• Non ci sono risultati.

Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 25 luglio 2017 RESOCONTO DELLA SEDUTA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 25 luglio 2017 RESOCONTO DELLA SEDUTA"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 25 luglio 2017 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Andrea Cologno

Partecipa il Segretario Generale Dr.ssa Immacolata Gravallese All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Monica Consigliere Assente

RIGANTI Jacopo Lorenzo Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

CONTI Maria Adelaide Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

GHIGGINI Marco – Consigliere Presente

FRIGERIO Lorena – Consigliere Presente

MOLTENI Erik - Consigliere Presente

ROSSONI Laura Clementina – Consigliere Assente

SONZOGNI Stefano – Consigliere Assente

RONCHI Cristina – Consigliere Presente

CALVI Emanuele – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

PEZZONI Giuseppe – Assessore Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

(2)

SEGRETARIO GENERALE:

Juri Imeri Fabio, Riganti Jacopo Lorenzo, Giussani Francesco, Ciocca Alessandro, Ferri Giulio, Premoli Monica, Conti Maria Adelaide… Premoli Monica non c’è, vero? Ghiggini Marco, Cologno Andrea, Fumagalli Giancarlo, Frigerio Lorena, Molteni Erik, Rossoni ha giustificato l’assenza, Sonzogni Stefano, Ronchi Cristina, Calvi Emanuele e Pignatelli Gianluca.

Sono presenti gli Assessori e non vedo Pezzoni.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al primo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dai consiglieri Molteni e Ronchi relativa all’area ex Foro Boario”.

“Premesso che la Società Immobiliare Ossidiana S.r.l. ha depositato in data 1 giugno 2017 una proposta di Piano attuativo in variante al Piano delle regole al PGT di Treviglio, finalizzata a modificare l’articolazione funzionale delle destinazioni d’uso, con eliminazione della destinazione d’uso residenziale e l’inserimento della previsione di un distributore di carburante;

che è stato dato avvio al procedimento di verifica dell’assoggettabilità alla Valutazione Ambientale (VAS) del Piano attuativo ‘Ambito di progettazione unitaria n. 10 ex Foro Boario’, in variante al Piano delle regole del PGT vigente;

considerato che:

1) l’area ex Foro Boario è stata valutata, in data 12 settembre 2012, con perizia di stima assunta al protocollo comunale, dal funzionario comunale dottor architetto Valentino Rondelli considerando la destinazione urbanistica prevista dal PGT, norme tecniche di attuazione del Piano delle Regole, articolo 24, comma 10, e cioè a prevalenza residenziale con possibilità di insediare altre destinazioni sino a un massimo di metri quadri 2500;

2) con la variante urbanistica richiesta dalla Società Immobiliare Ossidiana in premessa, la destinazione d’uso dell’area passerebbe da ‘principalmente residenziale’ a ‘esclusivamente commerciale’, determinando in tal modo una modifica sostanziale delle caratteristiche dell’area espresse a suo tempo indicate nel bando pubblico di vendita all’asta;

3) tale modifica costituirebbe valido motivo di impugnazione dell’atto finale di assegnazione dell’area alla Società Immobiliare Ossidiana da parte di altre società potenzialmente concorrenti, che all’epoca del bando non abbiano ritenuto di partecipare alla gara avendo pedissequamente valutato l’area in base alle destinazioni urbanistiche indicate nel bando, cioè a ‘prevalenza residenziale’;

posto che non si ritiene opportuno per le notevoli potenzialità strategiche nel riassetto l’intero quartiere Est, sottrarre la suddetta area al patrimonio pubblico comunale, si interpella il Sindaco per conoscere se non ritenga che tale eventualità possa pregiudicare nuovamente l’atto di assegnazione definitiva dell’area, con rinnovato grave danno economico per l’Amministrazione”.

Risponde l’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:

Grazie, buonasera Consiglieri. Allora, la Società Immobiliare Ossidiana S.r.l. ha depositato in data 1 giugno una proposta di Piano attuativo in variante al Piano delle regole del PGT, finalizzata a modificare l’articolazione funzionale delle destinazioni d’uso con l’eliminazione della destinazione residenziale e inserimento della previsione di distributore di carburante e di ridurre la capacità edificatoria complessiva.

Di tale proposta si è dato conto nella delibera di Giunta comunale 93 del 14 giugno, con la quale si è dato avvio al procedimento per la verifica di assoggettabilità alla VAS, e i suoi contenuti sono dettagliati nel progetto a firma Domus Ing. e Arch. S.r.l..

L’articolo 12 dello schema di convenzione precisa: il Piano attuativo prevede la realizzazione di medie strutture di vendita tipo 1 e tipo 2; all’interno del Piano attuativo possono essere insediate, autorizzate dal Comune, più medie strutture di vendita, fino alla concorrenza del limite previsto nei precedenti articoli. La superficie di vendita complessivamente insediabile nel comparto, quale risultato della sommatoria delle singole medie strutture, non potrà superare la soglia massima di 2.500 metri quadrati.

Nel comparto e altresì insediabile e attivabile un impianto di distribuzione carburanti. L’autorizzazione dovrà essere acquisita contestualmente al rilascio del titolo abilitativo per la realizzazione dei lavori, nel rispetto della normativa di settore.

Questo riferimento appare necessario in relazione alla preoccupazione dei Consiglieri manifestata nell’interpellanza, secondo la quale una variante che consenta ad un’area a prevalenza residenziale, con possibilità di insediare altre destinazioni sino alla media struttura di vendita di 2.500 metri, secondo le attuali previsioni dell’articolo 24.10 delle NTA di divenire esclusivamente commerciale, alteri, di fatto, il valore delle aree, con effetti che possono pregiudicare anche la procedura di aggiudicazione. Non solo si determinerebbe un danno erariale, ma anche il rischio di impugnativa da parte di potenziali concorrenti interessati.

Ebbene, tali preoccupazioni sono risolte alla luce dei contenuti della variante, che conferma, come specificato all’articolo 12 della bozza di convenzione e dai parametri edificatori, che la superficie di vendita complessivamente insediabile nel comparto quale risultato della sommatoria delle singole medie strutture non potrà superare la soglia massima di 2.500 metri. Si tratta della stessa soglia considerata

(3)

dall’architetto Rondelli nella perizia di stima, protocollo 45328 del 2012, dalla cui valutazione è scaturita la base d’asta.

La slp terziaria prevista dalla società Ossidiana prevede un progetto di 4.044 metri quadrati, con un’estensione inferiore agli 8.900 metri quadrati edificabili previsti delle previsioni insediative stimate all’atto della procedura di vendita; nella procedura di vendita erano previsti 8.900 metri quadrati residenziali, di cui 2.500 commerciali. Applicando alle ridotte superfici gli stessi valori della perizia, è possibile evidenziare che la congruità del prezzo permane; infatti metri quadrati 4.044 per 3, che è l’altezza, fa 12.000 metri cubi; 12.000 metri cubi per 170 euro al metro cubo sono 2.062.000, ai quali va aggiunta la maggiorazione per la possibilità di realizzare una superficie di 2.500 metri di vendita, che dalla stima di Rondelli valgono 230 euro al metro quadro, pertanto 2.500 per 230 fa 575.000 euro, più 2.062.000 porta a un totale di 2.637.440, con la conseguenza che l’approvazione della variante non determina alcun danno economico per l’Ente perché conferisce alle aree una destinazione che non ne incrementa il valore in ragione della riduzione della capacità edificatoria complessiva.

In ordine al rischio contenziosi e alla circostanza di non aver garantito pari opportunità ad operatori del settore, si evidenzia che la destinazione dell’area era valutabile da tutti in relazione alla destinazione dell’articolo 24.10, “Ambito 10 Foro Boario”, ambito soggetto a Piano attuativo e quindi ad uno strumento suscettibile di approvazione anche in variante urbanistica.

