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Sintesi dell’evoluzione tematica dell’Archivio Glottologico Italiano

1. D ESCRIZIONE DEL CORPUS

3.4. Sintesi dell’evoluzione tematica dell’Archivio Glottologico Italiano

Nel corso del presente capitolo intendiamo sintetizzare le osservazioni disseminate nelle pagine precedenti proponendo una serie di schede capaci di garantire una lettura rapida ed efficace dei principali eventi che determinato lo sviluppo diacronico dell’AGI. Nello specifico, rielaborando i dati già comunicati nelle figg. 18 e 19, estrapoleremo e mostreremo in isolamento il pattern temporale tracciato da ciascun topic e il profilo tematico di ognuno dei sei periodi nei quali abbiamo segmentato la storia della rivista. Iniziamo con il proporre un riassunto dell’evoluzione cronologica dei topic140. Class 1: etimologia e lessicografia

Figura 24 – Diacronia del topic 1 (etimologia e lessicografia) nell’Archivio Glottologico Italiano.

L’interesse per il topic ha un andamento complessivamente discendente: nelle prime fasi della rivista la sua presenza è buona, o molto buona, seppur soggetta a forti oscillazioni141, ma subisce un drastico ridimensionamento con la ripresa delle pubblicazioni nel secondo dopoguerra; successivamente, come conseguenza dell’imporsi degli studi morfosintattici alla fine degli anni ‘80, scomparirà quasi completamente. Lo studio del lessico conosce la sua massima fortuna all’interno del paradigma neolinguistico ed esibisce una non trascurabile correlazione con l’approccio sociolinguistico, aspetti che esprimono un legame, cronologicamente circoscritto, con le ricerche condotte nel contesto della compilazione degli atlanti linguistici.

140 Non verrà discusso il topic note e citazioni in quanto poco rilevante per lo studio qui condotto.

141 È necessario ribadire che nella nostra ricostruzione, specialmente per quanto concerne il primo periodo, il

topic risulta sottorappresentato rispetto a quella che è la sua reale diffusione. Le cause della scarsa attendibilità

dei dati sono da ricercarsi nella frequenza con la quale l’interesse lessicale si concretizza in glossari e liste lessicali, elementi non quantificabili attraverso la metodologia da noi adottata.

Class 2: approccio sociolinguistico

Figura 25 – Diacronia del topic 2 (approccio sociolinguistico) nell’Archivio Glottologico Italiano.

La considerazione del contesto sociale, intesa nell’accezione più ampia, si mantiene fondamentalmente costante per quasi un secolo, dagli inizi del XX secolo sino alla fine degli anni ‘90. Al tempo stesso non caratterizza realmente nessun periodo, un dato questo che, unitamente al tasso di copertura del corpus assai basso, segnala la natura secondaria, complementare, del relativo

topic: configurandosi come una prospettiva sulla lingua, e non come una autonoma tematica di

ricerca, la sua presenza, fortemente dipendente dal contenuto dei singoli articoli, è tenue e soggetta a forti oscillazioni tra le annate.

Class 3: riflessioni sul metodo e sulla linguistica

Figura 26 – Diacronia del topic 3 (riflessioni sul metodo e sulla linguistica) nell’Archivio Glottologico

Italiano.

Copre un periodo abbastanza esteso, ma senza riuscire a caratterizzare nessuna fase: contiene un lessico assai generico, necessario all’interno di qualsiasi quadro e approccio.

Class 4: linguistica indoeuropea e lingue antiche

Figura 27 – Diacronia del topic 4 (linguistica indoeuropea e lingue antiche) nell’Archivio Glottologico

Italiano.

L’andamento del topic disegna una parabola il cui apice si colloca negli anni centrali della rivista, approssimativamente tra il 1950 e il 1988. I valori riportati nella precedente figura ritraggono l’indoeuropeistica come uno degli interessi prevalenti negli articoli pubblicati sull’AGI; un interesse però tardivo, che impiega cinquanta anni per far registrare le prime significative attestazioni e settantacinque per radicarsi stabilmente sulle pagine della rivista.

