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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 24 luglio 2018 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 24 luglio 2018 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Andrea Cologno Partecipa il Vice Segretario Generale Dr. Antonio Nocera All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Assente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Monica Consigliere Presente

RIGANTI Jacopo Lorenzo Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

CONTI Maria Adelaide Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

GHIGGINI Marco – Consigliere Presente

FRIGERIO Lorena – Consigliere Presente

MOLTENI Erik - Consigliere Presente

ROSSONI Laura Clementina – Consigliere Presente

SONZOGNI Stefano – Consigliere Presente

RONCHI Cristina – Consigliere Assente

CALVI Emanuele – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

PEZZONI Giuseppe – Assessore Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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PRESIDENTE COLOGNO:

Buonasera. Cominciamo i lavori del Consiglio.

Invito i Consiglieri e gli Assessori a prendere posto. Grazie.

La parola al dottor Nocera per l’appello.

DOTTOR NOCERA:

Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.

Imeri Juri Fabio, Riganti Jacopo Lorenzo, Giussani Francesco, Ciocca Alessandro, Ferri Giulio, Premoli Monica, Conti Maria Adelaide, Ghiggini Marco.

PRESIDENTE COLOGNO:

I Consiglieri in Aula, grazie, se non è un fastidio. Grazie.

DOTTOR NOCERA:

Cologno Andrea, Fumagalli Giancarlo, Frigerio Lorena, Molteni Erik, Rossoni Laura, Sonzogni Stefano, Ronchi Cristina, Calvi Emanuele, Pignatelli Gianluca, Ghiggini Marco.

PRESIDENTE COLOGNO:

Consigliere Ghiggini, per cortesia, almeno si faccia vedere. Grazie.

DOTTOR NOCERA:

Zoccoli Giuseppina, Mangano Basilio, Nisoli Alessandro, Pezzoni Giuseppe, Vailati Sabrina.

Sono presenti 13 Consiglieri e tutti gli Assessori. Per cui, la seduta è valida. A lei la parola, Presidente.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, dottore.

Ha chiesto di intervenire il Vice Sindaco, Pinuccia Prandina.

ASSESSORE PRANDINA:

Grazie, Presidente.

Desideravo e desideriamo evocare, ricordare, onorare l’avvocato Valerio Chiaromonte.

Abbiamo avuto notizia recente della scomparsa anche attraverso lo scritto dell’onorevole Beppe Facchetti, che ha davvero così tratteggiato quelli che erano i ruoli e le competenze dell’avvocato Chiaromonte.

Chiaromonte fu un testimone di un tempo lontano e anche difficile; ebbe un ruolo importante nel Partito Liberale di cui fu anche Segretario provinciale.

Chiaromonte è stato uno dei Consiglieri comunali che hanno dato lustro a questa sede istituzionale in rappresentanza di tutta la comunità trevigliese.

È stato Consigliere per ben due decenni, per vent’anni Consigliere pur sempre all’opposizione.

Senza i vincoli di maggioranza, Chiaromonte era più libero – lo dice anche per il suo partito - di esprimere davvero con il cuore e la mente quelli che sono i principi liberali.

Valerio era un uomo di cultura non solo giuridica, così scrive l’onorevole Beppe Facchetti, che ringraziamo per il ricordo giornalistico; un uomo con un alto senso dello Stato che gli veniva da una famiglia, dalla famiglia in cui spiccava il padre Prefetto.

Penso che pochi a Treviglio sappiano che il padre dell’avvocato Chiaromonte avesse ricoperto il ruolo di Prefetto.

Valerio era un uomo di cultura non solo giuridica e i suoi interventi in Consiglio comunale non erano mai banali, ma davvero di alto spessore.

Nel Partito Liberale, lo ricordavo prima, fu Segretario provinciale e anche membro del Collegio dei probiviri nazionali del PLI. Insomma, un autorevole protagonista di quell’epoca e un grande testimone di legge, di ideali, di passione politica.

Noi lo ricordiamo a gran voce e chiedo per l’avvocato Chiaromonte un minuto di silenzio.

(L’Assemblea osserva un minuto di silenzio)

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PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie.

La parola al Sindaco per una comunicazione.

SINDACO IMERI:

Grazie, Presidente.

La comunicazione riguarda un tema che è stato più volte dibattuto in Aula, che è quello della discarica di cemento amianto e dei rapporti SABB-TEAM, che peraltro era anche un impegno preciso che mi ero assunto a seguito di alcune mozioni di questo Consiglio, ma anche di alcune interrogazioni.

È convocata per giovedì alle 18 a Lurano l’Assemblea dei soci di SABB, che deve esprimere sostanzialmente l’indirizzo in relazione al bilancio di TEAM, che è un bilancio particolarmente significativo, tant’è che risulta essere convocata poi successivamente l’Assemblea straordinaria dei soci di TEAM in quanto il bilancio di TEAM chiude con una perdita di 1,3 milioni, che comporta sostanzialmente due strade. La prima è quella che i soci mettano il capitale all’interno della società, e ovviamente è un’ipotesi che SABB ha già scattato sia perché non ha la liquidità, i 600.000 euro circa previsti, sia perché TEAM ad oggi non ha una progetto e nessuna obiettivo da perseguire e in questo caso, quindi, il bilancio di TEAM – che ho chiesto all’amministratore di SABB ed è arrivato solo stamattina, motivo per cui poi non è stato girato, ma lo inoltrerò a tutti i Consiglieri – è stato chiuso in ritardo perché già era stato chiuso un bilancio al 31 dicembre. Poi, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, è stato rivisto.

Quindi, l’Assemblea, già convocata poi a luglio, ha rettificato il bilancio chiuso al 31 dicembre con la finalità di sottoporre all’Assemblea dei soci un nuovo progetto di bilancio in sostituzione di quello precedente. Ovviamente, preso atto della sentenza del Consiglio di Stato, si è proceduto a una serie di svalutazioni della società e il risultato, come dicevo, è un risultato pesantemente negativo. Cito solo il paragrafo finale, con le proposte in ordine all’approvazione del bilancio da parte del Collegio dei revisori: “Per quanto precede, il Collegio Sindacale, preso atto del risultato di bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 luglio 2018; richiamata l’attenzione dei soci su quanto evidenziato nella presente relazione; dato per assai probabile il venir meno della continuità aziendale anche per la presunta non disponibilità da parte dei soci di voler procedere con ulteriori apporti e finanziamenti; rileva come la società si sia venuta a trovare nella fattispecie di cui all’articolo 2447 del Codice Civile. Pertanto, si rende necessario convocare senza indugio l’Assemblea straordinaria dei soci affinché questi ultimi possano esprimersi sull’eventuale riduzione del capitale sociale e il contemporaneo aumento allo stesso, ovvero attuare la trasformazione della società, ovvero la sua messa in liquidazione”.

Pertanto, in relazione anche all’evoluzione societaria di TEAM, il Sindaco di Treviglio, come socio, ovviamente confermerà nell’Assemblea di SABB quello che noi già da tempo sosteniamo, quindi che non si metterà neanche un euro in TEAM, ma questa è una condivisione unanime anche degli altri soci. È già stata convocata l’Assemblea straordinaria dei soci di TEAM presso un ufficio notarile perché si provvederà immediatamente alla messa in liquidazione.

Poi, cosa succederà dopo, eccetera, sarà oggetto di successive informazioni e comunicazioni, anche perché, ad oggi, l’unica comunicazione e l’unico atto ufficiale che abbiamo è il bilancio di TEAM, che poi girerò per conoscenza a tutti i Consiglieri, qualora lo volessero, in modo che possano essere aggiornati e informati. Ovviamente, lo inoltrerò anche ai componenti del tavolo dell’amianto.

Questa era la comunicazione che ritenevo opportuno fare, visto che, ovviamente, trattasi di un tema delicato e significativo che coinvolge anche il Comune di Treviglio in qualità di socio attraverso SABB.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco. Consigliera Rossoni, si è prenotata? (Interruzione fuori microfono)

Veniamo ora al primo punto all’ordine del giorno: “Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Rossoni, Calvi, Giussani, Fumagalli, Ronchi e Pignatelli in data 18 luglio in merito agli spazi del Commissariato di pubblica sicurezza di Treviglio”.

