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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 19.12.2006 Apertura di seduta

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 19.12.2006 Apertura di seduta

Presidente

Consiglieri buona sera. Diamo atto che sono presenti...

(intervento fuori microfono)

... prego, Consigliera... se prima vuol far dichiarare che il Consiglio è legalmente costituito...

Consigliera Siliprandi

No, è proprio per questo, è bene che parli prima penso. Secondo il Regolamento, lei Presidente sa meglio di me che ci vogliono cinque giorni di convocazione, non sono stati rispettati. Ma non solo, non ho nemmeno ricevuto la documentazione relativa ai punti 5 e 6, ai due Regolamenti. Quindi... io posso anche, come dire, chiudere un occhio, ma il Regolamento non lo consente, se lei si assume la responsabilità di questo, io rimango anche in Consiglio Comunale. Lei sa benissimo che tutto questo e tutto quello che diciamo qui può essere invalidato.

Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliera. Ora verifichiamo le relate di notifica.

Consigliera Siliprandi

... (intervento fuori microfono)... a parte il primo punto... che si può discutere, perché...

(interventi in sottofondo) Presidente

No, va be’... ma le relate su cui hanno raccolto le firme...

(interventi fuori microfono)

... prendiamo le relate e guardiamo...

(interventi in sottofondo)

SOSPENSIONE

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Consiglieri, riprendiamo i lavori di questo Consiglio Comunale, abbiamo verificato le relate di notifica relative alla convocazione di questo Consiglio Comunale, le quali sono tutte state effettuate in data 14 dicembre 2006 e quindi nel rispetto dei termini di cui all’art. 35, comma 1°, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. Dato atto quindi della ritualità della convocazione di questo Consiglio Comunale, diamo anche atto della sua legale costituzione e procediamo con il primo punto all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 19.12.2006 Punto n. 1)

COMUNICAZIONI DEL SINDACO -

Presidente

La parola al Sindaco.

Consigliera Siliprandi

... erano... uno... secondo me, il non rispetto della convocazione... dei giorni per la convocazione... che poi qui è tutto da discutere, perché non si sa se il dies a quo e il dies a quem, quindi se sono cinque o sei.

Io adesso ho telefonato, hanno ricevuto la convocazione alle 7,30, stavano uscendo dalla farmacia, non si ricordano se giovedì o venerdì, però se voi mi dite che era il 14...

Presidente ... il 14...

Consigliera Siliprandi

... va be’... l’altro problema comunque e su questo non ci piove, è che io non ho ricevuto la documentazione relativa ai punti 5 e 6, cioè i due Regolamenti che riguardano la Tarsu e gli esercizi di Amministrazione, io non ho ricevuto e credo che come me altri colleghi, non abbiano la documentazione. Quindi questi due punti sicuramente non vanno discussi. Grazie.

Presidente

Sull’eventuale... Consigliera...

Consigliera Siliprandi

Poi volevo anche dire che, comunque sia, essere così a filo di lana non mi sembra... voglio dire, è chiaro che si rischia una invalidazione del Consiglio Comunale o quant’altro, perché siamo tutti qua a rispettare il Regolamento, come voi spesso ci ricordate, come spesso i Consiglieri qui presenti e tanto per fare un nome qualsiasi, perché spacca i capelli

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in quattro, che è la signora Consigliera Bonfichi, l’ha sempre fatto nelle Amministrazioni precedenti. Quindi giusto e corretto rispettare i Regolamenti, ma da ambo le parti. Grazie e soprattutto rispettare la possibilità che i Consiglieri si possano documentare, perché qui veniamo a discutere degli argomenti importanti, ma dobbiamo avere in mano tutto quello che è possibile avere. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliera. La regolarità di questa convocazione è stata acclarata, per cui non ha motivo di dolersene, se eventualmente nel plico che è stato allegato alla convocazione fossero eventualmente mancanti alcune fotocopie questo naturalmente...

(intervento fuori microfono)

... questo naturalmente non comporta la invalidità della notifica, perché il Regolamento non fa obbligo di allegare alcuna documentazione all'ordine del giorno e alla convocazione. Sicché i cinque giorni di tempo che lei aveva, prima della convocazione del Consiglio, le avrebbero sicuramente consentito di procurarsi, presso la Segreteria, tutta la documentazione di cui aveva necessità...

(intervento fuori microfono)

... di cui aveva necessità per svolgere il suo ruolo istituzionale. Detto questo procediamo con il punto n. 1 all'ordine del giorno, le comunicazioni del Sindaco. La parola alla signora Sindaco.

