• Non ci sono risultati.

Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 17 dicembre 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 17 dicembre 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA"

Copied!
52
0
0

Testo completo

(1)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 17 dicembre 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

MELLI Paolo – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Presente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente

BORGHI Ariella – Consigliere Presente

BUSSINI Simona – Consigliere Presente

LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente

CIOCCA Daniela – Consigliere Presente

MERISI Federico – Consigliere Presente

MINUTI Luigi – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

(2)
(3)

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Buonasera. Iniziamo i lavori del Consiglio comunale di oggi, 17 dicembre 2013. Procediamo all’appello nominale, come da Regolamento, a cura del Segretario generale. Prego, signor Segretario.

SEGRETARIO COMUNALE:

Il Sindaco è assente, per la partecipazione all’assemblea di SAB che è concomitante, quindi assente; Cologno; Sghirlanzoni; Melli; Pignatelli, presente; Risi, non c’è; Fumagalli; Ciocca Alessandro; Giussani; Ferri; Premoli; Borghi; Ciocca Daniela; Lingiardi; Bussini, assente;

Minuti; Merisi. Tredici presenti, quattro assenti, la seduta è legale.

Per gli Assessori: il Vicesindaco, presente; Nisoli; Mangano; Vailati, non c’è; Zoccoli in Prandina.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ringrazio il Segretario generale. La sedute è legalmente valida alle ore 18:13.

Prima di procedere con il punto numero all’ordine del giorno, cedo la parola al Consigliere Minuti per la prevista commemorazione del centenario del Senatore Adolfo Engel. Consigliere, prego ha cinque minuti.

CONSIGLIERE MINUTI:

Signor Presidente, grazie per questa concessione. Signori Assessori, signori Consiglieri. Mi sembrava opportuno scorrendo il centenario della morte del consigliere comunale, Onorevole Senatore Adolfo Engel, che quest’Aula ne rammentasse la presenza tra l’altro molto lunga nel tempo e assidua nelle attività che è andato estrinsecando nel corso del suo mandato il Consigliere, Assessore, Deputato e Senatore Adolfo Engel, personaggio del quale si è in parte persa la memoria perché, a un certo punto, la storia ha avuto un corso di novità, di innovazione, e alla vecchia classe politica liberale e radicale si è sostituita la classe politica cattolica, dal 1904 in avanti, e i personaggi appartenuti alla classe politica precedente sono caduti nell’oblio, è la storia che si ripete.

Credevo che a distanza del secolo fosse giusto riproporre l’attualità di questo personaggio, e l’attualità dei tempi che gli ha percorso. Per esempio, è vissuto in mezzo alla più grande crisi economica che abbia avuto il sistema industriale mondiale. Noi adesso ci preoccupiamo della crisi che è molto lunga, non sappiamo quanto durerà, allora ci fu una crisi agricola industriale che durò venticinque anni.

Ci fu un periodo nel quale quel periodo molto simile al nostro, nel quale il sistema politico elettorale era quello bipolare, la destra contro la sinistra, i liberali contro i progressisti, e però connotata anche, voi sapete, dal fenomeno del trasformismo e quel bipolarismo non dette a quell’epoca la stabilità, come non la dà ancora oggi, quindi un periodo che si presta a molte considerazioni di carattere storico.

Devo limitarmi, però, al personaggio, e stanti i tempi limitati che mi ha concesso il Presidente rinvio al testo che vi è stato consegnato, che contiene un curriculum dettagliato, e tuttavia vi ricordo il fatto che questo grande personaggio era un trevigliese immigrato dalla Svizzera, da Vicosoprano, è un immigrato che, come tanti altri scesi dalla Svizzera o dalla Germania in Italia, ha intrapreso attività economiche che diedero impulso alla nostra economia.

Voi sapete che dopo le espropriazioni dei beni degli Enti religiosi, i cattolici non si azzardavano a esercitare attività economiche in quei luoghi che erano posti all’asta, e dovettero venire i protestanti, tra questi anche Adolfo Engel, industriale e agricoltore nello stesso tempo, si impegnò moltissimo nel campo dell’agricoltura per bonificare il territorio, intraprese la prima fabbrica del ghiaccio del territorio, per esempio, tra gli altri, era il proprietario delle cascine Pezzoli, aveva beni anche a Caravaggio e Mozzanica.

La cosa singolare di questo personaggio è che è veramente trasversale, per certi aspetti, è l’uomo emblematico di tutto il territorio, è che fu non contemporaneamente ma in sequenza Consigliere comunale e Assessore a Caravaggio, Consigliere comunale e Assessore per vent’anni a Treviglio, è stato Presidente dell’ospedale di Caravaggio, che ha ricollocato nella nuova sede del monastero cistercense di San Giovanni, traslocandola dal Santuario, è stato il Presidente dell’ospedale di Treviglio che ha risanato dal punto di vista economico; era particolarmente esperto nell’amministrazione, come sarà particolarmente esperto nell’Amministrazione pubblica il suo consuocero, che voi sapete, Ernesto Nathan, Sindaco di

(4)

Roma, il quale come si è insediato come Sindaco ha detto “fatemi vedere i bilanci”, dopodiché guardando i bilanci ha visto che c’era una voce “trippa per gatti”, e allora interroga il ragioniere e dice “ma come mai c’è questa voce”, “per salvaguardare i nostri archivi, se no i topi ci mangiano tutto”, “e no, i topi devono essere mangiati dai gatti”, quindi sospese la trippa per i gatti dal bilancio comunale, e da allora i romani e in tutta Italia quando c’è qualche cosa che non si può più farla franca si dice “non c’è più trippa per gatti”. Esempi di uomini integerrimi, uomini che dopo aver avuto successo nella gestione delle proprie amministrazioni private e personali, fondò una banca italiana a New York nel 1893, si applicarono alla cosa pubblica e la gestiranno con estrema competenza e saggezza; questa competenza, ha portato il consigliere Engel a diventare Consigliere provinciale, prima, poi a diventare deputato, rieletto continuativamente per cinque legislature, alla sconfitta del 1904 in favore di, voi sapete, Agostino Cameroni, dei “Demoni cristiani”, succede la nomina a Senatore a vita che mantiene fino al venire meno dalla vita nel 1913.

Vengono indicate le attività che ha svolto, in particolare quelle filantropiche. Se il nostro bilancio contiene alcune entrate per alienazioni importanti, si tratta di beni dovuti alla munificenza diretta o indiretta, perché si tratta dei lasciti della figlia del Senatore Engel, in favore del Comune di Treviglio, Colonia di Oltre il Colle, un’area in via Calvenzano, insomma era un grande donatore.

La moglie di Engel, Carolina Stampa, ha un bellissimo ritratto all’Accademia Carrara perché effigiata come una delle principali donatrici dell’ospedale e della casa di riposo.

Anche nella casa di riposo di Treviglio è stato molto attivo, insieme al Camillo Terni, insieme al Camillo Terni partecipò alla cura degli ammalati di colera a Palermo, dopo aver fatto un’analoga esperienza a Caravaggio, meritandosi la terza medaglia d’oro al valore civile, un’altra, appunto, per l’assistenza ai colerosi nostrani, e infine perché salvò una donna dall’annegamento; era anche dal punto di vista civico, oltre che dal punto di vista amministrativo, veramente un singolare personaggio.

Dulcis in fundo, apparteneva al partito dei massoni, al partito dei massoni che allora in assenza di regole e di tutte le repressioni che sono succedute nel tempo era un vero e proprio partito politico trasversale.

Prima il Presidente ha fatto scostare da qui per rispetto al Consiglio, però mi sarebbe piaciuto che fosse rimasto qui un cero acceso posto dagli scout, Engel è il fondatore degli Scout, insieme a Giosuè Carducci è insieme a Nathan, Sindaco di Roma, ci son tante istituzioni che sono state fondate da questo personaggio, e da personaggi come lui che nel movimento massonico avevano come fine quello di educare la gioventù.

Propugnatore delle scuole, le scuole di via del Partigiano sono dovute a Adolfo Engel, come il monumento a Garibaldi di piazza omonima, le scuole di Caravaggio di piazza Castello sono dovute ad Adolfo Engel. Questo, non per sindacare su cose più vecchie di noi e più grande di noi, però anche Antonio Gramsci ebbe a dire, è citato qui in un posto, che nei vuoti della politica di quei tempi lì un partito autentico e popolare può essere considerato la Massoneria.