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Chi lo presenta? Consigliera Rossoni, prego.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Grazie, Presidente. Dal 2008 i locali posti al piano terreno del Commissariato di Polizia, che erano occupati dalla Farmacia comunale 1 sono, di fatto, vuoti e non utilizzati. Più volte l’Amministrazione comunale e le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute hanno dichiarato la disponibilità a concedere in utilizzo questi spazi al Commissariato di Polizia.

Però, nonostante le varie determinazioni, le varie delibere e anche i vari solleciti che sono stati inoltrati, di fatto, gli spazi sono ancora inutilizzati. In realtà, questi spazi sono necessari all’attività di Polizia.

Il 15 aprile scorso, in occasione della Festa della Polizia, sono stati diramati alcuni dati sull’attività del nostro Commissariato. Ci sono stati nel 2017 700 interventi delle volanti, 5.000 persone controllate, un migliaio di posti di controllo, controlli su persone agli arresti domiciliari, quindi un lavoro intenso, e anche un consistente lavoro della Polizia amministrativa che ha rilasciato addirittura 4.748 passaporti più centinaia di licenze di vario tipo.

Attualmente l’Ufficio Denunce è collocato al piano terreno ed è adiacente al centralino. Quindi, di fatto, chi è in attesa di sporgere denuncia spesso purtroppo viene a conoscenza di richieste di interventi e quindi – mi fa piacere che oggi ci sia il Comandante della Polizia locale, che quindi sa esattamente di cosa sto parlando - ci sono situazioni di assoluta delicatezza che ovviamente richiedono che i due spazi vengano distinti, così come chi chiede il rilascio di un passaporto e a volte deve magari dichiarare situazioni familiari che riguardano anche i minori di un certo tipo si trova in una coda che non consente uno spazio adeguato. Per cui, questi spazi sono indispensabili e sono anche a disposizione.

Ripeto, l’Amministrazione ha più volte ribadito la disponibilità a concedere in utilizzo questi spazi. Mi sono presa l’incarico di proporre questo ordine del giorno. Ne ho parlato con il Sindaco che l’ha immediatamente condiviso, e di questo lo ringrazio. Quindi, è stato sottoposto poi a tutti i Capigruppo che l’hanno sottoscritto. La proposta è quella di attivare i parlamentari del territorio perché si facciano portavoce presso il Ministero dell’interno e quindi presso la Prefettura, perché si arrivi alla conclusione di questo contratto che per la città di Treviglio è fondamentale. Sono contenta che ci sia anche qui un’intesa trasversale, come è sempre stato su questi temi. Quando si è parlato di sicurezza e delle necessità del territorio mi fa piacere che un’intesa è sempre stata trovata e quindi anche questo ordine del giorno va in quella direzione.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliera Rossoni.

Dichiaro aperta la discussione. Chi vuole intervenire? Sindaco, prego.

SINDACO IMERI:

Grazie, Presidente. Confermo quanto ha detto il Consigliere Rossoni, nel senso che noi più volte con il Vice Questore Murtas, ma anche poi nell’incontro con i sindacati che c’era stato in occasione della Polizia stradale era emersa la necessità sostanzialmente di far sentire la voce da questo punto di vista. Confermo che l’Amministrazione comunale ha più volte, tramite gli uffici, e anche personalmente, garantito la disponibilità in merito e quindi ben venga anche questa azione, che magari potrà smuovere, sicuramente con l’obiettivo di potenziare la presenza magari non numerica, ma sicuramente in termini di servizi e anche ovviamente per consolidare la presenza del Commissariato visto che poi i rallentamenti che pare ci siano stati in passato erano dovuti anche all’incertezza sul nostro Commissariato.

La disponibilità nostra è massima, anche in funzione del fatto che ampliare la possibilità dei servizi e migliorare anche la disponibilità dei locali degli uffici e soprattutto la privacy e la sicurezza dei cittadini ovviamente va nella direzione che l’Amministrazione comunale sta perseguendo.

L’ordine del giorno è stato condiviso senza grandi stravolgimenti rispetto alla bozza iniziale e quindi, ovviamente, da parte mia e della maggioranza c’è la massima disponibilità a votare a favore, con l’impegno a trasmetterlo a chi di dovere affinché si attivi, non solo i parlamentari ma direttamente agli organi preposti, affinché, attraverso i nostri uffici, trovino la possibilità di

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chiudere la quadra, che ha riguardato anche altri immobili delle forze dell’ordine perché, purtroppo, regolarizzare i contatti, formalizzare i contatti prevede sempre tempi molto lunghi.

L’importante poi è la sostanza. L’obiettivo di questo ordine del giorno è quello di confermare che l’Amministrazione comunale di Treviglio tutta, con il Consiglio comunale, è disponibile a sottoscrivere questo atto quanto prima. Ovviamente, però, ci serve che l’interlocutore sia altrettanto disponibile.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco. Altri interventi? Non ci sono altre prenotazioni. Dichiaro chiusa la discussione per dichiarazione di voto.

Consigliere Calvi, prego.

CONSIGLIERE CALVI:

Ci siamo espressi come Movimento 5 Stelle più volte a favore di un ampliamento della dotazione a disposizione del Commissariato. Dunque, di conseguenza, voterò a favore dell’ordine del giorno, avendolo anche sottoscritto.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Per cui, pongo in votazione il punto n. 1 all’ordine del giorno: “Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Rossoni, Calvi, Giussani, Fumagalli, Ronchi e Pignatelli in merito agli spazi del Commissariato di pubblica sicurezza di Treviglio”.

Sono aperte le votazioni.

Sono chiuse le votazioni.

Hanno votato a favore tutti i Consiglieri, per cui l’ordine del giorno è approvato all’unanimità.

Veniamo ora al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Interrogazione presentata dai Consiglieri Rossoni e Sonzogni in data 25 giugno 2018 in merito al riciclo dell’acqua che fuoriesce dai getti di Piazza Setti e Piazza XXV Aprile”.

“Premesso che in data 20 maggio sono state attivate le fontane con getti a raso nella riqualificata Piazza Setti e dopo pochi giorni quelli nella Piazzetta XXV Aprile; premesso che i getti d’acqua sono facilmente raggiungibili non essendo circondati da alcuna protezione;

premesso che era prevedibile che a seguito delle temperature elevate e dal periodo i bambini fossero attratti dai giochi d’acqua con divertimento anche per chi osserva; premesso che da quanto risulta l’acqua dei getti è di riciclo, non filtrata e non significata, anche per ragioni di carattere ambientale ed economico; tutto ciò premesso si chiede di sapere se questo sistema di riciclo continuo dell’acqua possa provocare problemi igienici e mettere a rischio la salute di chi utilizza in maniera giocosa le fontane, in particolare dei bambini”.

Risponde l’Assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie, Presidente.

Le fontane a raso installate nelle nuove Piazze riqualificate Setti e XXV Aprile sono anche dette a specchio, perché la superficie del piano intorno ai getti si ricopre di uno strato di acqua che viene poi recuperata, filtrata e rimessa nuovamente in circolo pulita, ma certamente non potabile. Le fontane di questo genere, proprio per il fatto che conferiscono prestigio agli spazi aperti, possono diventare elementi ludici soprattutto nel periodo estivo e sono necessariamente sicure dal punto di vista igienico.

Infatti, l’acqua prelevata dalla rete dell’acquedotto viene decalcificata per ridurre la durezza ed evitare incrostazioni delle tubazioni ed igienizzata con pastiglie di cloro per la sanificazione anche contro la formazione di alghe.

Inoltre, l’acqua viene filtrata dei corpi estranei per mezzo di filtri che sono costantemente puliti con operazioni di manutenzione ordinaria.

La costante e corretta manutenzione delle fontane, con il mantenimento in efficienza dei filtri e l’esecuzione di tutte le operazioni, così come riportato nel manuale “uso e manutenzione”, è garanzia di igiene e sicurezza per la salute dei cittadini.

