DEL REAL TEATRO
D
ISAN CARLO
CENNO STORICO
vt v 3i^y
NAPOLI.
1817.
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ALLA MAESTÀ’
U
» i
FERDINANDO
IRE DEL REGNO DELLE DUE
SICILIEP.
F.A.
Sire,
J-Je
casteMuse
mostratisilietedipo-
tereinquesto giorno nuovamente
cele-brare
il vostrofausto natale,inmezzo
almaestoso tempio
dall’immortai Carlo
IIIloro eretto, e
per Voi,o
Sire,più
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ìf
splendidamente
dallarovine
risorto all’antic) suo
culto.E bone hanno
elleon- de andar
fastose,reggendosi tanto beni- gnamente accolte
dallaMaestà Vostra,
suldicui capo
rifulgeoggi più
bella lacorona
diRuggiero
,ed
alcui fianco splendono come due
astrinovelli1’au- gusto Duca
diCalabria
,presente sem- pre
,benché lontano,
alcuore
de' vostriNapoletani
,ed
ilgiovine Principe
diSalerno,
il dicui recente connubio
ac-cresce
lesperanze
divedere eterne in questa
terrabeata
levirtùde'Borboni.
In giorno per Voi
si gloriosoper noi
cosicaro,grave colpa sarebbe
il silen- zioinme
,ilquale colmo mi veggio di
vostriparticolaribenefizi.Rendalo da questo pensiero animoso
,iovengo a de- porre appiè
del vostro soglioquesto mio Cenno Storico, nel quale
èstatomio
«Svisamento
il farconoscere
diquanto
sieno
lescienze
eleartiinquesto Re-
gno
delleDue
Sicilie alvostro muni-
ficentissimoGenitore ed
allaMaestà Vo-
Stra debitrici;
poiché
lastoriade* grandi monuménti è certamente quella
dellaprosperità
dellenazioni e
dellagloriade*
Re. Che
seper povertà
d'ingegno in-
feriore d’assaicomparirà
ilmio lavoro
algrande oggetto propostomi
,
sono
ioabbastanza fortunato
nelpotere con
essodare almeno
allaMaestà Vostra nuova pubblica testimonianza
dellamia fede e
dellamia
gratitudine.Io
sono con profondo
rispetto.Di V.
S.R. M.
Napoli, la gennaio
1817.-Vmi'issimoefcdrUssimo suddito
E m
inanue1eT
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\_Suesto
brevecenno
storico delReai
Tea- tro diS.Carlo non mira ad appagare
1’erudita curiosità de’cultoridelle belle arti.
Proposito mio
è difare unicamente
cr_noscere agli
amatori
delle cosepatrieed
aglistranieri dallepiù lontaneregionidi
Europa oggi
ingran numero
riunitinel- lacittànostra,qual
fossequestoTeatro Massimo
allorchésurseda'fondamenti per
voleredellimmortale Carlo
III;qualefi-
no a
chefu da
incendiodistrutto;equa-
li
miglioramenti abbia
esso ricevutoper
lenuove
costruzioni eper
linuovi ornamenti
dallaMaestà
diFerdinando
Iordinati,
ed
in
pochi mesi con
incredibilecelerità feli-cemente compiuti.
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-T-iItali»,anticamadredelle scienzeedellearti,non avea ricevutoancoradall'opposta Greciailprimoimpul- soallatragediaedallacommedia,egiiinquestaSua estrema parte meridionale sorgeano magnificimonumen- tisacriaMelpomeneed a Talia.NellaMagnaGrecia e nelle terre mediterranee quasinonfucittàchene fossepriva.Ebberoinesseteatric lamolleTaranto eReggio eCotenneedAlbaFucenseedEclanoe Venosae Capita eMinturnoeNolaePozzuoli ePom- peied Ercolano elaCampaniatutta,regione vagadi piacerieftmosa aduntempoperognispeciedisce- nicherappresentazioni e di giuochi.Antichissimi furo- noinNapoliicertamiquinquennaliper solennità eper magnificenzaemuliaqueglistessiche servirono ari- pulireicostumi,adanimareleartiutiliedilettevo-
li-,adaccendere1‘emulazionee1'amordellagloria,od a riunire inunpontotutta laGrecia.Sulle scene napoleta- ne Claudio eNerone,signoridelmondo, amaroncoglie- recoroneteatrali, il primorecitandovigrecacom- mediadaluicompostaperonorarelamortedeisua
•
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tr
fratello
,f altrofacendovimostra della sua liquidav*1 ce edelsuo valore nel canto.
Quandoilsapereed ogni arte bollasi giacquerp sotto' lerovinedell’ImperioRomano,inmezzoalla stessa caliginevandalica>dallaquale fucopertatutta la tei' ca- nonsitacqueinquestecontradeilgenioperle sce- niche produzioni;e seimonumentidellabella anti- chitàfurono tra nóiancoracondannatiaperireper' leingiuriedeglianni e perilferrode’ferociconqui- statoridell'Europameridionale,allaprimaaurora del risorgimento delle lettere,comparveropurnulladi
meno
,per opera de’ nostri antenati,teatritemporari, qua elierettiquasineltempoohe,destidallungo le- targodellabarbarie,noicominciammoariviverealla nuovaciviltà,ed a sostenernuovamentelagloriadeli nomenapoletanoinogni manieradi liberaledùci-) piina.
E
comeprimifummoad Udiréleinformi voci della' rinascestedrammatica,primi certamentesaremmonoi' statiad avereteatripereleganzaemaestà diforme pariagliantichi,ove mólte funeste cagioniinsieme, qualinonèquiluogorammemorare,nonavesserfra noi- distruttetuttelecivili istituzioni,promotrici delle idee grandi,magnanime,sublimi,dondelavirtù, vitaef‘sostegno dellearti
,pressotuttiipopoliemerse.
