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La tutela ambientale europea incontra la RSI: il Libro Verde del 2001 “Promuovere un

2. Analisi degli strumenti di tutela dell'ambiente in rapporto alla RSI nel diritto

3.2. La tutela ambientale europea incontra la RSI: il Libro Verde del 2001 “Promuovere un

Per raggiungere i citati obiettivi, l'Unione ha prima pubblicato il Libro Verde780 del 2001,

oggetto del presente paragrafo, e poi con la Comunicazione n. 347 del 2002781, in seguito

approfondita, ha invitato le parti sociali a favorire una maggiore diffusione dei principi di RSI, quale sistema avente un rilevante impatto positivo sui fattori economici e sociali, suggerendo una interazione tra il rispetto della normativa vigente e l’adozione di codici di condotta di natura volontaria, contribuendo, inoltre, alla realizzazione di parametri ambientali adatti a guidare le imprese nel rispetto dell'ambiente.

Quindi la Commissione ha avanzato la proposta di creare un sistema di dialogo integrato su tutti i livelli interessati, nazionale, europeo ed internazionale, al fine di diffondere estensivamente i concetti della RSI: ciò anche per coinvolgere le imprese a prendere coscienza del fatto che non sono soggette solo ad obblighi di tipo giuridico sulla base delle varie normative, ma che hanno anche dei doveri di natura etica nei confronti dell'ambiente e dei diritti fondamentali, i quali richiedono che le stesse adottino nuovi comportamenti socialmente responsabili.

779 Sempre articolo 3, nello specifico il paragrafo 5.

780 Libro Verde (Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento e al Comitato Economico

e Sociale della UE, COM (93) 47, Bruxelles, 18.07.01.

781Commissione UE: “Comunicazione della Commissione riguardo alla responsabilità sociale d'impresa”:

E' in questo contesto che si inserisce il Libro Verde782 sopra citato, denominato "Promuovere

un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese"783 : attraverso lo stesso

l'Unione ha inteso diffondere il principio secondo il quale l'adozione di comportamenti socialmente responsabili da parte delle imprese può essere letta in chiave di investimento e non solo come un costo.

Ciò può accadere in quanto l'adozione di condotte eticamente sostenibili può creare nuova ricchezza attraverso lo sviluppo della competitività, dell'immagine e del contenimento dei rischi legati alla frammentazione del libero mercato, conducendo quindi ad un quid pluris in termini di vantaggi economici.

Come peraltro accennato in precedenza, attraverso l’adozione di comportamenti socialmente responsabili, le imprese potrebbero ottenere un duplice vantaggio, ossia conseguire risultati economici positivi e mettere in pratica comportamenti etici, che è un valore di per sé, incoraggiando i propri interlocutori, quali clienti, fornitori, lavoratori, ad adottare lo stesso schema di rispetto ambientale, quindi in definitiva migliorando la propria immagine ed aumentando la fiducia della collettività nei propri confronti784.

La Commissione ha quindi esteso la definizione di responsabilità sociale conducendola ad acquisire il significato di adozione volontaria di buoni comportamenti miranti, in via non esclusiva, al miglioramento del proprio impatto sulla società, anche attraverso il perseguimento di modelli di creazione di utilità sociale785.

L'approccio innovativo è, peraltro, maggiormente proficuo quando si parla di RSI, dal momento che quest'ultima ha una dimensione evidentemente intersettoriale, pertanto questo consente di allargare il quadro di intervento, liberandolo dal classico approccio chiuso in comparti stagni.

In tale prospettiva si inseriscono le iniziative dei vari enti internazionali, direttamente richiamate dal Libro Verde, quali il Global Compact o le Guidelines OCSE, già esaminate in precedenza786.

782 Un Libro verde è una comunicazione con la quale la Commissione UE chiarisce lo stato di un

determinate settore e definisce la propria strategia in ordine alla risoluzione delle relative criticitá. Trattasi di atti atipici e “documenti di riflessione su un tema politico [...] destinati a tutti coloro – sia organismi che

privati – che partecipano al processo di consultazione e di dibattito” (Portale UE, 24.02.2009).

783 Commissione UE: Libro Verde dal titolo “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale

delle imprese” del 18.07.01.

784 Perfetti: La promozione della responsabilità sociale nel quadro UE. A cura di Acconci. Opera citata,

pagine 80 e seguenti. Anche Cutillo–Scovazzi: La responsabilità sociale d'impresa in tema di diritti umani

e protezione dell'ambiente. Opera citata.

785 Vedi capitolo precedente in tema di strumenti RSI dell’UE, dove la definizione di RSI viene approfondita. 786 Libro Verde, punto 17.

La strategia inserita nel Libro Verde e innestata in tutte le politiche U.E. è strettamente collegata alla RSI, dove quest'ultima viene richiamata e vestita di una doppia connotazione, interna ed esterna: sul piano interno il Libro evidenzia che i comportamenti socialmente responsabili hanno conseguenze principalmente sui soggetti interni all’impresa, come ad esempio i dipendenti, riguardando gli investimenti sul capitale umano, sulla salute e sulla sicurezza; sul piano esterno il Libro rileva che la RSI comporta una dimensione plurale che si può realizzare nella formazione di un network tra l’impresa e i propri interlocutori.

Il Libro Verde prevede anche forme concrete di indirizzo, come nel caso di trasformazione aziendale, dove lo stesso raccomanda il vaglio di ogni interesse e la partecipazione di tutte le parti interessate alla decisione di modifica del sistema d'impresa, attraverso un procedimento di consultazione simile a quello proposto dalla Convenzione di Aahrus nei confronti del potere pubblico787.