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PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Prego, Consigliera Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Il giorno stesso dello scorso Consiglio comunale è stato approvato il Regolamento di utilizzo della piazza e quindi anche della fontana, perché avevamo visto che probabilmente la conformazione della fontana che sembra acqua zampillante faceva ritenere a qualcuno, anche magari in modo sprovveduto, ma ingenerava la possibilità di una confusione, che si trattasse di acqua comunque potabile. Il fatto che sia stato fatto un regolamento è una cosa positiva. Però, a mio avviso, è opportuno che venga scritto che l’acqua non è potabile. È vero che in generale nelle fontane non si deve fare il bagno, non si deve bere, però un conto sono le fontane dove l’acqua è chiaramente stagnante, quindi è evidente che questa cosa non sia da fare, altro conto sono le fontane che magari invece possono ingenerare questa confusione.

Siccome sono state viste persone che addirittura lavavano il ciuccio del bambino in queste fontanelle, credo sia opportuno segnalare e mettere - vedete voi come, per non deturpare la piazza - l’indicazione che si tratta di acqua non potabile.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliera Rossoni. Prego.

ASSESSORE MANGANO:

Ce ne sono tantissime in Italia, a Milano nello specifico. Per cui, non si tratta di fontane per acqua potabile. Non penso che alla Fontana di Trevi dobbiamo mettere che l’acqua non è potabile. Comunque, per venire incontro agli sprovveduti, perché ci sono molti sprovveduti e specialmente i genitori sono più sprovveduti dei bambini, la settimana prossima provvederemo anche a mettere un cartello con tutta una serie di divieti, compreso quello di bere e di farsi eventualmente il bagno, perché non è una piscina, come dice il mio amico, verticale, né un lavatoio. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie.

Veniamo ora al punto n. 3: “Interpellanza presentata dal Consigliere Sonzogni in data 17 luglio in merito all’immobile cinema multisala”.

“Il sottoscritto Stefano Sonzogni, in qualità di Consigliere comunale del Gruppo del Partito Democratico, premesso che sabato 31 marzo 2018 è stato l’ultimo giorno di attività del cinema Ariston multisala gestito dalla società Lanterna Magica S.r.l., a tutt’oggi l’attività non è ripresa e non vi sono notizie, almeno non di dominio pubblico, concernenti le possibili tempistiche e l’eventuale avvicendamento del nuovo soggetto gestore nella riapertura del cinema, nel perdurare della riferita chiusura aumenta giorno dopo giorno la percezione di sporcizia, abbandono della struttura multisala dell’area pertinenziale circostante, siccome non più costantemente pulita e sorvegliata, il cinema rappresenta un importante presidio culturale di socialità, a maggior ragione tenuto conto delle dimensioni demografiche di Treviglio e della distanza dalle più vicine sale cinematografiche situate in altra località, sotto altro profilo, data la centralità della sua posizione, si impone di evitare che l’immobile del cinema multisala e la perimetrale area di pertinenza possano divenire luogo di degrado considerata l’assenza di illuminazione nelle ore serali.

Tutto ciò premesso, chiedo al Sindaco e all’Assessore alla cultura, secondo le rispettive competenze, di riferire in merito all’azione intrapresa dall’Amministrazione per favorire la ripresa dell’attività del cinema multisala, nonché, nel mentre, per prevenire qualsivoglia fenomeno di degrado o rischio per la sicurezza e l’igiene pubblica”.

Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

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Grazie, Presidente. Rispondo io anche a nome dell’Assessore Pezzoni che era uno dei due destinatari dell’interpellanza. Innanzitutto per riferire che la ripresa dell’attività del cinema multisala oggi formalmente, e per le comunicazioni che abbiamo, non è sicuramente prossima, in quanto le difficoltà che hanno portato poi alla chiusura si stanno confermando anche in questa fase transitoria, nel momento in cui i soggetti che devono dialogare sono gli stessi che non hanno dialogato nel momento in cui c’era da poter trovare la soluzione del problema e quindi anche gli ipotizzati, e di questo abbiamo avuto qualche notizia, soggetti interessati alla gestione della multisala stanno avendo qualche difficoltà ad aver accesso piuttosto che a verificare la strumentazione in dotazione, piuttosto che a chiarire quali sono poi le dotazioni dell’attuale struttura.

È ovvio che da parte dell’Amministrazione comunale, pur non avendo ricevuto formalmente alcun aggiornamento in merito, c’è particolare interesse sia perché riprenda l’attività della multisala in città a servizio dei cittadini, ma anche di tutto il territorio, sia perché, come viene citato all’interno dell’interpellanza, ovviamente, la struttura oggi non presenta particolari condizioni di degrado e anche dal punto di vista della sicurezza urbana non abbiamo segnalazioni particolari anche perché, ovviamente, essendo una struttura sensibile la stiamo monitorando, ma è anche una zona abbastanza ricca di servizi. Quindi, la presenza di persone ovviamente aiuta da questo punto di vista. Però, è ovvio che più passa il tempo più il rischio c’è. Con la proprietà abbiamo dei contatti informali e anche su questo abbiamo provveduto a fare alcune sollecitazioni, perché l’ordine chiama ordine e il pulito chiama pulito e quindi vogliamo evitare di arrivare a formalizzare richieste di intervento. Attendiamo un riscontro da quello che abbiamo fatto e poi, come stiamo facendo in tante altre situazioni della città, di immobili anche sfitti, provvederemo con la prima lettera e poi eventualmente arriveremo all’ordinanza. Non è in questo caso la situazione nel tempo di farla.

Dall’altra parte resta ferma da parte dell’Amministrazione la disponibilità ad agevolare ogni processo che possa permettere di riaprire l’attività di proiezione in Treviglio. Peraltro, questo intervento abbiamo cercato di farlo non senza difficoltà nel momento in cui si era palesata la possibilità della chiusura e, purtroppo, non siamo riusciti ad evitare la definitiva rottura anche perché ricordo che la relazione è tra soggetti privati.

È ovvio che da parte nostra c’è la massima disponibilità eventualmente a fare da “mediatori”, a riagganciare eventualmente i rapporti perché riteniamo che, pur essendo un’attività privata, abbia quella valenza sociale e culturale che viene richiamata anche nell’interpellanza e ovviamente vogliamo evitare che passi troppo tempo e quindi la struttura possa non essere presto e velocemente riabilitata per la funzione di multisala.

Da questo punto di vista l’interpellanza è un’ulteriore sollecitazione su un tema che, ovviamente, ci vede attenti e interessati e per il quale, anche in relazione al decoro e alla sicurezza, stiamo monitorando la situazione, in questo momento con contatti informali che richiedono la pulizia, la manutenzione e gli interventi minimi, e dall’altra valutando tutti quelli che possono essere gli strumenti formali qualora non ci dovessero essere riscontri concreti alle richieste che stiamo facendo.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Consigliere Sonzogni, prego.

CONSIGLIERE SONZOGNI:

Grazie, Sindaco, per la risposta. Le sue considerazioni le prendo come un impegno da verificare già in autunno, nel senso che la percezione è che non vi sia più un’attività di pulizia.

Probabilmente il degrado finora è stato contrastato anche dalla mantenuta attivazione del sistema di sorveglianza interno, di allarme. Almeno i cartelli dicono questo. L’area esterna è, giorno dopo giorno, sempre più sporca. La mia impressione è che sia anche talvolta luogo di bivacco. C’è il problema che l’illuminazione dell’area circostante era garantita da un impianto privato della sala. Per cui, con l’arrivo della stagione invernale quell’area sarà completamente buia nelle ore serali, per cui potrebbe diventare anche un luogo potenzialmente rischioso, vista anche un po’ la posizione periferica rispetto ad altri luoghi della città.

Mi raccomando, nel senso di una costante attenzione. Prendo atto di quello che è stato detto.

Ricordo che, effettivamente, a livello di tributi locali uno dei tributi - francamente non ricordo

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se era la TARI o l’IMU o la TASI - già prevede per le sale cinematografiche un livello di contribuzione fiscale al minimo di legge da parte del Comune.

Per gli altri tributi, invece, vi è la possibilità ulteriormente di introdurre una piccola disciplina di favore. Entro i limiti di legge credo che il Comune possa utilizzare anche questa leva. È chiaro che poi si tratta di favorire quella che è una composizione di un rapporto tra privati. Mi auguro che il Comune voglia non essere spettatore, ma essere promotore di questa intesa, che è nell’interesse di tutti.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere.