La nostra commemorazione, però, era per il Consigliere, Onorevole, Senatore Engel, al quale va, io credo, l’omaggio postumo dei Consiglieri e degli amministratori della sua città.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, consigliere Minuti. La ringrazio io personalmente, e sicuramente esprimo in questo modo anche i sentimenti di tutto il Consiglio comunale.

La sua relazione sarà pubblicata sul sito, affinché tutti possano prenderne visione. L’esempio e il ricordo che lei ha giustamente e correttamente tratteggiato, possono, certo, essere una guida per l’azione amministrativa di tutti.

Possiamo procedere con il punto all’ordine del giorno n. 1, a meno che la consigliera Ciocca aveva chiesto la parola per una comunicazione.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Non era una comunicazione, era una duplice richiesta informativa diretta al Sindaco, magari mi risponderà, se non può farlo il Vicesindaco, quando il Sindaco rientrerà.

Riguardava, la prima, una richiesta che ho fatto già la volta scorsa, e cioè quella di conoscere l’attuale collocazione politica dei colleghi Consiglieri che non l’hanno ancora dichiarato e dei membri della Giunta, viste le note vicende di variazione del quadro politico dei partiti a livello

(5)

nazionale; la seconda era una informativa, visto che avevo sollevato io stessa il problema delle case di via Galilei, so che c’è stata una riunione con gli inquilini di via Galilei, giusto, credo, un paio di ore fa, se era possibile averne una sintesi visto che non ci è stato consesso di essere lì come muti spettatori. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

La parola al Vicesindaco, prego.

VICESINDACO:

Buonasera. Per quanto riguarda il primo punto, è libertà di ognuno, se lo ritiene opportuno, esprimere la propria posizione in merito alla richiesta del consigliere Ciocca.

In merito al secondo punto, nessuno ha partecipato all’incontro, c’era solo il Sindaco, e quindi nel momento in cui interverrà chiederemo o solleciterete la risposta, ma nessuno della Giunta era presente, quindi non posso dare informazioni in merito.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Consigliera.

CONSIGLIERE CIOCCA:

No, non voglio farla lunga, però volevo precisare al Vicesindaco che conoscere la collocazione politica degli attuali membri di questa Amministrazione è una cosa fondamentale, cioè non è una curiosità, e quindi non è che uno se ha voglia lo dice, se non volete dirlo qua ditelo…

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha già espresso il concetto, Consigliere.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Sì, ma io mi aspetto una risposta.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Era una comunicazione.

(Intervento fuori microfono) Se vuole.

INTERVENTO:

Signora Borghi, lo so io, non si preoccupi. Visto che anche la Lega fa parte di questa maggioranza, se l’ex PdL si divide in due correnti dovremmo essere noi i primi a chiedere, e sicuramente abbiamo, e avremo, un ruolo importante. Per quanto ci riguarda, non ce ne frega proprio un bel niente di cosa farà il Pinco o il pallino, o il Caio Sempronio, noi andiamo avanti come Lega sul programma fatto in campagna elettorale in condivisione e in appoggio al Sindaco.

Tutto il resto, cari signori, è pura strumentalizzazione. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Bene. Passiamo al punto n. 1 all’ordine del giorno, avente oggetto “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Ciocca Daniela, Borghi, Merisi e Minuti, riguardante la Flydeco, azienda smaltimento rifiuti industriali, via Ugo La Malfa Treviglio - Verifica emissioni 3 luglio 2013 - Segnalazione Procura della Repubblica”.

Gli interpellanti, con atto ispettivo acclarato al protocollo del Comune in data 19.11.13, hanno chiesto: considerato che in data 4 gennaio 2013 una mail dell’ufficio ambiente ha informato che non era ancora pervenuto allo scrivente servizio l’esito dell’analisi delle emissioni in atmosfera come previsto dalla convenzione anno 2012; che in data 8.11.2013 un’altra mail della ripartizione Ambiente ha segnalato quanto segue: “con riferimento alla richiesta del consigliere Ariella Borghi dell’11.12.12, e alla successiva nota della scrivente, del 04.01.13 allegata in copia, si comunica che la documentazione relativa all’esito dell’analisi ARPA, di cui alla convenzione con il Comune di Treviglio anno 2012, sarà consegnata al consigliere Ariella Borghi durante l’incontro della seconda Commissione consiliare del 13 novembre presso il sito Flydeco”; rilevato che in data 13 novembre è stata consegnata alla consigliera Borghi relazione

(6)

tecnica inerente controllo delle missioni recante data 30 luglio 2013 e relativa verifica effettuata il 3 luglio 2013; che tale relazione tecnica risulta protocollata circa tre mesi dopo le verifiche compiute protocollo 46350 del 20 ottobre 2013; che la stessa rileva la non conformità dei dati analitici, e informa il Comune delle conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica per le violazioni previste e punite ai sensi dell’articolo 29 e 14 quattuordecies, comma 2, del decreto legislativo 152/2006 e successive modifiche e integrazioni; che per le verifiche delle unità olfattometriche previste dall’AIA, l’ARPA si è riservata di presentare nel mese di settembre 2013 i prelievi da effettuarsi da parte del laboratorio privato per conto dell’azienda; analizzata la controdeduzione di Flydeco che in data 18.07.13 dichiara che si tratta di un evento del tutto eccezionale impegnandosi a riparare al superamento significativo dei limiti e a inviare ad ARPA relazione tecnica che testimonia, dati alla mano, che il problema è rientrato; si interpella il Sindaco per sapere se ritiene che un solo controllo con la convenzione sia sufficiente, se è vero che solo a fine settembre il Comune è venuto a conoscenza della relazione dell’ARPA e della segnalazione alla Procura della Repubblica, se sì se non pensa che l’Amministrazione debba ricevere in tempi quasi reali informazioni circa i risultati che a ogni livello, secondo quanto previsto dall’AIA, si compiono sulla Flydeco per la necessaria tutela ambientale della salute pubblica, e per poter intervenire tempestivamente rispetto eventuali esiti preoccupati, se sì se ha intenzione di sollecitare rapporti più frequenti e stringenti fra Amministrazione e Enti preposti al controllo di una ditta della produzione delicata e complessa come Flydeco, perché si è consegnata alla consigliera Borghi la relazione dell’ARPA in argomento solo il 13 novembre 2013, comunque più di un mese e mezzo dopo la ricezione della stessa in Comune, quali sono stati gli interventi del Comune dopo la segnalazione dell’ARPA alla Procura della Repubblica, quali sono le prove presentate da Flydeco a dimostrazione che la problematica è stata risolta, relazione tecnica con supporto di risultati di analisi strumentali, e se si tratta di prove validate dai nostri tecnici e dall’ARPA, qual è l’esito della verifica dell’unità olfattometrica cui l’ARPA avrebbe dovuto presenziare nel settembre ultimo scorso.

Risponde l’Assessore Imeri, prego.

ASSESSORE IMERI:

Buonasera. L’interpellanza era stata presentata prima dello scorso Consiglio comunale, l’abbiamo rivista oggi in modo da dare una situazione aggiornata, tenendo presente che nel frattempo ci sono state anche due Commissioni consiliari, una direttamente presso l’impianto e una convocata presso il Palazzo comunale.

Cerco di seguire i punti oggetto dell’interpellanza, in modo da tenere la traccia in merito alle richieste dei Consiglieri. Per quanto riguarda il primo punto, la convenzione che è stata stipulata dal Comune riprende una convenzione che è attiva dal 2007 tra Comune ed Arpa, Flydeco è un’azienda soggetta ad AIA, ha ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale nel 2009, e i controlli che deve fare l’ARPA, che è l’Ente preposto per un’azienda che è in questo regime, sono nell’ordine di una-due verifiche nell’arco dei cinque anni.

Lo scorso anno c’è stata una verifica, per la quale è pervenuta una copiosa relazione. Quello che fa il Comune di Treviglio è, invece, una convenzione volontaria con l’ARPA che prevede una serie di controlli sulle matrici ambientali, tra cui le emissioni in atmosfera, e nell’elenco delle aziende che vengono verificate con una cadenza annuale, quindi almeno un controllo all’anno, c’è anche Flydeco; quindi la periodicità, tenuto conto anche delle difficoltà che abbiamo incontrato con APPA nel al rinnovo della convenzione in quanto APPA è stato oggetto, uno, di una rivisitazione generale delle competenze dei laboratori, due, difficoltà di personale e di intervenire su tutte le situazioni, e pertanto riteniamo che sia una periodicità adeguata anche in relazione al fatto che è la stessa che è in vigore dal 2007.

