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Strategia governativa per l'inclusione dei cittadini rumeni di minoranza rom (per il periodo 2012-2020)

CAPITOLO VI L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ ROM IN ITALIA E ROMANIA

PARTE SECONDA: L’INTEGRAZIONE DEI ROM: IL CASO RUMENO 1.I rom e la Romania: un inquadramento

4. Strategia governativa per l'inclusione dei cittadini rumeni di minoranza rom (per il periodo 2012-2020)

Per imprimere un nuovo slancio alle politiche nazionali degli Stati membri per l’integrazione dei rom e per garantire anche a essi standard minimi in materia di accesso a occupazione, istruzione, alloggio e assistenza sanitaria, la Commissione europea, ha pubblicato nel 2010 il suo primo documento di indirizzo dal titolo “L’integrazione sociale ed economica dei rom in Europa”106 e l’anno successivo ha

presentato il più volte citato “Quadro dell’Unione europea per strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”107.

In risposta alla “strategia modello” proposta dall’Unione europea, il Governo rumeno con la decisione n. 1.221 del 2011, adotta la Strategia governativa per l'inclusione dei cittadini rumeni di minoranza rom108 (per il periodo 2012-2020),

considerata una prosecuzione della Strategia del Governo rumeno 2001. Lo scopo della nuova Strategia è di garantire ai cittadini rumeni di etnia rom parità di accesso in materia di istruzione, occupazione, alloggio, sanità, cultura e infrastrutture. Essa è stata purtroppo adottata frettolosamente, senza aver valutato la in assenza di una valutazione della Strategia precedente, senza una consultazione con la società civile e senza prendere in considerazione le osservazioni che quest’ultima

104 TANASESCU S., Protezione giuridica e inclusione sociale della minoranza rom in Romania, in

BONETTI P., op. cit., p. 521; SELEJAN-GUTAN B., RUSU H., Are there Underprotected Minorities in

Europe?, cit.

1035 SELEJAN-GUTAN B., RUSU H., op. cit.

106 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e

sociale europeo e al Comitato delle Regioni, L'integrazione sociale ed economica dei Rom in Europa, del 14 aprile 2010, COM(2010) 133 definitivo.

107 Comunicazione della Commissione “Quadro dell’Unione europea per le strategie nazionali di

integrazione dei Rom fino al 2020”, del 5 aprile 2011, approvata dal Consiglio nella seduta del 23-24 giugno 2011, COM(2011) 173 definitivo.

108 La Strategia del Governo rumeno per l'inclusione dei cittadini rumeni di minoranza rom per il

periodo 2012-2020 è stata adottata con la decisione n. 1221 del 14 dicembre 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Parte I, n. 6 del 4 gennaio 2012.

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aveva presentato in passato109.La Strategia governativa per l'inclusione dei cittadini

rumeni di minoranza rom è stata oggetto di un riesame, al fine di affrontare le lacune individuate dalla Commissione110 e per allinearla alle nuove realtà socio-

economiche del paese111.

Attualmente, l’integrazione dei rom è oggetto della nuova Strategia del Governo rumeno per l'inclusione dei cittadini rumeni appartenenti alla minoranza rom, per il periodo 2015-2020 (d’ora in poi Strategia 2015), adotta il 14 gennaio 2015.

4.1. Segue: Strategia del Governo rumeno per l'inclusione dei cittadini rumeni appartenenti alla minoranza rom (2015-2020)

L’obiettivo finale assunto dal Governo rumeno con la Strategia del 2015 è di accrescere l'inclusione socio-economica dei rom e di garantire ai membri di questa comunità, attraverso l'attuazione di politiche pubbliche, pari opportunità per quanto riguarda l’accesso all’istruzione e formazione professionale, occupazione, alloggi, servizi sanitari, infrastrutture, cultura, servizi sociali e la prevenzione e la lotta alla discriminazione. Per quanto riguarda le strutture responsabili per attuare la Strategia 2015, sono coinvolte sia istituzioni centrali, quali diversi ministeri, ma anche l’Agenzia Nazionale per i Rom, il Dipartimento per le Relazioni Interetniche o il Consiglio Nazionale per la Lotta contro la Discriminazione. Invece a livello locale sono coinvolti gli Uffici provinciali per i rom o gli Uffici di contea (instituiti all’interno delle prefetture per con ruolo di “pianificare e coordinare” le attività riguardante i rom).

109 Si tratta di una seria di osservazioni inviate dall’organizzazione non-governativa Rom, Romani

CRISS, disponibile all’indirizzo:

http://www.romanicriss.org/PDF/Comentarii%20cu%20privire%20la%20Strategie_ONG_final.pdf.

