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Sviluppo economico

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III) IL PROGRAMMA LEGISLATIVO E DI LAVORO DELLA COMMISSIONE PER IL 2010

III.5 Sviluppo economico

III.5.1 Le proposte della Commissione per il 2010

Dati i bassi tassi di crescita economica dell'Unione Europea rispetto a quelli degli Stati Uniti, della Cina, dell'India e di alcuni paesi del Sud-est asiatico, nel marzo del 2000 i Governi europei lanciarono la già citata strategia di Lisbona, con incidenza principale sugli aspetti economici.

Giunti alla scadenza fissata, gli stessi Governi e la Commissione Europea hanno dovuto riconoscere l'insuccesso di tale strategia e ammettere che i metodi adottati si sono dimostrati inadeguati per realizzarne gli obiettivi prefissati. La drammatica crisi economica che sta flagellando anche l’Europa a partire dall’inizio del 2008 ha ulteriormente ridotto i tassi di crescita, imponendo una pronta reazione a livello comunitario.

Nel quadro della Strategia “Europa 2020”, la Commissione europea ha perciò individuato una serie di misure di carattere legislativo e non legislativo che dovrebbe garantire stabilità ai mercati finanziari, lavorando per fronteggiare la crisi economica in atto.

Azioni di contrasto alla crisi economica. La Commissione prevede di adottare una comunicazione con la quale proporrà strumenti per rafforzare la capacità dell’area dell’Euro di promuovere la stabilità e la coesione dell’unione monetaria, potenziando l’infrastruttura di cooperazione già esistente contenuta nel patto per la stabilità e la crescita, e nell’agenda Europa 2020. Verrà inoltre suggerita l’implementazione dell’art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (che affida al Consiglio il compito di adottare misure concernenti gli Stati membri la cui moneta è l’euro), finalizzate a: 1) rafforzare il coordinamento e la sorveglianza della disciplina di bilancio; 2) indirizzare l’elaborazione dei loro orientamenti di politica economica, vigilando affinché siano compatibili con quelli adottati per l'insieme dell'Unione, e garantirne la sorveglianza). La Commissione prevede altresì di adottare una comunicazione per fornire alle autorità gli strumenti idonei a risolvere le crisi bancarie transfrontaliere, riducendo i costi per i contribuenti.

Le misure di carattere legislativo in cantiere riguardano l’adozione di direttive finalizzate a migliorare la trasparenza e la stabilità del mercato dei derivati (nuova direttiva); assicurare la prevenzione delle cattive pratiche nel ricorso ai derivati e agli altri strumenti finanziari (nuova direttiva); favorire l’aumento del livello di protezione dei depositi bancari dei consumatori, attraverso l’armonizzazione dei livelli di protezione per quelli fino a Euro 100,000,00 (revisione di direttiva esistente); rafforzare l’“integrità” del mercato, definendo le fattispecie di abuso, al fine di proteggere gli investitori e mettere in condizione le autorità di investigare e sanzionare gli abusi (revisione di direttiva esistente) e altre.

Innovazione ed industria. La Commissione europea prevede di adottare una comunicazione sull’Agenda digitale europea, che si propone di accelerare la diffusione dell'internet ad alta velocità e sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali per famiglie e imprese; una comunicazione su un piano europeo per la ricerca e l’innovazione; una comunicazione sulla “politica industriale nell’era della globalizzazione”, attraverso una molteplicità di strumenti quali la “smart regulation”, di cui si è

scritto nel paragrafo ad essa dedicato, gli appalti pubblici, la definizione delle regole e degli standard della concorrenza e altri.

Mercato unico. Sono previste misure legislative e non legislative, finalizzate a rilanciare il mercato unico Il mercato unico è un prezioso scudo contro l'attuale crisi economica. Impedisce l'attuazione di politiche egoistiche con le quali i singoli Paesi tenterebbero di scaricare i problemi sui paesi limitrofi invece di affrontarli direttamente. Gli Stati membri dell'UE hanno evitato di ricorrere a misure protezionistiche, che avrebbero acuito la crisi, ed hanno concordato un piano comune di ripresa. L'obiettivo è stimolare la domanda attraverso gli investimenti pubblici, introdurre una migliore regolamentazione del settore finanziario e creare posti di lavoro durevoli. Si prevede l’adozione di una comunicazione sulla strategia commerciale per Europa 2020 incentrata sulla conclusione dei negoziati commerciali multilaterali e bilaterali in corso, su una migliore attuazione degli accordi esistenti, e su iniziative finalizzate all'apertura degli scambi per i settori del futuro come prodotti e servizi ad alta tecnologia, tecnologie e servizi ambientali e standardizzazione internazionale, nonché un piano d'azione dell'UE in previsione del vertice del Consiglio d’Europa del 2015 sugli obiettivi di sviluppo del millennio.

In questo contesto verranno regolamentate le necessità di traduzione per il futuro brevetto UE affinché diventi spendibile in tutti i Paesi UE.

Agricoltura. Il territorio dell'UE è cosparso di aziende agricole e di foreste, due elementi vitali per la nostra salute e la nostra economia. La politica agricola comune dell'UE garantisce che agricoltura e tutela dell'ambiente procedano di pari passo, contribuisce allo sviluppo del tessuto socioeconomico delle comunità rurali e svolge un ruolo essenziale nella ricerca di soluzioni alle nuove sfide come i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, le bioenergie e la biodiversità. La Commissione presenterà una comunicazione sul futuro della politica comune in materia di agricoltura, per consentire ad un'agricoltura sostenibile, produttiva e competitiva di dare un contributo importante a “Europa 2020”, basandosi sul potenziale di crescita e di occupazione delle zone rurali e garantendo al tempo stesso una concorrenza leale.

Pesca. E’ in cantiere una riforma radicale della politica comune della pesca onde porre le basi per un'industria europea che sia veramente redditizia e sostenibile e per lo sviluppo di una politica marittima integrata.

Coesione territoriale, economica e sociale. La Commissione pubblicherà anche il quinto rapporto sulla coesione territoriale, economica e sociale e sull’integrazione delle priorità europee.

III.5.2 Le proposte più significative della Commissione dopo il 2010

Agricoltura. Si prevede una proposta legislativa finalizzata ad attuare la comunicazione su una politica agricola comune dopo il 2013; un pacchetto per una politica sulla qualità dei prodotti agricoli. Commercio. Si prevede una comunicazione sulla politica europea degli investimenti.

Consumatori. Si prevede un libro verde sui meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie. Industria e impresa. Si prevedono una comunicazione su una road map per

un’economia a basso consumo di carbone entro il 2050; una comunicazione sui veicoli verdi; una comunicazione sulla responsabilità sociale delle imprese; una comunicazione sulle materie prime;

una comunicazione sulla competitività sostenibile nel settore delle costruzioni Mercato interno. Si prevede un libro bianco per il rilancio del mercato interno; una proposta legislativa su un quadro comune per la soluzione delle crisi aziendali; una comunicazione sul “public procurement”; un libro verde sulle strategie per promuovere l’e-procurement. Pesca. Si prevede una proposta di riforma della politica comune in materia di pesca. Turismo. Si prevede una comunicazione su un quadro rinnovato di politiche per il turismo; una revisione della direttiva n. 90/314/CEE sui pacchetti turistici per viaggi e vacanze.

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