Per quanto riguarda il secondo punto, onestamente, c’è un errore nelle premesse dell’interpellanza, perché la relazione non è pervenuta il 20 ottobre ma è pervenuta il 20 di settembre, e onestamente è vero che solo a fine settembre, è verissimo anche perché il protocollo è accessibile a tutti i Consiglieri, pertanto è assolutamente vero che è pervenuta a fine settembre, esattamente il 20 settembre, e ARPA rilevava in relazione a una serie di controlli che aveva fatto un superamento dei limiti per le emissioni per quanto riguarda il camino E1; i campionamenti erano stati fatti il 3 luglio, e pertanto la tempistica effettivamente è quella di due mesi di tempo, tenuto conto delle vacanze estive e dei tempi tecnici che intercorrono tra un campionamento e le analisi di laboratorio, purtroppo questi sono i tempi

(7)

che ci sono stati.

Devo dire anche che oltre alle tempistiche tecniche, e l’abbiamo visto anche recentemente con la questione di TEAM, quindi sono tempi che con i lavoratori sono sostanzialmente da mettere in conto, i rapporti tra Comune di Treviglio e gli Enti, soprattutto l’ARPA per quanto riguarda Flydeco, e in generale le questioni ambientali, sono rapporti di collaborazione.

In merito a questo, c’è stato il 6 dicembre anche un incontro tecnico al quale hanno partecipato tutti, al quale hanno dato ampia disponibilità.

Tornando alla traccia dell’interpellanza, cosa abbiamo fatto… anzi, il primo punto è quello che riguarda la consegna della documentazione al consigliere Borghi. Il consigliere Borghi aveva fatto un accesso agli atti all’inizio dall’anno 2013, forse fine 2012, i campionamenti di ARPA sono avvenuti a luglio, io mi permetto di dire che la dottoressa Finardi dell’ufficio ambiente è stata fin troppo premurosa, nel senso che ha tenuto nota di quella indicazione, perché al momento dell’accesso agli atti non era pervenuto niente, non era ancora stato fatto nessun campionamento, nel momento in cui abbiamo ricevuto la comunicazione di ARPA, e successivamente la dottoressa Finardi ha fatto presente che la consigliera Borghi aveva fatto questa prima richiesta di accesso agli atti, c’è sembrato opportuno, giustamente, trasmettere la relazione, era il periodo in cui stavamo organizzando la verifica ispettiva presso Flydeco che è stata posticipato due volte, per vari problemi, prima dalla Commissione, poi dall’azienda, eccetera, eccetera, e siamo arrivati a consegnarla in data 13 novembre, non per qualche motivo strano ma semplicemente perché per quanto ci riguarda la richiesta di accesso agli atti era chiusa, nel senso che non era arrivata la documentazione, e poi abbiamo provveduto alla consegna.

Cosa abbiamo fatto dopo che ARPA ci ha segnalato questo supero? Premesso che ARPA ha informato l’autorità competente, quindi l’avvio del procedimento ai sensi del decreto 152 l’ha fatto la stessa ARPA, anche perché i valori erano significativamente superiori rispetto i limiti previsti dall’AIA, abbiamo richiesto contestualmente all’ARPA di provvedere con una contro campionamento, quindi un nuovo campionamento, e ARPA ci ha informato già dai tempi prima che l’avrebbe fatta a fine 2013, e poi in seguito alle ultime evoluzioni ha posticipato questo nuovo campionamento a febbraio-marzo. La richiesta al Comune di Treviglio era duplice, una è quella della verifica delle emissioni di Flydeco, la seconda è quella di poter applicare eventualmente le sanzioni previste dalla convenzione volontaria che c’è tra il Comune e l’azienda.

Inoltre, rispetto alla problematica evidenziata da ARPA con una nota dove, appunto, evidenziava questi superi significativi dei limiti di emissione, l’azienda ha risposto l’8 novembre con una nota molto copiosa che è oggetto di valutazione dall’ARPA, ma soprattutto il Comune di Treviglio applicando il dispositivo di una DGR della Regione Lombardia del 2012 ha convocato un tavolo tecnico presso il Comune di Treviglio, quindi convocato dal Comune di Treviglio, al quale hanno partecipato la Provincia, Flydeco, l’ARPA, l’ASL, e ovviamente il Comune di Treviglio, e il verbale dell’incontro tecnico è stato inoltrato ai Consiglieri il 12 dicembre con una mail, a tutti i Consiglieri.

Qual è il sunto? Il sunto è che Flydeco si è impegnata a presentare un progetto di adeguamento impiantistico che vada di fatto a riprendere quella che è l’attuale configurazione figlia dell’ampliamento del 2009, e che tenga conto, uno, del fatto che ci sono queste segnalazioni che il Comune di Treviglio continua a monitorare dai cittadini, due, che ci sono anche nei rilievi delle unità olfattometriche che sono stati effettuati dall’azienda e dal Comune di Treviglio, Polizia locale, ufficio ambiente, con lo strumento del canister, ci sono effettivamente delle problematiche che devono essere gestite; quindi, preso atto di questo, il dottor Costa, che era presente all’incontro, si è impegnato a proporre un progetto di ulteriore adeguamento, che ovviamente è stato condiviso, o comunque è stato indirizzato nei massimi termini da un confronto con la Provincia, con l’ARPA e con l’ASL che erano presenti a questo incontro.

In riferimento alle unita olfattometriche, il 30 settembre Flydeco con la presenza di ARPA, che ha verificato, non ha effettuato campioni in contraddittorio ma ha verificato che venissero effettuati con la metodologia corretta prevista dalla normativa, e l’ingegner Zambotti dell’ufficio ambiente ha provveduto con propri oneri a una rilevazione olfattometrica presso l’impianto; questi dati sono arrivati il 4 dicembre, che era fortunatamente due giorni prima dell’incontro tecnico di cui parlavo prima, e quindi abbiamo potuto valutare anche quelli nel tavolo tecnico, e anche sulla base di questa relazione, effettivamente, ci sono dei valori

(8)

significativi che, appunto, hanno spinto l’azienda a prendere atto delle necessità di rimodulare la propria situazione impiantistica.

Il 9 ottobre, nel frattempo, come accennavo prima, il Comune attraverso la Polizia locale, l’ufficio ambiente, ha provveduto a un proprio campionamento nell’area dell’azienda, quindi non direttamente sull’azienda ma comunque nell’aria riconducibile all’azienda, in presenza di una molestia che è stata rilevata in seguito a dei sopralluoghi, e abbiamo chiesto all’ARPA di analizzare queste analisi, le analisi sono pervenute il 5 novembre ed evidenziano la presenza di alcune sostanze, di cui alcune particolarmente odorigene; sono in concentrazione di tracce, ma hanno una bassa soglia olfattiva, così ci confermava anche l’ARPA, e quindi effettivamente può essere che anche questo possa creare quelle che sono le segnalazioni e le problematiche che tutti stiamo cercando di risolvere.

ARPA ha concluso questa relazione dicendo che, fondamentalmente, da parte dell’ARPA non ci sono evidenze particolari di segnalazioni o di superi, anche perché non sono definiti limiti per queste sostanze in relazione alle unità olfattometriche, ma ha trasmesso la richiesta all’ASL di formulare un parere in merito al fatto che in queste concentrazioni e di queste sostanze possa esserci effettivamente qualche riscontro; l’ASL non ha ancora risposto, e il Comune di Treviglio si è aggregato alla nota dell’APPA che aveva, appunto, richiesto un parere, chiedendo a sua volta e sollecitando un parere in merito, che però a oggi, l’interpellanza l’abbiamo aspettata a protocollare perché pensavo potesse arrivare, a oggi non è ancora arrivato.

Quindi in merito alle questioni sollevate, penso che da parte nostra ci sia sempre massima trasparenza, e soprattutto abbiamo sempre messo in circolo tutta la documentazione.

Penso che il sopralluogo della Commissione fatto in loco sia stata una anche novità, ma significativa, in modo che abbiamo fatto capire anche all’azienda che effettivamente il Consiglio comunale, l’Amministrazione, e tutti, siamo attenti a questo aspetto.