Veniamo ora al punto n. 4: “Approvazione Piano di zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Accordo di programma per il periodo 2018-2020 e contestuale approvazione del contratto di servizio 2018-2020 con Azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.

La parola all’Assessore Pinuccia Prandina.

ASSESSORE PRANDINA:

Grazie, Presidente. Con questo punto all’ordine del giorno si chiede l’approvazione del Piano di zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali insieme all’accordo di programma per il periodo 2018-2020 e contestualmente l’approvazione del contratto di servizio sempre 2018- 2020 con l’Azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda. È una delibera che recepisce il nuovo Piano di zona. È un recepimento perché è già stato presentato all’Assemblea dei Sindaci e approvato. Insieme, sempre come recepimento, c’è l’accordo di programma sottoscritto da tutti i diciotto Sindaci dell’ambito e l’approvazione, per cui è approvato tutto insieme, del contratto di servizio con l’Azienda Risorsa Sociale e il Comune di Treviglio.

Per chi ha visionato tutta la documentazione, sono più di cento pagine. Per cui, io farò le sottolineature più importanti. A questo proposito, vi voglio indicare, se accettate, che nel gruppo di lavoro di settembre avremmo l’idea di convocare tutto il gruppo proprio sul nuovo Piano di zona 2018-2020. Il modo analitico è un modo per approfondire la materia.

Diversamente, non basterebbe questo Consiglio comunale. Invito già da ora, ma vi manderò formale invito, tutti i Consiglieri a partecipare al gruppo e a condividerne le sottolineature e gli approfondimenti. Questo mi pareva bello, perché è anche la sede opportuna per capire che cosa c’è dentro il modo analitico.

Partirei con l’accordo di programma. L’accordo di programma per l’attuazione del Piano di zona del sistema integrato e degli interventi dei servizi sociali degli anni 2018-2020 si articola tra i Comuni dell’ambito, i diciotto Comuni che vanno da Arcene a Treviglio (lo dico in ordine alfabetico), l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo (come acronimo lo conoscete meglio come ATS), l’Azienda sociosanitaria territoriale Bergamo Ovest, che è la SST Bergamo Ovest, ospedale nostro e territorio, e la Provincia di Bergamo. Tutti questi soggetti individuano Risorsa Sociale quale ente capofila. Tutti i soggetti sottoscrittori di questo accordo si impegnano a svolgere i compiti secondo i Piani di zona e a garantire la partecipazione ai luoghi di governo.

Parlo della rappresentanza dei Sindaci, dell’ATS, piuttosto che Comuni, Province e Regioni.

Vado un po’ a ritroso nel tempo. Mi piace ricordare la legge n. 328/2000, la quale stabilisce che i Comuni associati provvedono a governare le risorse. Quali risorse? Le risorse che provengono dal Fondo nazionale politiche sociali, dal Fondo sociale regionale, dall’FNA, il Fondo nazionale per la non autosufficienza, dal Fondo povertà (detto “REI”, Reddito di inclusione), dal fondo Dopo di noi e dalle risorse autonome dei Comuni e altre risorse attraverso i bandi.

Due parole sul REI, perché sono arrivati da poco 300.000 euro dal Governo per il potenziamento di progetti legati alla povertà. Al 15.06 abbiamo avuto, a livello di ambito, esattamente 670 domande di persone che hanno un ISEE sotto i 6.000 euro e hanno potuto accedere alla domanda. Adesso mi piace darvi due dati. Questa misura ha creato anche un po’

di illusioni. Sono arrivate 670 domande, come vi ho detto. Dopo l’analisi dell’azienda e dei Comuni, ma soprattutto dell’INPS, che fa tutti i controlli, sono state accettate 114 domande, sono state rigettate 292 domande e sono in attesa di verifica 254 domande. Questo per darvi un po’ la fotografia di tutto l’ambito.

Una parola, però, su questo REI. Devo dire che la seconda parte del REI non è la carta

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prepagata, che diventerebbe puro assistenzialismo. La seconda parte, invece, per coloro che hanno i requisiti, è una parte dove si costruisce un progetto personalizzato di lavoro, di cura, di politiche minorili, nel senso anche dell’infanzia, come asili nido, eccetera. Questo è, a grandi linee, l’accordo di programma, con questa articolazione e con la gestione di tutti i fondi che arrivano dal Governo e da Regione Lombardia oppure dai Comuni.

Il secondo punto, sempre come recepimento, è il contratto di servizio, il contratto di servizio per la gestione associata dei servizi delegati e dei progetti e interventi previsti dal Piano di zona 2018-2020. Parliamo sempre di questa azione programmatoria del Piano di zona, che regola il contratto di servizio, i rapporti giuridici ed economici. Tra chi? Tra il Comune e l’azienda. Troverete in allegato l’aumento di 20 centesimi. Eravamo – non so se vi ricordate – a 5,55 euro per ogni abitante. Ora l’aumento è di 20 centesimi, per cui passa a 5,75 per abitante, questo per l’adeguamento delle polizze assicurative dei dipendenti e per il nuovo contratto di lavoro che bisogna applicare a tutti gli enti pubblici. Il tutto, questo contratto, è passato prima in Assemblea dei soci, perché trattasi di gestione, per cui è l’Assemblea dei soci, che sono i Comuni soci, i diciotto che hanno passato questo contratto, hanno dato l’okay a questo contratto, ma andando a pagina 5, se volete, trovate l’affidamento dei servizi alla persona e gli interventi derivanti proprio dal Piano di zona.

In questo contratto di servizio, l’allegato 1 è un di cui che è parte integrante del contratto.

Abbiamo il protocollo operativo della richiesta dei servizi, tutti quelli richiesti dal Comune di Treviglio e tutti quelli, invece, erogati indistintamente a tutti i Comuni. Qualora ci fossero nuove richieste o nuove deleghe, sarà la Giunta a deliberare. Per cui, non tornerà in Consiglio comunale.

Due parole sul grande malloppo del Piano di zona. Come avrete realizzato, il Piano di zona ha un prologo provinciale che vale per tutti i tre distrettoni. Io li chiamo “distrettoni” perché il nostro distretto ha 76 paesi, anzi 77, perché è entrato Borgo di Terzo (o qualcosa del genere, non mi ricordo) e abbraccia 475.000 abitanti, praticamente mezza Provincia. Il prologo, che è universale, dà un indirizzo programmatorio provinciale favorendo lo sviluppo di welfare territoriale tra la sfera sociale di competenza comunale e quella sociosanitaria. Se sfogliate questo prologo, devo dire che ci sono dati interessanti. Ve ne dico solo due. Sono dati demografici. Sottolineo che le famiglie monoparentali, monocomposte sono 138.000, pari al 29 per cento. Un dato altissimo. Invece, un altro dato demografico, il 23 per cento di tutta la popolazione è rappresentata dagli ultra sessantenni.

Due parole sulle linee guida, proprio perché mi auguro che partecipiate, poi, all’approfondimento. Le parole chiave sono comunque dettate dall’Assemblea dei Sindaci, ma in prima battuta anche indicate – non è un obbligo, ma indicate – da Regione Lombardia. Le parole chiave di questa nuova programmazione del Piano di zona sono “evoluzione dei servizi”.

Cosa significa? L’implementazione dei servizi l’abbiamo già attuata, perché siamo arrivati a 5,5 milioni di bilancio, con un’implementazione davvero grande di servizi. Ora andremo a potenziare la qualità. Questa è la prima parola chiave.

La seconda è “equità e omogeneità territoriale”. Questa è una regolamentazione della compartecipazione dei cittadini alle tariffe, che comunque va rivista e comparata tra i Comuni.

Non so se vi ricordate: due anni fa, tre anni fa l’abbiamo confezionata, ma davvero ha bisogno di una revisione totale.

