SULLO
STRABISMO ESAME CRITICO
[DI] GIUSEPPE
PI RETTI
Giuseppe Piretti
PRESIDENTE DELL' ISTITUTO D' ING0RAGGL1MENTO
DEGLI ORFANI DEGL INFERMI DE POVERELLI IN PI1 LUOGHI DELLA CITTA RACCHIUSI
PRINCIPAL REGOLATORE
DE" BISOGNOSI GIOVATORE PRESTANTE DELLA PERSONA
CORTESE NEI MODI
PER BELLEZZA DI CUORE E DI MENTE PER SUBLIMITÀ'
D'INGEGNO
PER GENEROSO E DEVOTO CHIARISSIMO
NON PER DESIO & ADULARE
NON PER ACQUISTAR GRAZIE E FAVORI
ParràTorse
ad
alcuno che alquanto tardi iomi
facciaa ra- gionare sud'obbiettochea
questi nostri giornirichiama1'at- tenzionenon
parede' enitori delle scienze salutari,ma
digran
parte ancora del popolo.Ma
quantoa me
iotengo perfermo che
infattidi giudizisu coseche
risguardonolasanità dell'uo-mo
bisognaandar
molto adagio e consideratamente, e molta concentrazionedimente
si richiede perrenderliesatti, ema-
turi: chealcerto quanto piùifatti siripetono tante
nuove
emaggiori
occasionisiporgono
all'osservatore perrettificarneimezzi,
o
percorreggerli,o
perfezionarli:avverteZimmermann che
la ripetizione delleosservazioni siailmigliormodo
perpo- terdistinguereilfalsodaldubbioso,ildubbiosodal probabile,il probabiledal vero,ilverodal certo.
Appoggiato
aquestiprin- cipia? saimalamente mi
sareiavvisato, sevolendovenirea
discor- reredi quellainfermitàdell'organo
visivonotaoggi atutticolnome
diStrabismo
parecchiotempo non
viavessi soprame-
costessopensato eiperfezionamentiarrecatidanostrichirurghi nel!'operarnelaguarigionenon
avessi diligentementeprima
os-^ servati. Ilperchè ora che il
tempo
mei concede verrò breve-mente
a svolgere alcunemie
teorichesuquestovizioea sporreiprogressie miglioramenti
che
l'ingegno
di valenti nostripro«fessori
va
tutto giorno facendo nelcurarlo, esealcuna cosaancora rimane
afare.Ma prima
diquestovogliamo
avvertireche
ioStrabismo
sidistingue intrespecie in verticale cioè in convergente, ed in divergente, e che rarissimo sia Vesem-
pio dellaprima
maniera.La
qualsomma
raritàparagonata
alla frequenza delle altredue
speciesispiega facilmente don-de
provenga dall'essere cioèimovimenti
di elevazione, e di abbassamento prodottida
muscoli similiinambidue
gliocchi, laddoveimovimentilateralidipendonodall'azionecombinata, e simultaneadell'abduttore dion
lato, edell*adduttoredell'altro.Inoovi lumisparsi
da
personaggidimente
sagace, eda
pro- fondi osservatori nellascienzadella fisiologia ubertosa resero quella messe chenon
moltotempo
addietro inariditalanguiva.Mirando
, ed aggirandosiquesti specialmente intorno alla pla- sticitàdellamateria organizzata;cioè diquella forza creatrice,o
vogliamodirmeglioriproduttiva fecero dischiudereun campo
vastissimodiconoscenzeda
cui utilissime applicazioni siritras-> scroperilchiaro intendimentodialcuni fenomenifisiologici,per la patologia
feperlachirurgia. Infalliè perqaestaforza
che
icorpivivisirifannodellamateria
che perdono
convertendo in propria sostanzalecoseesteriori inessiloro introdotte.È mer- cè
ai essachelaprovvida naturaricompone
tuttelelesioni di continuità; riordina ogni qualsiasi disorganizzazione per spe- cialicondizioni patologiche, riproduce,e crea organinovelli.Queste considerazioni quindiaicultori dell'arte salutare, abituati
a
meditarene'recessiarcani dellanaturamedesima,
fecerosorge- reilpensiero diprovocare, e chiederecon
l'arteilbenefìciodi 3
nel lasua proprietàriproduttivaonde
riagiuslare alcuni disor- inidella vita prodottio
dalmedesimo
suosvolgersi nellafor-mazione
degliorgani,oda
altri accidenti,a
qualilavitame*
desima
difrequente èesposta;come
sono appuntotulle lede- formità congenite, ed acquisite.Gonciosiacbèad
ognicoltome-
dico èpar