110 Ad esempio: “the Strategy does not meet the requirements of the Strategy as a public policy

document, generating significant difficulties for its implementation and monitoring and evaluation, moreover, there are no a database, a study serving as background for developing the policies as size of population, geographic distribution and specific problems faced by Roma, has no progress indicators and the budgetary indications are very general, the financial resources for the implementation of the Strategy were not clearly allocated; many of the measures foreseen in the Strategy had been already implemented before 2011, civil society or local authority was not involved in a real consultation process taking into consideration the remarks received from the civil society”.

111 ”This Strategy represents a necessary revision of the 2011 Strategy in the light of the new social

realities and challenges, which are underlined by data recently provided by the census of the population and housing by 2011, of the European objectives assumed in the Europe 2020 Strategy (the national objective assumed through the National Reform Programme aims at reducing the number of people at risk of poverty or social exclusion by 580,000 until 2020), and of the new context brought about by the possibility of accessing European funds in the period 2014-2020”, p. 6 della Strategia rumena del 2015, reperibile all’indirizzo:

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Una delle critiche rivolte alla Strategia 2015 è proprio il fatto che nella sua attuazione sono coinvolte una molteplicità di istituzioni con compiti e funzioni non sempre chiaramente assegnate.

La Strategia 2015 predispone un Punto di contatto nazionale112, quale il

Ministero per i Fondi Europei, con potere di coordinare lo sviluppo e l'attuazione della Strategia, “garante” che le politiche e le misure previste a livello nazionale sono in armonia con le raccomandazioni europee. Una relazione annuale sullo stato di attuazione della Strategia 2015 sarà inviata al Governo e, successivamente, alla Commissione Europea attraverso il Punto di contatto nazionale. Per garantire il monitoraggio e la valutazione delle misure d’integrazione dei rom è istituito il Comitato interministeriale, composto da rappresentanti delle istituzioni centrali con responsabilità nell'attuazione della Strategia 2015, a livello di Segretario di stato. Nell’ambito della Strategia 2015 sono previsti sei settori di intervento (istruzione, lavoro, salute, alloggio, infrastruttura e servizi sociali, cultura), articolati in obiettivi specifici e direction for action.La Strategia 2015 è accompagnata da piani d'azione per ciascuno dei principali settori d’intervento, stabilisce i risultati target, le fonti di finanziamento, il monitoraggio e prevede un sistema di revisione.

Istruzione

L'istruzione113 è una priorità anche per l’attuale Strategia dal momento che i

livelli di istruzione dei rom rimangono molto bassi114 nonostante alcuni risultati

incoraggianti ottenuti a livello universitario115. In effetti, ai rom sono riservati posti

speciali nelle Università, la lingua romanès è studiata all’Università di Bucarest come disciplina a sé stante, in più, i programmi scolastici includono la storia dei rom come materia di studio.

112 Strategia del Governo rumeno per l'inclusione dei cittadini rumeni appartenenti alla minoranza

rom (2015-2020), p. 49.

113 Per la situazione scolastica dei rom si rinvia a: Roma Situation in Romania. Between Social

Inclusion and Migration, Country Report, 2011, pp. 37-38, reperibile all’indirizzo : http://www.gitanos.org/upload/78/90/RUM_Roma_situation_in_Romania__between_socialinclusion _and_migrati on__sociological_study__3.pdf); i dati sono confermati anche dalla Strategia del Governo rumeno 2015, p. 12 ss.

114 “In Romania, only 37% of Roma children aged 3-6 years are in pre-school education, and more

than 75% of the Roma children do not finish 8 years of study left the education system 5.45% of Roma children with age between 11-14 years do not attend school anymore, with respect to illiteracy 27.4% of the Roma adults over 16 years old declared that they cannot read and write, but more affected by illiteracy are Roma women, 23% of the Roma population did not graduate any school”. Per i dati si veda: UNDP/World Bank/EC Regional Roma Survey, Romania, 2001, all’indirizzo: http://europeandcis.undp.org/data/show/D69F01FE-F203-1EE9-B45121B12A557E1B).

115 “According to 2011 census data, the distribution of persons having graduated higher education is:

14.8 % for persons who declared themselves as Romanian; 10.2 % for persons who declared themselves as Hungarian, 0.7 % for persons who declared themselves as Roma, 3,397 Roma people with higher education were identified”, Strategia 2015, p. 13.

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Poiché molti rom non finiscono le scuole elementari116, l’obiettivo sostanziale

nel settore educativo è “the lowering of early school drop-out rate to a maximum of