Class 5: relitti lessicali

Figura 28 – Diacronia del topic 5 (relitti lessicali) nell’Archivio Glottologico Italiano.

L’andamento discendente del grafico è implicato dalla natura delle keyword che compongono il topic, le quali assumono progressivamente il carattere di arcaismi e sono quindi destinate a scomparire. Colpisce però che le occorrenze, anziché ridursi in maniera regolare, si estinguano improvvisamente con uno stacco netto tra il 1905 e il 1910, in conseguenza dell’affermarsi di una nuova generazione di linguisti parallelamente al passaggio della direzione da C. Salvioni a P. G. Goidanich.

Class 6: fonetica

Figura 29 – Diacronia del topic 6 (fonetica) nell’Archivio Glottologico Italiano.

La fonetica caratterizza, anzi definisce, i primi cinquant’anni dell’AGI: il suo tasso di copertura del

corpus fa registrare valori estremamente elevati, frequentemente superiori al 25%; eppure, tra il 1923

e il 1926, il topic subisce una forte e improvvisa regressione che lo relega senza appello ad un ruolo marginale, un crollo in seguito al quale si mostrerà incapace di riprese anche solo momentanee.

Class 7: interesse filologico

Figura 30 – Diacronia del topic 7 (interesse filologico) nell’Archivio Glottologico Italiano.

L’interesse filologico decresce nel tempo, ed è marginale nella quasi totalità della storia della rivista – almeno a partire dal 1910: il suo è un ruolo secondario, svolge una funzione complementare rispetto ad altre tematiche e metodologie di ricerca. Nel corso del tempo subisce una trasformazione anche qualitativa, e non solo quantitativa: mentre nel primo periodo (1876-1905) il topic si manifesta frequentemente nella pubblicazione di edizioni e raccolte testuali, spesso poste a complemento della descrizione di varietà dialettali, nelle annate successive si muta in un generico interesse per la dimensione testuale.

Class 8: osservazioni stilistiche, metriche e retoriche

Figura 31 – Diacronia del topic 8 (osservazioni stilistiche, metriche e retoriche) nell’Archivio

Glottologico Italiano.

Il topic svolge un ruolo secondario nella definizione degli interessi della rivista, nonostante l’evidente picco di importanza concentrato tra il 1950 e il 1963 che si è visto essere stimolato da Terracini.

Class 9: morfologia

Figura 32 – Diacronia del topic 9 (morfologia) nell’Archivio Glottologico Italiano.

La frequenza delle ricerche a carattere morfologico aumenta costantemente nel corso tempo, all’inizio con un incremento progressivo e successivamente, dalla fine degli anni ‘80, con una accelerazione improvvisa. Negli ultimi venticinque anni, pur mantenendo valori mediamente elevati, il tasso di copertura del corpus si mostra soggetto a forti oscillazioni; ciò è dovuto alla secondarietà della morfologia rispetto alla sintassi, con quest’ultima che tende ad assorbirla rendendola strumento di osservazioni secondarie rispetto all’oggetto principale delle ricerche.

Class 10: sintassi

Figura 33 – Diacronia del topic 10 (sintassi) nell’Archivio Glottologico Italiano.

La sintassi appare scarsamente rilevante, trascurabile quando non completamente assente, per oltre un secolo: inizia a radicarsi nell’AGI soltanto intorno 1985. Nel 1994 il topic conosce una espansione talmente notevole da consentirgli di imporsi, definitivamente, come la tematica dominante: frequentemente arriva ad interessare oltre il 50% dei sub corpora, causando quindi la marginalizzazione o la subordinazione di tutti gli altri ambiti d’indagine.

Class 11: geografia linguistica e toponomastica

Figura 34 – Diacronia del topic 11 (geografia linguistica e toponomastica) nell’Archivio Glottologico

Italiano.