troppo nolocome
ne'tessuti interessalida una
feri- tapereffettodello stimoloabnorme
diano
strumentoferitore sipromuove
viva irritazione ne*marginirisultantidalla divisione, iqualibentostodiversamentesigonfiano,es'infiammano.Una
sierositàtrasudada'tessatiinfiammati,esitrovadibollososti- tuita
da
linfa plastica, ecoagulabile. Siffatta materia risultadapprima albuminosa
dellanaturadellefalsemembrane
,poisi organizzamediante
lemedesime
estremitàde* vasi,ede'nervi recisi, iquali soffrendo immantinentemoto
diretroazione, poi sirilasciano,esiallungano,nnova
cellularesigenera,altriva- sisene impadroniscono,ed
essa pervieneingrazia dellasud- detta forza riproduttiva, operatrice di moltie gravissimieffet- ti, peruna
serienon
interrotta di modificazionia
ricomporree
riunirelaseparazionedell'organo
disgiunto.All'intentonostrobasta questo sunto; ilcercar altrosarebbe superfluità,poichésullaenergiadellachirurgiaoperativa,esul- leinnumerevoli guarigioni operatedalla nalura medicatricedi gravissimeferite,digrossie profondivasispecialmente,ed
ove
isoccorsi dell'arte
non
potevanomica raggiungere
,l'Hogdson, sullefamose sperienzediJones ce neha
somministraloipiùsoli- di, evalidi precelti.La notomia
patologicaancora
ce neotfre esempisvariali, ecene convince ognigiorno
confatti irrefra- gabiliperletantecicatriciche rinveniamoinorgani principalis- simialla vitacome
nelcuore,ne'polmoni,nell'epate, ne' reni,e
neglialtriorganitutti.Or
pertanto, starei perdire, lasso scientifico negli attuali Progressidellachirurgia,fattoardire,ichirurghihanno
spintoanimo ad
intraprendereardue
operazioninon
solo,ma son
giunti sinoa correggereimostruosi difetlidellanaturamedesi-
ma
ed amodificarla ne'suoi aberramenli. Perlaqual cosa si trovòmodo
di farnegiusta applicazioneallaoutopedia;
slan-ehi ormaiienitoridiquesto
ramo
dichirurgiadallepenose,lun-ghe,^
ben'ancoinfruttuosecureda
essiloro versato apròdegl'in- felici,affidandosiai solimezziigienici, edalletante e svariatemacchine
inventateda
Venel,da
d'Ivernois, dalloScarpa me-
>
desi ino,eda
Delpedi per raddrizzareletortuosedeformitàdella colonna vertebrale, delle costole, delbacino,e
degliarti. Iprimi
a
profittarnefurono Michaelis, e Thilenio,iqualiperlaprima
voltasicimentaronoa
recidereiltendinediAchille spe- cialmentenelladeformitàdettapiedeequino
;in seguito fu pra- ticatada
Delpcch, ed oranon
viècultore diOrtopedia che non
pratichicon
felicissimosuccessoogniqualunque miotomia, o
tenotomia.Ed
infattioltre alle tantecospicue operazioniche
inognicoltanazione sipraticanoda
valorosi chirurghinume-
rosissimee
maraviglie
sono state quelloeseguitodalrinoma-
to GuerininFrancia, ilqualeha
sentitoilcoraggiodi taglia- re sinoa quarantadue
tendini innn
solo individuo per raddriz- zarlo felicemente.La
qua! cosase inaltri tempi Vavrebbe
cer- tamentefattotacciare e tenerepermago
o stregone,a
noiog-
gifasoloammirare
Yornanoingegno
, e pregiaresopraogni
altroevenerarl'arte salutare.E
sedi ciòa
talunocada dub-
bio nelTanimo
, enon
voglia prestar fedeallerelazioni dipae-sid'oltremontisi
conduca
nelloSpedalediS.Maria
diLoreto,d
cuimi do
lagloria diappartenere nella qualità diMedico
or- dinario, fondato e tuttavia consomma
cura ed-ardore retto dall' illustreefilantropoCav. D. FeliceSantangelo-, e da'chia- rissimi professoriCav. Siellati, eN
amiladiretto,agevolmen-
tesene renderà persuaso. Dappoiché- troveràiviilnostroDot- torBruni, il quale giornalmentein
una
salaappositamente as- segnatadalnon mai
abbastanza lodato Cav. Santangelofaope- razioni ditenotomia; ed avrà in tal guisa occasione opportu- nissima diammirare