8
InUnti decadimentodiciviliordinipuresinda'lem
•pidegliAragonesi ave» Napoliteatri stabili
,edavaal-
V
Etfropàilprintoesempio degli spettacoli teatralit§niusica,è1diuna permanenteaccademia musicalelaqua»
le divenne coltempoilseminario de'pitigrandi maestri delladrammatica;eduesecoliprimadelCicogninile
strofeanacreonticheposteriormenteconosciatesotto
a
volgarnomediarie, eranogii stateintrodottetra' noi nellescenici»e rappresentazioni.
Nè
altrimentiav- venirpolcaned belpaesenelquale sonosponta- neigliaccenti indoliiosi,ènel qualeilritmo di ogni gènereditalLauapoesiaebbel'origrnprimafindaquan- do Federico, granprotettoredi'poeti ède'mutici,e di poesiae dimusicaaneli' eglinondisadornocultore,glirichiamò da tuttolepartiper ornare e illeggiadrir lasuacorte.
Lamusica,lamimica,i'artedel ballo elapittarti erausisullenostrescenegiàfelicementeinsieme colle- jgateadallettareisensi, adammaliareilcuore,a fa-
re dolce ingannoallamente,quandoascesealtrono!
delRegnodelleDueSicilieCarloIII, principeincom- parabile, perilqualelamonarchiadiRuggierodovea, dopolunghisecolidi languore
, mostrarsi in lotto 8 vigoredellagiovanezza.
'Alptimoappariredelnuovo Re,lescienzee
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»
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artividero iuluirivivere1’animadelsuo grand'avo LuigiXIV. Leantiche università nelle provinolealdi quaedaldilàdelFaroriformate;lebiblioteche,i musei operiialpubblicobene;gliscienziatiedicui- toridellelettereonorati dalfavoreed incoraggiati dal- lamunificenza delMonarca
;tutto ,insomma
,annunziò dibuon' orailfortunatocangiamentoche dovearen- derelapatriadiNevioediEnnio,diEpicarmoedi Filemonedotta
,florida,industriosa,felice .
Carloaveaformatoildisegno di abbellir Napoli,e diraddolciread un tempoicostumi edilcarattere dellanazione,iqualiaqueigiorniaveanodinuo- volaloronaturalefisonomiamiseramenteperduta. Principedisommoingegno comedianimogenero- so, vedeaeglineglistabilimenticonsacratiallescien- zeunfacilemezzoondepropagare leverità astrat- te, sublimi,capaci d'illuminarequelliche pen- sano;nonperòlapiùgran partedegliuomini,della qualefad'uopo muoverealtrimentiilcuore,edaltri- menti dirigereadognibell’opralavolontà.Concepì egliperciò]'ideadidareallasua capitaleunteatroil qualecorrispondessealladignitàdellarisortamonar- chia edallapopolazione diuna delle piùgrandime- tropolidell'Europa
,efosseproprioadognimaniera- di rappresentazioni,sopratuttoaquellelequalisem-
brano destinateapresentarelapiù Leilaclapiùsplen- didiiunione dellearti.
N»1mille settecentotrentasette,GiovanniMedrano, brigadierede’realieserciti,fuincaricatodeldisegno delnuovomaestosotempio cheilResiproponea di ergerealleMuse.In otto mesi eventigiorni,sorge- vagiàpressolareggiaquel magnificoedilizioilqua- le,dopotanti teatriposteriormenteinnalzatiinEuropa, conserva ancora sopratuttiilprimato. Tantasor- prendentecelerità,dovutaall'instancabileattivitàdi AngeloCarasaie,sembraquasiincredibile
,overiflet- tasicheicorridori,lescale,ivestibolietuttelo altrecostruzionifurono eseguite di mattoni o disoli- dissima pietra.Preparandolafabbrica intalmodo,
sivolledifenderladagl'incendii
,achevannoforse più d'agni altro edilìzio soggettiiteatri,eda chein- felicementeerapure serbatoilnostro.
Perlamaggiore perpetuitàdellafabbricae per una.
certamalintesamagnificenza,alcuniavvisaronodila- redipietraancheipalchetti,ctuttequelle interne particheguardano1imboccatura della scena:Medrano peròfudiopinionechecosìadoperandosisuderebbe contro aunfineprincipalissimoacutnelporreteatro qualunquesidee averi'occhiodall'architetto
,difare
cioècheriescaessosonoro,etalechelevoci de’caa»
«
taritivii {vicoliinoilpiùche'e possibile,enoneadcui tempomelodioseegrateaoliiodò. f)alcheavvenne cheper1'interioredelteatro siprecelseillegno; materia,di clicfatinosigiistrumentida musica,sic- comequellalaquale,percossadalsuono, idiofeiii altrapiù acconciaaconcepirlamanieri divibra (io- neche meglioaiconfòcogli organidclfodilo.
GliemulidiMediano milaidifeserocògliesempi dallaconstruzione trattidegli antichi teatri: dot-- tocomeegliera nella sua arte,mostrò1‘abilear- chitettoclicinostri antenatimettevano vasi dibron- co,affinediaumentare lavoce degli attori
,quan- doeranoiteatridimateria dura, dipietra,dice- menti- o dimarmo,e cheditaleartifìcionon abbi*
sognarono in quellifattidilegno,ilqualeforza è,
comediceespressamente Vitruvio,che renda Suono.