Inoltre, abbiamo la messa a sistema di processi, strumenti e metodologie, che è un po’ il comparare la nostra cartella sociale, la cartella unica di Treviglio, che ha un software diverso dall’ATS. Noi siamo partiti sei anni fa. Siamo anche molto più efficienti. Scusate, ma qui mi imbrodo anche di cose che abbiamo curato davvero come innovazione tecnologica. L’Assessore Pezzoni sta davvero mettendoci la testa per trovare la chiave di apertura e di dialogo con la cartella dell’ATS. È vero, Assessore Pezzoni? Siamo quasi in dirittura d’arrivo. Una cosa ho imparato: chi parte prima è penalizzato. L’ATS e il Consiglio dei Sindaci sono partiti dopo. Non abbiamo lo stesso software, per cui questa terza parola chiave, che è la messa a sistema dei processi, ha bisogno di questa chiave d’apertura per accedere all’altro sistema di ATS.

Inoltre, sempre per questa parola chiave di strumenti e metodologie, insieme all’ambito di Romano, si attiverà l’ufficio di progettazione. Perché? Per la ricerca fondi. I fondi, i trasferimenti statali vengono sempre meno, per cui ci attiveremo, a livello europeo, a livello ministeriale, a livello anche di privato sociale, per progettare e chiedere risorse altre, che non

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sono quelle che vi ho detto.

Io chiuderei qui, anche per non tediarvi. Spero che le cose principali vi siano state chiare. Vi invito di nuovo all’incontro del gruppo di lavoro: sarà una sezione più plenaria per gli approfondimenti del caso.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Dichiaro aperta la discussione.

Consigliera Rossoni, prego.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Ringrazio il Vice Sindaco e Assessore ai servizi sociali per l’illustrazione.

Anch’io ho letto con attenzione in particolare il Piano di zona 2018-2020. Mi spiace non ci siano Marcello Brambilla e Roberto Bugini, perché mi volevo complimentare con loro per il lavoro fatto. Devo dire che il Piano è ben scritto, ben fatto, viene dato atto sia dei progetti realizzati sia di quelli che non sono stati realizzati fino in fondo, con le tempistiche. Vengono suddivisi bene. Quindi, devo dire che davvero hanno fatto un lavoro che apprezzo.

Mi è piaciuto anche... A livello professionale, avendoci a che fare, so che effettivamente il rapporto con l’ATS è un rapporto importante. Quindi, mi fa piacere che si dica, invece, che è un po’ da migliorare, si può fare meglio in quell’ambito. Credo sia indispensabile fare meglio perché, soprattutto quando si tratta di minori, la collaborazione è fondamentale.

Diversamente, non si riescono a risolvere una serie di problematiche che chiedono un intervento, invece, specifico sia di carattere sociale sia di carattere sanitario. Mi piace che sia stato richiamato lì.

L’unico appunto che devo fare è di carattere politico. Io apprezzo che ci sia l’approfondimento a settembre. Ho visto che ci sono dei gruppi di lavoro, che è stato fatto un lavoro di grande ascolto, confronto, eccetera. Secondo me, uno dei gruppi di lavoro che bisognerebbe attivare è quello con i Consiglieri comunali. Chi vuole parteciperà, però a me piacerebbe poter rappresentare le istanze che sento nel territorio, che conosco e che vorrei portare all’attenzione di chi, poi, deve elaborare il Piano per il prossimo triennio. Quindi, non solo prenderne atto, nonostante – ripeto – lo apprezzi fino in fondo, ma mi piacerebbe anche poter dire la mia. Chiedo, magari, di valutare questa opportunità, che uno dei gruppi di lavoro sia rivolto ai Consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza dei Comuni.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliera. (Intervento fuori microfono) Prego.

ASSESSORE PRANDINA:

Bene, Consigliera Rossoni, il ringraziamento al dottor Brambilla e al dottor Bugini per aver prodotto questo Piano di zona, che però ha visto la partecipazione, da gennaio ad ora, alla conclusione del Piano, ai tavoli tematici di cooperative, associazioni, ma anche della Presidente del nostro gruppo di lavoro. Solo dai tavoli tematici emergono le istanze presenti sul territorio.

Si parte dalla base per poi arrivare a un Piano che dovrebbe soddisfare categorie fragili e deboli. Per cui, un ringraziamento anche a tutte le associazioni, cooperative e liberi pensatori che hanno partecipato ai tavoli tematici.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie.

Altri Consiglieri vogliono intervenire? Non ci sono altre prenotazioni, per cui dichiaro chiusa la discussione.

Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni. Consigliere Calvi, prego.

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CONSIGLIERE CALVI:

Buonasera, Assessore Prandina. Vorrei ringraziarla per l’esposizione e soprattutto per il notevole lavoro. Ovviamente, la cosa è verificata anche perché il lavoro stesso è molto corposo e ha reso anche difficile lo studio. Per questo motivo, naturalmente, come Movimento 5 Stelle, ci asteniamo, però riteniamo veramente molto positiva la sua apertura, l’invito fatto ai gruppi di lavoro. Riteniamo sempre fondamentale e strategica l’Azienda speciale Risorsa Sociale. La comunicazione di ciò che è stato fatto, del lavoro fatto è fondamentale, è il percorso che auspichiamo. Naturalmente, noi aderiremo all’invito.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere Calvi.

Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto.

Per cui, pongo in votazione il punto n. 4 all’ordine del giorno: “Approvazione Piano di zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali ed accordo di programma per il periodo 2018- 2020 e contestuale approvazione contratto di servizio 2018-2020 con azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.

Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni.

Si è astenuto il Consigliere Calvi. Hanno votato a favore gli altri Consiglieri.

Per cui, il punto all’ordine del giorno è approvato.

Veniamo ora al punto n. 5: “Salvaguardia degli equilibri di bilancio, stato di attuazione dei programmi, assestamento generale e contestuale 4° variazione del bilancio di previsione 2018-2020”.

La parola all’Assessore Vailati. Prego.

ASSESSORE VAILATI:

Grazie, Presidente.

L’articolo 193 del decreto legislativo n. 267/2000 stabilisce che, con periodicità indicata dal Regolamento di contabilità dell’ente, o comunque almeno una volta all’anno entro il 31 luglio di ciascun anno, l’organo consiliare provvede con delibera a dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, di adottare le misure necessarie al ripristino.

L’articolo 175, comma 8, del decreto legislativo n. 267/2000 cita che, mediante la variazione di assestamento generale, deliberato sempre dall’organo consiliare dell’ente entro il 31 luglio di ciascun anno, si attua la verifica generale di tutte le voci, di entrata e di uscita, che costituiscono il bilancio di previsione. Si analizza anche il Fondo di riserva, il fondo cassa, al fine di assicurare il pareggio di bilancio.

In virtù degli articoli citati, è necessario procedere, quindi, contestualmente alla ricognizione degli equilibri di bilancio e all’assestamento dell’esercizio 2018. Informo, quindi, il Consiglio che, con nota dei dirigenti di ogni singolo settore, non è stata rilevata la sussistenza di debiti fuori bilancio. Questa è un’altra verifica che deve essere effettuata. Sulla base, poi, dei dati disponibili e dell’analisi delle poste di entrata e di spesa, non risultano situazioni tali da far provvedere alla necessità dell’adozione di provvedimenti di riequilibrio. Il nostro bilancio, quindi, è in equilibrio, anche per quanto riguarda i residui attivi. Pertanto, non è necessario adeguare il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che risulta adeguato.

Risulta, invece, necessario effettuare delle modifiche alle parti di competenza del bilancio.

Quindi, dopo un’analisi fotografata ai dati esistenti in bilancio alla data del 30 giugno 2018, viene fatta una proiezione sulle entrate e sulle uscite, ad arrivare alla fine dell’anno, e viene quindi richiesto da parte degli uffici se vi è la necessità o meno di provvedere ad una variazione di bilancio – che, vi ricordo, gli anni scorsi veniva fatta verso la fine dell’anno, quindi poteva avere anche più senso – per assestare il bilancio alle necessità dell’intero anno.

Viene anche analizzata la gestione di cassa. Anche questa si trova in equilibrio, in quanto gli incassi previsti entro la fine dell’esercizio consentono di far fronte a tutti i pagamenti delle obbligazioni contratte, garantendo altresì un fondo cassa finale positivo.

Anche per quanto riguarda le società partecipate non sono state segnalate situazioni che possano complessivamente compromettere gli equilibri generali di bilancio del Comune.