econvincersi conquanta
destrezzaemae-
striaildotto prefato professore recide iltendine diAchille non- solo,ma
quelli dialtri muscoli ancora dipiù profondo attac- co,ecome
felicissimo sia ne'suoi risultamenti, raddrizzando tortuosità di ogni specie.Premessa
questa breve digressione cheionon
credo dispara- tadalsoggettodicaisitratta, anziimportantissima perla illu- strazione dellosviluppo progressivode'fastichirurgici allagua- rigione dello sfregio strabico, e quindi ritornando sul nostro proposito cifacciamoad
osservarecome
Vintelletto dell*uomo a
forza d'induzioni positive, fattoanimo
, sia capace dirag- giungere gloriosamente lameta
delle sue opere belle. In tal>
guisa quell'arditoingegno
di Diedenbacìi, facendo dall'ana- logiade'fattiampio
tesoro, dedusse fondatoargomento
diar>plicare la(enotomia
medesima anche
allacnradello strabismo; cosa che iodi apoco la estese alla balbuzie, ed ora sifanno
ardenti voli ,prendendo
lemosse dagli stessi principi , per curarsi similmente la miopiaed
altre deformitàancora
della bocca.Ed
inveroseper fatto stache la eliologia della defor- mitàde* pieditortiodialtra tortuosità delcorpo
siaquasisem-
pre identicamentesimilealladeformitàdegliocchi loschi,similedovea
essernelacura; consistendosempre
in ultima analisila cagion prossimatanto delleprime chedelle altre nella ratlrazio-Be de
muscoli.Laonde
siccomeda
moltissime esvarialecagio- nisìinterneche
esterne,diretteo
indirette, idiopaticheo sim- patiche derivanoquellepatologichemanifestazioniche fanpren- dereanomala
direzionealleossa diogniqualsiasi parte del cor-po
; così pure perlecausesuddette avviene che Vocchioresti devialo dalsuoasse visuale.£
quindiseper opera della mio- fomiao
tenoforaiasiriordinano assai bene tulle letortuose de- formitàdeltroncoo
degliarti; similmente'larecisione de'ma-
scolirettointerno
od
esternodell'occhio(secondoche
conver- gente o divergenlosialostrabismo) dovea certamentefarlacura
diquesto ec.Or
gli effetti corrispondendofelicemente alprimo
sperimento,altrimolti ripeteronsi coronatida
ugualsuccesso.Ilprimo ad
imitarnel'esempio
singolare con egual fortunafu ilcitato GiulioGuerinin Parigi,sebbenenell'
animo
diluisisvol- gesserogli stessi pensamentialtempo medesimo
cheilDieffen-back
in Berlinone
decise losperimento. Questi fattinon
po- lendorestarsene celati inun
balenosidiffusero,ele menti dei dotti enitoridell'artesalutareda
lunga pezza etinoallora stra- volle dagl'inutili tentativi fatti per la cura dello strabismo in parola,non
cedendoildifettonèallamaschera
, nèagliemisfe- ri concavi, nè ai tubi anneriti, nè agli specchi in forma di occhiali, rèai tanti altri begli artifiziosi ingegni dalBuffon, dalRoox
, dalBoyer
, edal fiossidiTorinoinventati,imme-
diatamente nefeceroprofitto.La
miolomioltica (i) inFrancia specialmente si faceva fre- quentee valorosi chirurghi neandavano
ogni dì ripetendo le operazioni ,mentre ognuno
s'impegnava
altempo
stesso di modificarneil processoonde
trovarmodo
arenderlemeno
lun-ghe
,meno
penose, emeno ancora
spettacolose. Napoli non»(I)
Ho
adottatoquesto vocabolo delle Ire radicigreche rhein- dicanoinuna
parola solalaoperazione della sezione de'muscoli dell'occhio.— 9 -
seconda ai cerio fra le colte nazioni , neghittosa ed orni- li spettatrice delle imprese straniere punto
non
rimanevasi.Lorenzo
Bruni quel valoroso oriopedista , di cui testò Tace-vamo
onorala menzione, ed al quale mollo facili, pronte, e felici eranoleoperazioni di roiotomia , edi tenolomianon
lardòmica
, al pari di celebraliuomini oltramontanidallo spe- rimentarle per laguarigione dello strabismo.Fu