Vincitore in questaprima lotta, Medranoebbeai jOstenernealtraforsedipiùgrave momento;siccome quellacheconcernevalàfigurada darsialnuovotea- tro,esuperareleopposizioni di taluni,iqualisenza dar grand' operaallòmatematiche, avvisavano do- versi adottareorquesta orquella curva . Contro diquestiultimi 1’architetto valorosamentesostenne
U
più conveniente figura perl’interiordel teatroe1*cjprv*Jituttelapiùacconciaadisporvii palchetti,
7
e$Mreilsemicerchio,dagli antichi,ioogniarte sa- pientissimi,usataadisporre nel loro teatroigradini.
Dituttelefigurediunperimetro eguale,ilcerchio, infatti,contienedentrodisépiùdispazio;edes- sendotuttiglispettatoridalmezzoequidistanti,luti*
odonoevedonoegualmente.Tantoè vero,comealtri disse,chenellearti,dopolunghirigiritornar convieu nealpiùsemplice!iUn solo inconveniente presentavi questafigura,adattandolaalteatrochedoveaedificarsi; quello cioèclicmalsiprestavaallavestitidellanuova platea;alehel'architetto credettedar riparo, prolun- gandoidueestremidelsemicerchio induelinee rette convergenti vicinoallascena.
Lacostruzione delnuovoteatrofunelleDueSicilie
«tomeilsegnale dinuovavitaperlafilosofia, perle
lettereeperleartilequali
,avendotutteimedesi- miprincipimotori,sembraronoobbedirealpotere del- lemedesimecagioni.L’impulso che Caslodavaall*
stilesaperefuilfuocodiPrometeothèravvivòifer- vidiingegnide1nuovi suoi sudditi.Lematematiche, lafisica
,
]'astronomia,lamedicina,lafilosofia,la giurisprudenza,lapoesia,lastoria,1’architettura,la pittura'coltivatedall’Orlandi,daiMartini, dalGeno- vesi,dalPecchia,da'Grilli
,da’Carcani,dalVico,- dalGrimaldi,dalMazzocchi,dalCorrado,dalCosca(’
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dalSammartino,dal diMura,dalCannevari,dalVanti- teli!,dal Gioffrcdo,dalfuga,auuunziaiouoilfelice
cainbiaiuenlo avvenuto uelGoverno. Lutal
modo
,quandolaGrecia cominciò a vederelaomettevasem- plicitàdell'ordiue doricoiumeatoallegranedelio- nico elericchezze del corintio,applaudì alle scene difischilo,diSofocle e di Euripide,mirò iprodigi
della pitturaedellascolturauuquadri di
Panano
e diZeusienellestatuediLidia c diAie-mene,videdisegnaredaErodotoilprimo modellodellastoria
; s'illuminòconledottriuc diDemocrito,ed impaludai grande Anassagora a scoprire1’augustaideadell’Es- sere degliesseri,primo edultimoscopo delia veraIr- lo soli a.
Cominciòallora1'epoca piùgloriosadelle sceniche rappresentazioniedilsecold'oro deldrammamusicale;
eNapoli,laqualeaveadeterminato uel Mctaslasiolo svi- luppo deglialtisuoitalentidrammatici,e(issatoiltipo dellagrand’operaitaliananegli Orti
E
sfieridienella Didoneabbandonata,vide sorgerene’suoiConservato- lidimusicaqueidivini'ingegnicheall'ultimogrado diperfezioneportardoveanolascienza dell’armonia el'incantatrice artedellamelodicaespressione.Dalla scuoladiAlessandroScarlattiderivaronocon serienon interrottaeLeoeVincieSartie1'Hassc eilPor-9
pora«<1-ilFeoe1*AtoseilDuiii,per esser seguita
dalPergolesi
,dalJomraelli,dalPiccini ,dal Sacchini, dalGuglielmi,dalTraetta,dall’A«fosti
,dal Terra- diglias,efinalmente dal Cimarota edalPaisiello; e dalla scuola diDurantetuttiisinfonistiitalianiestra- nici!,iqualisidisputaron poiilprincipato ne*teatria nelleaccademiediEuropa.
Iprimi ornati delnuovoteatromalcorrispondevano allamagnificenzadell'edilìzioedallamaestàdiuna splendida cortepermanente.Nelmillesettecentoset- tantasetteFerdibasdoimprese acompiere1’opera del
suo augustoGenitore.
Fu
incaricatode'nuovi lavoriil CavalierFuga,rinomatoarchitetto
,ilquale avea già dato luminoseprovedelsuo vasto ingegno e del suo va- lorecoldisegnodelgrandeAlbergode' Poverie.eoa quelli dialtrenobilissimeopere di architettura da esso eseguiteinNapoli edinaltrecospicuecittì d’Ita- lia.Iconoscitoririnvennerocheleaggiunzioni edi
cambiamentiintaleoccasione adoperati avesserotolta tanto d'illusioneallospettacolo,per quanto aveano ac- cresciutodicomodoaglispettatori,Ne’latidellabocca dellescene eransi aperti otto palchetti,equestifurono da tahmi creduti propri a disperdere gran parte della vo- ceprimaancora chesispandesseperilteatro.Certo è però cheamalgradoditalepreteso inconveniente
b
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IO-
teatro«ombròdivenirecon
k
nuovecostruzionipiù so- noroc più 'armonico.Sconcilo anostroavvisi»certamente maggiore fu quel- lodievenire'dallanuovaformazione del .paleo scena- rioperpiùpiedi spintonellaplatea
;mal convenendo,
•oaie .altriosservarono,allospettacolo chegli attorisi rimanganoaldilàdell'imboccatura del teatro, ove ri- maner dovrebberoalineadellascena, perfarparte deldólceingannoacui 'èiltuttoordinato.