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Per quanto riguarda la variazione di bilancio, vi cito ora le principali modifiche. Non è una variazione consistente, nel senso che si movimentano poste attive e passive, quindi entrate, spese e entrate in conto capitale, per un valore di circa 300.000 euro. Le maggiori entrate correnti riguardano i diritti di segreteria urbanistica, edilizia privata per 20.000 euro e il rimborso per le convenzioni del Segretario comunale (perché è in convenzione con il Comune di Casatenovo). Ci compete un rimborso di 18.000 euro, che abbiamo previsto. 18.000 euro, ovviamente, per il periodo da adesso a fine anno. Proventi rette asili nido comunale per 15.085, correlati alla riduzione del contributo regionale “nidi gratis”. Quindi, è una partita di giro. La troviamo sia nelle entrate che nelle spese. Convenzione cartelli pubblicitari (9 convenzioni) per 12.000 euro.

Abbiamo anche minori entrate correnti derivate, ahimè, dalla distribuzione degli utili COGEIDE, che diminuisce, rispetto all’anno precedente, di 34.000 euro. Abbiamo anche una riduzione dei diritti di escavazione, per 25.220 euro. Abbiamo maggiori spese correnti, che sono spese per il personale, per l’adeguamento del nuovo contratto collettivo nazionale, per 23.193 euro;

contributi per il miglioramento dell’offerta formativa, per 21.800 euro; somministrazione lavoro edilizia privata per un’assunzione a tempo determinato per l’ufficio tecnico, 15.000 euro;

acquisti arredo urbano per 12.

Abbiamo, però, anche dei risparmi sulla spesa, che riguardano le utenze idriche ed energetiche previste. Rapportandoli sulla base dei costi sostenuti nei primi sei mesi, portano, sulla previsione annuale, un risparmio di 29.871 euro.

Abbiamo anche una maggiore entrata in conto capitale, perché si è partecipato per l’ottenimento di un contributo regionale per l’installazione di telecamere di videosorveglianza. Il contributo è di 40.000 euro, che è però correlato a maggiore spesa in conto capitale perché l’installazione e il collegamento di queste telecamere con la Questura ha un costo di 73.350 euro. La rimanente parte viene finanziata con i contributi delle sanzioni del Codice della strada.

Per quanto riguarda la relazione che io ora vi ho fatto relativamente alla salvaguardia dell’equilibrio e all’assestamento generale di bilancio, è interessante vedere nel dettaglio la relazione economico-finanziaria, che riporta in modo più dettagliato quello che io vi ho appena esposto in sintesi. Infatti, vengono evidenziate tutte le entrate, con i relativi equilibri, sia per quanto riguarda la parte residui che per quanto riguarda la parte corrente, sia le poste in entrata, quindi tutte le entrate tributarie, extratributarie, eccetera. Per quanto riguarda le entrate tributarie, voglio dirvi che, secondo la situazione delle riscossioni al 30 giugno, siamo in linea con quello che abbiamo previsto nel bilancio di previsione.

La stessa analisi viene effettuata sulle spese. Un dato significativo, a mio parere, è quello relativo all’equilibrio di cassa. Con un attento monitoraggio sia delle entrate che della spesa, quest’anno abbiamo avuto un’anticipazione di tesoreria solo per 14 giorni rispetto ai 170 giorni nell’anno 2017 nello stesso periodo preso in considerazione. Ovviamente, nella relazione viene evidenziato anche che viene rispettato sia l’equilibrio di bilancio che il pareggio.

Abbiamo ottenuto il parere positivo dell’organo di revisione, con un piccolo cenno per quanto riguarda l’importanza di assicurare alla parte corrente un importo di 200.000 euro che noi abbiamo inserito e che è finanziato con alienazione per la riduzione della quota capitale.

Chiedono, eventualmente, consigliano di aumentare il Fondo crediti di dubbia esigibilità qualora ci siano le possibilità, considerando che, però, il Fondo crediti di dubbia esigibilità che noi abbiamo attualmente in bilancio è in linea con l’analisi che stiamo facendo e che stiamo comunque monitorando, che è l’incasso e il pagamento dei residui. Questo, peraltro, è quanto ci ripromettiamo di fare. Quindi, voglio rassicurare il Consiglio che questi dati vengono comunque da noi sempre attentamente monitorati.

Passo ora la parola al Sindaco, che vi farà un’illustrazione dello stato di avanzamento dei programmi e dei progetti sempre alla data del 30 giugno 2018.

Grazie.

SINDACO IMERI:

Grazie, Assessore.

La relazione è stata trasmessa ai Consiglieri. È un documento utile per i Consiglieri, ma anche per noi, per fare l’aggiornamento dello lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti, con un occhio, ovviamente, anche al tema dei bilanci.

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Cerco di seguire a grandi linee la sequenza degli argomenti trattati nella relazione, cominciando dal primo punto, quello delle entrate. Al 30 giugno – abbiamo anche aggiornamenti più recenti per quanto riguarda la Giunta – siamo sostanzialmente in linea con la previsione delle entrate per quanto riguarda TASI, IMU e TARI. La cosa positiva è che tutte le azioni che sono state messe in atto, da due anni a questa parte in modo ulteriormente significativo, a seguito anche del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che abbiamo imparato a conoscere, stanno dando ottimi risultati.

Nella relazione si cita, ad esempio, per quanto riguarda la TASI, il risultato relativo ai ravvedimenti operosi del 2017, che hanno portato a circa 20.000 euro di entrata, e soprattutto l’attività di accertamento TASI, che ha portato a una gestione di pratiche d’archivio di oltre 500 pratiche, dagli anni 2014-2015, generando una emissione di 111 avvisi di accertamento per circa 93.000 euro. Quindi, siamo, tra ravvedimenti e accertamenti, a oltre 110.000 euro per quanto riguarda solo la TASI.

Allo stesso modo, l’attività di accertamento dell’IMU dagli anni 2013-2016 ha generato 355 avvisi di accertamento per circa 440.000 euro. Per la TARI, invece, abbiamo fatto la verifica per quanto riguarda l’anno 2016 con 2.388 atti di accertamento, con un importo complessivo di quasi 600.000 euro. Dallo scorso anno, ricorderete, abbiamo attivato una nuova modalità che prevede un sollecito subito dopo la scadenza dell’acconto, che già lo scorso anno aveva portato alla capacità di ridurre subito i debiti con un pagamento di circa 120.000 euro da parte degli utenti. Quest’anno abbiamo effettuato la stessa procedura e ci attendiamo altrettanto positivi risultati. Quindi, c’è una grande attenzione, per la quale ringrazio, ovviamente, oltre che l’Assessore, anche il dirigente Pecoroni e tutta la struttura.

Allo stesso modo per la TOSAP, è ben chiarito nella relazione, c’è un’attività costante di monitoraggio. Quindi, dal punto di vista delle entrate tributarie, c’è un’attenzione molto alta che sta generando anche benefici per quanto riguarda la gestione, in prospettiva per quanto riguarda il fondo crediti e anche per il tema della cassa, che tante volte è stato citato, per il quale quest’anno stiamo ottenendo ottimi risultati sia in termini di riduzione della spesa, di circa 20.000 euro, a metà anno, sia in termini di positività della cassa rispetto a tutta una serie di anticipazioni alla quale eravamo abituati.

Dal punto di vista del patrimonio, l’attività maggiore è quella, in questa fase, di cercare di collocare gli ultimi due spazi commerciali di Piazza Cameroni, dove concluderemo a breve il cantiere di riqualificazione di tutto l’immobile. Dei tre lotti che avevamo a disposizione, uno è già stato affittato ed è già operativa l’attività commerciale, che è il lotto A, che è stato aggiudicato alla società Matteo Manzotti, per un’entrata di 16.000 euro. Restano i due lotti B1 e B2 per altri 20.000 euro circa. Sono 210 metri divisi in due lotti. Ovviamente, più si avvicinerà l’inaugurazione della riqualificazione più, penso, potrà essere appetibile quella posizione.