egli in ondr delveroilprimo che non
standoda
peregrino in questoame- no campo
d' Italia operònno
strabismo congenitonel di4
delmese
diAprile nella persona diuna
damigella napoletana.E
quindi connostrodispiacimentodobbiamo
ricordare che siasiun
tal fatto taciutot emesso
innon
calequesto benemeritofi- gliodiEsculapiodaglialtri scrittori, indetrimentodella gloria di luiedella patria nostra. Perbuona
ventura però l'egre- gio Cavalier Salvatore de Renzi diligentissirao raccoglitore del%
j,m^lo
e del più utile pe progressi delle scienze salutari, egeloso insiemedel patrio decoro nelsuo giornale periodi*//^ .\,.,v .i
Filiatre-Sebezio
mese
diGiugno anno
corrente pag.4oo
fra le varie operazioni ortopediche ci registravaanche
quella dello strabismo felicemente eseguitadalDottor Bruninellaprelodata damigella. Ciònondimeno
troppo lentamentesicamminava
ediprogressi
non
eranorapidiabbastanza. Questo edaltrifattisi- milinon
furonoda
tantoavincere icomnni
pregiudizi,ela re- trosìa de' pusillanimi.V'era d'uopodiuna
forzamorale checon
la illusione della singolarità colpisseYanimo
delvolgo accostu-malo
alasciarsiabbacinareda' prestigi dellafama
(i).Di tantoappunto
siamo
debitorie pur troppotenutiegratial dottoProfessor Furnari, ilqualememore
delsuoloove
ebbeisuoi natali, erespirò le
prime
aure di vita, si è condotto dallaSenna
, ove avea succiato il latte della sua educazione scientifica per rivederlo,ed
offrirgliiltributo della sua filia- legratitudine nelloscuotere, erisvegliarequesto volgodiNa-
polida
quel letargo,da
cuinon
avea saputo innanzitempo
destarsi; Sperimentò subito l'opera snain vari individui, edi fatti in vero corrisposero evidentemente all'aspettativa,
ed
allavalentia dilui.Mi
dispenso peròdal descrivereilsuo pro- cesso operatiyo per essere quello stesso usalodalpiùvolte lo-fi)Il solo Dottor Dorotea
non
poteva conoscere leoperazioni delBruni pertrovarsi assente,ma non
ha omesso certamentedi ricordare con moltospirito, e dottrinaifasti, chehan
fattoin tutt itempi segnalare l'Italia, inuna
sua opera suU'obbietto ,dellaqualepoco appresso
abbiamo
adirepocheparole.— io-
dato Guerin e da altridescrìttiin varie gazzetteestere,
e che
in più fiate
avevamo avuto
opportunità dileggeree dimolte
coseistruirci.Ma
ancora che questo fossemancato
avrei do- vuto pure astenermene, perocchénon ha
guariildottoeva- loroso professoreLionardoDo
rotea, della di cuiamiciziaoltre -modo
cipregiamo
, inuna
sua eruditissimamemoria
stili"og- gettoha
saputo contantoingegno
econ
tantaesattezza descri- verei vari metoditenuti da'più egregioperatori delle più col- te nazioni edal Dottor Furnari soprattutto, che grandissima- utilità potrebbe recarea chiunque
fossebramoso
difarne spe- ciale studio.Non appena adunque
ilprelodato Dottor Furnari ebbe ese- guitoiprimi sperimenti, impazienti vari nostri bravi chirur- ghi neripeteronosenzaulterioreritardoleoperazioni.Fra que-
sti sisono egregiamente distinti, per
quanto è a
nostra cono- scenza. il professoreCavalier Quadri,Bon
parola, Alessi,tti^
•rXJÌTZtio
fttBèt, eBruni, il(pale ultimocon sommo
ardoreed
entusia-smo,
additandoaglialtri ilsentiero, moltissimeripresead
ese- guirne: e sebbenenon siamo
stati spettatori di alcunedique- ste,acausa d'indisposizione di salute, tuttavia da'felicirisal- tamenti , facciamo fede della felicità delle operazioni.Ma se
delle altre
mi debbo
tacerenon
possofar dimanco
diparlare diquelle eseguite dalchiarissimoGiuseppeGaetano
Riccoche
si
grandemente
onorailnome
italiano,e
Napoliva
gloriosa di tantouomo. E
quicicade bene
inacconciodidire chesequel- la virtù eh*è tanto bella in se stessa,ma