Sindaco

Buona sera a tutti. Allora, la prima comunicazione è un invito a fermarvi per lo scambio degli auguri natalizi al termine di questa seduta del Consiglio, l’invito è rivolto a tutti i Consiglieri, ma anche ai giornalisti e all’eventuale pubblico presente al termine di questa seduta. È solo una fetta di panettone e di pandoro, con un brindisi, saremo lieti di avere la partecipazione di tutti.

La seconda comunicazione, visto che stasera è in discussione il Codice etico e il documento con i criteri di nomina dei rappresentanti del Comune nelle società partecipate e controllate, la seconda comunicazione riguarda la composizione del Consiglio d’Amministrazione dell’asilo Carcano. Nominerò, non appena sarà approvato il Codice etico, perché c’è un’urgenza e quindi domani stesso saranno nominati Zanini Flavia, architetto, Bonetti Livia, che è la Presidente uscente, Prandina Pinuccia, insegnante, Serranò Antonella, avvocato e Servegnini Gianni; ci hanno chiesto una funzione che si avvicini a quella del commercialista, Servegnini Gianni è ex bancario, è attualmente nel CDA della Fondazione della Cassa Rurale, lavora in

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una cooperativa terapeutica, questi cinque sono i nomi prescelti.

Abbiamo rispettato le richieste dell’Ente, che chiedeva un architetto e c’è, Zanini Flavia, che chiedeva l’insegnante e c’è Prandina Pinuccia, l’avvocato Serranò Antonella e una persona competente in campo contabile e consulenza amministrativa. Faccio presente che questa volta le pari opportunità sono rappresentate al contrario sono tre donne e due uomini, queste nomine saranno effettuate domattina. Grazie.

Presidente

Grazie, signor Sindaco. Procediamo col punto n. 2 all'ordine del giorno, avente ad oggetto...

(intervento fuori microfono)

... prego... abbiamo un’altra comunicazione prima di procedere al punto n. 2 all'ordine del giorno, me ne scuso. La parola all'Assessore Tura, prego.

Assessore Tura

Solo per dire che oggi ho incontrato la dott.ssa Amato dell’Asl, che mi ha aggiornato rispetto alla contaminazione da trietilfosfato che era stata rilevata nelle scorse settimane in due pozzi dell’acquedotto comunale.

Allora, in data 15 dicembre è stato fatto un ulteriore prelievo, che ha permesso di accertare una concentrazione inferiore a quella riscontrata la volta precedente, quindi per il pozzo di via Terni abbiamo una concentrazione di 0,07 microgrammi prima dei filtri e di 0,05 microgrammi dopo i filtri. Questa diminuzione della concentrazione di inquinanti da prima e dopo i filtri, è diversa da quella che era stata riscontrata la volta precedente, quindi una delle ipotesi è che magari appunto questa volta i filtri siano stati... come dire, più di così recente applicazione rispetto a quelli della volta scorsa, però questa è un’ipotesi valida come tante altre in sostanza, perché è talmente ridotta la casistica che non si possono ancora trarre delle conclusioni di carattere generale, in sostanza però le concentrazioni rilevate sono inferiori a quelle della volta precedente. In ogni caso comunque sono pervenute le conclusioni dello studio sull’analisi di rischio che l’Asl aveva affidato a questo istituto dell’università degli studi di Milano, vi leggo brevemente le parti essenziali in sostanza.

Allora, il giorno 11 ottobre 2006 il dott. Bruno Pesenti, Direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Bergamo ha segnalato allo scrivente servizio che gli organismi localmente preposti al controllo della qualità dell’acqua potabile avevano rilevato in campioni di acqua raccolti nella zona concentrazioni misurabili di trietilfosfato. Essendo stata chiesta una valutazione del rischio per la salute umana

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conseguente a tale contaminazione il nostro servizio ha attivato una ricerca sistematica nelle principali banche-dati, alfine di reperire tutte le informazioni utili a definire le caratteristiche tossicologiche dei composti oggetto della valutazione. In seguito, basandosi sui dati di tossicità raccolti nell’ambito della ricerca bibliografica e sui dati di consumo medio quotidiano di acqua da parte di soggetti di ambo i sessi e di diversa età, compresi i bambini, è stato stimato il rischio per la salute conseguente alla contaminazione osservata. La valutazione ha pertanto permesso di giungere alle conclusioni che sono presentate nel cap. 7 del presente documentazione.

Peraltro il documento prendeva in esame anche le concentrazioni rilevate in alcuni pozzi di Seriate, poi questo è un estratto che riguarda invece solo Treviglio. Comunque, per non farla troppo lunga, vi leggo alcuni estratti, che sono poi i più salienti e poi traete le conclusioni. Nel caso in cui tale valore guida non sia disponibile, perché appunto la normativa attuale non presenta delle concentrazioni limite per quanto riguarda questa sostanza, come per il composto oggetto appunto della presente valutazione, il rischio può essere calcolato confrontando l’apporto quotidiano stimato della sostanza in esame e un opportuno valore di riferimento definito sia per effetti acuti che per effetti cronici.