Un’altra delle novità, dal punto di vista patrimoniale, è stato il progetto dell’adozione delle aree verdi, che ha dato un ottimo risultato. Era uno dei temi, quello della relazione pubblico-privato a servizio dei cittadini. A oggi abbiamo dato in adozione quasi 45.000 metri quadrati di verde, con dei benefici che sono estetici, ed è abbastanza evidente (rotatorie, aree verdi, la manutenzione, la cura e anche l’abbellimento di queste aree), ma soprattutto anche una riduzione di spesa sia per la manutenzione, ma anche per la tariffa dell’acqua. Ovviamente, l’utenza è stata volturata a carico della ditta che si è aggiudicata l’area verde.

Dal punto di vista dell’attenzione – che si mischia, poi, con i temi ambientali – al patrimonio ERP, continuano gli investimenti. Penso che mai come in questi sette anni si sia investito nel patrimonio ERP, sia per la manutenzione straordinaria di alcuni immobili, come quello di Via Cavour in questo momento, di Piazza Cameroni, angolo Via Cavour, che a breve (ottobre- novembre) tornerà disponibile, con una messa a norma per quanto riguarda l’accessibilità dei disabili, con il recupero del sottotetto, che è stato reso possibile in corso d’opera e abbiamo finanziato con risorse nostre, aggiungendo soldi al contributo significativo di Regione Lombardia di 1 milione di euro, ma anche con una gestione attraverso l’attenzione al conto energia, ai cappotti, alla riqualificazione energetica, che permette, anche attraverso la figura dell’energy manager, di ottenere agevolazioni, oltre che economiche, anche fiscali, che non riguardano direttamente il Comune, in alcuni casi, ma che sono significative, oltre, ovviamente, alla riduzione dei consumi.

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Stiamo anche stringendo molti cordoni in relazione alla morosità. Sono stati fatti sette provvedimenti di decadenza in relazione, ovviamente, a morosità che non risultano incolpevoli e per le quali si è dato seguito nel rispetto di tutti coloro che pagano.

Dal punto di vista dei lavori pubblici, l’Assessore Mangano ha già anticipato i contenuti della relazione. I risultati che ci attendavamo, quindi lo stato di avanzamento dei programmi si sta rivelando in linea con le previsioni. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade, il primo lotto delle strade rurali si è già completato. Ci sarà il secondo. In questo momento, si sta aggiudicando la gara per la manutenzione, di circa 85.000 euro, del manto stradale, che si aggiunge ai circa 10-12 chilometri che dovrà fare Enel nell’ambito dei lavori che sono stati realizzati per portare, sostanzialmente, l’utenza elettrica da Amazon. Quindi, tutti quei cantieri che abbiamo visto il mese scorso prevedranno l’asfaltatura non come è adesso, solo del tratto di scavo, ma di tutta la corsia interessata.

Per quanto riguarda le ciclabili, Via Bignamini è ormai conclusa. Va ricordato che abbiamo ottenuto 50.000 euro di finanziamento da Regione Lombardia, mentre sono iniziati i lavori della rotatoria Via Bergamo-Via da Verrazzano, che sarà fondamentale, visto che tutte le attività commerciali che erano previste, sostanzialmente, o meglio tutti gli spazi commerciali previsti sono stati assegnati. L’ultimo è il Roadhouse, credo, dall’insegna che sta comparendo, che è il primo che si affaccia sulla statale. Gli altri sono già tutti aperti o comunque in fase di avvio.

Quindi, si rende a maggior ragione necessaria, visto che la proroga, la deroga concessa, in accordo anche con la Polizia locale, ovviamente, è finalizzata a superare le criticità che si ripresenteranno successivamente con l’apertura anche su Via da Verrazzano, con la manutenzione anche dei marciapiedi.

Per quanto riguarda la mobilità dolce, è ormai definito un progetto – che, secondo me, è molto significativo anche dell’attenzione dell’Amministrazione comunale sul tema – che è il progetto della Bicipolitana, che abbiamo condiviso con l’associazione Aribi, con le associazioni che operano sul territorio, quindi Gero Bike, Legambiente e nell’ultimo incontro anche con i Comitati di quartiere Geromina e Castel Cerreto perché, affinando il progetto, è emersa la volontà e la condivisione di chiudere Via Contessa Piazzoni e metà Via Guido Reni, in modo che il collegamento da Castel Cerreto a Calvenzano, che sarà la prima linea della Bicipolitana, diventi effettivo a partire da settembre.

Di Via Cavour ne ho già parlato. È partito anche, partendo dal tennis e dal parco pubblico di Largo Marinai d’Italia, anche il progetto di revamping, quindi l’investimento da 1 milione di euro per trasformare a led, sostanzialmente, tutti gli impianti di proprietà comunale. È partito il tennis, ci sarà il centro sportivo e poi la biblioteca, le ultime palestre, le ultime scuole e via dicendo.

I giochi. La settimana prossima inizieranno i lavori al parco pubblico della Geromina, dove verranno installate delle nuove strutture, l’altalena inclusiva, quindi anche per i portatori di handicap, un nuovo gioco; al Castello la pavimentazione dell’attuale zona in sassi, quindi anche da questo punto di vista, con circa 50.000 euro di investimento, diamo un segnale concreto.

Il polo fieristico rappresenta sicuramente l’opera pubblica più importante, anche per l’entità:

2.800.000 euro. L’Assessore Mangano ha recentemente fatto un sopralluogo per la verifica dello stato dei lavori, che prevedranno sia la finitura del capannone, con gli impianti e le forniture interne, sia l’apertura definitiva del sottopasso di collegamento, sia la realizzazione della strada sul lato est che completerà di fatto la riqualificazione della zona.

Abbiamo invece già completato le procedure per l’acquisizione dei 5.000 metri quadrati a sud, che permetteranno di ricavare maggiori parcheggi e/o maggiori spazi per il polo fieristico.

Ci sono poi due opere che sono in accordo con altri enti, una che è ormai visibile, anche esteticamente, che è il centro polifunzionale di Castel Cerreto, con questa struttura molto moderna, molto bella, di cui una parte, per un valore di circa 870.000 euro resterà nella disponibilità del Comune e del quartiere per quanto riguarda le attività del quartiere, e l’altra, della Fondazione istituti educativi, così come stiamo entrando nel vivo della progettazione, ci sarà un incontro giovedì, per la riqualificazione della Cascina Ganassina, quindi giovedì saremo presso la SAME (attraverso la Fondazione SAME è erogato il contributo di un milione di euro) per entrare nella fase di dettaglio della progettazione dopo aver fatto tutte le verifiche preventive con sovrintendenza e strutturista.

Dato significativo è anche quello dell’avvocatura civica, che è stata istituita nel 2013, sia in

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relazione al numero di fascicoli presi in considerazione (167), sia per l’attività di supporto fatta agli uffici, con circa cinquanta pareri all’anno. Un dato significativo riguarda anche la riduzione delle spese per avvocati e consulenze esterne, che si è sostanzialmente dimezzata e che riguarda ancora procedimenti magari già in essere, fatti salvi casi eccezionali.

Dal punto di vista della sicurezza urbana, l’Assessore citava prima il nuovo bando della Regione Lombardia a cui abbiamo aderito per implementare il numero di telecamere in città. Domani in Giunta delibereremo la partecipazione ad un altro bando, quello delle telecamere mobili e bodycam, quindi telecamere che sono a disposizione degli agenti. Abbiamo già acquistato, o meglio, è partito l’ordine della fototrappola, per rispondere poi a un precedente impegno.

Ovviamente, oltre al tema della videosorveglianza e della disponibilità tecnologica dei nostri agenti, continuano la collaborazione con le forze dell’ordine, che penso sia stata evidente anche in occasione del vintage, dei mercoledì sera, delle ordinanze che sono state fatte, e soprattutto attraverso le attività di controllo, che prevedono anche la disponibilità del cane antidroga, il rinnovo che è stato deliberato in Giunta, anche la settimana scorsa, del progetto per l’estensione dell’orario della Polizia locale nei week-end e nella fascia notturna, e il progetto delle multe social che con il Comandante della Polizia locale stiamo conducendo con questa forma sperimentale delle segnalazioni da parte delle associazioni o delle persone sul territorio.