Il tavolo tecnico, anche questa è una novità perché non era mai stato convocato ai sensi di quella DGR, e essersi trovati tutti allo stesso tavolo a parlare di un problema ha portato anche le aziende in modo molto costruttivo a formulare questa proposta che entro gennaio presenterà questa modifica impiantistica, con adeguamenti che poi Provincia, ARPA, ASL e tutti gli Enti che erano partecipi al tavolo valuteranno in relazione al fatto che possa essere modifica sostanziale, non sostanziale, e soprattutto efficace ed efficiente. Quindi questo è lo stato di fatto. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Assessore. La parola alla consigliere Borghi, prego. Può dichiararsi soddisfatta o meno.

CONSIGLIERE BORGHI:

Devo dire che, finalmente, c’è una sorta di risarcimento a tutti quei cittadini che in tutti questi anni hanno segnalato i problemi, finalmente vi è un riconoscimento dei problemi, delle molestie che hanno segnalato.

Solo il 25 giugno l’Assessore Imeri diceva “si tratta di sporadiche segnalazioni, e non bisogna mettere alla gogna un’attività produttiva come Flydeco”.

Mi dico che in questo momento l’atteggiamento dell’Amministrazione è un pochino più reattivo rispetto a questi problemi. L’ispezione dell’ARPA, e i risultati di questa ispezione che noi abbiamo in mano, e che denunciano gravi problemi anche a livello olfattometrico, anche se l’ARPA conclude con un “si può continuare”, quell’altra analisi che ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica ha condizionato, credo, un po’ questa Amministrazione, e l’ha convinta che i problemi di questa ditta vanno presi più seriamente. E dico questo proprio riferendomi alla mail che ci ha mandato l’assessore Imeri con il verbale del tavolo tecnico, questo verbale riconoscere tutti i gravi problemi, i significativi odori, e quindi il malessere che può creare nelle persone, parla di valori odorimetrici estremamente elevati.

Ovviamente la Flydeco dice “ma no, si è trattato di un incidente di percorso”, ma in questo caso sia il Comune di Treviglio, che l’ARPA, che la Provincia, dicono “no, devi portare il tuo impianto in una situazione stabile, devi stabilizzarlo anche da un punto di vista non solo dei COV ma anche degli odori”.

Allora Flydeco propone di fare nuove indagini, e sia il Comune, che la Provincia, che l’ARPA, danno i criteri e gli indirizzi per queste nuove indagini. Dopodiché, se ancora queste indagini non daranno gli esiti che ci si aspetta, la Flydeco deve essere disposta a fare nuovi interventi e nuovi controlli.

(9)

Diciamo che se arriviamo alla conclusione di questo documento, di questo verbale, se da un lato prendiamo atto che finalmente il problema viene considerato per quello che è, dall’altra Flydeco ha quattro possibilità di riprogrammare la propria attività, di controllare se i tempi tecnici sono quelli che dice lei, che abbiamo sperimentato tutti, si figuri, Assessore, per cui la Flydeco ha quattro possibilità di rinnovare interventi e controlli.

Quindi, ripeto, noi da un certo punto di vista riteniamo che finalmente c’è convinzione nel perseguire questo tipo di obiettivo, che è quello di ridurre, se non eliminare, questo tipo di molestie; dall’altro canto, vediamo che, insomma, il cammino è lungo, e riteniamo che l’Assessore e l’ufficio tecnico competente debba seguire molto da vicino tutte le segnalazioni.

Del resto, se manca in campo nazionale una legislazione su questo tema, la legislazione regionale, e in particolare il DGR numero nono 3.018 del 15 febbraio 21012, dice che il Sindaco ha il dovere di raccogliere tutte le segnalazioni di emissioni olfattive fastidiose, deve intervenire, eccetera, eccetera, ma deve assolutamente accertare che non ci sia presenza di tracce di sostanze chimiche nocive alla salute, e questo è la cosa che io raccomando ancora una volta, che ultimamente con questo nostro incalzare, con l’incalzare dall’ARPA, finalmente, l’Amministrazione ha preso in considerazione, ma che occorre monitorare in continuazione.

Ecco, io continuo a ritenere che non si tratti di tempi tecnici solo, cioè che i ritardi che ci siano stati sulla comunicazione da me richiesta nel gennaio 2013 e avuta nel novembre 2013, ma ci sta se ARPA non è intervenuta, però mi chiedo, cioè, secondo me, bisognerebbe che ARPA intervenisse più frequentemente; so che in Regione è stato fatto in questi giorni un ordine del giorno simile a quello che si è fatto durante la nostra Amministrazione, di chiedere al Presidente e alla Giunta regionale di dotare l’ARPA di un pochino più di risorse finanziarie, perché non è che l’ARPA non faccia interventi perché non intende verificare, ma perché non ha risorse umane e finanziarie sufficienti.

Quindi io ritengo che non si tratti solo di tempi tecnici, ma anche di, fino all’altro giorno, fino al 6, giorno del tavolo, ma anche di una procedura lenta perché lentamente è seguita da questa Amministrazione, così come ritengo che la ditta non si sia dimostrata collaborativa, perché invitando la Commissione presso l’impianto l’ha tenuta al freddo e al gelo per due ore, senza consentire di entrare, e comincio a capire adesso perché vedo le date, perché il 5.11 c’erano anche i dati del prelievo con canister, e noi ci dovevamo trovare il 13.11, comincio a capire, un’inferenza che io faccio, per cui siamo stati costretti a chiedere una seconda Commissione e a chiedere la presenza dei tecnici per capire, noi Consiglieri, cosa stesse succedendo.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Consigliere. Si dichiara soddisfatta della risposta? Non soddisfatta.

Passiamo al punto n. 2. Replica? L’Assessore per replica, prego.

ASSESSORE IMERI:

No, io tendenzialmente non amo né fare polemiche, né ho uno stile particolarmente aggressivo, però mi fa un po’ sorridere qualche affermazione della Consigliera, uno, affrontare più seriamente, penso che se la premessa è “ci fa piacere questo attivismo dell’Amministrazione, poi, più seriamente”, gennaio 2013 novembre 2013, se la mettiamo su questo piano, ripeto, a gennaio 2013 lei ha fatto una richiesta di accesso agli atti su atti che non c’erano, e quindi era finita lì; sono stati consegnati, come l’ho spiegato prima, per una gentilezza dall’ufficio ambiente che ha tenuto conto della sua richiesta perché uno non può fare al primo giorno della nuova Amministrazione una richiesta di accesso agli atti dicendo “va beh, questa vale per tutti i cinque anni, qualsiasi cosa arrivi in merito perviene”.

Io penso che se l’obiettivo che abbiamo, che è quello che penso sia, e che viene detto soprattutto nelle Commissioni quando magari non c’è gente o non c’è nessuno che ci sente, è quello di arrivare all’obiettivo, vada dato atto non che questa Amministrazione, l’Assessorato e l’ufficio ambiente si sono mossi su spinta, che serve comunque, perché nessuno nasconde che anche la pressione della minoranza in certi casi è positiva e utile perché porta ad affrontare certi argomenti, ma non direi né più seriamente, né tanto meno che fino a prima di questi rilievi l’Amministrazione era silente su questo argomento.

In questo caso, abbiamo affrontato il problema, perché come abbiamo sempre detto noi purtroppo siamo abituati a guardare le cose concrete. Prima le analisi dicevano che non c’erano criticità, adesso le analisi dicono che ci sono criticità, la DGR che ha citato lei è quella che abbiamo preso noi per affrontare il tema, convocando al tavolo tutti gli Enti preposti; non

(10)

si è arrivati a dire “bisogna fare un’ordinanza di chiusura di Flydeco” o “c’è qualcosa di assolutamente strano”, ci sono delle situazioni che vanno gestite su un procedimento lungo, su un’autorizzazione che è stata rilasciata con parere positivo del Comune di Treviglio 2009, e non mi sembra che ci fosse questa Amministrazione. E’ durato molto l’iter di adeguamento degli impianti, l’obiettivo è di evitare le molestie, io sono il primo che ascolta, e riceveva molte segnalazioni, ultimamente sono ridotte ma non vuol dire che abbiamo abbassato la guardia, il prelievo con il canister del 9 ottobre è un’attività che questa Amministrazione ha messo in atto, e la dotazione di questo strumento è stata fatta dopo che il personale dell’ufficio ambiente e della Polizia locale ha partecipato a un corso specifico anche con l’ARPA.