chea
questi na- stri giorni quasisempre
cinuoce
, la modestia voglio dire, tantonon
fregiasse questo valente professore , moltifarebbe
tacere diquelliche
1improntitudine soloelasfacciata ciarla- taneria fa stimar grandi e nell'arte loro peritissimi (i).Co-
(1)
A
prescinderediessereilsig.Riccoprofessore de' primiSpe- dali civili diquestaMetropoli,membro
divarieAccademie
este- re epatrie,ediessereilpiù anticoanatomicoed operatorefra'suoi contemporanei,non
contandoappena
chenove
lustri di età, fa egliilprimoafondareuna
scuola dipreparazionianatomiche
sta- bilita nelloSpedaledi S.Maria laFede.Questa vedesi conam-
mirazioneinognianno
frequentatadapiù centinaiadigiovani.Nei
primialbori dellasuascientifica carrierasiportòperla Italiatut- taad oggetto diraccorre ed osservare quantodipiù belloe raa- ravigliosoavevanoperatoipiù famigeratianatomiciitalianiadog-
gettodi soildidaieY ardente suospiritoperlescienzeanatomiche.Fu
egliautore, moltianniorsono, oltre adaltre, di un'opera—
11—
siili
dunque
fra le molle nel di 3i.Agosto
esegui special-mente una
operazionedistrabismo convergente tantoche
I'iri-de
perinterasinascondeva
di sotto1'arcataorbitale,innanzia
grandissimo noverodi egregi professori,ed
allaqualefui an- cora iospettatore. Illuogo fu nello Spedale centrale dellepri- gionidiNapoli in S.FrancescofuoriPortaCapuana
nella per- sonadeldetenutoGiovanniRonchi
dianni23,diForiad'Ischia, echelosoffrivafinda bambino
diannitre dietro violente con- vulsioni, figlia
cui troppo familiarie serve sonolearmi
ana- tomiche e cirusicheprima
d'incidere la congiuntivaoculare perscovrireilsottopostomuscolo applicòilfrena palpebre
(i) e quindi con lamanco armata
di piccola pinzetta, tenendodi- stesa quellaporzionedicongiuntiva chesiripiega sullacarun- cula lagrimale,con
l'altrainun
colpodibistori laincide; ap- plicaimmediatamente
1'uncino,afferrailmuscolo, lorecideene
asportaona
piccolaporzione aponeurotica; edinmen
cheildica l'operazione era già terminata,
e
tuttifacemmo
plauso alveder l'occhio del paziente rimettersi nelsuo asse centrale.A
tuttociònuli'altroaggiunse
senon
andar sollecitamente fru-gando con un
isiromento
detto l'esploratore inquel lato del-l'orbita per accertarsise altro attacco
o
imbrigliamento vistes- se cheinseguitoinutileoimperfettane
potesserendere laope-# razione, senza puntofar sciupio, pertaleassicurazione, della
riputataclassicadalleprime Accademiedi
Europa
,laquale por-• tailtitolodineutrouomo.
È
perquesto bellissimoedimportantis- simolavoroscientificocheilnome
delRicco Iotroviamo citato e ripetutocome
autoritàdegna nel Dizionarioclassicodellescienze mediche«promulgato
inFrancia,e tradotto inItalia; nelleope- rediGeoffroy di Saint-Hilaire, diVelpeau, diSedillot, diMi- nichini,e ne'fogli diMedicinapittorescadell' Ippolito.(I)Vocabolo perla prima volta attribuito con molta saggezza dal lodatoautoresig.Doroteaaquel!'istromento destinatoedatto atener ferme lepalpebre, e tesalacongiuntiva, econseguente-
mente
anchel'occhio. Essoèmolto più acconcio ad esprimerneI'usoinvece dell'altrosignificato diOphtalmostatusato dalsig.
Furnari, e adottatodall'inventore di essoDottor Giovanni
Nor-
thonThompson
diNottingham.Stimo quindisull'obbietto opportunissima cosa venir dichia- rando che
V
invenzionedell'Ottalmostato è di antichissimo tem- po, etrovasi depositata nel1'arca sacra della scienza, edavasi questonome
adalcunistrumenti destinatiafissarl'occhio duran--teleoperazionichepraticansi sopradi taleorgano.Sidiede pin e atalistrumenti il
nymc
dispeculimi oculi.Fra
ilgrannumero
ditanta congiunti vae lessalo celluioso,
come
dalFumar!
