2. Attuali tendenze di mutamento globale
2.5. La transizione tecnologica
Sull’insieme delle trasformazioni globali, di cui abbiamo tratteggiato brevemente i contorni, si innestano i progressi scientifici e tecnici.
Come illustra Bauernhansl (2017, pp. 6 ss.), i tanti cambiamenti attesi per i prossimi decenni, a partire da quelli socio-demografici, richiederanno
46 Harborth 1992; Rist 1997, pp. 174-198; Lanza 2002.
47 L’amplificazione dei disastri naturali è dovuta all’uso (dissennato) che abbiamo fatto
del territorio. Esempi tra i tanti sono stati l’uragano Kathrina che investì la città di New Or- leans nel 2005 e il terremoto di Haiti nel 2010, circostanze in cui i più colpiti furono aree e popolazioni meno resilienti a simili evenienze; in Italia il sisma dell’Aquila nel 2009 causò molte vittime a seguito della negligenza con cui la Casa dello studente era stata costruita con cemento disarmato.
48 International Strategy for Disaster Reduction, United Nations, n.d. Making cities resil-
ient. 2010–2011 World Disaster Reduction Campaign. http://www.unisdr.org/english/ca- mpaigns/campaign2010-2011/documents/campaign-kit.pdf.
49 https://www.un.org/development/desa/publications/graphic/world-urbanization-pros-
pects-2018-more-megacities-in-the-future;https://www.un.org/development/desa/en/ne- ws/population/2018-revision-of-world-urbanization-prospects.html
l’aumento della produzione di beni e servizi. La riduzione della quota di popolazione povera nei paesi emergenti, il miglioramento della qualità del- la vita e il sorgere di classi medie locali portano a una crescita dei consumi (Bianco 2013). L’aumento dei consumi sarà concentrato soprattutto in Asia (Kahras 2010 e 2017).
A differenza di quanto è avvenuto fino a ora l’incremento dei consumi non sarà solo di carattere quantitativo ma anche qualitativo. Questo signifi- ca che le merci e i servizi offerti dovranno essere sostenibili: più sofisticati, concentrati nelle città, orientati alla personalizzazione per meglio aderire alle esigenze e ai desiderata dei consumatori. Per questa ragione l’inno- vazione tecnologica che la digitalizzazione rappresenta e alla quale dedi- cheremo i prossimi due capitoli può fungere da chiave di volta per rilancia- re il sistema economico, altrimenti asfittico nei paesi avanzati e non ancora a pieno regime nei paesi in via di sviluppo a lungo rimasti esclusi dal be- nessere50.
Una prima osservazione da fare è che la tecnologia è divenuta più eco- nomica, più snella, più flessibile e più facile da usare e praticare usability, questo il termine utilizzato per prodotti e servizi digitali efficienti e svilup- pati a misura del cliente (Stummeyer 2018). Il livello dei dispositivi te- cnologici ormai si adatta al palmo della mano. Ciò consente di svolgere, in modo semplice e veloce molti compiti che in precedenza richiedevano ap- prendimento e abilità specifiche per navigare, interpretare e prendere deci- sioni complesse. Di questo non possono che beneficiarne i paesi e i soggetti economicamente meno avanzati. Si pensi in particolare alle tecnologie per le comunicazioni (smartphone e loro app). Esse sono sempre più frequen- temente utilizzate dai contadini africani per decidere le coltivazioni da in- traprendere e accelerare lo sviluppo rurale51.
Nei decenni addietro era fisicamente necessario piantare sul terreno i pa- li e farci passare sopra il filo del telefono. Oggi un satellite copre migliaia di chilometri quadrati. Di conseguenza comunicare, inviare e ricevere in- formazioni, trasmettere e diffondere, scambiare dati, notizie anche da fonti
50 Questo punto di vista è ben chiarito dalle parole di Skilton e Hovsepian: «[…] the
drivers for the 4th Industrial Revolution are not individual technologies, but the fusion of a number of advanced technologies together with novel problem solving mindsets and ap- proaches, which are likely to have a significant impact on businesses and society. […]. The 4th Industrial Revolution is now underway and we can expect to see many changes as new technologies mature and reach the marketplace; the ever increasing fusion of maturing tech- nologies will enable humanity to solve problems that were considered impossible just a dec- ade prior», (2018, p. 303).