Circa, inoltre, la partecipazione alla gara, si ricorda che l’asta pubblica indetta il 22 ottobre 2012 è andata deserta. Tutti gli operatori di mercato sono stati messi nella condizione di aggiudicarsi i beni in argomento alle medesime condizioni offerte dalla Immobiliare Ossidiana, poiché la sua proposta di acquisto è stata resa nota è suscettibile di miglioramenti entro il termine del 19 marzo 2015, termine nel quale non è arrivata alcuna proposta.

La proposta di variante urbanistica per l’area non veniva preclusa e non sarebbe stata preclusa ad alcun operatore.

La circostanza che il bene venduto all’asta con determinate caratteristiche possa, a seguito di variante urbanistica, acquisire un valore diverso è una circostanza verificabile, circostanza che non penalizza il valore conseguibile dal Comune dalla dismissione del bene, poiché lo stesso legislatore lo ha previsto nell’articolo 16, comma 4, lettera d-ter) del DPR 380 del 2001: gli Enti locali possono pretendere dai privati non solo gli oneri di concessione, ma anche consistenti importi economici proporzionali al maggior valore generato da interventi sulle destinazioni in variante urbanistica, anche solo per i cambi di destinazione d’uso.

Nelle considerazioni sopra esposte, la risposta all’interpellanza. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Consigliere Molteni, prego.

CONSIGLIERE MOLTENI:

Grazie, buonasera. Grazie, Assessore, per la risposta.

Io resto dell’idea che i Piani di governo del territorio debbano essere fatti dall’Ente e non dal privato, perché di fatto quello che si pone in questo momento è l’approvazione di una variante su richiesta di un privato.

Ora, io capisco le esigenze anche di bilancio da parte dall’Ente, però la preoccupazione nostra è data dal fatto che prima ci trovavamo di fronte a un’area con destinazione principalmente residenziale, come da perizia fatta dal dottor Rondelli, mentre invece ci troveremo poi ad un’area con una destinazione principalmente a commerciale.

Ora, al di là dei metri quadri di destinazione, che nel progetto di Ossidiana si parla di 4.044 metri quadri ad intervento a commerciale, quindi, per come la vediamo noi, riteniamo che ci possano essere tutte le possibilità per rivedere anche la perizia e, di conseguenza, avere un maggior introito da parte delle casse del Comune.

Al tempo stesso ribadiamo come la prima perizia, che dava appunto 5.120.000 euro di valore, poi c’è stato un ribasso d’asta, visto che la prima asta, come diceva anche lei, Assessore, è andata deserta, ha portato a 4.352.000 euro; ora viene rivista la destinazione, che prima era principalmente residenziale e diventa principalmente commerciale.

Diciamo che le carte in banco, rispetto all’inizio dell’iter, sono sicuramente cambiate. Ossidiana fa il suo interesse e presenta una richiesta e questo Consiglio procederà poi ad una variante. Noi rimaniamo dubbiosi su tutti questi passaggi, perché comunque è lecita l’istanza di Ossidiana, però mi risulta che anche nella precedente Amministrazione qui più volte la maggioranza abbia ribadito come non si sarebbero mai fatti i Piani in variante, perché i Piani vengono presentati dalla Giunta.

Mi sembra un cambio di direzione che ci preoccupa e ci fa pensare. Dopodiché come sempre, lo ribadisco, noi facciamo azione di controllo per il bene della città e per il bene dell’Ente, ma i dubbi rimangono e, ovviamente, non mi dichiaro soddisfatto della risposta. Grazie.

(4)

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere.

Veniamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dai consiglieri Molteni e Ronchi relativa al Piano integrato ex Baslini”.

“Premesso che nel corso del Consiglio comunale ultimo scorso è stata riscontrata dal Segretario comunale e dal Sindaco l’interpellanza presentata dai consiglieri Molteni, Ronchi, Rossoni e Sonzogni inerente aspetti convenzionali del Piano integrato ex Baslini e, a seguito di quanto sopra, considerato che:

la bonifica dell’area è evidentemente un’obbligazione espressamente prescritta dalla convenzione e che il rapporto sinallagmatico ‘obbligo bonifica-ius edificandi’ è stabilito nella convenzione sottoscritta, vedi settimo comma delle premesse alla stessa, laddove si dà atto che ‘la bonifica delle aree in argomento è finalizzata all’uso futuro dalle stesse per residenze a verde pubblico-privato’ sia della convenzione originaria. Diversamente, la convenzione in argomento, che è attuativa di un accordo di programma, risulterebbe carente dei requisiti fondamentali prescritti dal comma 2 dell’articolo 87 della legge regionale n. 12/2005: interesse pubblico (la bonifica) e privato (l’edificazione);

il progetto presentato per la costruzione della palestra è stato rigettato con nota 1.12.2016 dal dirigente dei servizi tecnici in quanto giudicato ‘irricevibile’, causa difformità dalla convenzione per l’assenza delle più volte richiamate garanzie fideiussorie;

in data 27 giugno ‘17 risulta trasmessa con PEC polizza fideiussoria relativa ai soli obblighi previsti dal decreto di approvazione della bonifica e in alcun modo inerente o relativo o connesso agli obblighi previsti dalla convenzione sottoscritta;

su detta polizza fideiussoria, emessa dalla società Argo Group International Holding, compagnia di assicurazione internazionale con sede alle Isole Bermuda, ma con base operativa a Malta, sono in corso le attività di verifica, idoneità, conformità e congruità necessarie per le garanzie agli Enti pubblici;

il Sindaco, nella risposta all’interpellanza in argomento, riferisce che ‘abbiamo fatto anche in passato esposti alla Procura per verificare determinate azioni.

Tutto ciò premesso, permanendo la convinzione circa la non validità della convenzione urbanistica sottoscritta per mancanza di elemento costitutivo rilevante quali le garanzie economiche, come già ricordato a firma del Segretario comunale nella diffida alla società Habita S.r.l, trasmessa in data 18 giugno 2016;

ribadita l’illegittimità e l’inefficacia di un atto abilitativo e/o autorizzativo di qualunque natura che fosse eventualmente rilasciato da questa Amministrazione alla società Habita S.r.l. riferito al programma integrato ex Baslini e alla variante e convenzione 2013 in quanto fondato su atto privo di validità (la variante 2013);

si interpella il Sindaco perché fornisca spiegazioni e riscontro documentale in ordine a:

1) quale o quali siano stati gli esposti presentati dall’Amministrazione comunale alla Procura della Repubblica successivamente al maggio 2011 e sino ad oggi;

2) l’idoneità, legittimità e congruità della garanzia fideiussoria trasmessa via PEC in data 27 giugno 2017 inerente il solo decreto di approvazione della bonifica sull’area;

3) le azioni che, a tutela degli interessi dei cittadini, questa Amministrazione intende avviare, acclarata ormai da oltre sedici mesi la totale insussistenza delle fideiussioni relative alla convenzione urbanistica del 2013 nei confronti dell’inadempiente società Habita”.

Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Grazie, buonasera a tutte e a tutti. In merito all’interpellanza, che è di fatto poi un seguito della precedente, alla quale si fa riferimento anche nella stessa interpellanza, leggerei le risposte ai quesiti che sono stati posti.

In merito agli esposti che il Comune di Treviglio ha presentato alla Procura della Repubblica, oltre a quelli presentati prima del nostro mandato, quindi prima di maggio 2011, ne sono stati presentati altri: uno con nota del 9 gennaio 2014 e poi con successiva integrazione del 30 aprile 2014, indirizzate entrambe al Comando della Polizia provinciale di Bergamo, che poi, su incarico della Procura, si è presentata in Treviglio per raccogliere documentazione aggiuntiva.

In relazione sempre al fascicolo relativo alle note di cui sopra, si è anche provveduto a trasmettere integrazioni al Nucleo operativo ecologico del NOE dei Carabinieri di Brescia l’11 marzo 2015, e il maresciallo capo Antonio Sebastiano anch’esso è venuto presso i nostri uffici, all’Ufficio ambiente, per raccogliere ulteriori dati e informazioni e, a seguito di quanto è avvenuto, il 23 febbraio del 2015 è poi pervenuta al Comune la richiesta di archiviazione del procedimento.