Ma
per quanto gravimaifosserotalidifetti,lo spet- tatoremenoindulgentelicondonòcongenerositàan- chemaggioredicpieliache potrà attendersi,ingra- ziadelmagicoincantesimo chepresentaronoal suo sguardoàadoviornamenti di quellavastissimasala, laqualesrenne•interamentedecoratadispleutlrdispec- chicon gusto econingegnosa ìiechezracircondatida ogni parte di fogliami dorati,difestoniedivaghisi simiemblemi,remche cren- ««orwcluta1’anticamagni- ficenzadell’ edilizio.
Taleessorimasefinoachequei cristalli equelle finissimedoratureprr1’ingiuriadeltempofuron guaste
ed oscurate,in
modo
che in solenne occasionelaMaestà delHeordinòchefossedinuovi ornamenti abbellito. AlailraralierFuga nonviv«a,echi fusceltoasoste- nerneleveci,comechénomo
dimoltoingegno,eraperò.tx
all’operaineguale.Per beneornarel’interioredi e di- filloqualunque,esopratutto di quellicbc sono desti- natiagrandi solennità,agrandi cerimonie,agrandi Unioni,agrandispettacoli
,forzaèriunireinsieme grandicognizionidipittura,diarchitettura,di acuì, tura e delle convenientelocali. Piùlamanieradegli ornamentisiaccorderàconqueste ultime,più saranno lecoseornatesecondolaragioneedilgnsto.
Da
tali principiirisaltalanecessitàdi evitarequellacomplica- zionee quellaricercatezzacliccon termine di arte dicesi maniera, eche di tantosioppone allabellastra- ni icità, laquale saràpiù pregevole,perquantosarà più unitaallavarietà, poichégiova osservare chela natura é sempliceadun tempoe varia.
Gli arabeschide' qualifa allora caricatoilTeatri»
furonosomigliatia sognidiammalato,bendiversidai quelliche RaffaellodipinseneiVaticano>e.chesem- brano esserestatii»-uu momentodiriposo aquel di- vino ingegnoispiratidall’eleganza edalleGrazie.AI chesiaggiunsealtromaggioredelirameuto nellavolta- rappresentato,oves’immaginòdipingereunafolladi allisimccolonne edunsettimoordine di palchetti co*' gente calcata estretta
,la qualesembravaminacciare disua cadutaquantierano spettatoriche pacificamente- sedessero inplatea.JLt’immaginazionevuol essere dal--
a
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Ya
laragione Corretta;equestamassima,necessaria nei!»
«riicomeintuttiglialtrinostristudi,neformala fi- losofiatroppopococonosciutanelleune e neglialtri.
• Coldisegno didarealteatroun piùcomode in- gressoedun prospetto,ilqualemegliopotesse^alla magnificenzadeli' ediliziocorrispondereedadditarne ad untempo1'uso,ilcavaliereAntonioNiccolini vi aggiunseposteriormente nobile portico elabellafac- ciataarchitettatacon grecostile,ed ornata di colonne diordine ionico edibassirilieviallusivi allamusica, allacommedia,allatragedia.Furonoinquellarestau- razionecostruitelespazioseedagevoli scale,perle qualisiascendeallagalleriache servedivestiboloall’
ingressode’corridorie dellaplatea,elemolte stanze aggiunteper dareall'edificiocomodiestraneituttial teatro,
ma
resiogginecessari da'nostricostumi eda’nostriusi. Eseguendotaliaggiunsioni, miglioròsom- mamenteilNiccolini
a
Balc oscenario,sopraalquale cosimiduegrandi archi per dare maggiorespazio al movimentodellemacchine, e sottoalqualeapriperF oggettomedesimo ampiovoto.Furonoalloracancella- tiicapricciosiarabeschide' palchetti, dellasoffittae diogni altravecchiatela, efuronoli sei ordini dipalchettiabbellitidinuovi ornamentigai,leggieri, ingegnosi,iqualipoterono spiccare accanto«glistessi
nobilissimi -dipintidellanuovavoltae delnuovosipa- rio,de’ qualiilNiccoliniaveapure somministratoil pensieroedildisegno
11dodicigennaio dello scorsoannomilleottocento sedici,fuveduto quel teatro nel suo maggiore splendo- reperspettacoli,ne’ qualiparve che1’architettura,la pittura
,lapoesia,lamusica,ladanzagareggiassero a secondarelagratitudine e1’amorede’Napoletani,sol- leciti difesteggiareconpompa non maivedutanèin Napoli nèaltrove,ilgiorno natalizio di
Re
amatissi-mo
,’pochi mesi innanzi restituitoa'loro desideri do- po dieci annidiingratissimaassenza.£
perfare in- tendere qual fosse alloraildecorodiquelleregiesce- ne,basterà direche ccntavanellecinquantacinque can- tanti,novantunoballerini,centosessantasonatori, tre compositoridiballo
,duedirettori di cori ,trecentoset- tantadueartistidiminorgrado,edungrannumerodi distintipittori,eprofessoridiogni arte liberale prese-
dutiedirettidal cavalier Niccolini.
Ma
giunte all'apice dellalorogloriaeranellevicine a perire, cbè nulla eterno esserpuòinquestomonda-litredicidelseguente febbraio, il Teatro Massi-
mo
, quell’immensoedilìziocherammemoravaalna- zionaleedallostranieroilgustodiAteneelapoten- za diRoma
, fu interamentedistruttodallefiac.ir.t ,«4
Facessi saggi» >1 quella (era di malauguratoballo-: gli -operaiaddettiall'illuminazione, dispostele lampade- necessarieallospettacolodelgiorno seguente,aveano
lasciataaccesafatale lucernadallaqualeera d‘or- dinariorischiarato ilmagazzinodell'illuminazione.
