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3 1 Ricezione e traduzioni delle Nouvelles Réflexions

5. Verso il ritorno in Italia

In seguito al successo delle inoculazioni sugli allievi delle Scuole Militari di Parigi e La Flèche, la reputazione di Gatti venne di nuovo ristabilita. In realtà, le polemiche non si erano placate ma il successo ottenuto in seguito a queste inoculazioni pubbliche, appoggiate dal re, contribuirono alla fortuna del medico toscano. Anche negli anni più difficili Gatti aveva sempre goduto dell'appoggio di celebri personalità degli ambienti illuministici parigini, che spesso erano anche suoi pazienti. Come ampiamente illustrato nei paragrafi dedicati alle opere di Gatti sull'inoculazione, il medico toscano era molto apprezzato sia per i suoi metodi curativi ispirati alla tradizione ippocratica di fiducia nelle facoltà guaritrici della natura, sia per il suo scetticismo nei confronti dei soccorsi dell'arte medica: a riguardo non mancano le testimonianze fornite dai suoi pazienti sui metodi di cura da lui prescritti. Esemplare è l'approccio di Gatti alle malattie, riportato da Diderot nel suo Plan d'une université pour le gouvernement de Russie, in cui il filosofo affermava:

“Les connaissances relatives à la médecine sont très-étendues. Un démi-médecin est pire qu'un demi-savant. Celui-ci importune quelquefois, l'autre tue. Cette profession ne doit-elle être nombreuse? C'est une question décidée par le docteur Gatti, qui partagea l'hôpital qu'il dirigeait en deux classes, l'une des malades qu'il abandonnait à la nature, l'autre autour de laquelle il rassembla tous les secours de l'art; il périt, ainsi qu'il s'y était attendu, beaucoup plus des soignés que des abandonnés.”526

Uno storico dei primi del Novecento, Victor du Bled, riportava un'altra interessante affermazione attribuita a Gatti e coerente con la sua visione della medicina:

“Quand on est malade, c'est une dispute entre le malade et la maladie; on appelle un médecin qui vient, les yeux bandés, un bâton à la main, pour terminer la querelle. S'il frappe sur la maladie, il guérit le malade; s'il frappe sur le malade il le tue.”527

La diffidenza di Gatti nei confronti delle cure mediche del suo tempo lo portarono a manifestare uno scetticismo tale da richiamare alla memoria le commedie di Molière, come testimonia questa affermazione fatta da M. Suard: “C'est Gatti qui aurait dû être le médecin

526Diderot, Œuvres complètes, op. cit., t. III, p. 497. Diderot non specifica quale fosse l'ospedale diretto da Gatti e non sono state trovate ad oggi fonti che facciano chiarezza su questa affermazione.

de Molière. Je ne sais pas si Gatti serait devenu plus incrédule; je suis sûr que Molière serait devenu plus croyant.”528 Le cure che Gatti prescriveva ai suoi pazienti erano quindi in linea

con questo suo modo di guardare alla medicina, e per questo molto semplici. A Marmontel, celebre romanziere, poeta e drammaturgo, nonché autore di alcuni articoli dell'Encyclopédie, Gatti prescrisse una volta un rimedio molto semplice contro l'affaticamento da troppo lavoro:

“Mes nuits comme mes jours, se passoient à rêver aux aventures de mon héros. Je ne m'en épuisois pas moins; et ce travail continuel auroit achevé de m'eteindre si l'on n'eût pas trouvé quelque remède à mon mal. Ce fut Gatti, médecin de Florence, célèbre promoteur de l'inoculation, habile dans son art, et, de plus, homme très aimable, ce fut lui qui, m'étant venu voir, me sauva. «Il s'agit, me dit-il, de diviser cette humeur épaisse et glutineuse qui vous empâtes le poumon; et le remède en est agréable: il faut vous mettre à la boisson de l'oxymele.» Je ne fis donc que délayer au feu d'excellent miel avec d'excellent vinaigre, et du sirop formé de ce mélange l'usage salutaire me guérit en très peu de temps.”529