Quindi le segnalazioni che sono state fatte sono 2014 e 2015, sia al Comando della Polizia provinciale di Bergamo, che ai carabinieri di Brescia, che si sono poi recati entrambi presso i nostri servizi tecnici e il Giudice per le indagini preliminari ha poi disposto l’archiviazione del procedimento.

In merito, invece, alla polizza fideiussoria, della quale abbiamo parlato il 27 giugno scorso, come avevo accennato, oltre ad essere pervenuta, è stato immediatamente avviato l’iter per la verifica. Si è provveduto a trasmettere alla società Habita una serie di richieste di chiarimenti in merito alla polizza fideiussoria stessa e poi a trasmettere una nota alla Servizi intermediazioni finanziarie della Banca d’Italia e all’Ivas il giorno dopo, il 28 giugno.

(5)

La Banca d’Italia ha risposto, con una nota che è allegata all’interpellanza, dicendo che non è competente in materia e rinviando all’Ivas la risposta, essendo anch’essa tra i destinatari. C’è anche da dire che la polizza fideiussoria riportava già nella trasmissione della PEC lo screenshot e la verifica effettuata presso l’Ivas da parte della stessa società Habita.

Ad ogni modo abbiamo contattato, il 10 luglio, direttamente la società che ha rilasciato la fideiussione, chiedendo di esplicitare il nominativo e la sede operativa del referente commerciale o broker del territorio della Repubblica Italiana, in modo da completare il giro di verifiche necessarie per potere essere certi della validità e soprattutto della competenza di chi ha rilasciato la polizza fideiussoria.

Siamo in attesa, a oggi abbiamo fatto ancora verifica a protocollo e non sono pervenuti ulteriori riscontri, quindi, non appena dovessero pervenire, ovviamente ne renderemo conto.

Per quanto riguarda il punto 3, onestamente fatico a comprendere la richiesta in quanto mi pare che nella lunga risposta del Consiglio comunale scorso si sia data la posizione chiara del Comune di Treviglio rispetto alle polizze fideiussorie che riguardano la convenzione urbanistica. Premesso che ad oggi nessun titolo abilitativo e di intervento edilizio è stato rilasciato, nessuna richiesta è pervenuta, sono in corso ancora diverse interlocuzioni con Habita, coi suoi legali e coi nostri legali, ed è tracciato in tutte le comunicazioni del Comune di Treviglio il fatto che il rilascio delle polizze fideiussorie in corso di validità e valide è condizione sine qua non per rilasciare qualsiasi titolo autorizzativo.

Da parte nostra la priorità, ovviamente, è concentrata adesso sulla bonifica ed è, immagino, anche la priorità di Habita, in quanto senza bonifica non potrà nemmeno pensare alla seconda fase. E quindi siamo fiduciosi sul fatto che i due iter, come previsto, possano procedere non parallelamente, ma uno conseguentemente all’altro, ma è anche chiaro che, nel momento in cui dovesse partire la bonifica, che ricordo, Habita fa senza essere responsabile dell’inquinamento, ma a seguito degli accordi stipulati in sede di acquisizione dell’area, è chiaro che nel momento in cui dovesse partire la bonifica, e ci auguriamo il più presto possibile, poi tutto l’iter relativo alla convenzione urbanistica e quindi all’intervento vero e proprio sarà sempre subordinato al rilascio di polizze fideiussorie in corso di validità, che da quel punto di vista costituiranno anche le garanzie relativamente agli obblighi convenzionali, alcuni dei quali in questi anni sono magari anche mutati e quindi ci sarà da valutare questa situazione.

Rimane il fatto che la risposta precedente la ritengo esaustiva in merito alle azioni che vengono sollecitate dai due Consiglieri nei confronti di Habita: oggi le note e il punto della situazione sono quelle ancora del 27 giugno.

Aggiungo solo, a titolo informativo, che abbiamo avuto un incontro con la proprietà, alla presenza degli avvocati, anche per discutere di questo, e abbiamo ribadito che le polizze fideiussorie sono ovviamente elemento imprescindibile per poter avviare qualsiasi intervento futuro. A oggi però per noi è fondamentale che arrivi il prima possibile la risposta in merito alla validità delle polizze fideiussorie e quindi ci auguriamo che subito dopo Habita possa anche avviare il cantiere per la bonifica.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco.

Consigliere Molteni, prego.

CONSIGLIERE MOLTENI:

Grazie, signor Sindaco. Mi sembra che continuiamo a girare intorno al problema, nel senso che bene gli esposti fatti alla Procura, alla Polizia provinciale, al Nucleo operativo ambientale, però sono sempre esposti che riguardano solo ed esclusivamente la bonifica.

Noi da mesi stiamo puntando il dito sul fatto che siano state presentate delle garanzie fideiussorie illegittime, e da questo punto di vista, almeno stante la risposta, non è arrivato nulla in proposito. Noi riteniamo che sia un fatto grave aver depositato delle garanzie fideiussorie illegittime, per sedici mesi sono rimaste lì, e non si sia mosso un dito. Mi sembra che sia quantomeno paradossale, è un po’ come se fermassero il sottoscritto che sta guidando l’automobile sprovvisto di patente e dicessi “sì, okay, la patente la farò”; sì, però per il momento tu il mezzo non lo puoi utilizzare.

Il 30 giugno del 2017, qualcosa ha detto anche il Sindaco nella sua risposta, il dottor Assolari scrive appunto ad Habita, a Baslini, alla Provincia, all’ARPA, sottolineando appunto alcune criticità, o meglio, alcune sollecitazioni, ma anche, sì, alcune criticità riguardanti appunto le fideiussioni presentate.

Sottolinea come la polizza presentata non può intendersi presentata in originale, in quanto solo una delle due firme è stata apposta in forma digitale, mentre l’altra è semplicemente una scansione di una firma olografa: “La società Habita S.r.l. dovrà dimostrare l’attivazione della polizza mediante il pagamento del premio annuale e la durata della garanzia fideiussoria riportata sulla polizza dovrà essere congruente con la durata dell’autorizzazione rilasciata; pertanto tra la data di decorrenza, 30 giugno 2017, e la data di scadenza, 30 ottobre 2019, dovranno decorrere 28 mesi naturali consecutivi, coerentemente con il cronoprogramma del progetto di bonifica approvato”.

Altresì, il dottor Assolari conclude dicendo: “da ultimo - scrivendo -, ma non di minore importanza, si ribadisce che risultano ancora mancanti i documenti già richiesti con nota del Comune di Treviglio nella Conferenza dei Servizi del 10 aprile 2017 e nella successiva nota in data 19 aprile 2017, precisamente reintegro delle polizze fideiussorie a garanzia del PI Baslini di cui alla convenzione urbanistica del 27 febbraio 2013”, che è quello anche un po’ che stiamo ripetendo noi da diversi mesi.

(6)

Visto che anche l’assessore Nisoli su un settimanale locale ha ribadito come l’iter procede in maniera fluida, c’è la fideiussione della bonifica e poi ci saranno le garanzie fideiussorie sull’intervento urbanistico, a noi invece sembra di ribadire che proprio tutta questa tranquillità non ci sia; anche perché sempre l’architetto Assolari in data 14 luglio, quindi pochi giorni fa, scrive di nuovo al Segretario comunale, al dirigente del servizio economico, dottor Pecoroni, e all’Avvocatura civica: “Riscontro documento presentato. Lo scrivente ha anticipato direttamente alla società Habita alcune criticità tecniche – che sono quelle ribadite prima - e si ribadisce ancora che, per l’attivazione della variante al progetto di bonifica di cui sopra, la società Habita non ha ancora prodotto i documenti già richiesti”, che ho citato anche prima.

La nostra preoccupazione passa dal fatto che gli esposti, come dicevo prima, fatti da questo Ente riguardano solo ed esclusivamente la bonifica, e quindi riteniamo che bisognasse segnalare anche quanto accaduto in merito alle fideiussioni. Mi risulta che qualcuno voglia presentare di sua spontanea volontà un esposto alla Procura in merito, e quindi le azioni che ci saranno, poi ognuno si prenderà ovviamente le responsabilità per ogni atto che vorrà ritenere utile, però mi sembra che fosse un atto dovuto da parte di questo Ente.