Frano apertelefinestre; spiravaimpetuosogrecor sventura volleche,trasportatadallacorrentedell'aria, aiappiccasse picciolascintillaa considerevolequantità di materie combustibiliinquelsitoriunita.Inunattimo ilteatro fututtoinincendio: letravi, dallequali pendeanolelampanedellescene,servendo di condut- toriallefiamme,lesvenilogiàpropagatefinoalpiò altodel tetto,quando,alfumoebe sboccava a torren- tidaogniparte,faconosciutoilpericolo,incuitro- vavansiquantierano riuniti nel teatro. Si sparsele spavento;siconoallafuga:noneranancortuttisal-
ari ,egià.ilfuocodominava imperiosoper le scene,
peripalchetti
, perlaplatea, pericorridori
, per
1’ampiavolta,11-Vesuvio nelle suegrandi eruzioni nonpresenta spettacolo piu terribile:amalgradodel- losplendor della luna,ilriflessodeliefiammesie- sleudeavivissimoper tutto1’orizzonte,comeavvenir suolesottoipolinellemaggiori aurore boreali. Ho-- trinòiltetto:ilcontiguoPalazzoReale, gliedilizie -vicini,lagran piazza dirimpetto,idintornipiùlolita-.
aifurono inondati di braco ardenti. Tantarorina‘fu l'opera di pochimomenti
, clièseun stiloindugio datosifoste
,quelmagno monumentodeileartisarebbe purrimasto in piedi;tanta fulasollecitudine
,ilcoi
raggio e1’avvedutezzaconlaqualeaioccorseda tut- telepartiecamparlo. L' interoedificiorestòince-
nerito in
mcn
ditrequartidiora;ma
-aifuococovò ardènte pertrentagiorni sottolemacerie. Lavasti -sreadelteatropresentò inqueidi 1'immaginedel cratere diunvulcano,e poteronsiosservare singolari fenomenicagionalidallacombustione di tante diversis- -siniesostanze,lequali,-esposteadattivissimofuoco,•diederopareccbinuovicomposti,degnidell'attenzio- nedelfisico,eperciò disovranocomandotrasportati nelRealeMuseo Borbonico,
L’incendiodell’ edilìzioveramenteTèale,ornamento non puredi questacittà
ma
dituttoilbelpaesed'Ita- lia,edunodegrandimonumenti ne1qualisono segnati,1progressidellaciviltàdelle nazionimoderne,erain Napoli tenutocome unacalamità;quando nndecreto sovrano,datoilventidne dallo stesso febbraio,vennead annunziare cheprimaditerminar1'annonoiavremmo potuto consolarci ditantaperdita. Sulvotopresen- tato dalconsigliere segretariodiStato ministrodi graziaegiustizia.,dogliaffari ecclesiasticiedell’in-
*6
terno,marchese Conato
Tom
nirisi,sapientissimo pro- motoredellagloriadelMonarcaedel benedellapa- tria,ilRescelsecuratoriperla riedificaxione del teatro TroianoMarnili ducadi Ascoli, Michelede'Medici principedi Ottaiano,MarzioMastrillo ducadiGal- lo,GiovanniCarafaducadiNoia,FrancescoMaria BeriomarchesediSalsa,cavalieriinogniliberaledi- sciplinacoltissimi edell*onornazionaletenacissimi.
NominòilRepreside de'nuoviediliilprelodatodu- ca di Ascoli,edaggiunse loroGennaro Negrimastre de'conti.
LasceltadelRee1’ardore col(pialesidiòprinci- pioall"impresa fecerobenesperare delcompimento dell’opera, laquale erastataperl'esecuzioneaffi- dataaDomenicoBarbaia,impresario de' RealiTea- trieduomoquantoaltrimaioperoso e zelantissimo.
Quattrocentoepiuuomini duraronosessantaepiù giornidi ostinatotravaglioperilsolosgombramenlo dellerovine.Finalmente1'arcadel teatrofulibera
,e
sipoterono cominciareinuovi lavori.
Comparvealloraunamemoriaaltravoltapubblicata dalNiccolini
, edinquellasecondaedizione intitolata aTroianoMarniliducadiAscoli.Connuovainge- gnosacdanche probabile congbieltura cercò in quella }'autorprovare esserelacorrente di aria,che dal pai-
l7
eo «««unocostantementedirigasivanola platea,la c*gioiiprimaduliantuonanzade’teatri,e 1'unitae ixngraduata superficiedeliavolta quelladellaloro maggiore armonia
;conche volleeglimostrare
, per
ottenereilnuovoteatroaonoro esserd’uopoaccresce- relavestitidellascena, dondelafona dallaquale sonoisuoni musicali sospinti,eperrenderlo inuineo- tementearmonicoesserenecessarioimpostarelanuova volta,per quantofossepossibile,sulcerchio,.figura
favorevole nonpureall’armonicaripercussione,
ma
allamaestàinsiemeedall'eleganzadell’edilìzio. Giorni innanzi erastatoal Niccolinicommesso il disegno delnuovoteatro:difficileimpresa, nellaquale trattavasidi conservarele fabbrichesuperstiti edi
farneaduntemposparireidifetti.
Non
doveaegli perciò esser ritenutouè da autoritiditempo nèda nobiltà diesempio;ma
ogni cosa sottoporre a rigoro- soesamedellaragione,ondenullasivedessenelnuo- voedificiochenonavesseilproprioufizio,edal ne- cessariorisultasserogliornati,inmodo
che ognuno diessiconcorressealproprio fine a cuiinogniope-radee essere ordinatoche chesia.
