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Riflessioni di copertina

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Academic year: 2021

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Riflessioni di copertina

Riflessioni di copertina

Nella propria ricerca artistica, Andrea Massaioli ha da sem- pre stabilito un vincolo profondo, intimo, con il mondo della natura e delle energie sottili. Tutte le sue opere sembrano percorse da una forza vitale intensa e ubiqua. Una delicata attenzione per i dettagli combinata a una meticolosa capaci- tà d’osservazione sono gli strumenti essenziali per tradurre sulla superficie pittorica o nella materia scultorea soggetti botanici, animali e umani, così realistici da essere commo- venti. Gerani e ficus, farfalle e lumache, corpi femminili e maschili sbocciano onirici e fragili dall’incontro tra naturalità e inconscio. Prendendo in considerazione la sua produzione su carta e su tela, due anime sembrano convivere nell’ope- ra di Massaioli.

A livello tecnico, troviamo da un lato il disegno scrupoloso e dettagliato, dove matita e acquerello delineano con precisio- ne; dall’altro la pittura, più materica e meno chirurgica, più vaga e astratta, dove le forme emergono imprecise come ricordi. Sul piano tematico invece troviamo da un lato un indugiare sugli aspetti più istintuali e ferini dell’agire, che riportano l’uomo e la donna a uno stato di natura quasi pri- mordiale, bandendo o ignorando del tutto concetti morali come peccato e proibizione; dall’altro un ritorno alla purez- za, all’innocenza dell’infanzia e delle intenzioni, un riavvicina- mento al sacro attraverso una simbologia di matrice cristia- na, con elementi come il giglio e la colomba, e temi come l’annunciazione e la maternità.

Come Ukiyo-e (immagini del mondo fluttuante) per il nuovo millennio, i suoi disegni e dipinti ritraggono non soltanto natura o paesaggi, ma anche il piacere estetico e sensuale, sacro e profano. L’artista non fugge dal mondo, lo respira e lo trasferisce nei suoi lavori come energia luminosa e illumi- nante, come pensiero fuori dagli schemi del perbenismo e della censura piccolo-borghesi.

Negli oli su tela notturni, figure scarne ed essenziali spuntano dal blu quasi monocromo come lucciole in un prato d’estate.

Solo pochi tratti per definire uno stelo e fiori puntiformi da cui scaturisce luce. Una luce peculiare però, non tecnica o artifi- ciale, né naturale ed esterna al soggetto raffigurato, come potrebbe essere il riflesso del chiarore lunare. La fonte auten- tica di quel bagliore non è quindi una centrale elettrica né un lume celeste, non piove dall’alto, ma sale dal basso, dalle pro- fondità biologiche: una luce organica dunque, che si genera dall’interno degli esseri, proprio come nelle piccole lampyri- dae, nelle fascicolazioni nervose o nelle sinapsi cerebrali, alle quali somigliano allusivamente le corolle frattali di questi brillan- ti boccioli ipervivificati, che si stagliano contro un cielo cupo e denso come alla vigilia di un temporale. Luce intensa, in grado di illuminare l’intera scena del dipinto, e aria densa, silenziosa e palpabile, satura di quella stessa energia potenziale e vibran-

te presente nei fiori, ma sprigionata dalle forze naturali in pro- cinto di incrinare o addirittura rovesciare la momentanea e pre- caria quiete del paesaggio. Si percepisce una profonda ten- sione latente, imprigionata nelle trame della tela, come se la struttura del dipinto si reggesse su fondamenta non solide e statiche, ma liquide e frementi, quasi magmatiche, ancora cariche dell’impeto artistico che l’ha creato.

Veronica Liotti

Andrea Massaioli, Fiori notturni, 2011, olio su tela, cm 40 × 70,

Courtesy l’artista

Andrea Massaioli nasce nel 1960 a Torino, dove vive e lavora.

Dagli anni Ottanta a oggi ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra cui ricordiamo solo alcu- ne delle più recenti.

Tra le personali: Andrea Massaioli – A, Marco Cappello Vintage and Design, Torino (2010); Primordium, a cura di J. Putnam, Ciocca Arte Contemporanea, Milano e 41 Artecontemporanea, Torino (2008); Un bacio e dieci con- chiglie, a cura di G. Curto, 41 Artecontemporanea, Torino (2005); Chiudimi in un bacio, testo critico di T. Conti, Studio Ercolani, Bologna (2004); Sfingi, a cura di S. Menegoi, Infinito Ltd gallery, Torino (2001).

Tra le collettive: Porndemia, Paratissima 8, Torino (2012);

NA.TO L’arte del presente, il presente dell’arte, a cura di A.

Demma, Ex Manifatture Tabacchi, Torino (2012); …E bel- lezza sia! Modigliani, Warhol, Mapplethorpe, La Dolce Vita, Oggi, a cura di F. Piccari, Fondazione 107, Torino (2012);

TORINOver012, MAO Museo di Arte Orientale, Torino (2012); Vesti d’arte, a cura di V. Bonomo, Galleria Arsenale, Roma (2011); Vieni a prendere un caffè da noi, a cura di L. Littizzetto e C. Fossati, Eva Menzio, Torino (2011); Eroi Eroine, a cura di A. Demma e L. Bradamante, Castello di Rivalta, Torino (2010); Papier, 41 Artecontem poranea, Torino (2010); Il Castello di Rivara apre le cantine, a cura di F. Solero, Castello di Rivara, Torino (2009); Viva Lolita, a cura di J. Putnam, Maddox Art, Londra (2008); Viva il dise- gno, a cura di Francesco Poli, Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, Torino (2008); DISegno mentale, Grossetti Arte Contemporanea, Milano (2008); ’900 Cento anni di creatività in Piemonte, a cura di M. Vescovo, Museo dei campionissimi, Novi Ligure, Alessandria (2008).

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