L’interesse per il contesto geografico nel quale i fenomeni linguistici occorrono si mantiene su buoni livelli per tutta la storia della rivista; o almeno sino agli anni ‘90, quando viene relegato ai margini da un’attenzione sempre più focalizzata sulle strutture interne della lingua. Gli anni di maggior successo sono indubbiamente quelli compresi tra il 1926 e il 1942, quando la considerazione della dimensione spaziale viene stimolata dall’affermazione della neolinguistica e, quindi, della geografia linguistica propriamente intesa. Si segnalano infine le forti oscillazioni alle quali la curva relativa ai dati annuali è soggetta: un simile andamento è dovuto al fatto che si tratta di una tematica non autonoma, deve necessariamente legarsi a topic che rimandino in maniera più diretta a un livello dell’analisi linguistica.

Chiudiamo il capitolo riassumendo il profilo tematico di ciascuno dei periodi in cui abbiamo scomposto la storia dell’AGI; lo facciamo proponendo un grafico riepilogativo, che andremo poi ad analizzare in maniera sintetica, limitandoci quindi a rilevare gli aspetti più importanti ed evidenti142: una più estesa disamina è stata realizzata nei capitoli precedenti.

Figura 35 – Sintesi del profilo tematico dei sei periodi individuati nella storia dell’Archivio Glottologico

Italiano.

Primo periodo: 1876-1905

Tra le tematiche di ricerca prevale la fonetica, la quale si affianca agli studi lessicali e all’interesse filologico – che in questi anni conosce la sua massima fortuna. Il topic maggiormente caratterizzante il periodo è però relitti lessicali, il quale contiene parole e varianti formali che verranno successivamente considerate arcaiche e quindi abbandonate.

Secondo periodo: 1910-1923

La fisionomia è affine a quella del periodo precedente, si ha però la scomparsa dei relitti lessicali e una notevole espansione degli studi fonetici. Significative sono la forte affermazione del topic

geografia linguistica e toponomastica e la evidente crescita dell’approccio sociolinguistico.

Terzo periodo: 1926-1942

Prevalente è la geografia linguistica, ambito che non esercita però un reale dominio: all’interno del paradigma neolinguistico essa attrae nella sua orbita gli studi sul lessico e l’approccio

142 Nei paragrafi nei quali si discutono i dati, il colore della barra laterale riprende quello associato al topic prevalente nel periodo considerato.

sociolinguistico, il quale, pur secondario, registra una crescita costante; inoltre, nel complesso, tutti i principali topic risultano adeguatamente rappresentati. L’evento più importante del periodo è l’improvviso abbandono degli studi fonetici, una profonda trasformazione causa di un’autentica rivoluzione tematica.

Quarto periodo: 1950-1988

Non è possibile individuare una tematica dominante, emergono una notevole ricchezza e un sostanziale equilibrio tra gli argomenti affrontati. Si può però segnalare l’avanzata dei topic periferici rispetto agli interessi centrali della linguistica che, sul piano quantitativo, sopravanzano fonetica, morfologia e sintassi: lo sguardo si rivolge con insistenza al di fuori della lingua. Le ricerche che hanno per oggetto le lingue antiche conquistano la più ampia porzione del sub corpus.

Quinto periodo: 1989-1993

Presente una buona varietà tematica, caratterizzata dal mantenimento di una fondamentale armonia tra i topic. A caratterizzare il periodo sono però la forte crescita della morfologia e la conquista di una porzione significativa del sub corpus da parte dalla sintassi, due ambiti di ricerca che causeranno una progressiva marginalizzazione di tutti gli altri interessi.

Sesto periodo: 1994-2014

Si tratta del periodo che esibisce la minore varietà tematica: la morfologia e la sintassi, complessivamente, coprono il sub corpus per oltre il 65%, con la seconda che comunque prevale sulla prima attraendola nella propria orbita. Tutti gli altri topic appaiono trascurabili, fatta salva la linguistica indoeuropea che, comunque, si inserisce nel quadro degli studi morfosintattici ed è quindi, rispetto ad essi, complementare e non concorrente.