51 http://www.fao.org/family-farming/detail/en/c/381860/. Il testo completo in
https://www.gatesnotes.com/~/media/Files/Development/African-Farmers-in-the-Digital- Age.pdf?la=en
e in formati diversi (voce, video, scritti) è più facile e meno costoso. Inoltre le tecnologie standardizzano, uniformano i formati delle comunicazioni in paesi anche molto diversi tra loro per lingue, storia e culture. Infine, a se- guito del successo produttivo ed economico dei paesi del sud est asiatico a partire dagli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso e ora dei paesi emergenti co- me Cina e India, l’Occidente sta gradualmente perdendo il controllo della tecnologia e non solo di quella dell’informazione e della comunicazione.
Tutto ciò rende possibile alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo in- vestire sul loro futuro. Lo fanno utilizzando le nuove tecnologie che in quei contesti trovano terreno vergine. Ad esempio, se si pianifica di costruire nuovi insediamenti urbani lo si farà utilizzando le nuove tecnologie e nuovi materiali edilizi52. E questi verranno acquistati a prezzi concorrenziali da
altri paesi emergenti. In Europa l’ultima grande ricostruzione di massa è stata nel dopoguerra.
Certo, non è tutto oro quel che riluce e per i paesi emergenti oggi la strada per lo sviluppo è ancora lunga e tortuosa. Tuttavia, la condizione in cui si trovano attualmente questi paesi è meno sfavorevole che in passato e possiamo definirla con Bianco e D’Anselmi (2016) come «il vantaggio dell’attaccante».
Prima di esaminare i processi digitali e delle tecnologie interessate, è opportuno chiarire, brevemente, il nesso tra le tendenze di trasformazione globale e le nuove tecnologie. I cambiamenti che la globalizzazione ha in- dotto su scala mondiale, come abbiamo visto si sono prodotte in ogni ambi- to: economico-produttivo, politico, socio-culturale, tecnologico. Una volta che questi mezzi, soprattutto quelli tecnologici, si sono diffusi e sono di- ventati lo standard condiviso, la competizione, seppur serrata, e la collabo- razione si sono riequilibrate. In tempi brevi, i precedenti rapporti di forza su scala globale sono entrati in crisi, e le vecchie gerarchie hanno iniziato a cedere. Progressivamente le differenze tra aree avanzate e regioni meno sviluppate del pianeta si sono venute erodendo, tanto che un autore come Friedman (2007) ha definito questo fenomeno con un’efficace espressione: «il mondo è piatto».
Da quanto abbiamo visto e per l’influenza delle traiettorie di trasforma- zione globale ben si comprende la rilevanza della svolta tecnologica. Da un lato, la digitalizzazione, in quanto portatrice di innovazione rappresenta una
52 Come chiarisce il WEF (2018, p. 6) «a range of socio-economic trends drive[s] busi-
ness opportunities in tandem with the spread of new technologies, such as national economic growth trajectories; expansion of education and the middle e classes, in particular in devel- oping economies […]. By contrast, technological and social trends expected to negatively impact business growth include increasing protectionism; cyber threats; shifts in government policies; the effects of climate change; and increasingly ageing societies».
spinta per l’economia, permettendo la creazione di nuovi prodotti e renden- do la produzione più efficiente (Drossel et al. 2018, p. 198). Essa infatti ga- rantisce flessibilità e migliore allocazione delle risorse nel processo produt- tivo, grazie all’automazione (Mühleisen 2018; Hildebrandt, Landhäußer, 2017). Dall’altro, le nuove tecnologie permettono il passaggio a una eco- nomia più ecosostenibile anche grazie ai progressi delle nuove tecnologie energetiche (WEF 2018, p. 6). Esse promettono di conciliare produzione e salvaguardia ambientale (Lübberstedt 2017, pp. 329 ss.; Singh 2012, cap. 2). Le nuove tecnologie più efficienti, più sostenibili, più aderenti alle ne- cessità dei consumatori/utenti consentirebbero dunque al mondo di uscire dalla doppia impasse in cui al momento ci troviamo, quella economico- produttiva e quella di carattere ambientale53.
Dopo aver delineato in questa prima parte gli aspetti teorici del muta- mento sociale così come contemplati dalla tradizione del pensiero sociolo- gico e le attuali tendenze delle trasformazioni globali, nei due capitoli che seguono concentreremo la nostra attenzione sui processi e le tecnologie di- gitali, quali fattori di cambiamento complessivo che si sta realizzando.
53 «At the same time, new digital technologies could provide the greater productivity
growth needed for a more rapid and better sustained global economic expansion, which is required to achieve the Sustainable Development Goals of the 2030 Agenda for Sustainable Development», UNCTAD, 2018a, p. 2.