Per quanto riguarda l’istruzione, il tema principale è chiaramente quello della refezione scolastica. Per il trasporto sono cambiate le modalità di iscrizione e di pagamento, e vedremo – questo è il primo anno – come andrà a finire.

Per quanto riguarda Gemeaz, avevamo anticipato l’incarico a un professionista esterno che è stato portato sostanzialmente a termine, deve essere formalizzata la relazione. Nel frattempo Gemeaz ha trasmesso finalmente quella relazione che aveva anticipato in Consiglio comunale.

Ovviamente l’abbiamo girata al consulente che abbiamo incaricato, il dottor Sala, che ci formulerà poi il parere definitivo sulla scorta del quale la Giunta andrà a deliberare le nuove tariffe per l’anno scolastico che sta per iniziare.

Al momento siamo fermi a questo, è questione di giorni, ne parlavo ieri con il dottor Nocera.

Per quanto riguarda ovviamente poi il servizio mensa, attraverso la Commissione sono state portate già alcune migliorie, ma è chiaro che oggi sul tavolo il tema più caldo, anche dal punto di vista della relazione coi genitori che sono gli utenti, è quello della tariffa sulla quale stiamo lavorando.

Nel settore dello sport è ormai consolidata la progettazione a bando e l’erogazione di contributi a bando a seguito della progettazione, siamo alla seconda edizione del bando e abbiamo affinato, anche secondo le indicazioni delle associazioni sportive, che prevede sia la gratuità degli impianti che i contributi.

Stiamo anche avendo ottimi riscontri per quanto riguarda il PalaFacchetti. Dal punto di vista sportivo, nei giorni scorsi abbiamo incontrato una federazione sportiva molto in crescita. Entro la fine di luglio, massimo inizio di agosto, porteremo in Giunta la convenzione per una serie di manifestazioni, dalle 10 alle 15, che verranno organizzate a Treviglio, facendo sostanzialmente di Treviglio uno dei punti di riferimento di questa disciplina che è in forte crescita. È già arrivata la proposta formale, quindi, posso anche dirlo, la Federazione ginnastica italiana, che ha trasmesso una PEC al Comune a seguito di alcuni incontri che abbiamo avuto, e ci stiamo sostanzialmente scambiando le bozze di convenzione per arrivare poi a portare in Giunta anche questa deliberazione, considerando che l’obiettivo sarà ovviamente quello di potenziare sempre di più l’uso del palazzetto, visti anche i costi di gestione che ha, renderlo un polo sportivo significativo, anche alla luce del fatto che con l’inaugurazione del polo fieristico alcune delle attività che col Palazzetto c’entravano magari un po’ meno e comportavano maggiori necessità di adeguamento, penso al Salone dell’orientamento, eccetera, si sposteranno al polo fieristico, e al palazzetto ovviamente vogliamo avere la possibilità, e già degli accordi che permettano di sfruttarlo il più possibile.

Cosa molto importante che è stata gestita trasversalmente dagli Assessorati, il progetto All Inclusive Sport che ha avuto un ottimo successo, oltre che, anche in questo caso, un contributo della Regione, che ha permesso di avvicinare allo sport sia le persone con disabilità, sia le persone e i ragazzi e le ragazze più fragili, attraverso appunto la disciplina sportiva.

Sulla parte urbanistica siamo assolutamente in linea con la previsione per quanto riguarda gli oneri. Uno dei temi importanti è quello del PGT. Ovviamente, al di là dei piani attuativi, degli

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interventi edilizi minori o più significativi che il Consiglio comunale ha visto o vedrà, anche stasera in approvazione, chiaramente l’Amministrazione ha nel programma di mandato anche la revisione, la variante al PGT.

Avevamo avviato il procedimento di variante, sono arrivate proposte e sintetizzate schede per quanto riguarda le osservazioni e le proposte che sono state formulate. Siamo in una situazione di stand-by, dovuta al fatto che la Regione non ha provveduto alla revisione del PTR, mentre la Provincia ha trasmesso una bozza, non ho ben capito perché inizialmente sembrava addirittura che si votasse lunedì 30, mentre ho avuto conferma oggi che c’è la sola presentazione del PTCP. Siamo quindi in una fase in cui in realtà il PTCP doveva essere subordinato al PTR e noi avremmo dovuto aspettare il PTCP per la revisione, sostanzialmente, generale del PGT.

Con l’Assessore Nisoli abbiamo anche condiviso ieri che ovviamente noi continueremo l’iter che abbiamo avviato, per quanto riguarda le regole e i piani dei servizi, e poi attenderemo che tutti questi due strumenti di pianificazione urbanistica sovracomunale e sovraordinata trovino concretezza.

In relazione al PTCP, ovviamente, ed è un tema anche politico, l’Amministrazione comunale di Treviglio continuerà a ribadire la strategicità non solo dell’area sud della nostra città, come previsto dal programma elettorale, ma anche del collegamento tra Bergamo e Treviglio perché nella bozza presentata dalla Provincia, che è anche sul sito, il tracciato è rimasto, ma nella relazione poi si scrive un po’ di tutto, quindi si dice che si pensa all’ipotesi Brignano, Lurano; a quell’asse lì si dice che non è sostenibile l’autostrada, però di fatto nella pianificazione territoriale è prevista l’autostrada.

Questa altalena da parte nostra vedrà invece una posizione ferma, che è quella di continuare a interloquire con la società affinché il collegamento Bergamo-Treviglio, con tutte le indicazioni emerse anche nell’ordine del giorno/mozione (non mi ricordo) che era stato approvato, con le prescrizioni, attenzioni, compensazioni e collegamento con Bergamo, ne venga tenuto conto.

Dal punto di vista ambientale, il tema più significativo riguarda ovviamente la discarica di cemento-amianto. Abbiamo ottenuto un grande risultato che era parte del programma di mandato, quindi è una bandierina nello stato di attuazione del programma, mentre, ovviamente adesso entrerà in gioco la seconda fase, quella della gestione di TEAM e SABB in relazione anche alla sentenza.

Con l’ATS di Caravaggio ci siamo incontrati per definire lo spostamento del gattile, abbiamo incontrato anche i volontari, ed è un tema importante perché è da qualche anno che se ne parla anche in questa sede: avverrà tra settembre ed ottobre nella nuova sede di via Castolda.

Uno dei temi fondamentali, dal punto di vista dell’ambiente, riguarda anche la gestione dei rifiuti. Abbiamo anticipato, in occasione della discussione della TARI, che la riduzione dei costi e il miglioramento della raccolta differenziata passa essenzialmente attraverso la sensibilizzazione dei cittadini, il controllo e le verifiche, ma anche le cosiddette macro utenze.

Abbiamo avviato tutta una serie di contatti, i più recenti Ipercoop, Salesiani, Eurospin, SAME.

Con Geco stiamo facendo i piani finanziari di tutte queste attività, perché ovviamente riportarci a casa alcuni dei rifiuti che vengono oggi affidati ad altri per noi diventa importante al fine di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e possibilmente ridurre i costi. Riduzione dei costi che potrebbe passare, e uso il condizionale, anche dalla tariffa puntuale per la quale noi abbiamo confermato la disponibilità a GECO, per la sperimentazione in uno dei nostri quartieri, ma attendiamo che ci sia la proposta operativa per capire come si svilupperà e quali sono gli investimenti.

Dal punto di vista dei trasporti e della mobilità, il Piano urbano della sosta ha disegnato quella che è la visione strategica dell’Amministrazione comunale di Treviglio, mentre sul tema dell’infanzia, dei minori e degli asili nido, oltre ai percorsi di accompagnamento alla genitorialità e a tutta la formazione accreditata che è stata fatta anche con l’ambito, per quanto riguarda la competenza strettamente comunale, il tema significativo, che prevede anche un investimento di circa 150.000 euro è l’ampliamento del nido di Titigulì, con la riorganizzazione del servizio nidi all’interno della città. Questo perché? Perché mantenere due nidi come quello attuale in via Locatelli e quello in via Trento comporterebbe inevitabilmente nel tempo, a causa anche delle ristrettezze sull’assunzione di personale, la necessità, probabilmente, di pensare a un’esternalizzazione, cosa che noi non vogliamo fare, quindi

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