Un altro celebre paziente di Gatti, Diderot, riferiva, in una lettera a Mlle Volland, il semplice rimedio prescrittogli dal medico toscano per ovviare ai malesseri dovuti ai suoi eccessi alimentari: “Je me porte bien aussi de mon côté, avec de la limonade le matin et du lait froid le soir. Gatti prétend que ce régime n'est pas si fou qu'on croirait bien.”530 Il medico toscano

fu anche un sostenitore delle cure termali, molto in voga nel Settecento, e da lui consigliate ai suoi pazienti per risolvere problemi di varia natura, come nel caso di Mme d'Épinay e di Raimondo Niccoli. La prima soffriva di forti dolori dovuti a calcoli, probabilmente renali:

“Il dannato attacco di pietraglia per il momento si è placato, mio caro abate, ma soltanto Iddio sa quanto dovrò soffrire ancora prima che la miniera si esaurisca. E allora godiamoci il presente e ignoriamo il dolore, che purtroppo non tarderà a ritornare. Il dottor Gatti sostiene che potrò guarire soltanto coi bagni e le acque di Bussang. Oggi all'ora dei pasti comincerò la cura.”531

Al Niccoli invece, di cui non si conosce la natura esatta della malattia che lo affligeva, Gatti consigliava un soggiorno alle celebri terme di Spa:

528D. J. Garat, Mémoires historiques, op. cit., t. II, p. 199.

529J. F. Marmontel, Mémoires de Marmontel, Paris, Librairie de bibliophiles, 1891, t. II, p. 270. 530Diderot, Œuvres, op. cit., t. XIX, p. 309, Diderot a Mlle Volland, 22 novembre 1768.

531S. Rapisarda (a cura di), Louise d'Epinay – Ferdinando Galiani: Epistolario, 1773-1782, Palermo, Sellerio, 1996, vol. I, p. 159, Louise d'Epinay a Ferdinando Galiani, Parigi, 9 agosto 1770. Le acque di Bussang, attuale comune

“Dopo la mia malattia dell'anno scorso, fui consigliato dal medico Gatti di andare a prendere le acque di Spa; la malattia che ho avuto ultimamente lo conferma di più nell'opinione che io deva far quel viaggio, come un mezzo il più probabile ad evitarmi una terza recidiva più pericolosa.”532

Anche se Gatti prediligeva di gran lunga i rimedi naturali, ciò non vuol dire che escludesse a priori anche quelli derivati dalla chimica, come dimostra una lettera da lui scritta a Beccaria, in cui il marchese chiedeva consiglio al medico toscano riguardo alla cura più adatta da somministrare ad una signora di cui, per ovvi motivi, conservava l'anonimato. Scriveva Gatti a Beccaria:

“Ho certa certissima memoria d'averle scritta una lettera per avvertirla che avrebbe ricevuto dal P. Boscovick533 [sic] le pillole del Kaiser, e una altra in risposta alla memoria del medico che cura la

Dama che tanto l'interessa, […] Per quanto mi ricordo il resultato delle mie riflessioni sullo stato della malata era che si facessero delle osservazioni più esatte su i sintomi che l'affliggono per decidere con maggior probabilità se sieno prodotti da causa venerea, e che giudicati tali le pillole del Kaiser convenivano, ma amministrate con parsimonia maggiore che quella prescritta dall'Autore. Consigliavo in oltre l'uso frequente, o più tosto quotidiano dei bagni domestici. Ma presentemente il solo consiglio che posso dargli è di rimettersi alla saviezza del Medico curante.”534

Le pillole del Kaiser a cui Gatti fa riferimento venivano usate in quel periodo per curare alcune malattie veneree tra cui la sifilide ed erano composte da mercurio e acido di aceto.535

Sebbene fossero molti i pazienti illustri che si affidavano a Gatti per chiedere consigli e cure, il medico toscano, quando non era impegnato in campagne di inoculazione o viaggi, era, citando le parole di Diderot, “l'ombre de Mme de Choiseul”.536 Gatti era di fatto il

medico personale della duchessa di Choiseul,537 cagionevole di salute e per questo bisognosa

di continua assistenza. Nel 1763 il duca di Choiseul aveva comprato una tenuta nei pressi di Amboise chiamata Chanteloup, un luogo molto amato dalla moglie che mal sopportava i

532ASF, Segreteria e Ministero degli Esteri – Appendice, 1, cc.n.n., Niccoli a Rosemberg, Parigi, 5 giugno 1769. 533Ruggiero Giuseppe Boscovich (1711-1787), di origine serba ma vissuto tra Italia e Francia. Fu astronomo,

matematico, fisico, padre gesuita, diplomatico, filosofo e poeta.