La risposta del Sindaco in gran parte è quello che noi abbiamo già ripetuto più volte, però ci sembra che a questo punto l’assenza, ribadita più volte, delle garanzie fideiussorie alla convenzione urbanistica rendano tale convenzione illegittima, o comunque un rischio concreto che la convenzione sia illegittima.

Ribadiamo, l’interesse della città e anche l’interesse nostro, anche dai banchi dell’opposizione, e perché ci sia la possibilità di risolvere un problema annoso e delicato, però ribadiamo come ci siano grossi dubbi in merito a questo intervento, ci siano grossi dubbi in merito alle garanzie fideiussorie che sono state presentate, e ci auguriamo che l’iter di verifica che prontamente il Comune ha avviato, anche su nostro sollecito, immagino, possa portare a un lieto fine.

Restano scoperte, comunque, le garanzie fideiussorie sulla convenzione urbanistica, e questo ci preoccupa molto perché significherebbe dover far ripartire tutto l’iter e lasciare ancora il progetto bloccato.

Di conseguenza non ci riteniamo soddisfatti della risposta, altresì ribadiamo l’importanza di monitorare sempre e comunque su un problema annoso e ci sentiamo di dire che probabilmente questa Amministrazione avrebbe dovuto agire con maggiore incisività nei mesi precedenti. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere.

Veniamo al punto n. 3: “Approvazione e modifiche allo Statuto dell’azienda speciale Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.

Per l’illustrazione, la parola al Segretario.

SEGRETARIO GENERALE:

Nella scorsa Conferenza dei Capigruppo abbiamo avuto occasione di ospitare il Direttore dell’azienda Risorsa Sociale, che ci ha illustrato, ha illustrato ai Capogruppo le ragioni che hanno indotto ad un’attività di revisione dello Statuto dell’azienda.

Nelle scorse sedute di Consiglio comunale è stata motivata con un adeguamento normativo la modifica degli Statuti delle società partecipate dal Comune.

In questo caso la modifica non è il recepimento di disposizioni normative, ma è necessitata dalla volontà di rendere maggiormente funzionale l’attività dell’azienda, rendendone più economica la gestione, e per questo viene rivista la norma riguardo la disciplina dell’organo di revisione dei conti, la norma sul finanziamento o sui documenti contabili che costituiscono la documentazione di bilancio dell’azienda o di adeguare le previsioni dello Statuto, che ormai è vecchio di dieci anni, a quello che è l’attuale quadro relativo alla gestione dei servizi che costituiscono compito istituzionale dell’azienda.

Gli articoli dello Statuto sono trentaquattro, ne vengono modificati quattordici, ma pensate che quattro di essi sono correlati alla figura del revisore, perché prevedendo non più il Collegio di revisione, ma il Revisore unico, vengono di conseguenza modificate le norme che prevedono la competenza del Consiglio di amministrazione nell’individuare il revisore dei conti, la norma che riguarda il compenso del revisore e la norma che elenca gli organi dell’azienda.

L’articolo 4 contiene un maggior dettaglio nella specifica delle finalità dell’azienda.

L’articolo 5 consente all’azienda - questo in relazione alla potenzialità maggiore che ha l’azienda poi di lavorare per conto degli Enti che ne fanno parte -, consente all’azienda il subentro nei contratti già in essere degli Enti associati; quindi se un Ente volesse far subentrare prima della scadenza di un contratto in essere l’azienda nella gestione del servizio, adesso ha una previsione statutaria che glielo consente.

L’articolo 10 conteneva l’elencazione delle fonti di finanziamento delle leggi che prevedevano stanziamenti per le attività dell’azienda. Ne vengono aggiornate le previsioni.

L’articolo 15 interviene sul rinnovo dei componenti del Consiglio di amministrazione. La facoltà già prevista nello Statuto conteneva una limitazione dei due mandati, viene eliminata questa limitazione per correlare il mandato all’interno del Consiglio dell’azienda con quella che è la possibile attività amministrativa, che sicuramente è più ampia, consentita agli amministratori.

L’articolo 20 interviene nel ricondurre la rappresentanza legale dell’azienda al Presidente, il vecchio Statuto la prevedeva in capo al Direttore, e quindi di conseguenza viene modificato anche l’articolo che

(7)

elenca le funzioni del Direttore generale.

Tra le norme contabili, l’articolo 30 prevede un documento nuovo, che è quello del Piano programma, che corrisponde un po’ al Documento unico di programmazione dell’Ente, che diventa un documento illustrativo che si affianca al budget annuale e che conterrà l’illustrazione delle scelte e degli obiettivi fissati dall’Assemblea.

Viene prevista - cosa che non era contemplata nel vecchio Statuto - la possibilità, nel caso di scioglimento dell’azienda, che il personale assunto dall’azienda, che è tenuta ad applicare tutte le norme relative ai concorsi pubblici, la possibilità che il personale dell’azienda venga in questo caso assorbito dagli Enti parte dell’azienda.

L’ultima disposizione è relativa alla possibilità di transazione e viene modificata, ma solo per adeguarla ad una previsione normativa.

Queste sono le norme che vengono modificate. Se ci sono domande? Anche se artefice della modifica è stato il Direttore generale dell’azienda, un’ampia discussione che si è tenuta già nell’Assemblea dei Sindaci, e che hanno portato poi a presentare nei Consigli comunali il nuovo Statuto.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Segretario.

Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi.

Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 3 all’ordine del giorno: “Approvazione modifiche allo Statuto dell’azienda speciale Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.

Sono aperte le votazioni.

Proviamo? La Presidenza sta riflettendo.

Votiamo per alzata di mano. Chi è favorevole al punto n. 3 all’ordine del giorno?

Il punto è approvato all’unanimità.

Veniamo ora al punto numero… Scusa, non avevo visto. Si astiene il consigliere Calvi, all’unanimità tutti gli altri.

Veniamo ora al punto n. 4: “Salvaguardia degli equilibri di bilancio, stato di attuazione dei programmi, assestamento generale e contestuale terza variazione al bilancio di previsione ‘17 e pluriennale”.

La parola all’assessore Vailati.

ASSESSORE VAILATI:

Grazie, Presidente. La salvaguardia degli equilibri di bilancio, lo stato di attuazione dei programmi e l’assestamento generale sono contemplati dall’articolo 193 e 175 del decreto legislativo 267 del 2000.

L’articolo 193 indica che con periodicità stabilita dal Regolamento di contabilità dell’Ente locale e comunque entro il 31 luglio di ciascun anno l’Organo consiliare provvede, con delibera, a dar atto del permanere degli equilibri generali di bilancio; l’articolo 175 indica che, mediante la variazione di assestamento generale deliberata dall’Organo consiliare, entro sempre il 31 luglio di ciascun anno si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata, di tutte le voci di uscita, compreso il fondo di riserva ed il fondo di cassa, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio.

Si è reso pertanto necessario procedere contestualmente alla ricognizione degli equilibri di bilancio e all’assestamento dell’esercizio 2017. Trovate allegata anche, come parte integrante della delibera, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, che è stata effettuata alla data del 30 di giugno in quanto appunto servivano i tempi tecnici per poter predisporre tutta la documentazione.

Importante è anche dar atto che non esistono debiti fuori bilancio, quindi non sussistono debiti fuori bilancio. È stato chiesto a tutti i dirigenti del settore di fare una verifica e questo è il risultato; si deve anche verificare la gestione dei residui. Quindi, sulla base dei dati disponibili e dall’analisi delle poste di entrata e di spesa, non risultano situazioni tali da far prevedere la necessità dell’adozione di provvedimenti di riequilibrio della gestione residui.

È stata predisposta quindi la terza variazione al bilancio di previsione, che abbiamo approvato nel mese di marzo, perché era necessario effettuare delle modifiche alla parte corrente del bilancio al fine, appunto, di garantire il mantenimento degli equilibri di competenza. Con particolare riferimento, abbiamo analizzato tutte le entrate correnti, tutte le entrate straordinarie, le spese correnti e le spese in conto investimenti.