11.3 %”. Altri obiettivi specifici fissati dal Governo nella Stategia 2015 sono:

reducing educational development gap between Roma children and those who do not belong to this minority in terms of school attendance, school performance level, (pre-primary, primary, lower-secondary, upper-secondary, tertiary); socio- economic conditions (in aspects that: block educational inclusion (food, clothing, living conditions, health status), inter alia, by granting support for the improvement of the family’s economic condition or ensuring free daily transport from home to school); the number of cases of discrimination in schoolsand segregation in schools on grounds of ethnicity, social status, disabilities or any other criteria which affect children and young people belonging Roma minority; to develop the Roma ethno- cultural identity through education, in accordance with national and EU legislation117. Per raggiungere gli obiettivi proposti, la Strategia 2015 menziona tra

le principali misure da prendere i programmi nazionali destinati ai rom. Tali programmi sono concepiti per facilitare l’accesso dei bambini rom all’asilo o ai centri per bambini, per assumere mediatori laddove il numero dei bambini e degli studenti rom è almeno il 15%. Inoltre, si intende continuare una serie di programmi di successo118 e di interventi di azione positiva (ad esempio, posti speciali per i rom

nel campo dell'istruzione superiore, istruzione e formazione professionale) o l’implementazione dei programmi-supporto (fornitura di cibo, materiale scolastico, ecc)

Occupazione

L’emarginazione in seguito alle riforme post socialiste, il periodo economico particolarmente difficile che attraversiamo, i livelli bassi d’istruzione, la discriminazione da parte dei datori di lavoro vis-à-vis dei membri appartenenti alla minoranza rom, sono tra i principali ostacoli strutturali che incidono sull’integrazione nel mondo lavorativo119. Negli anni più recenti, ci sono stati alcuni

116 SURDU L., VINCZE E., WAMSIEDEL M., School Attendance, Absenteeism and Discrimination

Experience in Case of Roma in Romania, Vanemonde Printhouse, Bucharest, 2011.

117 Strategia del Governo rumeno per l'inclusione dei cittadini rumeni appartenenti alla minoranza

rom (2015-2020), p. 17.

118 Ad esempio, "School after school”, "A second chance”, programmi che mirano a garantire l'accesso

all'istruzione anche agli adulti che non hanno completato il ciclo primario.

119 Sulle difficolta incontrate dai rom per inserirsi nel mondo lavorativo si veda: DUMINICA G., PREDA

M, Access of the Roma to the labour market, Agentia “Impreuna”, 2003, p. 21, available in Romanian a

at:

http://www.agentiaimpreuna.ro/files/publicatii/Accesul_romilor_pe_piata_muncii.pdf;

DUMINICA G., CACE S., Politicies of Social Inclusion for vulnerable groups,2008, p. 48, reperibile:

200

tentativi di migliorare le possibilità di occupazione, di promuovere/incoraggiare l’inserimento lavorativo dei rom120, ma a quanto è riportato dalla Strategia 2015,

alle pagine 13-14: “only one out of ten Roma has had an employment contract with indefinite duration in the last two years, and 52 % of the Roma state that they have not found employment in this period. Female Roma participation on the labour market is particularly weak, as only 27 % of them carry out economic activities and 36 % of them state they are looking for a job; most of female Roma have to provide care for many children early in their life. Active Roma people are mostly self- employed, and only 10-15 % of them are employees. Most of the Roma employees either do not have any qualification or perform activities that do not require any qualification. On the whole, within the Roma population of Romania aged 15 or above, 38 % work as unskilled workers, 32 % have occupations requiring a qualification (workers, sellers, traders), 9 % are agricultural workers, and 13 % have traditional Roma occupations”.

Per le ragioni sopra riportate l’obiettivo specifico rimane di: “ improve the

market participation of Romanian citizens belonging to Roma minority”. Per

migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, le soluzioni e le azioni individuate nella Strategia 2015 sono: promuovere campagne per far incontrare i datori del lavoro e i rom in cerca di lavoro o disoccupati, fornire servizi di consulenza gratuiti per chi è alla ricerca di un posto di lavoro, accordare delle facilitazioni o delle indennità di occupazione, consulenza gratuita per gli imprenditori rom, vantaggi e incentivi per le aziende che assumono persone provenienti da un gruppo svantaggiato, lo sviluppo delle competenze e la certificazione (attraverso corsi di formazione e servizi di valutazione e certificazione gratuiti).

Sanità

Giacché garantire l’assistenza sanitaria di base rimane ancora un problema121,

nonostante il fatto che Governo rumeno si era già impegnato con la Strategia 2001 ad investire nell’istituzione di mediatori sanitari per le comunità rom, in materia di salute l'attuale Strategia mira a: improving access of Roma citizens, to basic to basic healthcare: preventive and curative services, risk reduction and disease prevention

120 “The Roma Minority from Romania, have one of the lowest participation rates” (European Union

Agency for Fundamental Rights, EU‐MIDIS, European Union Minorities and Discrimination Survey, Main Results Report, 2009, p. 38, available at:

http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/663-FRA-2011_EU_MIDIS_EN.pdf.)

121 “The Roma minority’s life expectancy is on average 6 years lower than that of the non- Roma

population of Romania” and the 2011 Regional Study of UNDP, World Bank and European Commission shows that “only 2.6 % of the Roma in Romania live longer than 65 years as compared to 18 % of the general population”, si veda: World Bank, Interim Report, September 2013 e la Strategia 2015, p.15.