siprati- ca. Ilperchè noi trovando mollo saggio, ecommendevole
ildivisamenlo delRicco,
vogliamo
sperareche
tutti inappresso vorranno imitarlo, e seguirlo.E
certamente ilconsumo
della molta congiuntiva edel tessa- lo celluiosotoglie all'occhio grandissima parte di quegli usi,
aiquali quelli tessuti
vengono
dallanatura destinati.E da
es-.siche le
membrane
essenziali diquell'organo visivosono vali-damente
e prossimamente difese.La
congiuntiva èquellache
liga lepalpebreall'occhio enestabilisce gì'immediati rappor-ti, eper questofucontal
nome
appellata.E
in graziadique- stamembrana
che liberi , illesi, elimitali altempo
stessosieseguono
isvariatimovimenti degli occhi.E
pel tessuto cellu- ioso infinechesiriempetuttoil volo dell'orbita,onde
rende- resempre
piùespressivoquesto bellissimo ed importantissimo senso.Ed
infatti in più operali, ai quali molta congiuntivae
tessuto celluioso fu distrotto,abbiamo
osservatonn
talqualvo- to ed infossamentoinquel lato dell'orbilache
ritornadisgra- to alla vista.Ma
olireaciòabbiamo
osservato cheiripetuti tagli, elo strapazzar disoverchioqae
tessutida
luogo asvi-Oftalmostati ches*inventaronoiprincipalio
meno
difettosi sono senzacontraddizione quelli conosciuti colnome
didardo opica diPamard
cono senza lemodificazioni arrecategli da Casamata, e l'altrediDemours
ilfiglio. Sirinunciòperò generalmenteall'uso ditalistrumenti, attesocihèessieranoquasisempre
nocevoliespes- sopericolosi.Ma
oggiquesto {'strumento è statodel tutto riforma- to edibelnuovo messoinusodalcitatoNorthon Thompson
,ed
c perciòcheabuon
dirittonedobbiamo
appropriarealuil'inven- zione. ImperocchénellagazzettamedicadiLondra
fascicolodiOt-
tobre 1810.pag. 51.leggiamo cheilDottor Duffin fra tutti gì'i- strumentipropostiperlaoperazionedellostrabismosiloda moltis- simo dell'Olfalmostato inventato dal prefato autore,come
il più idoneoa fissare etener discostelepalpebre.Che
in300.e piùope- razionidiocchi loschidaessoluieseguitegliharesosempre
ulili servigisenza aver dovutomai
a dolersene orecatoilpiù lieve in- convenientesìnella operazione,come
ne'risultamentidi essa.Ec-
coviuno
stralcio disueparole: «È
questoilmigliore^strumento» di tutti quellicheioabbia veduto,ed hail vantaggiodiassicu-
» rarci ditenerelepalpebreaperte senzaalcun dolore,
malgrado
» ogniequalunquesforzo spasmodico cheil pazientevolesse fare
» perchiuderle. Dinpiù hailvantaggiodipoterci fare avvicinare
» Vocchiocongli altristrumenti senza aver bisogno di altri assi-
»stenti ».
i3 -
hipparsi
una
intensa irritazione, laqnale poi ècagione di far generareuna
serie di fungosità, che in seguito debbonsi an-dar
tagliando acolpi di forbicecon
novelle penedel paziente.Nessuna
diqueste cose però avviene negli operati dalDottor Ricco, edilfattonon
cifarà mentire: poiché la lievissimafe- rita fatta allacongiuntivanellariferitaoperazionein tregiornisièperitamente
cicatrizzala senz'ai traconseguenzadi ottalmite, d'i- pertrofia, dipterigio ec.Nè tampoco
gì'infermihan
d'uopo
di farusodiocchiali anneritinon rimanendo
nell'occhiooperato de- bolezza veruna,appunto
perlasciarsiintattiidescritti tessuti.Lo
scopo chedevesiprefìggere ognibuon medico ha da
esserequello certamentediapplicareisuoimezzisalutari in quella estensione dicurar benenon
sololamalattia presente,ma
diprevenirneanche
lesuccessive conseguenze. Risparmiar pordeve
, ilpin eh'èpossibile,tempo
e sofferenze all'infermo;o menomarne
gliaccidenti; ritardarne1'esito funesto,allorquando
non
puos-sisperaredi farcose maggiori, « Àsclepiadesolii
cium
esseMe-
dici dìcìt, Ut
TUTO
« UtCELERITER
,UtJUCUNDE
curet ».Che
sead
alcunofosse avvisoche questenostre investigazioni desserodisoverchio in minutezze, etornasseroa
niente, bastimemorare
in risposta quellagrave
sentenzadel Vcrulamio, giàabbondevolmenle
verificata dalla storia delpassato,econfermata dalle giornaliere vicendedellescienze sperimentali: e Certissi-»
mum
estimperium
innaturam
,siquishujusmodi rebus, ut» nirais exilihus et minutis vacarenolit, necobtineri, nec ge-
» riposse(
Nov. Org.