Le entrate correnti subiscono delle variazioni sia come maggiori entrate che come minori entrate. Le maggiori entrate sono di circa 59.000 euro, vi indico quali sono i dati più significativi: 35.000 euro sono relativi all’accertamento dell’anagrafica utenza ERP, per delle verifiche che sono state effettuate in base alla situazione patrimoniale, e 8.000 euro di un contributo regionale per il progetto STO@, che sono stati stanziati parte - proprio previsto appunto dal contributo stesso - in entrate correnti e parte in conto investimenti.

Sono state previste anche delle minori entrate. Le minori entrate, effettuate a questo punto ai fini prudenziali, sono relative ai proventi per l’illuminazione votiva per 130.000 euro, avevamo previsto un introito iniziale di 300.000, è vero che il termine non è ancora scaduto, quindi so che stanno arrivando anche altre domande, altre richieste di sottoscrizione di questo provento per un periodo più lungo dell’anno, però ai fini prudenziali abbiamo pensato di ridurre il capitolo di 130.000 euro, sulla stima fatta

(8)

appunto al 30 di giugno.

I proventi per i parchimetri, meno 40.000 euro; anche qui abbiamo visto l’incassato e, a fini prudenziali, abbiamo ridotto l’introito di 40.000 euro; mentre la tassa rifiuti, meno 25.000 euro per gli sgravi che dovevamo effettuare per situazioni, appunto, dove lo richiedevano; proventi servizio pasti a domicilio, meno 12.000 euro.

Abbiamo anche, però, minor spese correnti. Le spese correnti più significative, che vanno in diminuzione, sono la quota di capitale per ammortamento mutui per 446.000 euro – vi ricordate? Nel Consiglio scorso abbiamo approvato il piano di rinegoziazione -; servizio fornitura pasti a domicilio, meno 20.000 euro;

spese trasporto alunni disabili, meno 10.000; spese per servizio mensa personale dipendente, meno 8.000.

Abbiamo però anche una significativa entrata per quanto riguarda le entrate in conto capitale. Abbiamo un contributo provinciale per manutenzione straordinaria strade per 510.000 euro; in sostanza, c’era una quota dei proventi dell’autovelox, il 50% dei proventi stessi dev’essere accantonato e poi riversato alla Provincia. Il versamento non è mai stato effettuato perché ancora ad oggi si è in attesa del decreto, della norma che stabilisce come e in che termini riversarlo appunto alla Provincia. Allora, con accordi presi con la Provincia stessa – è una ripetizione ma… -, è un accordo preso appunto con la Provincia: lascia i 510.000 euro al Comune di Treviglio e vi è un accordo - che verrà sottoscritto a breve - dove si utilizzeranno queste risorse per sistemare le strade provinciali che sono sul nostro territorio.

Abbiamo anche un contributo regionale per il progetto Dat per 50.000 euro, che è correlato però alla maggiore spesa per trasferimenti…, alla maggior spesa perché poi vengono trasferiti comunque anche ad altri Comuni per pari importo. Maggior spesa in conto capitale, quindi abbiamo anche una manutenzione straordinaria parchi e giardini, che aumenta per 27.500 euro.

Abbiamo però anche delle minori spese: spese di investimento in materia urbanistica, meno 20.000 euro;

acquisto arredi e giochi asilo, meno 7.500 euro.

Ovviamente tutte queste variazioni arrivano dall’analisi fatta da tutti gli uffici e da tutti i settori sui vari capitoli di spesa che, appunto, li interessano.

Ovviamente la variazione viene fatta alla data del 30 di giugno seguendo una disposizione normativa che è variata, che può essere anche poco significativa, nel senso che fino a due anni fa la variazione degli equilibri e dell’assestamento si faceva a settembre e l’assestamento a novembre, quindi con un periodo temporale anche più lungo. Ovviamente poi i conti verranno aggiustati, qualora vi fosse la necessità, con delle variazioni che presenteremo poi nell’arco dei mesi in Consiglio.

Sempre nella variazione applichiamo anche una parte di avanzo vincolato. Se vi ricordate, nella precedente variazione ne avevamo applicato una parte, adesso ne applichiamo un’altra parte pari a 96.000 euro: 60.000 euro vanno su un contenzioso, incentiva Avvocatura civica 2.600 euro, oneri urbanizzativi secondari per edifici di culto 33.000 euro.

Una nota per quanto riguarda il risparmio che abbiamo ottenuto rinegoziando i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Vi ho accennato prima che l’importo è pari a 446.000 euro; 245.000 euro sono stati applicati alla parte corrente in virtù della riduzione di alcune entrate, 201.000 euro invece sono stati inseriti nel fondo crediti di dubbia esigibilità dell’esercizio 2017, quindi abbiamo portato il fondo crediti da 1.100.000 euro circa a 1.300.000 euro.

Alla variazione è stato dato parere positivo dell’Organo di revisione e per quest’ultima operazione fatta, quindi aumentare di 200.000 euro il fondo crediti di dubbia esigibilità, è stato rilevato, appunto con parere positivo, l’accantonamento al fondo, anche da parte dei revisori, come operazione prudente e virtuosa ai fini degli equilibri di cassa e di bilancio.

Come vi dicevo, allegato alla variazione trovate anche lo stato di avanzamento dei programmi. Lo stato di avanzamento dei programmi non è altro che lo stato di avanzamento del Documento unico di programmazione che abbiamo visto in data 31 marzo quando abbiamo approvato il bilancio: è diviso in missioni e per ogni missione risulta lo stato di avanzamento e la situazione fotografata al 30 di giugno; lo stato di avanzamento, quindi, degli obiettivi strategici ed operativi, che è indicato all’interno di ciascuna missione.

Mi sono dimenticata l’ultima nota, che è quella che si deve inoltre dar atto, nella variazione, che per quanto riguarda le società partecipate non c’è nulla di particolare da evidenziare. Ho finito.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Dichiaro aperta la discussione sul punto n. 4 all’ordine del giorno. Invito i Consiglieri a prenotarsi.

Consigliera Ronchi.

CONSIGLIERE RONCHI:

Grazie, Presidente. Buonasera. In Conferenza Capigruppo avevo ascoltato la disamina dell’Assessore e del responsabile della Direzione finanziaria, il dottor Pecoroni.

Se avessimo stasera votato, spacchettata, solo la variazione, io, vi dico, mi sarei astenuta, astenuta perché questa variazione recupera dei fondi anche grazie a una sollecitazione che avevamo fatto dai banchi dell’opposizione in sede di approvazione del bilancio, cioè quella di rinegoziare i mutui e di verificare se ci poteva essere un risparmio sull’ammortamento dei mutui. Per cui questa cosa che innesca

(9)

un comportamento virtuoso la apprezziamo molto.

Così pure mi ricordo molto bene la sottolineatura del Collegio dei revisori, che chiedeva di aumentare gli accantonamenti per il fondo crediti di dubbia esigibilità, che era anche questa una cosa che avevamo sollevato, e anche in questo caso il dottor Pecoroni ci ha confermato che appunto parte di queste somme recuperate vanno destinate al fondo crediti di dubbia esigibilità.

Però questa è una variazione che si inserisce poi in una valutazione politica di quello che è il vostro, giustamente, mandato elettorale, per cui all’interno di tutta questa manovra di bilancio, e anche per via dell’assestamento e la valutazione della Piano pluriennale, anticipo il nostro voto contrario.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliera. Se ci sono altri interventi, vi chiedo cortesemente di segnalarmelo perché non vedo le prenotazioni.

Consigliere Molteni, prego.

CONSIGLIERE MOLTENI:

Condivido l’intervento della consigliera Ronchi in merito alla rinegoziazione dei mutui, come avevamo già segnalato più volte. Avevo però una curiosità, più che altro, da far presente: nel Piano delle alienazioni è ancora presente - scusate la ripetizione - la proposta di vendita della colonia di Oltre il Colle.