Non
polea egli lusingarsiche,in tantafilosofiadellearti,alcuno«*inducessemaiamenar buonochesitrovassebellezza ove rion fosse convenienza edutilità
;edoveaegliri- cordarsidìchiaragionesirise diCiceronequando
c
Jf8
sostennecEe,attesa1'eleganzadellaforma,approvilo' sarebbcsiilfastigiodeltempiodiGioveCapitolino,an- corché postoaldisu dellenuvole,dovenonè certa- mentepericolo di pioggia.PoichéilPiiccolinihatal- to1impegnodirendere ragione dell'opera sua, pub- blicandoleidisegni in altrettante tavoleinciseinra-
me
ed arricchite di sUeillustrazioni;ioquimilimita-
ròallanudaesposizione storie» delle cose,e soloal- quanto liberamente,cd inmodo accomodatoallamol- titudine
, discorreròdiquellechesono convenienti' materiaanchealsempliceingegno naturale.
E
questa riasolenne dichiarazionecheatutticertifichime
quin- toprossimo aH’ errare tanto lontano da presunzione.Meifunestoincendioeranrimasteiopiedi lemunì del teatro,operaveramentegrandiosa nella qualenon potrebhesidesiderarenèpiùsaggia costruzione,nè maggiori!solidità.Avanticosipreziosi,superstitia tana ta catastrofe,reseroineseguibili tutteleideeche prea sentavarraispontanee perilmiglioramentodella curva-, le qualinonavrebbero potuto nel nostrocasoadope- rarsi,senzache venissearestringersilospazio dell»
platea, e senzachenerisultasseroaltre non poche discoli vetiieuzeche quiriferì.«nongiova.
Inceppata intalmodol'immaginazioneedilsaggi»' intendimentodell
-
architetto
,avvisòeglidiaccrescer*
eoonuovoemegli» intesocompartimento la veduto’
de' palchetti posti lungoleduerette,«Miequaliéne*
suoiestremiper piùpiedi prolungato ilsemicerchio dellacurva.Convertiegliquindilaplatea.,altra volta postaorizzontalmente,inunpianoinclinatodi cuiil verticepoggiaall’estremo del palco scenario e labase
all’ingresso.
E
perchèlevisualideliascenafosseroita ognipuntot'gualmcnto scoperte,disposei sedilicir,colarmente,in
modo
chetuttiiriguardanti,collocati inunaposizione piùcomoda,inqualunquepuntori-trovassi,sono costantementeadangolo retto del cen-
tro dellascena. ,
Aggiungendoallaprimacostruzioneipalchettidel .proscenio,•avevaHcavalierFugaristrettoper cinque palminapoletaniilpalco scenario,edilClieliiaveapo- steriormente lasciatolo stessosconcio
,contentandosi disostituireall'arco difabbricaaltro dilegno,lacui curva inelegante erapocoacconciaafavorire laven- duta dello spettacolo, soprafluttoperipalchettilatera- li.Leteorichedel Niccplinisullarisonanzade’ teatri, dellequaliabbiamoinuanzifavellato,consultavano
U
maggiore possibile ingrandimento del palco scenario, equesto pensierofortunatamenteconciliavaiusieme1*armonia,labellezzaelamaestàdellascena edilco-
modo
degli spettatori,oggettiegualmente importanti,e checonpoleansiinuna restaurazione senzafalloob.Hiare. - • •
•9
L’arco scenarioèoggiilpiùmiestosoedilpiù ele- ganteclippos-nideU’ii,ed è esso sostenutoÀi (piat- irògraniicolatinecorintie,innalzatesulleantiche ba-
sideiproscenio diMedcano;in
modo
che,senza far»sparireipalchettiaggiuntidalFuga,sièaccresciutoil decoro del teatroesièresomaggioreilcampodelle
visuali. /
Non
èquiluogo difavellaredell»altre correzioni quaelàingegnosamente eseguite col principiochela buonaarchitettoriha da formare,.ornare,mostrare»edesserfondatasullaragionevera dellecose,perché lesue opere restiasalde,intere edinun fiore di lunghissimae quasiche .eternagiovanezza. Noidi- renasolo«hemolte operenuovesisonocostruite,ac-
cessoriealteatro,
ma
necessarie arendere1'edilizio perfettamente corrispondentealsuo oggetto.L'immen- so'tetto,lacui costruzionesemplice, leggiera,soli- dissima.faconoscereconquantafelicitàsiensiapplicate .all'uopole -leggieternodell'equilibrio de' corpi,è sta- taiconvertitoiounavastaofficinapittoricacheman- ca
ras
chepusera sommamentenecessaria.SulIato orientalesonostateaggiunteparecchi© gallerieperil comododegliartisti,e perlelorogiornaliereeserci- tazioni,sianelcauto,sianelladanza, edaltrent sonastatefabbricate nel lato occidentaleper1’archivio dimusica,per uso di botteghedicaffèedipastic- ceria»
21
Sièprovvedutoalcomodo «dallapiùtacileuscita deglispettatoriinognipossibiledisgrazia
,aggiungen- dodue nuoveportelateralinellaplatea
,edunaterza per uso de’ professorinell’orchestra;sono state aperte parecchiesalopercomododiquellichenell'uscirdal teatrosonoastrattiad attenderene' vestiboli il mo- mentoincuigiunganleloro carrozze,iututtelesera dirappresentazione costantemente obbligate a seguire 1’ordine consaggiregolamenti loro prescritto.
Iomisono intrattenutosoprataliparticolari fona più di quello chalamateriarichiedea
,colpensiero di indicare unapartede’ miglioramenti, laquale seb- beneper séstessaimportantissima,purenullaopoca richiamerà forse1’attenzione delpubblico
.
Da
cbe>’immaginòlanuovacostruzione de' teatrimoderni,esiallontanòdaessilasolidità,1’eleganza delleproporzioni elamaestà di quellidegliantichi, fu amioavvisoun erroreilvolerconservare quella manieradiornatiche rappresentanoordini diarchi- tettura
;pedanteriache, comecoltissimoitalianohg detto,abbiamoredatadalsecolo delcinquecento, ita cuinè scrivaniaiàceasiuèarmadio, senzaporrein
operatuttigliordinidel Colosseo.