Quindi penso che se, come mi sembra abbiamo sempre cercato di fare, sulle questioni ambientali cerchiamo di arrivare a risolvere il problema, e magari evitiamo i cavilli, o le prese di posizione un po’ così, forse è meglio.

Quindi, ripeto, non è un intervento polemico, né tanto meno… però, ci tengo a precisare che

“più seriamente” forse non è il caso di dirlo. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Assessore. Passiamo al punto n. 2 all’ordine del giorno, avente oggetto

“Interpellanza presentata dal consigliere Merisi, in merito al problema smaltimento cemento amianto in questione ex cava Vailata”.

Il Consigliere, ha presentato la seguente interpellanza: “Premesso che il problema dello smaltimento dell’amianto è sempre più di attualità, la questione ex cava Vailata può concludersi a breve; appurato che sono stati resi pubblici i dati riferiti alle variazioni della falda in loco, la stampa ha pubblicato la sintesi del comunicato TEAM, ARPA ha inoltrato all’Amministrazione comunale gli esiti delle analisi parziali dei carotaggi; interpella Sindaco e Giunta a) al fine di conoscere gli sviluppi della situazione, b) al fine di avere copia degli atti di cui ai punti A, B e C, c) al fine di acquisire le future informazioni in stretti tempi tecnici”.

Risponde l’assessore Imeri. Prego, Assessore.

ASSESSORE IMERI:

In merito a questa interpellanza, anche qui è una prassi abbastanza consolidata quella di inoltrare la documentazione via mail, so che il Consigliere con la mail istituzionale ha qualche problema, quindi ho chiesto anche all’ufficio d’ora in avanti quando facciamo la comunicazione a tutti i Consiglieri di inserire la mail privata, o comunque di stampare anche il cartaceo.

Gli sviluppi della situazione: nell’ultimo Consiglio comunale e nell’ultima Commissione c’era stato un piccolo aggiornamento, fondamentalmente la questione è che la Regione ha dato un preavviso di diniego a TEAM in relazione al supero del franco di due metri tra il livello di massima della falda e il fondo della cava, TEAM aveva dieci giorni per rispondere, e ha trasmesso la controdeduzione, una controdeduzione che il Comune di Treviglio ha analizzato assieme ai tecnici e assieme ai legali, e tra oggi e domani partirà una lettera alla Regione nella quale controdedurremo la risposta di ITEAM chiedendo l’archiviazione del procedimento di VIA, perché riteniamo che in merito al decreto 6831 di luglio del 2012 le prescrizioni sull’acqua era molto chiara, quindi il monitoraggio di un anno per verificare che fosse presente questo franco, il franco si è verificato che non è esistente, anzi nei giorni di massima risalita dalla falda il piezometro A non ha potuto essere analizzato e campionato in quanto i trasduttori non funzionavano, e proprio in quei giorni c’era la massima risalita della falda.

Quindi noi obietteremo anche questo, e chiederemo che non si accolga la proposta di TEAM che di fatto, in estrema sintesi, prevede una rimodulazione dei volumi della cava tenendo lo stesso volume complessivo, ma alzando e abbassando le altezze del fondo in base a valutazioni sull’altezza della falda, quindi all’interno del sedime della cava loro proporrebbero una serie di dislivelli, noi chiediamo che in merito a questo punto si archivi il procedimento, e quindi che il VIA fondamentalmente riparta dal via (scusate il gioco di parole), ma che ripartano da zero.

Stiamo, inoltre, analizzando anche la relazione di ARPA in merito ai terreni, quindi anche su quello, sui dati che sono emersi per quanto riguarda i superi della colonna A, della colonna B, i test di cessione perché lì è stata fatta la doppia valutazione, sia come rifiuto, sia come terreno, quindi stiamo facendo le valutazioni, e anche quelle entro la fine dell’anno vedremo di formulare alla Regione le nostre osservazioni. Di fatto, però, la nostra posizione è molto chiara.

C’erano delle prescrizioni, situazione già paradossale perché è stata data un’autorizzazione con prescrizioni su elementi che andavano valutati prima, quello l’abbiamo detto nei ricorsi, nel

(11)

frattempo, lo accennava anche l’altra volta, è stata fatta l’istanza di prelievo da parte di tutti i soggetti che avevano fatto ricorso al TAR, quindi il Comune di Treviglio, il Comune di Casirate e Calvenzano, Legambiente, il Comitato tutela ambiente, e speriamo che effettivamente si possa anche su quella strada arrivare presto a una conclusione.

Per quanto riguarda, poi, tutte le eventuali comunicazioni, ripeto, l’abbiamo messe in circolo attraverso lo strumento della mail che è quello più immediato, e per quanto riguarda il consigliere Merisi o utilizzeremo la mail privata, oppure faremo una comunicazione tramite la Segreteria, protocolleremo, e porteremo a casa quella che è la documentazione.

Altri sviluppi non ce n’è. Indirettamente ci sono quelli legati a SAB, e quindi alla stima, alla perizia dall’area, per il quale il Sindaco è in questo momento all’assemblea, quindi non so se già dopo ci dà degli sviluppi, o comunque su quel fronte lo sviluppo è che è arrivata nei tempi previsti quindi entro fine novembre la perizia, senza la discarica, quindi quella che avevamo prima prevedeva la discarica, questo non la prevede, e effettivamente i valori sono molto diversi, in questo momento è a oggetto dell’assemblea dei soci di SABB.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Assessore. Consigliere Merisi, prego.

CONSIGLIERE MERISI:

Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Mi dichiaro soddisfatto della risposta. L’interpellanza è volta, appunto, a avere rispetto al passato dei documenti, piuttosto che delle informazioni in tempi precedenti rispetto ai giornali, tanto per essere chiari, oppure rispetto a… Scusate, devo firmare. Dicevo, la tempistica, gli stati di tempi tecnici, era riferito a quello.

La completezza delle informazioni questa sera l’abbiamo avuta, nel senso che il Vicesindaco ci ha detto a che punto stiamo, mi manca però la copia degli atti di cui ai punti A, B e C, credo che sia solo ed esclusivamente una questione di tipo pratico, burocratico amministrativo.

Ripeto, mi ritengo soddisfatto, grazie, tenendo conto che la minoranza, come lei ha accennato prima, sarà sempre sul pezzo.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno, avente oggetto “Interpellanza presentata dai consiglieri comunali Borghi, Ciocca Daniela, Minuti e Merisi, sui costi complessivi per la riqualificazione dell’edificio ex Upim”.

Gli interpellanti hanno depositato il seguente atto ispettivo: “Con la presente, si interpellano il Sindaco e la Giunta per conoscere: uno, quali sono i costi complessivi analitici previsti per la riqualificazione dell’edificio ex Upim, cioè qual è ad opera ultimata il totale delle risorse pubbliche che verosimilmente saranno impegnate, e quali sono i costi ipotizzati suddivisi fra incarichi interni, consulenze esterne, lavori e interventi da realizzare, qual è il costo dell’arredamento dell’Auditorium suddiviso fra incarichi interni e esterni a fornitori vari, attrezzature tecnologiche e non, ed arredi, qual è il costo previsto per la progettazione e la realizzazione della piazza Garibaldi, suddiviso fra incarichi interni e esterni, lavori a fornitori vari, attrezzature e arredi, se l’ottemperanza alle prescrizioni richieste dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, protocollo 10362 del 3 ottobre ultimo scorso, ha prodotto un aumento di spese, e se sì qual è l’ammontare di tale aumento, i progetti definitivi dell’edificio interno e esterno dell’Auditorium della piazza Garibaldi”.

Risponde l’assessore ai lavori pubblici. Prego.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie, Presidente. Quindi, mi appresto a fornire delucidazioni in merito alle domande poste dagli interpellanti. In merito al punto uno, i costi complessivi presunti ad oggi ammontano ad euro 6 milioni, e risultano comprensivi di incarichi esterni, interni, lavori e forniture varie, come riportate analiticamente.

Quadro economico totale: appalto riqualificazione edificio ex Upim, somme finanziate con mutuo flessibile 4.350.000 euro, altre fonti proprie dell’Amministrazione… Posso? Allora, somme finanziate con mutuo flessibile 4.350.000, altre fonti proprie dall’Amministrazione comunale 1.650.000 euro, per un totale di 6 milioni.

