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NICOLÒ DE CONCINA GIUDENIGO LUIGIA IL XXIII. SETTEMBRE MDCCCXLIV. Digitized by Google

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(1)

A

NICOLÒ DE CONCINA

E

LUIGIA GIUDENIGO

IL XXIII.

SETTEMBRE MDCCCXLIV.

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(2)

d^0«fina

Oc

inquesto auspicatissimo giorno,incheun nuovoornamentosiaggiungealNobilissimoCasato vostro,vivengono datuttebandeincontro augurje congratulazioni,bella è lacagionedachemuovono.

Oggiivoti siadempionodelC ottimoNicola vostro,a cuibontàd'animo,edeccellenzadicostume meglio chenobiltà di stirpe elarghezzadicenso meritarono tma Sposa

,che vafralepiù cospicuedelVeneto Patriziato,epergentilezzadimodieperdoti dianimo squisitamenteeducataeperlegiadria dipersona,eche seco

V

oianimo edaffettiassumendodi

f

gliaprenderà

postodi quelleSoavissime

,che mirabilmentecresciute a saggezzadalle vostre sollecitudini,sono adessoletizia diegregi Sposicabbellimentoedecorodidueillustri

(3)

famiglie. Io vorreipuriosignificarepunicamente lamiaesultanzapertanta vostraventura,e venirvi innanzicon un pegnodellavenerazionecheFiporto e dellagratitudinecheViserbo;

ma

maleal desiderio rispondendolapotenza,accoglieteinveceilsincerissimo augurioche duratura quantolavita sia lagioja di questo giorno.Siate felici.

(Jdinea 3Settembre 1844

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(4)

( 5 )

litjtritnmA *Cf«

PuraèlalucecPamorosastella

,

Chenell’ondasispecchiaallamattina:

Castadei fiorregina

Larosa alsol sischiude,eohquantoè bella;

Ma

venirtecoalparagonnonosa L’astropiù puroelapiùbella rosa.

(5)

ccir

1

rMr

si

!k£t/e ù/oneiti inailenati

E

saràTer,chesempreove piùspienti'

Lapotenzadell’oro

Amor

deplori Frodatoildritto,che Signorlorende D’aversoggetti a sequantison cori;

?iegià dico1Amor,chevilipende A'ostranaturain bassi evaghierrori:

Ma

quel Santo chedalCitddiscende-

E

alla frontesicingeeternifiori:

Dunquedove meri gravede’figli ,

11pondofassi,edilpaternoaffetto

Facileincarna,isuoipiu bei consigli.

Sterilezzainvocataaltari eculto Troveràsempre?Ah!sottoilvostro tetto, Sposi,nonsoffre

Amor

siindegnoinsulto.

(6)

( 8 )

Sposipervoinonsoffre

Amor

1*insulto, Chedisdegnosigiusto ardeilmiopetto:

Giàveggo entrare, enelvederlaesulto Feconditàsottoilvostroaureoletto:

Oh!credeteloa

me

chi voglieilculto Dovutoaquel divino,aviidiletto, Penan'avrà, cheilcielnoi lascia inulto Gridar vendetta innanzialsuocospetto.

Certo ora pur:

ma

meglioallorcheinfiori Igiorni vostri lieto stuol difigli

1/ intendereteassorti in santiAmori,

E

meglio ancorquando1’età,che rende Aspralavita,aque’figliuoiconsigli Assidua P opra, chea lenirla intende.

(7)

©tua

Salve,del vastoempireo

O

fulgida reina, Salve datanti secoli Aereapellegrina Pari a nave chevalica Senza tempesteilmar.

Sovraunbel discoargenteo

Tu

vaiscorrendoicieli ,

Dispensierabenefica Dellumeinchetiveli

,

Puradel soleimmagine Che adaltregenti appar.

Bella, securviilgemino

Tuo

cornoinver l’aurora.

Bella,se riedi in fulgida

Vestedall’onde fuora

;

Tuttoilcreatoin giubilo Narralatua beltà.

(8)

f lo )

<‘"alliasuquesta povera

Terra, che atesomigli?

I!tuo condor non vestono

Perlaconvalleigigli;

Donnade’ prencialtalamo Bella cosi sen và.

11tuosorriso etereo

flui/za suiIIultiaperti, Nei pinguicoltiespander Trascorrepei deserti Piovesuimonti,e spazia Alle foreste in seu.

Scherzandoallorailpelago Bacialesponde estreme,

E

laterra dall’iutimo

Pettocommossa geme, Cheuna potenza incognita

A

fecondarlavien.

Qualocchio mainel tacito Rivoglierdi quell' ora,

Cheanuovistentiilmisero

Uman

semeavvalora.

Interaccoltounestasi

Beata non provo?

(9)

*o

( 11 )

Quailabbra nonlischiusero Legrazied"unsorriso?

Dov’ è quaggiùsibarbaro Suolodalmardiviso, Cuideltuonome uncantico Talornonallegrò?

Tecantadall’oceano

Ilnavigante asera,,

Mentreper1onde placide Sospinge una leggera Brezzalavelacandida Bella deltuofulg or

E

quandopiùterribile

Ingrossalafortuna,

D

ogniconsigliopovero

Eitisospira, oLuna,l

Come

unbenefic"angelo

Nell’oradel dolor.

Sorpresodalletenebre

A

mezzodelcammino,

Te

scorta ne’ pericoli Invocailpellegrino,

Quandoper landeinospiti Cercaunsentieroinvan

}

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(10)

{ I* )

E

benedicealvergine Raggio chein sulla testa Glipiovi ne’difficili Passi della foresta,

Qualsudormentepargolo Unaleggeraman.

E

nellemuteveglie Disua pudica stanca.

Chinaalveroncolpalpito

D’unacarasperanza Lasolitariavergine Cuiaffaticaamor,

Te

saluta,opacifica

Sostanza esfolgorante,

Mentreperl’ombrataci la Delle vetustepiante Scorgial fidocolloquio L' amicodelsuocor.

Luna,tesolbestemmia Lastrozzadelladrone, Cheavvoltonelletenebre D’inospitaiburrone Aspettaalvarco improvvido ilriccopassegger.

(11)

( «5 )

E

t'aborrel’adultero, Cheinampiofeltroascoso Daimalcompressi talami Ritornasospettoso,

E

scontri aspri e pericoli Rivolgenel pensier.

Ma

peracui1’assidue Rapinepiacquertanto;

Rèsconsolatavergine Tributo aluidipianto Conceda:lesueceneri

Ceggiandisperse inmar:

F<chi rapir d’ingenue

Sposeilbel fiors’attenta

In suPoffese coltrici Nella rea gioja senta

DilaniarsiPinguine

Da

furibondoacciar.

t '

33 34-32 31

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I

TEINE-Tir.TUR'METTO

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