.fr/das/reflexion-strategique/prospective-de-defense/articles-prospective/horizons-strategiques

28 I cinque sistemi di forze sono la declinazione operativa delle 5 funzioni strategiche definite dal Libro Bianco del 2008 : « connaître et anticiper ; prévenir ; dissuader ; protéger ; intervenir ».

4. Quali sono le scelte selezionate tra tutte quelle possibili?

5. Come si possono mettere in pratica queste decisioni?

Lo Stato Maggiore della Difesa produce anch’esso dei documenti di prospettiva operativa su un arco complessivo di 15 anni (ma anche a più breve e medio termine). Si tratta principalmente dell’“Atlante delle minacce” e delle “Ipotesi di impiego”. Sulla base di questi documenti e di analisi derivate (tra cui le orientations stratégiques e i contrats capacitaires), lo Stato Maggiore elabora i contrats opérationnels per le Forze Armate.

La DGA realizza anche il documento di Politique et Objectifs Scientifiques (POS), che è il documento di riferimento per la R&T e la ricerca di base del Ministero della Difesa, trattando delle tecnologie che non sono ancora considerate come “mature”. La DGA realizza anche il Piano Strategico della R&T (PS R&T) per pianificare le azioni nel settore della ricerca del Ministero. Queste si dividono in due branche: quella operativa – sulla base del Libro Bianco e della Legge di Programmazione Militare – elabora quali azioni effettuare, come la riduzione dei rischi, e lo sviluppo di dimostratori prima di lanciare i programmi di equipaggiamento; e quella tecnologica – più simile al POS – identifica le tecnologie che sembrano avere il maggior potenziale di sviluppo.

3.1.9 Conclusione

In sintesi, il ruolo della DGA è assolutamente chiave, essendo essa responsabile per la redazione del PP30, del POS, e del PS R&T. Il Libro Bianco definisce il quadro della politica di difesa francese, stabilendo con la teoria dei tre cerchi quali attività, in senso ampio, devono essere mantenute sul suolo francese. Anche se non esiste una vera e propria metodologia di identificazione delle KSA in Francia, in pratica la DGA effettua tale compito sulla base di un’analisi della situazione case-by-case.

Laurent Collet-Billon, responsabile della DGA, durante una audizione al Senato ha spiegato come la sua amministrazione realizzi attività di mapping e di monitoring delle tecnologie chiave in Francia. Ha infatti spiegato come la DGA identifichi le tecnologie essenziali per salvaguardare la sovranità nazionale (Technologies de souveraineté) da mantenere sul suolo nazionale. Per i materiali in servizio o in produzione, l’identificazione delle Technologies de souveraineté è realizzata attraverso un’analisi dettagliata delle

competenze tecnologiche che strutturano le capacità di difesa nazionale. Ciò permette di realizzare una cartografia delle competenze industriali che producono queste tecnologie.

La scelta delle tecnologie critiche è poi effettuata dagli ingegneri della DGA sulla base di un’analisi funzionale. La DGA realizza quindi un monitoring delle competenze industriali e stabilisce il livello di finanziamenti necessari per la R&D nazionale per mantenere queste competenze. Questo monitoraggio si applica alle capacità del cerchio “nazionale”, ma anche a quelle di quello “europeo” per le quali nessun partenariato è stato stabilito in Europa per permettere alla Francia di accettare la logica della mutua dipendenza. La politica industriale primeggia sulle considerazioni delle Forze Armate. Il rapporto n. 634 del Senato, infatti, fa notare che

partire dalle tecnologie fino a risalire agli equipaggiamenti

Nel documento Le attività strategiche chiave (pagine 58-62)