534BAM, Coll. Becc., B. 231, n° 86, cc. 1v-2r, Gatti a Beccaria, à Chanteloup près d'Amboise ce 18 May 1770.

535Cfr. F. X. Swediaur, Osservazioni pratiche intorno alle malattie veneree, Pavia, Baldassarre Comini, 1793. In questo trattato si spiegava come venivano preparate le pillole a cui si riferisce Gatti: “[...] acido dell'aceto: l'hydrargyrum acetatum, conosciuto sotto il nome di pillole di Keiser, o trocisci; ove il mercurio dopo una lunga continuata triturazione, si combina con esso acido.” Ivi, t. II, p. 40.

536Diderot, Œuvres complètes, op. cit., t. XIX, p. 255, Diderot a Mlle Volland, Paris, 4 ottobre 1767.

537Il barone Grimm, raccontando un aneddoto legato alla duchessa di Choiseul, dipingeva una scena di vita quotidiana della duchessa: “Un soir elle se promena à cheval dans la forêt d'Amboise, suivi du docteur Gatti, son médecin, et de l'abbé Barthélemy, antiquaire célèbre.” F. M. Grimm, (barone di), Correspondance littéraire, Nedeln, Klaus Reprint, 1968, t. VII, pp. 375-376, luglio 1767. Cfr. anche E. Colombey, Ruelles, salons et cabarets: histoire anecdotique de

clamori della capitale francese e soprattutto la rigida etichetta di corte.

9. Vista di Chanteloup dalla galleria del castello

In una lettera risalente al 18 giugno 1770, l'abate Barthélemy, uno degli amici più intimi e fedeli degli Choiseul, scriveva da Chanteloup a Mme du Deffand:

“La grand'maman538 n'a pas été malade depuis qu'elle est ici, et quand je vous ai dit qu'elle se

portait mieux, je devais ajouter, qu'elle ne faisait à Paris. […] Je la trouve à présent un peu plus forte qu'elle n'était quand nous sommes arrivés; mais elle n'est point engraissée, et les restes du rhume de Fontainebleau de l'année dernière continuent encore, c'est à dire du greillonnage le matin, quelquefois de la douleur dans la poitrine et toujours une disposition prochaine à être enrhumée ou du cerveau ou de la poitrine. C'est cette extreme sensibilité qui m'inquiète et qui fait désirer à Gatti qu'elle ait plus de temps pour se retablir entièrement, mais elle ne l'aura pas ce temps si necéssaire, peut-être le seul qui pût la garantir du danger. Nous ne serons ici qu'une quinzaine de jours encore, et elle reprendra ce train de vie qui l'a épuisé et qu'elle n'est plus certainement en état de soutenir encore.”539

10. Vista di Chanteloup dalla cascata

Chanteloup, oltre ad essere la dimora estiva degli Choiseul, divenne un luogo in cui la duchessa poteva rifugiarsi e godere della compagnia dei suoi amici più intimi. La corrispondenza di Madame du Deffand,540 altra paziente di Gatti e grande amica della

duchessa di Choiseul, è una fonte preziosa per capire chi fossero questi intimi amici: la persona più vicina a Mme de Choiseul era senza dubbio l'abate Barthélemy, noto antiquario; seguiva la sorella di Choiseul, Béatrice, duchessa di Gramont; il duca di Lauzun,541 nipote

della duchessa di Choiseul ed infine Gatti. Il medico toscano seguiva la duchessa in ogni suo spostamento, da Versailles a Parigi, da Compiègne a Fontainebleau fino a Chanteloup, prendendosi cura della sua salute.

Choiseul, l'abbe Barthélemy et M. Craufurt, Paris, Michel Levy Frères, 1866, p. 284.

540Per lo studio della corrispondenza di Madame du Deffand sono state utilizzate le seguenti edizioni: M. le marquis de Saint-Aulaire (a cura di), Correspondance complète de Mme du Deffand avec la duchesse de Choiseul, op. cit., e M.

de Lescure (a cura di), Correspondance complète de la Marquise Du Deffand avec ses amis le président Hénault, Montesquieu, d'Alembert, Voltaire, Horace Walpole, Paris, Plon, 1875.