E’ possibile considerare, quindi, il Libro Verde il momento di tangenza tra la strategia europea di RSI e la strategia europea di protezione ambientale: nell'esatto punto di incontro il Libro Verde raccomanda l’adozione di sistemi gestionali che razionalizzino l'uso delle risorse naturali, attraverso una riduzione del loro consumo ed attraverso il controllo degli effetti che il loro sfruttamento può avere sull'ecosistema.

L'adozione di pratiche volte a preservare le risorse ha, ovviamente, conseguenze benefiche per l'ambiente, ma può costituire un vantaggio competitivo per l'impresa, perché realizza dei risparmi in termini economici, laddove è possibile razionalizzare l'uso delle stesse risorse: il Libro verde basa le proprie conclusioni su studi di carattere empirico, evidenziando come sia stato accertato, in alcuni casi, come le imprese socialmente responsabili possano accumulare, nel medio-lungo periodo, tutta una serie di vantaggi competitivi che ne aumentano la capacità reddituale788.

Le imprese, inoltre, dovrebbero sviluppare la loro rete commerciale in modo trasparente, cioè permettendo a chiunque di poter accedere alle informazioni che stabiliscono un collegamento tra una data impresa ed un ente terzo, perché la propria immagine può essere compromessa anche dalle condotte dei propri soci commerciali. Pertanto è raccomandata una selezione ex

ante sui rapporti economici, incoraggiando l'adozione di buone pratiche anche da parte degli

interlocutori789.

787 Il Libro verde prevede che, in caso di trasformazione, debbano essere presi in considerazione tutti i

rischi possibili e debbano essere selezionate le scelte anche sulla base del loro impatto sugli interessi non solo aziendali, ma anche facenti capo ai lavoratori o ai diritti aziendali.

788 Libro Verde, vedi punto 39.

789 Possono realizzarsi anche forme di join venture tra società in tema di capitali, dove un'impresa

maggiormente competitiva acquista una partecipazione di una impresa meno sviluppata, per condizionarne in termini positivi lo sviluppo, facendo cioè da traino commerciale. Ciò accresce, da una parte, la

L'impresa che voglia proiettare sull'opinione pubblica una immagine socialmente sostenibile dovrebbe anche rispettare i criteri etici rispetto alle forniture di beni ai clienti, con i quali può negoziare relazioni durature “concentrando l’insieme della loro organizzazione sulla

comprensione delle loro aspettative e fornendo loro una qualità, una sicurezza, un’affidabilità e un servizio superiori”790.

Il Libro Verde, pur dedicandosi al tema dello sviluppo sostenibile, non dimentica di affermare il rispetto dei diritti umani: il Libro accenna a considerare i casi delle multinazionali che si frammentano nei territori di molti Paesi, in altre parole affronta il problema per eccellenza della RSI, ossia l’imputazione della responsabilità. Pur non approfondendo la questione, il documento incoraggia la prassi dell'utilizzo volontario dei codici di condotta, i quali possono funzionare quale strumento integrativo delle norme interne, europee ed internazionali. Tali codici di condotta, già esaminati, possono stabilire anche livelli minimi di tutela che devono essere rispettati da tutti i portatori di interesse, pertanto anche dagli interlocutori commerciali dell'impresa che intenda adottarli.

Secondo il Libro Verde, la struttura del codice dovrebbe essere modellata conformemente ai principali strumenti internazionali in materia, come le Guidelines dell'OCSE, e dovrebbero essere applicati in ogni forma e misura sia dalla capogruppo, sia dalle controllate, sia da tutti i partner commerciali dell'impresa.

Un altro tema primario affrontato dal documento riguarda la questione del controllo sul rispetto dei codici: secondo il Libro Verde occorre implementare le pratiche di verifica, in modo da consentire un costante monitoraggio sull'esecuzione proficua del codice autonomamente adottato. Gli strumenti di controllo, inoltre, dovrebbero essere elaborati in accordo con tutte le parti sociali, le quali, del resto, fungeranno da leva per consentire un effettivo controllo dei comportamenti dell'impresa791.

Il Libro suggerisce di adottare la possibilità garantita dai meccanismi di etichettatura sociale o ecologica, aventi lo scopo di informare i consumatori circa le pratiche di realizzazione dei prodotti, ossia se commercializzati o meno da imprese socialmente responsabili792.

Per terminare la disamina dell’argomento, è opportuno rilevare come il Libro Verde possa essere considerato uno strumento fondamentale attraverso il quale la Commissione si è dedicata al tema della RSI in rapporto con il diritto ambientale: tale documento ha consentito

competitività dell'impresa acquirente e, dall'altra parte, consente all'impresa che ha venduto alcune partecipazioni di beneficiare dei ritorni di immagine derivanti dalla stessa vendita.

790 Libro Verde, vedi punto 51.

791 Libro Verde, vedi punto 58 a proposito dei sistemi di controllo integrati dalla partecipazione delle parti

sociali, quali le autorità e le associazioni portatrici di determinati interessi.

792 Montanari: Sviluppo sostenibile, certificazione ed etichettatura. Il ruolo U.E.. A cura di Rossi in

l'avvio di un dialogo costante con tutte le parti sociali, dedicato all'elaborazione di nuovi progetti operativi793.

Il Libro, in uno all'avviato dialogo aperto sulla RSI, ha permesso l'interessamento dell'opinione pubblica europea ai temi trattati, con l'apporto di imprese, associazioni promotrici di interessi quali quelli ambientali, sindacali o dei consumatori794, che hanno

spinto la strategia europea sulla RSI verso una maturazione più profonda.