Non
èquesto il luogo perunacosifattadecorazione.Ipilastriela colonne adattatea’palchetti,allequalipochissimipia- di, tipuòdara di altezza,riescono>perservirmidell’
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*»
«pressionieliquelvalentuomo,meschine,e tornano, per dircosipigmee,diquel grandiosotroppoperden- doediquelladignitàche lorosiconviene.Se in niu- nafabbricapococihadaaveredelmassiccioedel solido, se1'architetturaall'incontro hadaessere quasi tuttapermeabile;quelladellointerno delteatro
è pur dessa.
Noiignoriamo quali sienoleideedelNiccolini sti questoproposito
;vegjia.noperòdataliprineipiire- golatigliornamenti con molta saggezza adoperatiper abbellire1'interno diqueste Vastissimescene.L’ar- chitettohaconsideratoi palchetticomecorpi che sporgonoall'infuoris >vr,appostiall’edilìzio,ed ha av- visato didar loroilcaratteredialtrettanteringhiere rappresentaleinmetallo dorato.Variano quelle di di- segnosecondogliordini de' palchetti,
ma
consrrvan sempre1*unitidellemasse e P uniformitidelle linee principali.Dopoognitrepalchetti,unoèsempreor- nato dibassirìlictiinargento,allusivituttiallatnge- dia,allacommedia,allamusica,alladanza,ilcheno- bilita leringhiere, crompelamonotonauniformiti che nesarebberisultata,senonfosserostateintalmaniera compartite.Questo ingegnoso ornato,conservandotutta lasveltezzaePeleganza possibile,diall’insiemeParia dellamagg'"e soliditidellaqualeiteatrimodernisieno rapaci,rformaco’bassirilicwaltrettantemasseverticali,
lequaliegregiamentecorrispondouoalcaratteredei
proscenio.,, ..
ligranpalchetto realesorgenelcentro delsecondo ardineaguisa dinobilissimotrono, cui aggiunge ricchez- zeed ornamento ampio panneggiamentochesiabbassa da regia corona,ed è rilevatodadue Vittorie collocatea’
finchi.Sononelparapetto del palchetto scolpitedue Sirene destinateasostenerel'effigiedelMonarca,dali'e- greg'o cavalìerfitea,cherinnova a di nostriiprodigi dellagreca incisione,vagamenteeseguita inbronzodo-*
rato.Ricco,maestoso, elegante è1'interno diquel paì- ebetto per grandissimi specchi,per candelabri dibron- zoeperbassirilieviinargentobellamente disposti,
Corrispondedirimpettoa tantaricchezzaedelegan- zadiornato l'arco del proscenio,perilquale devesi applaudireall'ingegno,algustoedalsaggiointendi- mentodellarchitetto.Vedesieffigiatoinquelloam- piobassorilievo,daunlato laPoesia,laMusica e la Danza,cdall'altroil
Tempo
alcuipiide è rovesciata' lafalce,ed a cui girano d'intornoleOrecompagne.UnaSirena,inattodisoffermareilguiditore degli anui,gliadditaleMuse,uparchelo invitiascorrere piùlentamente finoacheleArtiprocuranoa'riguar- dantiladolce illusione destinataaformaresullescene
. .. ;
dicento piaceriunpiacereunicoalmondo.Inaspe- cie di Zodiaco,inelisonoincise le cifreorarie,gira1
H
!*1disopra del
Tempo,
fiqualeretiandò!mtnc4>il« fa- glialeore col dito indice della sua destra.
Ladescrizione dell'arco delproscenioconducenti a parlare degli ornamenti dallaTolta,ciliaresembrando- miessere «tato'ilWiccolidiguidatoda’medesimiprin- cfpri nelcompimentodegliunic deglialtri
.
D
qui giovaricordarecomeledecorazioni delle vol- te appartengonoiligeneredi pitturailpiùpoetico, ilpiù capace di tuttoilsublime,c per conseguènz» di tuttoilbello ideale.Deene*grandiedilìzik
pittura"farpompadelleidèepiùingegnose,econ1'architet- turaconcorrereaspiegaleinspecial manierailcaratte- re del luogo;quellaéllaessendotraleartilaquale
può
emineùtementeesprimerequantoleaggrada,par-
landola stessamutafavella atuttigliuomini,intutti itempieintuttiipaesi:nella voltadi questo Teatro Massimodovea ellaperciò indicarelanaturadegli spettacolia*qualièilluogo particolarmentedestinato,
• mostrarneloscopo dicommuovere,didilettare, à'
istruireiriguardanti.
Felicemente ispirato dal suo ingegnohailNiccolini immaginatonelledivisionide' palchettidell'ultimo or- dine altrettanteastedibronzodorato, qualihadesti- nateasostenerericcoedampiovelariodacuifinge- sicopertorinteroteatro. E' quelvelarioisto- riato,asomiglianzadi queiricchissimiarazziche
nelsecolo diLeon
X
sividerosìdifremente Wall«
occasionidigrandi solennità, eche inItaliaed in
Francia oggi ancora pareggianoi piùbelli dipintidi Raffaello
,di Michelangelo
,delDomenicbiuo,delRe- M,rasi !nesso egregiamenterappresentataI'apoteosi depoetipiùillustri.Apolloconducequella eletta schie- ra sopra candide nubi nelluogopiùelevato,oveMi- nerva
,simbolo della sapiente,maestosamentesiasside inundiscodi luce dalleMusecircondata
.Primo fratuttiipoetiinnoltrasi
Omero
e quindiilpiù bel fiordiqueisommiingegni,iquali, caldalamente ed ilcuore della virtù
,mostrarononelleopere loroilfu- rore diunestrodivino. SpiccanotraessieVirgilio ed Orazio edilSannazaroe1’amorosaSaffoed.1 tenero Petrarca e Sofocle ed Euripideel'Astigianoe ì'immensoDante,edaltrimolticelesti cantoriiquali non pureunacittà
,unanazione,
ma
tuttala specie umana onorarono.Quest’ampio quadroèrappresenta, toinungrancerchio che occupailcentro del velario, ilrestodel quale,diunbelcilestro,èsparsodig-‘- gHd’oro e terminato dalarghissimefrangedello stes- so metallo
,lequalicadonoagran pieghe intornoin- tornoall’ultimoordine de’ palchetti.