Nella passata Amministrazione il Gruppo PD, su richiesta dell’allora consigliere Francesco Lingiardi, aveva insistito affinché, visto che era stato rivisto il contratto con la cooperativa La Bonne Semence, che gestisce appunto la colonia di Oltre il Colle, che mettere in vendita questo edificio e tutta la proprietà boschiva significa, di fatto, sfrattare la cooperativa sociale.

Diversamente, se la vendita è proposta alla cooperativa stessa, bisognerebbe, sarebbe necessario comprendere se la cooperativa è in grado di sostenere un mutuo da 1,2 milioni di euro, che è appunto il valore. Quindi questa è la prima curiosità, appunto, che chiedo di essere soddisfatta.

In secondo luogo, mi sembra di ribadire che all’interno del Piano delle alienazioni…, scusate, all’interno del bilancio rimane l’area del Foro Boario e l’edificio ad uso ufficio di via 24 maggio, dove ci sono undici vani a 316.000 euro; dal nostro punto di vista, l’ho detto prima nell’intervento sul Foro Boario, ci sembra che siano sottostimati i valori, l’abbiam detto prima sul Foro Boario in merito alla variante di destinazione.

Quindi i due appunti che facciamo sono, appunto, questo. Anticipo già la dichiarazione di voto, che sarà negativa. Se, come ha detto prima la consigliera Ronchi, ci fosse stata la possibilità di spacchettare, probabilmente avremmo anche potuto avanzare un voto di astensione in merito, proprio per dare anche un segnale all’Amministrazione e alla città. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Ci sono altri Consiglieri?

Consigliere Calvi, no? Consigliera Frigerio, prego.

CONSIGLIERE FRIGERIO:

Sì, solo per ribadire e condividere quello che è stato illustrato dall’assessore Vailati. Visto che questo Regolamento di contabilità ci invita a verificare in una data un po’ insolita, insomma, il permanere degli equilibri di bilancio e se, nel caso, a ripristinare il pareggio, dall’esposizione che abbiamo sentito non vi sono debiti fuori bilancio, il fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione è adeguato all’andamento della gestione, il bilancio di previsione è coerente con i vincoli di finanza pubblica e le variazioni in entrata sono assunte con rispetto dell’attendibilità delle previsioni, e di spesa sono compatibili con le esigenze dei singoli servizi.

Inoltre volevo sottilizzare che si utilizza parte del risparmio derivato appunto dalla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, secondo me, invece in modo appunto molto virtuoso e anche prudente, visto che appunto viene messo in questo fondo di dubbia esigibilità, e quindi permangono tutti gli equilibri di bilancio.

Abbiamo un parere favorevole anche dei Revisori dei conti, per cui noi, a seguito di questo illustrazione, noi “Con Mangano per Treviglio” preannunciamo il nostro parere favorevole, e volevo sottolineare che ancora una volta questa Amministrazione dimostra comunque tutta la sua energia per fare e per fare bene. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, consigliera Frigerio.

Non ci sono altri Consiglieri, per cui per la Giunta risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Sì, solo per alcune precisazioni. Mi pare che l’intervento del consigliere Molteni abbia un po’ anticipato i tempi, visto che il Piano delle alienazioni è un punto successivo.

In merito alla rinegoziazione con la Cassa Depositi e Prestiti, al di là di ribadire che l’operazione era già stata avviata nel precedente mandato e che i tempi tecnici che hanno reso possibile la rinegoziazione sono stati successivi alla stimolazione, ma comunque l’importante è che il Consiglio comunale abbia poi…,

(10)

che sia condivisa va benissimo. Credo che nella variazione e nella delibera di salvaguardia degli equilibri i dati che emergono siano quelli che ha evidenziato anche il consigliere Frigerio relativamente al positivo parere del Collegio dei revisori dei conti, che evidenzia anche e dà atto all’Amministrazione di questa scelta, che in tempi difficili sulla spesa corrente avremmo potuto anche utilizzare, riutilizzare i soldi della rinegoziazione della Cassa depositi e prestiti interamente, invece con prudenza, buonsenso soprattutto con lo spirito di buona amministrazione che vorremmo continuare a mantenere, abbiamo deciso di mettere 200.000 euro nel fondo crediti di dubbia esigibilità, proprio perché riteniamo che sia importante essere particolarmente prudenti e attenti e fare i passi lunghi come la gamba.

Ci sono anche notizie positive, penso a qualche investimento sui parchi, penso alle entrate dall’accertamento dell’anagrafe delle utenze dall’ERP relativamente ai canoni di affitto che gli inquilini pagano e che, a seguito delle verifiche che si stanno facendo, mai come nel nostro mandato, sulla sicurezza degli alloggi, sulle manutenzioni, sui canoni, vanno ad alimentare in parte questa variazione.

Quindi credo che sia assolutamente un momento significativo, che consolida il nostro bilancio, che conferma le buone impressioni che abbiamo sempre avuto e l’ottimo lavoro che viene fatto, di monitoraggio costante, e soprattutto che permette a fine luglio di essere positivi e ottimisti anche in relazione a una lunga serie di azioni che sono state messe in atto, ricordo anche tutte le azioni sulla cassa che sono state più volte citate anche nei Consigli precedenti.

Quindi mi permetto di sottolineare che abbiamo anche stasera la conferma di un bilancio monitorato, gestito, gestito bene, e per questo ringrazio, oltre all’Assessore, anche i dipendenti e tutta la parte tecnica che ha lavorato per questo strumento che, fatto a luglio, è sicuramente molto impegnativo, ma che sicuramente restituisce una fotografia per la quale si può essere assolutamente tranquilli e continuare a ritenere la nostra città una città ben amministrata e soprattutto con un bilancio, ripeto, solido.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco.

A questo punto dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto?

Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 4 all’ordine del giorno.

Sono aperte le votazioni. Ci piacerebbe funzionasse, ma non funziona. Con calma, ve lo dico io quando alzare la mano, cortesemente.

Votiamo quindi per alzata di mano. Chi è favorevole al punto n. 4 alzi la mano. Chi è contrario? Hanno votato contro il consigliere Pignatelli, il consigliere Calvi, la consigliera Ronchi e il consigliere Molteni; a favore gli altri.

Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera.

Chi è favorevole all’esecutività alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene?

Hanno votato contro la consigliera Ronchi e il consigliere Molteni; si sono astenuti il consigliere Calvi e il consigliere Pignatelli; a favore gli altri.

Veniamo ora al punto n. 5 all’ordine del giorno: “Presentazione Documento unico di programmazione esercizio…”.

Preannuncio ai Consiglieri che, come deciso dai Capigruppo e come previsto, è solo una presentazione che verrà fatta dalla Giunta, e cedo quindi la parola all’assessore Vailati.

ASSESSORE VAILATI:

Grazie, Presidente. Il Documento unico di programmazione (DUP) costituisce il principale strumento di programmazione del Comune. Al suo interno vengono riassunti l’attività strategica di lungo periodo e quella operativa di breve-medio termine dell’Ente locale. Per la sua predisposizione viene coinvolta tutta la struttura ed è anche il documento che guida l’azione dell’Amministrazione.

Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione; al suo interno, infatti, si trovano le politiche fiscali, quelle tariffarie, il Piano delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni e la programmazione del personale.

Il DUP si compone di due sezioni, la sezione strategica e la sezione operativa: la prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo; la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

Il DUP dovrà essere coerente con il bilancio di previsione 2018-2020. Vi ricordate che, quando abbiamo approvato il bilancio di previsione 2017-2019, allegato avevamo il DUP, quindi questa è la presentazione del DUP futuro, che verrà quindi approvato con il bilancio di previsione dell’anno prossimo. Proprio per questo costituisce il presupposto del bilancio.

Allo stesso tempo, dato che la presentazione dev’essere effettuata entro il 31 luglio, quindi molto prima della legge di fine anno, che spesso fornisce peraltro un quadro normativo ed economico di riferimento magari molto diverso rispetto a quello attuale, il DUP potrebbe essere stravolto oppure potrebbe essere riconfermato, a seconda di quello, appunto, che sarà il contenuto delle norme di fine anno.