121 ).E
si vuoleaggiugnere
che nel proposito appuntodiquestenostre apparentementecosìminuzio- seindagini cadrà poco appresso V opportunità di vederecome
possano tornar conto per utilie concludenti applicazioni.variecose
adunque
sinora discorsesenza avvedercene ab*biamo
dimostratosufficientementea qualefastigiosali lachirurgiamoderna,
ed a quale sublimegrado
diperfettibilitàe displendore sia ella pervenuta, e specialmentelachirurgia italiana; nello aver questasempre mai
iutrapreseardue
,enovelleoperazioni;
dichiaratefin'
anche
impossibilidagli antichi scrittoridichirur- gia, e nelloavermodificalieperfezionatiiprocessi operativide-
gli stranieri.E
sebbene Napolinon
sisia laprima
arrischiata all'operazione dell'occhiostrambo,non
potrà senza dubbio ne- garselelagloria delperfezionamento,acuì
ilpubblicoesclusiva-mente
atribuiscelasingutarità e tiene inpregio: che pocoglicale efa sliraadella sublimità delritrovamento, quantevolte glieffettinon
corrispondono del tutto salutari e benefici(1).imperocché
(I)
Le
modificazioni ediperfezionamentiarrecatiallaoperazio-- a —
anche
lepiùfamose ecelebratescoperteche
vantanoiTastidel- lastoria nelle scienzeenelleartidebbono non
diraroallanatu- ra, all'accidente,o
allafortunailorotrionfi;ma
è forza tutta dell'intellettoumano
, ede* rari ingegni l'apportarvi quelper- fezionamentochelefan salirea
celebrità.Ed
infatticomunque
l'italianaCosa! pino fosse statoloscovritore della circolazione del
sangue
, perlaqualelascienzamedica compiutamente
rivolli-
zionossi,e
segnò
VepocadiEra
novella; rieccitandoaltempo
slesso neglianimidi tuli'icultori dell'arte salutare queir entu- siasmo per lescienzeanatomichedapprima
nellaItaliainspiratoda
queisommi
ingegnidi Eustachio, Falloppio,Colombo, Gui- do
(.unii,Ingrassa, Aranzi, Yarolio,FabbrigiodiAcquapen-
dente|Casserio,Piccolominiec.,echedigiàandava
arallen- tarsijed arattiepidirsi; pur
nondimeno
lastorianeattribuisce (ulta la gloria all'Anglicano Ilarvey, il quale mollotempo e
moltafaticaimpiegò
perillustrarlae perfezionarla.E
benesinoa
quiabbiamo
esaminatocome
lo sfregio dello strabismo vieneora senzafalloesenzatema
dierrare perfetta-mente
tolto.L'occhio affetto riprendeilcentro delsuoassevi- suale,eritrovarsi entrambiinperfetto parallelismo.E a
consi- derarsiperò cheilfinechesiproponelaterapeuticasièquello di opporsialdisordinemorboso
, ediricondurregliorganialloro ritmonaturale e regolare,da
cuiallontanatosi;sempre
chela vitalitàdiquestisitrovinellasua piena possanza onon
visiad'uo-po
chedi pocoelevarlao abbassarla:ma
alnostrocasonellau- guaglianzade'datiloscoponon
cdel lutto soddisfatto,poichéimovimenti
fisiologicidell'organonon
piùsicorrispondono; l'oc- chiolesorimane
tuttora leso, senon
nello storpio, nellafunzione alcerto. Essonon
potràpiù aggirarsiinquel canto, oveilmu-
scolo,e porzionediesso dev'essere asportata:talmentechese
un
•individuo,peresempio,soffrisse Iostrabismo convergente,e fosse perciò mestieri distruggersiil
muscolo
rettointerno; ed india
poco perlemedesime o
altre cagioni andassea
contrarreildi- vergente,recisoanche
ilmuscolo
rettoesterno, 1'occhioreste- rebbe immobilecome
quelli diuna
statua; ecosi direte delver- ticale ec.Parmi adunque
doversiconchiudere; ches'egli è ve- ro{come
lemie
scarse cognizioni mostrarmi
permisero)che
per raddrizzarl'occhiostrambo debbono
distruggersiimuscoline
dellostrabismo dalpiù volte lodatoDottor Ricco, edataluni altri nostri chirurghi frapocositroveranno distintamente descrit- ti in unaappositamemoria
, di cui egli stessoilBiecosistaora occupando con aggiuntadi figure de* principalistrumentioperativi.<
_ ,5 -
e
loro funzioni, laoperazione,a mio
vedere,ètuttaviaimper- fettae molto ancorarimane a
farsi, perchèlaguarigione possa dirsi intera,e compiuta;adempitiloti'icanoniterapeutici.Ma
a
ciòmi
si potrebbe opporre; chenon
sia in poteredell*arte*
a lanlo pervenire;che non
siano que'moti assolutamentene*cessali allafunzionedella vista; e che in finereali movimenti di adduzione
non
esistono,come
talunisostengono Questetre obiezionim'
ingegnerò confutare inbreve paratamente.Alla
prima
cominciodal rispondere chein questaparteope- rativasarà oVuopo
convenire, che siamo tuttora tironi ed infe- riori ai cultori oella ortopedia, dacché lostrambo
degli arti con lasezione de'muscolisiraddrizzano, elafunzionenon
solonon rimane
lesa,ma
siriordiuaperfettamente potendoessi e- Btesamenle muoversi ne pieni sensi fisiologici;ciòchenon
siot- tiene nella operazionedelloslrambo
degli occhi.All'altra poi
debbo
direche alla perfettibilità della vita tutti gliorgani, etuttele/unzionisono
necessarie.Chè
la natura nullaha
falloinvano e!a più piccolaed
insensibile fibra con- tieneintrinsecamentein se stessala ragion sufficiente del suomodo
di essere.E
perquestoappunto
cheha
situato in quel piccoloorgano
dellocchioseimuscoli etuttiavendo
specialeuf- fizio,epotrei direanche
ben grandiin relazionedelsuovolume.