Allegoricapuree spiranteinsiemegratitudine eri- spetto perlaMaestàdelReSignor nostro e caldis- simo amordipatria
,èlagrantelacherenedi tesu d
26
ilaalproscenio,dèliaqualeconcepì e dittòilpen- sieroTrojanoMarniliducad'Ascoli, splendidissimo cavaliereepremurosissimoonde1’onordellearti si- manteugaalleDueSiciliein cospettodeglistranieri. Vedesiioessa,sull'altodell'Olimpo, Giovedalqua- leparteunraggiodilucecliecade adilluminare il Geniodel regno,sulcuiscudo'staeffigiataT imagi- nediFerdikando.Minervaguidaaquello d'innanzi lediverseprovincie personificate,lequalilieteinsieme e
riconoscentivauuoatributareomaggioalPrincipe
Ma»
gnaulino perilqualeiloroabitatorigiusti, umani, benefici
,concordi,moderati,attivi,amantidelpub- blicobeneottengono oggil’affetto, la stima, 1'am- mirazionedell'Europa,cgodono nonturbatainter- napace,fondamentodellavera edurevolefelicitàdel- lenazioni.IlSebetodaunlato,laTrinacriadall'al- trochiudonolacomposizione;ilCommercio,1'Agri- coltura
, l'Abbondanza siaggruppanoall'ombra di eccelsapalma
;elaGiustiziaelaPacesembranonel».
l’attodi andareadincoronare1AugustoMonarcache lerichiamò su questa terra beata.
Ladipintura di quellabellatela,laquale,perlano- biltàdell'invenzione cperlacorreziondeldisegno, faràamolti desideraredivederladestinataavitapiù lungadi quellaelicè d’ordinarioriserbata adipintiche ascene appartengono., è tutta interadelnostroGiu—
-
*7
•seppeCamerario,abilissimoper imagìnarepoemipit- torici,edi un’ incredibile varietàemagia di colorito perappagar1’occhionell’insieme delle sueopere.- Celle everesonole figuredi questoquadro;saggi gliaccidenti dellaluce ede’ riverberi;naturalissimoil colorito
;lequalidotidi leggitrisivedrannospiccare ne' dipintialtresìdel Velario che,sulleideedelNie- coliniilCameranostesso fuobbligato dipingere nel corto giro diSolidiciassettegiorni,onde sgombrar1’
anditoimmensoche sorgeanelmezzodell’edilizioe dar luogo a cominciaregliornati dituttelerimanenti .partidelteatro.
Altratelaèstatadipintaparimente perilproscenio, nellaqualeimmaginòilNiceolinidirappresentare leg- giadra corsa diAmori. Sorgesull’estremodi quel nuovostadiolameta, allaqualeagognano glialati aunghi.Iloropicciolicarri disegnati suquellidella più bella antichiU,sonotiralida conigli, daluma, che,dateStugini,dacolombi,daleoni
,daserpenti secondalavariaindole de’ diversiamori.
E
benfa- cileintendereachisimostrilafortunapropriziain queinovelligiuochi ginniciiquali,adifferenzaditut- tiglialtri dell'anticaGrecia, dirsipotnbberodi Amatunta.Nell’esecuzione diquesti vaghissimaidea, perlaquale dee darsi plausoalNiccolini
,sisonono-
bilmentedistintil’Hiler,ilMugnaic1’egregio giovi- a
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neFrancesco Tortolj,ilqualeliaducilaladipintura ditullelenuorescene,mostrando sempre
sommo
va- lor:,couchehaacquistatogiustititoli allapubblica stimaedalsuffragioditutti ivericonoscitoridelle art'1.Diremonoi lo stessoperlescenedicampagne, di boschi,dipaeselliinventatee dipinteda Vincenzo Geatile,ilcuifelicepennellosembrafatto apresentare all jsguardo tuttoilbelloideale dellanaturacampestre.A
renderecompiutal’illusionedeglispettacolisono statedaGiacomoPregliascocongegnatenuovesempli- cissimemacchine,edistatoinmigliormodo
diretta l'illuminazionedelpalco scenarioedinpiùbell'ordi- nedispostalanumerosissima orchestra.Talisonoilavorieseguiti nella riedificazionedique- stoTeatroMassimo. Inessisonostatiperlospazio di otto mesi quasiadun tempoimpiegati milleequat- trocento individuisiaprofessoridiartiliberali,siao- perai diartimeccaniche. Nelmomentoincuiseri- viatno,ilpubblicononha ancora esternatoilsuogin- diziosulsuccesso dell'opera;qualunque peròsari es- soperessere
,questoimmensoedilìziodallesue cene- ritt>1tantamagnificenza risortoinsibreve spazio dì
tempo
,saràsempreuna testimonianzadellasapienza«dellamunificenza de' due AugustiMonarchi
,a’quali lodeenonche Napoli1’Italiaintera
, ede’progressi della coltura da'Boaioaifelicemente promossi nelRe.