Il 15 di novembre dovrà essere presentata la nota di aggiornamento. Il 15 di novembre è la data stabilita ora, con un bilancio di approvazione alla data del 31.12.2017; se cambia, com’è successo peraltro negli anni passati, anche quest’anno se viene rivisto il termine per l’approvazione del bilancio, potrebbe essere rivisto anche il termine di aggiornamento del DUP.

(11)

A livello normativo il riferimento è l’articolo 170 del TUEL. L’articolo 170 del TUEL cita che “entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni”. Entro il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la Giunta presenta al Consiglio la norma di aggiornamento del Documento unico di programmazione. Il Documento unico di programmazione è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.

118, e successive modifiche.

Questo articolo dispone in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, ed è stata approvata con la riforma della contabilità, infatti il DUP è il nuovo strumento che è stato inserito nella riforma della contabilità.

Trattandosi di una presentazione, i Revisori non devono dare il loro parere, perché lo danno solo in sede di approvazione definitiva, e quindi di inserimento nel bilancio di previsione.

Il Documento unico, come vi dicevo prima, è diviso in sezione strategica e sezione operativa. Nella sezione strategica abbiamo il quadro delle condizioni esterne, quindi viene un po’ a livello descrittivo indicato quello che è il contesto nazionale, il contesto regionale e lo scenario locale.

Abbiamo anche il quadro delle condizioni interne dell’Ente, dove è prevista appunto l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici locali, la gestione delle risorse correnti, la gestione delle risorse in conto capitale, la linea strategica sul patrimonio, la struttura organizzativa dell’Ente, gli Enti strumentali e le società controllate e partecipate e, alla fine, il pareggio di bilancio, la coerenza, la compatibilità del bilancio con i vincoli di finanza pubblica. Gli obiettivi strategici sono divisi per missione.

La sezione operativa, invece, riguarda tutta la programmazione, quindi abbiamo i programmi degli obiettivi operativi e le risorse finanziarie, umane e strumentali, la programmazione degli atti e delle attività, il Piano degli indicatori, la programmazione del fabbisogno del personale, delle opere pubbliche, delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, il Programma triennale della razionalizzazione e il Programma degli acquisti.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Veniamo ora al punto n. 6 all’ordine del giorno: “Accorpamento al demanio stradale area urbana utilizzata ad uso pubblico ai sensi dell’articolo 31 - comma 21 - della legge 23.12.98, n. 448, identificato catastalmente al foglio 21 - mappale 19398, via Colombo - largo Vittorio Emanuele II - di proprietà della società immobiliare Cavallino Bianco”.

La parola all’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:

Grazie, Presidente. Questa delibera è identica a quella che abbiamo portato nello scorso Consiglio comunale, dove l’altra volta la Same ci cedeva una porzione di via, la cedeva gratuitamente al Comune.

Oggi la società Cavallino Bianco S.r.l. cede gratuitamente al Comune un’area di 925 metri quadrati posta tra la via Colombo e largo Vittorio Emanuele. Attualmente questa porzione, questo mappale è già occupato dalla grande rotatoria stradale che c’è lì, non è mai stato perfezionato il trasferimento al Comune, la cessione.

La società, appunto, Cavallino Bianco S.r.l., proprietaria dell’immobile, il 7 giugno ha comunicato la cessione gratuita al Comune in quanto utilizzato come strada da più di vent’anni. Sono state fatte le verifiche da parte degli uffici tecnici, si è constatato che effettivamente è utilizzata come strada da oltre vent’anni e che questo mappale è tutto utilizzato dalla rotatoria, pertanto si propone l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale per regolarizzare, appunto, le proprietà. Questo è il deliberato. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi.

Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 6 all’ordine del giorno: “Accorpamento al demanio stradale area urbana utilizzata ad uso pubblico”.

Votiamo anche qui per alzata di mano. Chi è favorevole al punto n. 6 all’ordine del giorno alzi la mano.

Hanno votato a favore tutti i Consiglieri, il punto n. 6 è approvato all’unanimità.

Veniamo ora al punto n. 7: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2017-2019, redatto ai sensi dell’articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 - Primo aggiornamento”.

La parola all’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:

Si tratta di un piccolo aggiornamento, una piccola modifica al Piano delle alienazioni che abbiamo approvato il 28 marzo 2017, e la variazione riguarda l’inserimento di tre immobili.

Uno riguarda una costituzione di una servitù di passaggio su un tratto del Riale Battaglie, di fronte alla società Corden Pharma, la ex Farchemia, e riguarda la formazione appunto di un ponte e una servitù di passo per accedere al nuovo parcheggio che stanno realizzando a servizio, appunto, dell’azienda. È una

(12)

superficie di 10 metri quadrati, è una servitù di passaggio.

Gli altri sono due mappali, due porzioni del mappale 17607 in via Carlo Porta, a confine appunto con il Riale Annunziata, sono lì sul viale Carlo Porta, adiacenti alla rotatoria dell’Istituto Cantoni, per intenderci, e sono limitrofi a delle aree private, a delle aziende, e a seguito di riconfinamenti che si stanno effettuando, riconfinamenti catastali, ci si è accorti che delle porzioni vanno riconfinate e alienate in quanto utilizzate o comunque già perimetrate all’interno di recinzioni esistenti e mai perfezionate. Sono due porzioni di 76 metri quadrati ciascuna.

Il totale dei tre inserimenti che facciamo questa sera ammonta a quasi 30.000 euro: 10.000 la servitù e 9.500 euro ciascuna le due porzioni del mappale 17607. Mentre tutto il resto che c’è inserito nel Piano delle alienazioni è tutto invariato rispetto a quello approvato, appunto, a marzo di quest’anno.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi.

Non ci sono prenotazioni, per cui pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno.

Votiamo anche qui per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene?

Hanno votato contro il consigliere Pignatelli, la consigliera Ronchi e il consigliere Molteni; si è astenuto il consigliere Calvi; a favore gli altri.

Veniamo ora al punto n. 8 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dal consigliere Calvi in data 18 luglio 2017, protocollo n. 35474, in merito alla realizzazione di aree cani attrezzate di adeguate dimensioni per la sgambatura”.

Prego, Consigliere, a lei la parola.

CONSIGLIERE CALVI:

Grazie. Buonasera, signor Presidente, buonasera a tutti i Consiglieri. Abbiamo inteso proporre la mozione sull’identificazione di parte del territorio disponibile nelle aree verdi ad aree dedicate alla sgambatura dei cani anche in forza del fatto che abbiamo appena sentito dall’Assessore di riferimento un maggior investimento sulle aree verdi, sul verde, e dunque pensavamo giustamente di poter incrementare quella parte accessoria dei servizi che un’Amministrazione può mettere a disposizione dei cittadini.

Il discorso è che noi abbiamo fatto una ricognizione sul programma elettorale proposto dal Sindaco Imeri e ci siamo accorti che ha dato atto a ciò che intendeva realizzare nell’area cani nella zona nord, ma abbiamo identificato una problematica, sollevata anche da parte dei cittadini, riguardo proprio all’accessibilità a tale area. Molte persone anziane proprietarie di cani, magari abitanti nel quartiere esattamente opposto alla zona nord, hanno difficoltà a recarsi a detta area, ad accompagnare l’animale, il cane in tale area.

Dunque, di conseguenza pensavamo che fosse necessario identificare nelle aree verdi una parte, diciamo disponibili a realizzare aree cani per la sgambatura.

Chiaramente siamo pienamente consapevoli del fatto che è sempre pur un investimento in bilancio, infatti noi chiediamo di dare atto a un piano, a un’analisi sulla possibilità di realizzare aree cani, non di dare seguito a ciò che intendiamo come parte accessoria di un servizio reso disponibile ai cittadini.

Il discorso è semplicissimo, poi, e soprattutto è collegato al fatto che esiste un’esigenza immediata, cioè sentita da parte dei cittadini e dunque, di conseguenza, ci sembrava logico procedere e proporre al Consiglio un momento di analisi anche su quello che poi è da molti ritenuto una disponibilità importante per quanto riguarda il proprio animale domestico. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, consigliere Calvi.