Quadro economico per macrovoci: opere in appalto 4.700.000 euro, progetti e direzione lavori che riguardano i progetti architettonici, sicurezza, calcoli strutturali, impianti elettrici e di

(12)

condizionamento, 500.000 euro, spese tecniche e personale interno lavori pubblici 47.000 euro, altre somme a disposizione Amministrazione comunale 753.000 euro, Iva, allacci impianti, spese diversi, il totale è 6 milioni.

Relativamente al presente punto, si resta a disposizione dei signori Consiglieri comunali per approfondimenti, compatibilmente con le attività ordinarie e straordinarie degli uffici.

In merito al punto due, gli allestimenti e gli arredi dell’Auditorium comportano una spesa complessiva presunta di 750.000 euro, come risulta dal seguente quadro economico, opere complementari allestimenti, somme finanziate con mutuo flessibile 750.000 euro.

Quadro economico per macrovoci: fornitura poltroncine sala 70.000 euro, allestimenti impiantistici scenotecnici, palco, audio, luci, 440.000 euro, arredi ed attrezzature, foyer, camerini, reception, guardaroba, 115.000 euro, spese tecniche professionisti esterni e architetti Gritti 54.000 euro, spese tecniche personale interno lavori pubblici 1.000 euro, altre somme a disposizione 70.000 euro, totale 750.000 euro.

I professionisti esterni sono stati incaricati previa selezione con gara ad evidenza pubblica, tra professionisti e architetti in possesso di elevata qualificazione professionale in ambito della progettazione di sale per auditorium e teatri.

In merito al punto tre, il progetto di rifacimento completo di piazza Garibaldi comporta una spesa presunta complessiva di 500.000 euro, come risulta dal seguente quadro: somme finanziate con mutuo flessibile 500.000 euro.

Quadro economico per macrovoci: opere in appalto 378.000 euro, spese tecniche personale interno 7.760 euro, altre somme a disposizione Amministrazione comunale 114.240, per un importo complessivo di 500.000 euro.

In merito al punto quattro, con la Sovrintendenza sono stati tenuti incontri per la definizione dei colori e dei materiali di finitura, intonaci, vetri, pavimenti, eccetera, come richiesto in sede di espressione di parere obbligatorio.

Dalle verifiche dei vari incontri è emersa la conformità sostanziale del progetto approvato, e quindi non si sono resi necessari interventi aggiuntivi, comportanti costi in aumento, dovuti ad ulteriori richieste da parte del Sovrintendente.

Il Sovrintendente ha accolto verbalmente la richiesta formulata in sede di sopralluogo circa la realizzazione di una grande finestra al secondo piano, lato ovest della torretta, con veduta sulla cupola del santuario.

In merito al punto cinque, sono stati interpellati i progettisti (e li ringrazio per la loro presenza) delle opere, e gli stessi hanno accolto con favore l’invito per l’illustrazione dei progetti ai signori Consiglieri comunali.

Pertanto, l’architetto Gritti Giampaolo illustrerà il progetto di allestimento dell’Auditorium, del suo inserimento nell’ambito della riqualificazione dell’edificio, l’architetto Rondelli illustrerà sia il progetto definitivo degli spazi interni e dei prospetti delle facciate, che il progetto di riqualificazione della piazza Garibaldi.

Quindi, per completezza, invito l’architetto Gritti ad illustrare quanto di sua competenza.

ARCHITETTO GRITTI:

Buonasera. Grazie per avermi invitato per illustrare il progetto dell’Auditorium. Dov’è l’Auditorium penso che non ci sia bisogno di dirlo, perché penso che lo sapete bene più voi di me, il com’è stato organizzato il progetto è l’argomento della serata. Innanzitutto, il tema dell’accessibilità. L’accessibilità all’Auditorium avviene tramite una rampa da piazza Garibaldi fino ad arrivare allo spazio meno uno, com’era nel progetto originario, il patio centrale del progetto originario, l’ingresso avviene nella zona porticata e darà poi l’accesso l’Auditorium.

L’auditorium si sviluppa dal piano meno uno usando il piano meno due, che erano i vecchi depositi dell’ex Upim.

Organizzativamente abbiamo una sequenza che va dallo spazio dalla piazza, quindi la zona del patio dove c’è comunque la possibilità di ricevere luce naturale dall’alto, uno spazio interno che è il primo spazio di accoglienza del visitatore, di chi verrà a vedere la manifestazione in oggetto, uno spazio invece di regia, quindi di gestione della sala, una sala principale che comporta un 306, più quattro posti handicap, 310 posti, e una zona retrostante il palcoscenico con una piccola torre scenica.

Quindi questa è l’organizzazione generale dell’Auditorium, che possiamo vedere anche sviluppata in pianta in questo modo: questo è lo spazio piazza ben identificato rispetto anche al progetto iniziale del complesso, è stato modificato il sistema di rampe in quanto per

(13)

problemi di accessibilità, vigili del fuoco e cambio funzione all’interno dell’edificio avevamo necessità di riposizionare, al posto delle sette rampe che erano previste nel progetto originale si sono ridotte a quattro rampe, queste due rampe permettono un accesso nella zona porticata, e di conseguenza allo spazio del foyer che è un foyer di circa novanta-cento metri quadrati.

Lo spazio regia fa da spazio di intermezzo all’accesso della sala, la sala principale poi si sviluppa sulla gradinata, come abbiamo visto nella sequenza precedente, a una gradinata che scende fino ad arrivare alla zona del palcoscenico; complessivamente sono, più o meno, 500 metri quadrati di spazi dedicati ai visitatori, cioè a chi verrà a vedere gli spettacoli.

Abbiamo degli spazi accessori che, invece, conterranno guardaroba, camerini, spazi di servizio, bagni, ascensore per disabili, uscite di sicurezza, che sono un 100 metri quadrati per piano, 150 metri quadrati per piano, che sfruttano il piano meno uno, che è quello appunto della zona d’ingresso, più il piano meno due che è quello sottostante.

Cosa abbiamo pensato quando abbiamo visto questo spazio? Che, come in molte situazioni in cui ci siamo confrontati, fondamentale era il discorso di dare alla cittadinanza uno spazio flessibile, uno spazio dove ci fosse la flessibilità d’uso primaria, e quindi l’utilizzo, sì, di una sala grande ma al tempo stesso la possibilità di usare lo spazio del teatro, dell’Auditorium in più di una sala.

Allora l’idea che si è perseguita è quella di organizzare uno spazio teatrale come l’abbiamo descritto, come l’ho descritto poc’anzi, di una gradinata che scende, e che quindi forma già una zona conica dal punto di vista acustico quindi migliore, più performante rispetto a una sala piana, e quindi contenere un 300 posti, avere uno spazio palco abbastanza abbondante perché come abbiamo visto prima siamo intorno ai 100 metri quadrati di palco, che non ha un palco piccolo, è un palco abbastanza importante, nonostante essere questa una ristrutturazione perché non è un teatro nuovo, quindi riuscire a far star tutto in questi spazi non è proprio… è stato abbastanza un lavoro di cesello, diciamo, con la possibilità che il palco stesso e comunque la sala possa diventare da una sala a 310 posti con unica gradinata a una sala a doppia gradinata con uno spazio centrale di rappresentazione, quindi parliamo di attività tipo piano solo, piuttosto che violini, piuttosto che manifestazioni particolari che ovviamente non hanno bisogno di grandi palcoscenici, ma danno l’opportunità allo spettatore di essere in posizione differente, quindi di avere un coinvolgimento diverso rispetto a quello che è la sala tradizionale.

Quindi la sala passa dai 310 posti di partenza a una sessantina di posti aggiuntivi, che porta la sala a 370 posti. Non solo, l’idea è quella anche di fare in modo che la sala, quella da 60 posti posta dietro al sipario, possa funzionare in maniera indipendente, in modo da poter garantire tramite un accesso diretto dalla piazza, quindi l’accesso in fondo alla zona dell’ex Upim, si scende, si arriva direttamente a questa sala, e questa sala potrà essere utilizzata per le letture, piuttosto che piccole conferenze, piuttosto che altre situazioni che portano ovviamente un flusso di persone a 60 partecipanti.