»
Per
l'opera di questi 1'occhio variamente simuovo,
einun
istantesialza,si abbassa; volgesia
destra,a
sinistraed
e- seguisce svariati moti dirolamento. Perlaqual cosapuò
essoda
ognilatoed inogni senso assorbire e raccogliere, qnanti piùfianpossibili,raggi lumiferi perla rettitudine di queirec- citamentovisivo,onde
trovarmodo ad
osservare pronlamentequanto
intorno alla suaeconomia
siopera; specialmente inuna
lucelanguida esmorta
, eqnando
ilcapo
per particolari condizioninon
possa aggirarsiintorno al tronco.Ma
chi potrà poinegarmi
quanto di più bello e di più espressivo si toglie all'occhio con lamulilazione dialcuni de*suoimovimeoti? Ed a
chinon
è notoconi' essiformano
il linguaggio il piùcom- movente
epateticodegV
interni sensidell'uomo
e dellepiùcupe affezioni del suo cuore?Troppo
per lelungheme
ne andrei,
setutti qui volessi narrare i negli effetti che risultano dagli svariali
movimenti
diquestiorgani. In similguisa potrebbepur
dirsiche
anche
il mutilamento diun
sensoo
diun organo
in- teronon
arreca lesione allaesistenza della vita: ioconvengo
secoloro chenon
tutti gli organi, ne tutte le funzioni sono essenzialmente necessarie al sostegno della vita, ed alcunode'» primi edelle altre potrebbe
anche mancare
senza che la vitamedesima
sispegna
;ma
ripetoeconchiudo che alla integrità—
iG—
di essatutti gliorgani, tali
1
i sensi, etutte le funzionisono nssolulamenlenecessarie.
Alla terza objezione finalmente rispondo chesiafalsodi
non
esservi specialimovimenti
di adduzione neh" occhio.A
quale altro uso avrebbe la natura adibito il muscolo retto interno, il più grosso, sebbeneil piùcorto di tutti gli altri tremusco-
liretti diquest'organo?
Non
fu per questo chegli anatomici 10 disseroanche
adducenle? Vorrebbero forsinegarne
isimul- tanei movimentidi adduzione?ma
ioinmoltissime persone ho verificato questo fatto, e1'ho trovato in chipiù, inchimeno sempre mai
costante.Or
chiperpocoha
fiord'ingegno,
edaffattoscevroda
qua- lunquespiritodi partevorrà giudicaredi questomio
parlamene to, troveràche
ionon mi
siaafrivolezze appigliato,ma
chei miei ragionamel
i
siano stati direttia troncaredeltuttodalla scienzamedica
quel circolo rimproveratoleda Bacone
, circo- lo d'errori e di prestigi, e perchès'inoltriagran
passisem-
pre più nellagenuina
via nel progresso per forza diosserva- zionie di sperimenti;guida
sicura ad ognimedico
praticoe specialmente agli anatomici, ed aichirurghi,ed atutticolo- ro checoltivano lafisica animale. Cosicchéla medicina scien-za come
essa èdi fattied'induzioninon
devesi farla inogni piccolo branopermica
distareda
quellascuola dieducazione sperimentale,da
cui tutte le altre scienzecompagne
suevan
debitricidella etàloroadulta edellatempra
robusta che acqui- starono.Senza
chedunque
piùmi
allarghiinparole,pongo
fine almio ragionamelo, sperando
che dalle poche cose che finoa
qui
ho
detto , la dotta schiera de'nostri chirurghi voglia ri- volgere il suoingegno con
novelle osservazioni e sperimentied
operare inmodo
nelle successive sezioni di muscoli relrat-11 per togliete ladeformità strabica, che illesa
ne
conservino pure lafunzione. Ilche se un giornomi
sarà dato vedere sa-ranno
fattipaghiidesideridell'animo mio
;e Napoliandrà
su- perba d'aggiungere
nelgran numero
di coloro,che
inogni etàlaresero illustre, ilnome
di colui che saràprimo
arag- giugnere questamela
, e peressopiùalta risuoailafama
del- ta patria nostra.i