Dichiaro aperta la discussione. Ha chiesto di intervenire l’assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie, Presidente. Ho ascoltato attentamente l’intervento del consigliere Calvi su questo argomento.

Sulla sensibilità noi concordiamo perfettamente, anche perché fino a qualche anno fa Treviglio non era dotato di questa area, di questa struttura, e l’abbiamo condiviso a tal punto che sia l’Amministrazione precedente che la presente ha avviato e strutturato un’area in zona nord.

La scelta di quell’area è stata frutto di un approfondimento, anche perché le aree vanno anche realizzate tenendo presente anche le esigenze dei vari residenti, e l’area della zona nord è stata scelta, tant’è che l’abbiamo acquistata quell’area per circa 15.000 euro, e la struttura è costata in tutto circa 30.000 euro, perché è stata inserita: a) lontano dalla residenza; b) in un quartiere molto popoloso, che è quello della zona nord, collegato col centro attraverso la via del Maglio, attraverso la via Cavallotti, e quindi chi, possessori di cani che solitamente vanno in giro a passeggio, non vanno in macchina, quindi tra il centro di Treviglio e l’area attuale della zona nord sono circa quindici minuti a piedi; poi quest’area è raggiungibile della Geromina attraverso le piste ciclopedonali e dal Cerreto attraverso le piste ciclopedonali, tenendo presente che il Cerreto ha anche spazi verdi.

Pertanto, diciamo, la zona del centro e la zona della Geromina e la zona nord non penso che abbiano bisogno di altre aree.

(13)

È una struttura, questa, di circa 1.800 metri quadri, è ombrata, è dotata di panchine, quindi penso che ci siano pochi i Comuni che hanno avuto questa sensibilità.

Nello stesso tempo ricordo che nella zona sud, in via De Amicis, c’è un’altra area; non è grande come questa, non è strutturata come questa, però è un’area che è stata già realizzata dalla gestione Borghi, e quindi per chi abita in quella zona, che ha bisogno di andare a portare il proprio cane, c’è una opportunità in più.

Per quanto riguarda invece la via Scotti, l’abbiamo dismessa, perché quando parlavo di “bisogna tener conto delle esigenze dei residenti”, abbiamo avuto una serie reiterata di proteste.

Per quanto riguarda la sua richiesta di procedere a realizzare altre aree cani nei vari quartieri, penso che non sia nell’immediato realizzabile. L’impegno che noi possiamo assumere è quello, nel medio periodo, di vedere se ci sono altre aree, ma non nella zona nord, perché…, nella zona sud; potremmo vedere eventualmente nella zona est o, eventualmente, diciamo che rimarrebbe la zona di via Buoncammino, parlo di via Redipuglia, quella zone vicino alla piattaforma, comunque merita una maggiore attenzione.

Noi questo lo abbiamo fatto per dotare la città e abbiamo ritenuto opportuno che quella scelta era la migliore per essere frequentata, ed è molto frequentata, c’è qualcuno che magari ha qualche lamentela, ma le posso assicurare che è frequentatissima i giudizi sono molto positivi.

Per quanto riguarda la sua richiesta, noi quello che possiamo fare è di fare questo approfondimento per vedere se ci sono delle aree da adibire. Non condividiamo la promiscuità di mettere aree verdi con i parchi che noi abbiamo, dove in molti ci sono aree giochi. Dovremo vedere se ci sono delle aree libere, di proprietà comunale possibilmente, che possano rispondere alle esigenze che lei ha espresso nella sua mozione.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Invito i Consiglieri a prenotarsi. Consigliere Calvi, vuole replicare? Prego.

CONSIGLIERE CALVI:

Accolgo favorevolmente l’opinione dell’assessore Mangano, in effetti noi non intendevamo assolutamente criticare l’operato, anzi, possiamo condividere ciò che è stato fatto nella zona nord.

La nostra intenzione, come poi dopo ci conferma lo stesso Assessore, è quella di individuare magari aree disponibili in quartieri dove chiaramente i cittadini in “difficoltà” – sempre fra virgolette - possono realizzare chiaramente quello che per loro è un’esigenza inderogabile.

Dopodiché, è chiaro, noi promuoviamo l’idea, se l’Amministrazione accoglie, con le modalità che ritiene possibile, concordiamo.

PRESIDENTE COLOGNO:

Quindi, Consigliere, se non ho inteso male l’Assessore avrebbe accolto la mozione come raccomandazione. Lei è disposto?

CONSIGLIERE CALVI:

No, preferisco andare al voto.

PRESIDENTE COLOGNO:

Perfetto. Ci sono altri Consiglieri? Non ci sono altri Consiglieri.

Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di intervenire il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Sì, per dire che se la posizione è quella di andare al voto, ovviamente, come ha spiegato l’assessore Mangano, diventa difficile oggi prendersi un impegno su un testo che è generico, che riguarda diversi quartieri, lo spazio da adibire ad area cani eccetera.

Credo che gli investimenti e la sensibilità siano già stati ampiamente dimostrati e che le due aree cani attualmente attive siano diverse ma comunque funzionali, anche perché probabilmente poi non basterebbero mai perché ci sarebbe sempre bisogno e ulteriore richiesta.

Quindi mi dispiace dover annunciare che, qualora si voglia per forza andare al voto, ovviamente stasera, per correttezza e per buonsenso, il voto della maggioranza non può che essere contrario.

Se diventasse una raccomandazione io credo che sarebbe sicuramente è più opportuno, anche perché l’area cani di via del Maglio ha comportato un investimento non di poco conto e quindi, coi tempi che corrono, onestamente credo che ad oggi gli spazi e le aree adibite agli amici a quattro zampe, come li si chiama, siano sufficienti per la nostra città.

Ovvio che la possibilità di pensarne almeno un’altra è nelle more delle valutazioni che si stanno facendo, ma penso che non si vada oltre a una ulteriore nel corso del mandato. E quindi, ripeto, pur essendo antipatico votare contro una mozione della quale si possono condividere i principi, se rimane la richiesta di votare questo testo e di votare, soprattutto, ovviamente, come anticipato anche dell’assessore Mangano, il voto non può che essere contrario.

(14)

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco.

Consigliere, lei rimane sulla sua posizione? Perfetto.

Poniamo quindi in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno, mozione presentata dal consigliere Calvi.

Chi è a favore alzi la mano. Chi è contrario?

Hanno votato a favore il consigliere Calvi, il consigliere Pignatelli, il consigliere Ronchi e il consigliere Molteni; contrari gli altri. La mozione è respinta.

I lavori del Consiglio sono terminati. Buona serata a tutti.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Andrea COLOGNO F.to Immacolata GRAVALLESE

Riferimenti

Documenti correlati

200.000 euro sono depositati e sono disponibili ancora sul conto del Comune, è stata attivata da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dichiaro chiusa la discussione. Dichiarazioni di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione la proposta della Giunta. Sono aperte le

Però questo è un percorso che è già stato imbastito e che comunque va affrontato nell’immediato, perché come abbiamo avuto modo di discutere in Assemblea, ed era una delle domande

È chiaro ed evidente che torneremo spesso in Consiglio comunale per le variazioni e che il bilancio confermerà quello che è la base di oggi, cioè oggi non ci sono

Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto per cui pongo in votazione l’emendamento n. 3, presentato dal consigliere Sonzogni

Di tutte le analisi svolte sui terreni dal 2007 in avanti, erano state fatte nel 2007, sono state fatte nel 2009, poi l’Amministrazione aveva chiesto e ottenuto nel

Ribadisco quello che ho già fatto formalizzare anche all’Assemblea di SABB, credo qualche mese fa ormai: la necessità che, oltre alla trasparenza anticorruzione,

Buonasera, Presidente, buonasera al Consiglio comunale. Nel momento in cui abbiamo dato avvio al riordino degli orari delle biblioteche abbiamo preso in considerazione il servizio