Ultimo spazio, e perché non utilizzarlo, lo spazio del foyer che avete visto all’inizio che sono circa 90 metri quadrati che anche lì abbiamo previsto la possibilità di organizzare tramite comunque elementi a scomparsa, e quindi possibilità di retroproiettare su questi elementi, far diventare questo foyer anche lì una piccola sala di conferenze, da 40 posti, che può garantire quelle attività che i Comuni oggi possono dare anche in affitto per associazioni, piuttosto che altre situazioni, e quindi dare un’opportunità di far funzionare il teatro anche solo in una porzione dell’edificio; quindi potrebbe funzionare la porzione del foyer, ma potrebbe funzionare la porzione retrostante, ma anche in teoria in parallelo, quindi le due sale potrebbero funzionare anche nello stesso momento, o ovviamente la sala nel suo complesso. Queste sono le configurazioni, perché con l’esperienza abbiam visto che più possibilità ha un Comune di utilizzare sale a diversa dimensione, più queste sale possono essere usate per più manifestazioni. Per far questo, ovviamente, abbiamo dovuto anche pensare a un palco che non fosse un palco tradizionale, quindi un palco fisso, ma fosse un palco che alla fine diventasse tanti palchi, questi sono i sistemi, uno dei possibili sistemi di sollevamento che abbiamo previsto, che adesso non sarà questo che vedete nella fotografia, però è per darvi l’idea che ci saranno delle sorti di ascensori che tramite pulsantiere si alzeranno e faranno movimentare il palco, per far cosa? Per fare in modo che si formi la gradinata che abbiamo visto prima, ma che anche dal punto di vista scenotecnico questo spazio qui possa essere movimentato a scelta della compagnia teatrale che verrà a utilizzare il palcoscenico.

(14)

Oggi come oggi un palcoscenico motorizzato nella nostra Provincia non ce ne sono praticamente, io non ne ho conoscenza, magari ci sarà qualche teatro che ha, ma fondamentalmente diventa un plus importante anche per poter fidelizzare le compagnie teatrali, quindi avere compagnie teatrali che possono venire e dire “usiamo quel teatro, perché quel teatro è fatto in un modo particolare”, mi dà delle opportunità scenografiche assolutamente particolari.

Quello che stiamo facendo adesso è attrezzare tutto quello che si vedrà poco, o non si vedrà, che è la parte diciamo di scenotecnica.

Qui, vedete, un sipario in un vecchio disegno di un sipario austriaco, sarà il sipario che avremo all’interno al teatro, è un sipario che non si apre in maniera scorrevole a destra e a sinistra, ma un sipario che si apre verso l’alto, può essere movimentato, può aprirsi tutto, può aprirsi a metà, può fare delle configurazioni particolari, ma l’idea è comunque di avere un’apertura verticale, e quindi anche un effetto scenico completamente differente da un teatro tradizionale.

La scenotecnica che è stata prevista, è una scenotecnica che prevede, praticamente, due americani di scena motorizzate, spazi per mettere le scenografie nella zona della torre scenica, nonché la possibilità, appunto, di avere questo sipario all’austriaca, o alla romana, alla veneziano, dopo ci sono varie dizioni, non stiamo qui a disquisire su come, il palcoscenico movimentabile, quindi movimentabile sia nella parte posteriore, che, stiamo vedendo, anche nella parte anteriore, la sala regia che ovviamente piloterà tutto quanto riguarda le luci, l’audio e il video, e la sala retrostante il foyer che anche lei avrà una sua dotazione di audio e video.

Qui abbiamo la planimetria di quello che è, praticamente, la dotazione della scatola del palcoscenico, in contemporanea, oltre al palcoscenico e alla sua scatola, alla sua macchina per poter funzionare, c’è una parte importante, che ovviamente ha una parte dei costi che vi ha illustrato l’Assessore, che è la parte degli arredi, che sono arredi fissi e arredi mobili; arredi fissi, ovviamente, sono le zone delle poltroncine che sono state appaltate pochi giorni fa, mi sembra, ha avuto già la ditta, ci stiamo già lavorando, stiamo creando una poltroncina che sarà una poltroncina disegnata per questo spazio, a una zona a guardaroba, e a una serie di, invece, allestimenti mobili che sono le sedute per le conferenze nel foyer, le sedute per lo spazio retrostante al palcoscenico, e le attrezzature per quanto riguarda camerini e zona guardaroba.

Le finiture, io vi ho portato, se volete poi guardare, un materiale, così lo vediamo, lo vedete, lo potete toccare, potete vedere che tipo di materiale sarà la finitura del teatro. Il teatro, la sala del teatro, cioè quella che vede, invece, lo spettatore, a differenza di quello che abbiamo appena detto che è la parte, invece, tecnologica che usa invece l’artista, avrà due materiali principali che è questo legno, che è un legno di bambù, e praticamente tessuti, che sono tessuti tecnici, che adesso qui ce ne sono due campioni, che sono praticamente due colorazioni scure, perché fondamentalmente l’intento è di avere una sala che dia questa immagine, un’immagine che essendo un teatro praticamente interrato l’idea è che questa parte interrata sia anche la parte più preziosa anche dell’intero ex Upim, quindi si configura una sala che vede il bambù sia nella parte de calpestio, che nella parte a parete con un pannello diverso che stiamo campionando in questo momento.

All’interno di questa scatola, che diventa una scatola avvolgente perché, come vedete, è una scatola che è come se fosse un grande scrigno in legno che praticamente tiene quello che è invece la parte della platea, all’interno di questa sala abbiamo praticamente la gradinata con le proprie poltroncine. Altro tema importante per quanto riguarda un teatro, è il tema dell’illuminazione, cosa è stato previsto qua? E’ stato previsto per tutto quello che, sappiamo benissimo che un teatro consuma molto perché la torre scenica e il palcoscenico sono degli elementi che hanno un grosso consumo energetico, le macchine per riscaldare idem, però tutto quello che invece è la dotazione anche in termini sia di consumo, ma anche manutentivo per quanto riguarda la sala, è stata pensata tutta con apparecchi led, quindi la sala ha praticamente una cinquantina di apparecchi questo tipo da 22 watt, con ovviamente tempi di manutenzione molto lunghi, consumi bassissimi, ha elementi a parete segna passi sempre a led, luci emergenza sempre a led, comunque è una scelta che vede una disposizione molto semplice e razionale affinché la luce sia uniformare all’interno di tutta la sala, ma al tempo stesso possa creare degli scenari, cioè questi fari a led sono anche pilotabili tramite un sistema particolare che ne permette poi l’accensione in modo differente per creare anche scene d’uso per quanto riguarda lo spettacolo che sarà in atto.

La zona praticamente del teatro è questa zona interiore, praticamente la parte, diciamo, più

(15)

interna dell’Upim, e si sviluppa per la parte dal meno due al meno uno, con la torre scenica che è l’unico elemento che sale insieme alla zona delle uscite sicurezza sulla piazza. Grazie. Poi, se ci saranno domande o altre richieste, sono a disposizione.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie per la sua esposizione, abbastanza esaustiva. Invito, adesso, l’architetto Rondelli per quanto riguarda l’illustrazione degli altri progetti.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Stiamo un po’ derogando rispetto ai tempi previsti per l’interpellanza, però visto l’importanza dell’argomento penso che potremo proseguire.

ARCHITETTO RONDELLI:

Inizio con la presentazione delle destinazioni d’uso dell’edificio ex Upim. Abbiamo visto, qui siamo al meno uno dove troviamo la piazza bassa dell’edificio, sulla sinistra, sulla vostra sinistra, trovate l’Auditorium, sulla destra sono stati ricavati due spazi commerciali dotati entrambi i lotti di bagni, uno di 161 metro quadro e l’altro di 113; trovano poi posto sempre al primo interrato la cabina ENEL, che era esistente già da prima, e un magazzino a disposizione dell’Auditorium.

Al piano terra, anche qui, troviamo… scusate, sono talmente grandi… troviamo sulla sinistra, sopra l’Auditorium, un locale commerciale di 495 metri quadrati, sempre la piazza di collegamento di vicolo Teatro con la piazza Garibaldi, e altri tre esercizi, tre zone commerciali, uno di 150 metri, uno di 146 e l’altro più piccolo di 57.

Successivamente, andiamo al piano primo. Qui è stata mantenuta la piazza superiore rispetto al progetto precedente che prevedeva dei blocchi, questi blocchi sono stati raggruppati con uno sviluppo di superficie di 226 metri quadri. Quello che vedete con la campitura a rettangoli è la piazza superiore, e sulla parte destra c’è uno spazio commerciale di 324 metri quadrati.