541Visto il legame tra Choiseul e Antoinette, sorella di Louise Honorine, alla morte di Antoinette, si diffusero delle voci secondo cui il vero padre del futuro duca di Lauzun non era il duca di Gontaut, marito di Antoinette, bensì il duca di

Gatti era considerato un membro importante nella cerchia di amici degli Choiseul, non soltanto per i suoi saggi consigli medici ma anche per il suo carattere divertente. Un esempio tra tutti, molto simile all'episodio del vaiolo di Mme Helvétius, è quello descritto dal marchese di Mirabeau in una lettera a Mme de Rochefort, passo che ben riassume il carattere di Gatti e quelle doti che, insieme alla sua competenza medica, gli permisero di conquistarsi la fiducia di personalità tanto influenti:

“Quand a Gatti, il ne peut quitter Fleury. Sa naïvété folle est toujours et en tout état intéressante pour ses amis; mais à présent, il devient fort aimable. Tout est simple ici, et par conséquent lui convient singulièrement. L'après-midi il joue deux sols à une partie de dames, et quand on lui en souffle une, il pleure et se roule comme un enfant. À la promenade, s'il trouve une branche cassé et la peut mettre en équilibre sur sa main, il fait une quart d'heure en zigzag avec cette compagnie, roule comme un égaré dans le salon, et s'attrappe vingt fois en pinçant la lumière et la portant à sa bouche parce que c'est de la chandelle. Mais il a vu et sait tant de choses, fait d'ailleurs tant de raisonnements que vous connaissez, il est au fond si honnête et si bienveillant, si amoureux de la vie, de l'air, des promenades, et prend tant d'intérêt à qui déloge le soir, qu'il est excellent.

Aujourd'hui il a été à Paris, et il a fallu le pousser dans son cabriolet. Il doit revenir diner, et si l'abbé Barthélemy ne l'enlève, il manquera à ce Compiègne dont il a donné parole à mesdames de Choiseul et Grammont. Voilà l'homme...”542

Tutti questi esempi dimostrano come, nell'arco di un decennio, Gatti riuscì a costruirsi, attraverso la sua attività di medico, una rendita economica solida ed una posizione sociale di assoluto rilievo nel panorama francese ed europeo, soprattutto se si considerano le sue umili origini. Tutto ciò fu possibile grazie al suo modo “stravagante” di curare le malattie e prendersi cura dei pazienti, al prestigio della carica di medico consultore del re, alla posizione di stimato inoculatore di vaiolo e all'appoggio di un numero sempre maggiore di personalità influenti, gli Choiseul in primis, che non gli fecero mai mancare il loro sostegno e la loro fiducia.543

A riguardo è molto importante sottolineare la forza del rapporto che si instaura, oggi come ieri, tra medico e paziente, un rapporto profondamente asimmetrico in cui la parte più vulnerabile è il paziente poiché dipendente dalla competenza del medico: questa dipendenza agisce come un forte collante tra i due ed è in grado di conferire al medico un potere e una posizione che avrebbe difficilmente conquistato in altro modo. Questo elemento fu, unitamente ad altre doti, il segreto del successo di Gatti.

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il medico toscano era parte integrante dell'entourage della duchessa di Choiseul e di suo marito, potente ministro del re. Chi conosceva Gatti era ben conscio della sua vicinanza al duca e lo stesso medico si dimostrò in più occasioni disponibile a dare una mano ad aiutare in forme e modi di volta in volta diverse chi gli chiedeva aiuto. Il caso più emblematico e meglio documentato è senza dubbio quello di Ferdinando Galiani, segretario d'ambasciata e incaricato degli affari del Regno di Napoli, che nella primavera del 1769 venne bruscamente sollevato dal suo incarico diplomatico e richiamato in patria con effetto immediato. La notizia non lasciò indifferente Gatti il quale, legato a Galiani da una profonda e durevole amicizia, scrisse

542M. le marquis de Saint-Aulaire (a cura di), Correspondance complète de Mme du Deffand avec la duchesse de

Choiseul, op. cit., nota 1, pp. 203-204. Molti aneddotti su Gatti si trovano anche nelle due biografie degli Choiseul scritte da Gaston Maugras che, per la maggior parte, ha attinto alla corrispondenza della Deffand. Cfr. G. Maugras, Le Duc et la Duchesse de Choiseul, Paris, Plon, 1902 e La disgrâce du Duc et de la Duchesse de Choiseul, Paris, Plon, 1903.

