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DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTER

2.3.3 I vantaggi location specific

Uno dei vantaggi principali conseguenti alla realizzazione di un IDE, ha origine dalla localizzazione dell’impresa nel Paese estero e nelle risorse che esso può offrirle. Questi vantaggi variano da Paese a Paese e possono riguardare sia gli input che gli output.

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Tra i vantaggi localizzativi si possono individuare dei vantaggi specificatamente economici, dei vantaggi socio-culturali ed, infine, dei vantaggi politici.

I vantaggi di natura economica derivano dal fatto che un’impresa localizzata in diverse aree geografiche, può disporre di significativi vantaggi di costo.

Assumendo questa prospettiva, Dunning rileva tre spinte fondamentali alla realizzazione di un investimento diretto estero:50

gli investimenti low cost seeking, realizzati per trasferire determinate attività della catena del valore in aree geografiche dove la realizzazione di tali attività risulta meno onerosa. I vantaggi di cui l’impresa può beneficiare sono legati alla qualità e alla quantità dei fattori di produzione e dei beni intermedi offerti, nonché al loro costo. A questo proposito, un particolare motivo che spinge l’impresa alla realizzazione di IDE è la possibilità di beneficiare del fattore lavoro a basso costo, presente soprattutto nelle economie in via di sviluppo.

gli investimenti market seeking, finalizzati ad entrare nei marcati ad alto tasso di sviluppo e nei quali l’impresa internazionalizzata ha la possibilità di sfruttare significativi vantaggi competitivi, rispetto agli operatori locali.

La dimensione del mercato, in particolare, risulta essere un fattore determinante per l’attuazione degli IDE. La maggior parte degli investimenti è, infatti, diretta verso grandi mercati poiché, dato che investire in un Paese estero comporta ingenti costi fissi, le imprese sono inclini ad affrontarli solo se le vendite potenziali previste sono sufficientemente consistenti.

gli investimenti natural source seeking, volti ad assicurare all’impresa un accesso privilegiato ai fattori produttivi cruciali per il processo produttivo e che risultano difficilmente reperibile in altre aree geografiche, mercato di origine compreso. Gli IDE verticali, in particolare, sono effettuati specialmente tra Paesi che presentano differenti dotazioni e costi dei fattori. E’ opportuno sottolineare come non sia facile stimare gli effetti dei differenziali tra fattori sui flussi di IDE. In primo luogo, le differenze nei costi e nelle dotazioni dei fattori potrebbe essere controbilanciato da una differenza nella produttività di tali fattori, che risulta di difficile misurabilità. In secondo luogo, le dotazioni di fattori sono difficilmente accertabili con precisione e pertanto si procede con statistiche approssimative.

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Non vanno infine sottovalutati gli investimenti strategic asset seeking, finalizzati ad acquisire risorse strategiche sul mercato estero. In alcuni casi, ad esempio, le imprese hanno deciso di investire all’estero per acquisire conoscenze nell’area R&D oppure hanno localizzato attività ad alto valore aggiunto in aree geografiche specializzate.

Accanto alle motivazioni principali, Dunning, individua altre tipologie di vantaggi economici che possono spingere l’impresa ad operare all’estero:

le agevolazioni, fiscali o meno, offerte dal Paese ricevente. Per attrarre le imprese estere, molti Paesi prevedono generosi incentivi come i sussidi diretti, le agevolazioni fiscali e altre politiche attive. Questi sussidi fanno diminuire i costi fissi e operativi per la costituzione di una controllata estera e possono pertanto attirare l’attenzione degli investitori esteri sul Paese che li promuove. Secondo studi recenti, le agevolazioni non influenzano tanto la decisione di andare all’estero, quanto la scelta localizzativa delle proprie attività.

i costi del commercio internazionale. Nello specifico, aspetti come i costi e la qualità del trasporto, la distanza e le barriere originate dalle politiche commerciali, nonché le infrastrutture di comunicazione, costituiscono una determinante molto importante per gli IDE. Gli IDE verticali soprattutto, prevedendo scambi frequenti di componenti tra unità produttive, sono particolarmente scoraggiati da questa tipologia di costi.

il grado di sviluppo del settore dei servizi connesso alla produzione e alla commercializzazione del prodotto. La presenza di una rete distributiva efficiente, di strutture commerciali adeguate, di servizi legali e di consulenza, può portare l’impresa a scegliere di internazionalizzarsi attraverso un IDE.

Tra i vantaggi di natura socio-culturale vanno inclusi:

la vicinanza culturale tra il Paese di appartenenza dell’impresa investitrice e il Paese estero, in termini di linguistica, di usi e costumi, nonché di atteggiamento verso il mercato;

l’atteggiamento, positivo o meno, del Paese ospite verso gli IDE e gli operatori stranieri.

- 65 - Infine, sono vantaggi appartenenti alla sfera politica:

la stabilità politica del Paese ospite;

l’atteggiamento del governo e delle istituzioni locali verso gli IDE;

la normativa vigente in tema di commercio con l’estero e di insediamenti produttivi esteri.

I vantaggi qui esposti risultano essere quelli che maggiormente influenzano la scelta dell’impresa verso gli IDE. Secondo la teoria presentata da Dunning, infatti, i vantaggi

location specific sono l’unica discriminante nella decisione a favore degli IDE: qualora

mancasse questa tipologia di vantaggi, l’impresa realizzerà il proprio processo di internazionalizzazione tramite operazioni di import-export o di collaborazione, ma senza avere il controllo diretto sulle unità operative estere. Per questo motivo, la strategia localizzativa adottata dall’impresa e il processo valutativo che essa deve affrontare nello scegliere l’area geografica adatta ad ospitare i propri insediamenti assumono grande importanza. Questo sarà il tema trattato nel prossimo paragrafo.

2.4. Le strategie di localizzazione degli IDE