Queste sono le destinazioni che poi sono state pubblicate sul bando per l’affitto.

Questo è, praticamente, dopo vari incontri con la Soprintendenza, il progetto approvato dalla Soprintendenza.

(Intervento fuori microfono)

No, questo è un progetto approvato con un parere favorevole che è pervenuto il mese di agosto, credo.

Come diceva l’Assessore, il Soprintendente ha già fatto un sopralluogo, e quindi stiamo campionando quello che ha richiesto a livello di vetrate e di colori. Passo la piazza. Faccio una premessa: la piazza Garibaldi si può chiamare la continuazione dalla piazza Manara, prima della realizzazione dalla piazza Manara c’erano stati incontri con la Soprintendenza sui vari materiali, e la Sovrintendenza aveva dato delle indicazioni di riferimento che sono state accolte anche nella progettazione di piazza Garibaldi sulla tessitura della pavimentazione e sui materiali; anche questo progetto ha ottenuto il parere favorevole il 3 ottobre del 2013.

Sostanzialmente, la piazza ripropone l’attuale pavimentazione in porfido e le fasce laterali che contornano il perimetro della piazza realizzate in granito che è un po’ la caratteristica di tutto il centro storico di Treviglio; la piazza, poi, troverà estensione nella pavimentazione per il tratto di via 25 aprile, fino all’incrocio poi con la piazzetta di via Matteotti.

A livello di pavimentazione, si utilizzerà il sistema resinato come finiture superiore che è quello presente nella piazza Manara.

Per quanto riguarda quello che succede sotto la pavimentazione, verranno rifatti tutti gli impianti esistenti di acquedotto, tutti gli impianti sotterranei esistenti verranno completamente sostituiti, e verrà realizzato una canalizzazione per trasmissione di dati e energia elettrica che collegherà l’edificio Upim con il Municipio, è una predisposizione…

(Intervento fuori microfono)

Collegherà l’edificio municipale con l’edificio dell’Upim a livello telematico, comunque di collegamento telematico.

Noi non abbiamo ancora definito l’aspetto dall’arredo, perché siamo per adesso vincolati un po’

all’arredo esistente, l’abbiamo previsto nelle somme a disposizione, però sarà una fase successiva di valutazione di progetto.

Abbiamo, comunque, confermato, visto che questo è una piazza importante a livello di dimensione e anche di forma, la presenza di torrette sotterranee a scomparsa diciamo dotate

(16)

di acqua e energia elettrica per eventualmente i vari spettacoli che si andranno a fare, che siano spettacoli di tipo… manifestazioni o esposizioni, mi viene in mente il mercatino, o altre.

Il progetto prevede una spesa di 500.000 euro, in appalto sono 378.000.

Se guardate la sezione, rispetto all’attuale la sezione perderà i due marciapiedi esistenti, e sarà un’unica pavimentazione che compenetrerà nel portico dell’Upim, per cui il collegamento con la piazza al piano terra dell’Upim e vicolo del teatro sarà complanare. Questa è la sezione.

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Direi di sì, perché in effetti trattandosi di interrogazione l’interpellanza non prevede un dibattito. Tuttavia, io credo che vista l’eccezionalità della situazione che si è creata, dove è stata più che una risposta a un’interpellanza, insomma, è stata l’illustrazione di un progetto, cogliendo l’occasione della presenza dei tecnici se ci fosse qualche domanda potremmo anche dare corso, brevemente, ai chiarimenti. Consigliere Ciocca.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Ecco, la situazione è molto confusa per il fatto che, come giustamente è stato rilevato, ha fatto rilevare anche l’Assessore, essendo questa un’interpellanza che noi abbiamo presentato, appunto, per avere quelle informazioni che non è diciamo usuale che i Consiglieri comunali abbiano in sintesi, compresa sintesi interpretativa dai giornali. Però, adesso che situazione si è creata? Che sul progetto più importante che va a realizzare un’Amministrazione, il famoso cuore della città, qui c’è un Consigliere che può parlare e basta di fronte a una, come si chiama, presentazione che meriterebbe un approfondimento. Ora è chiaro che questa è una situazione abbastanza assurda perché, ripeto, nei fatti noi siamo stati costretti a chiedere non un supplemento informativo, un approfondimento come tipico delle interpellanze, ma una informativa di base che non ci è mai arrivata, neanche nelle sedi istituzionali delle Commissioni.

Ora, a questo punto, cosa dire? Di cose ce ne sarebbero da dire, faccio solo alcuni rilievi, ricordando un po’ la storia di questa opera. Primo rilievo, per fortuna che c’è almeno un intervento di tipo culturale in quello che avrebbe dovuto essere nell’ipotesi originaria una struttura deputata principalmente a questo scopo; le riserve, non tanto sull’organizzazione interna dell’auditorio, quanto sul fatto della sua collocazione che presenta comunque dei problemi essendo, come lo sappiamo, una parte di un centro storico che non ha certo le possibilità di accesso, anche i parcheggi che dovrebbe avere una struttura di questo genere, comunque meno male che almeno questo c’è.

Devo dire che l’opera, così com’è stata descritta, a me, ma credo anche gli altri colleghi, ha suscitato interesse, i problemi sono invece il resto dell’Upim e soprattutto il progetto complessivo, cioè come viene fuori, l’abbiam visto adesso per la prima volta, questo palazzo cuore della città in versione definitiva; cioè se volessi usare una frase che usava mia madre quando doveva dire una cosa che lasciava molto perplesso dal punto di vista della bellezza esteriore lo sappiamo che l’etica, scusate, che l’estetica ha un certo grado di soggettività, però mentre i progetti precedenti, tutti, quelli presentati al primo concorso, come quelli presentati al concorso che abbiamo ottenuto noi, avevano una loro identità, mi pare che questo sia il risultato di accomodamenti diversi che, ripeto, usando una definizione di mia madre quando c’era qualcosa che non le piaceva lo chiamava palazzo brutilde, dal nome, soprannome, anzi, di un’amica di famiglia che non era certo una bellezza, ecco.

Va beh, io personalmente sono rimasto abbastanza sconcertata da questa vicenda, al di là della funzionalità interna di una struttura come l’Auditorium, su cui non c’è mica niente da dire, il complesso, cioè come vengono usati gli altri spazi, lo sappiamo, l’idea originaria non era questa, questa Amministrazione ha fatto la scelta di destinare gran parte al commercio in nome del recupero delle spese di gestione, eccetera, eccetera, però, insomma, era un po’

snaturato; diritto di questa Amministrazione fare le sue scelte, diciamo che il risultato estetico complessivo lascia abbastanza perplessi.

La seconda cosa, o forse la terza, che volevo dire è che come mi suggeriva il collega e cofirmatario pare che di questi progetti questa sia una delle versioni, ma non quella definitiva, essendo passato al vaglio dei vigili del fuoco un progetto che non comprendeva delle strutture dichiarate in questo. Quindi c’è qualche cosa ancora che non torna.

Ultima cosa: volevo avere informazioni, se è possibile, sul fine lavori di quest’opera essendo

Riferimenti

Documenti correlati

La soluzione prospettata è stato di cercare un partner che praticamente fosse disponibile a partecipare con Unigas a queste gare d’ambito; questo per fare

Risponde il sindaco Imeri.. IMERI – Sindaco Grazie, Presidente. Innanzitutto nell’interrogazione interpellanza si parte da questo dato di fatto segnalato:

200.000 euro sono depositati e sono disponibili ancora sul conto del Comune, è stata attivata da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dichiaro chiusa la discussione. Dichiarazioni di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione la proposta della Giunta. Sono aperte le

Però questo è un percorso che è già stato imbastito e che comunque va affrontato nell’immediato, perché come abbiamo avuto modo di discutere in Assemblea, ed era una delle domande

Il Documento unico di programmazione (DUP) costituisce il principale strumento di programmazione del Comune. Al suo interno vengono riassunti l’attività strategica di lungo

È chiaro ed evidente che torneremo spesso in Consiglio comunale per le variazioni e che il bilancio confermerà quello che è la base di oggi, cioè oggi non ci sono

Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto per cui pongo in votazione l’emendamento n. 3, presentato dal consigliere Sonzogni