543Gli incarichi e i titoli attribuiti a Gatti durante il suo soggiorno in Francia sono tutti riconducibili al duca di Choiseul. Oltre alla nomina di medico consultore del re e agli incarichi per le inoculazioni degli allievi delle Scuole Militari, Gatti percepì tra il 1765 ed il 1766 un'altra cospicua somma di denaro grazie ad una nomina voluta per lui da Choiseul: “[...] De même que Choiseul a nommé secrétaire général des Suisses le bon abbé Barthélemy, un des plus dévoués administrateurs de la duchesse, il a attaché aux gardes suisses de sa maison le médecin Florentin Gatti, qui est aussi un des familiers de sa maison, et Choiseul, sur son compte personnel, lui fait payer, en 1765 et 1766, 1800 livres pour supplément d'appointement”. Cit. in C. Port, Le train de maison du Duc de Choiseul (1763-1766),

subito all'amico per assicurarlo del suo sostegno e della sua volontà di fare chiarezza sulla situazione:

“Se voi conosceste l'afflizione e la pena cagionatami dalla vostra lettera, avreste migliore opinione del mio cuore e de' miei sentimenti per voi. Siete richiamato a Napoli, avete ordine di partir subito e non sapete il perché! Questo mi affligge infinitamente; ma non posso esprimervi quanto mi affliggono i vostri sospetti e i vostri rimproveri. Dio buono! Cosa mai ho fatto per darvi una sì cattiva opinione di me? Se avessi saputo qualche cosa d'importante che vi concernesse, come mai avrei potuto nascondervelo? Vi raccontai quel che la duchessa m'aveva detto di voi. Quando passai di Versailles per andare alla Flèche, trovandomi un momento solo con essa, la pregai di nominarmi la persona di cui avevi parlato male; ed ella mi rispose: - Qu'est-ce que cela vous fait?

Je ne veux pas vous le dire. - Qualcheduno, che entrò, m'impedì di insistere. Da che son qui, più

d'una volta ho cercata e trovata l'occasione di nominarvi e parlar di voi, ma non ho potuto ricavar niente. Ieri sera ricevei la vostra lettera a undici ore, e non ebbi tempo per parlargli. Questa mattina ella si è levata a dieci ore ed è entrata nel bagno. Quando uscirà dal bagno, passerà alla toilette, dove riceverà i signori e dame di Tours; e così non avrò tempo per parlargli avanti mezzogiorno, che è l'ora della posta. Ma gli parlerò certamente oggi, e domattina il duca arriva qui, per restarci fino a sabato. Insisterò tanto che saprò qualche cosa. Intanto voi, caro abate, non siate sì ingiusto contro di me. Senza l'arrivo del duca, sarei partito immediatamente per venirvi a trovare. Tornerò forse con lui, se ha luogo nella sua carrozza e se preveggo che questo viaggio possa esservi utile. [...]Quando avete fissato di partire? Che dice l'ambasciatore?544 Se credete che il colpo vi viene dal

duca (il che ho pena a credere), perché non gli avete fatto parlare dall'ambasciatore di Spagna?545 Il

tempo svelerà questo mistero;[...]”.546

Il giorno seguente Gatti riuscì ad avere un colloquio privato con la duchessa, che senza mezzi termini spiegò il motivo del richiamo a Napoli di Galiani:

“Ieri, doppo pranzo, domandai e ottenni un tête-à- tête. Esposi il caso vostro, i miei sentimenti per voi, la mia afflizione e i miei sospetti che il colpo fosse venuto dal duca, rammentando il discorso da essa tenuto contro di voi. La risposta fu che ella aveva saputo da fonte sicura che voi avevate parlato male del duca in occasione degli affari di Corsica; che lo aveva saputo non dal duca, che non gliene aveva mai parlato; e che non credeva che il duca avesse parte alcuna nel vostro

544Gatti si riferisce a José De BaezaVincentelo y Manrique, conte di Cantillana (1695-1770), ambasciatore del Regno di Napoli a Parigi dal 1753 al 1770.

545Joaquin Anastasio Pignatelli de Aragón y Moncalvo, conte di Fuentes (1724-1776), ambasciatore spagnolo in Francia dal 1763 al 1773.

caso.”547

In realtà, come è ovvio, era stato proprio il duca di Choiseul, allora a capo della segreteria di stato per gli affari esteri, ad ordinare l'immediato rientro in patria di Galiani. Sul motivo