L’apporto quotidiano di sostanza può essere stimato conoscendo la concentrazione della sostanza nell’acqua e la quantità di acqua quotidianamente assunta dalla popolazione allo studio. I valori di assunzione media giornaliera di acqua potabile sono indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità e coprono le seguenti fasce di popolazione: adulto, calcolano due litri al giorno, bambino un litro al giorno, neonato 0,75 litri al giorno. In sostanza, in base a tutte le ipotesi fatte con questo tipo di riferimenti lo studio conclude dicendo che la valutazione condotta non ha evidenziato livelli di rischio inaccettabili per i consumatori di acqua potabile contaminata di trietilfosfato alle concentrazioni misurate nel territorio dell’Asl di Bergamo.

Ecco, il responso che dà sempre questo studio, è rischio accettabile, rischio inaccettabile, in sostanza, è sempre questa la formula con cui si esprime, per cui in questo caso appunto non ha evidenziato livelli di rischio inaccettabili per i consumatori di acqua potabile. In ogni caso comunque l’Asl prosegue nella sua opera di monitoraggio, quindi continuerà a monitorare i pozzi, controllando anche la concentrazione di questa sostanza e ha dato un’analoga indicazione anche alla Cogeide, per i controlli mensili che deve effettuare. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore Tura. Passiamo al punto n. 2 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 19.12.2006 Punto n. 2)

ADESIONE DEL COMUNE DI TREVIGLIO ALL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE -

Presidente

Illustra il punto in discussione l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Grazie, Presidente. La proposta di delibera che vi è stata consegnata prevede l’adesione del Comune di Treviglio all’Associazione dei Comuni per la mobilità sostenibile, è importante spendere qualche tempo a spiegare il significato di questa adesione. Sappiamo tutti che ci troviamo in un contesto di forte incremento della domanda di mobilità, in una situazione di congestione molto elevata, i dati previsionali degli uffici competenti a livello territoriale su quello che potrà essere presumibilmente il traffico nei prossimi anni ci portano a pensare a un incremento, stante l’attuale rete viaria e ferroviaria, a un incremento dell’ordine almeno del 30% nel giro dei prossimi 10 anni, se non del 50 e in alcune ipotesi anche superiore, tenendo presente che però è un incremento che la rete non riesce ormai più ad assorbire, quindi noi ci troviamo di fronte a degli scenari di congestione viabilistica veramente eccessiva.

Questa situazione è il quadro entro cui dobbiamo calare le politiche per la mobilità di questo Comune, è importante allora capire come affrontare questa questione a livello locale. A livello di disciplina relativa alla gestione della mobilità ci sono sostanzialmente due ricette prevalenti, che sono fra loro, fra l’altro secondo me, opportunamente da integrare, una, chiamiamola ricetta o comunque soluzione è quella che prevede la necessità di interventi di potenziamento di efficienza della rete locale con interventi di integrazione in tutte le politiche del traffico locali capaci di rendere più fluida ed efficiente una rete viaria che è nata in decenni addietro, quando i volumi di traffico erano assolutamente inferiori e quando le quantità di urbanizzato che gravavano su questa rete erano assolutamente inferiore. Accanto a questa necessità di rendere efficiente la rete viaria locale occorre concertare delle politiche di integrazione, sugli aspetti insediativi, quindi sugli insediamenti, pensiamo ai centri commerciali, pensiamo ai servizi pubblici, pensiamo

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a tutte quelle attività che sono generatori di traffico e che finora si sono messe in una logica di non corretta integrazione con la mobilità. Allora il potenziamento e la valorizzazione della rete della mobilità esistente significa integrare le politiche del traffico con le politiche urbanistiche e con la programmazione comunale.

L’altro tema, presente a livello sovralocale, è il tema della gerarchizzazione della rete di mobilità, cioè abbiamo una rete di mobilità territoriale che è ferma da decenni, abbiamo avuto ahimè e spiace dirlo, una assenza delle politiche d’investimento pubbliche negli ultimi decenni, abbiamo assistito a livello nazionale a una crescita fortissima del debito pubblico negli anni ’80 che non è consistita in un incremento del capitale fisso, cioè c’è stato un grande incremento della spesa che non ha prodotto infrastrutturazione, ci troviamo ora in una situazione di un territorio che è cresciuto a dismisura dal punto di vista dell’urbanizzato, ma che non ha accresciuto per quanto riguarda il sistema infrastrutturale, sul sistema del capitale fisso e sul sistema della infrastrutturazione. Ci troviamo quindi ora a gestire una situazione in cui ogni intervento infrastrutturale è sempre più difficile e complesso, forse vent’anni fa era complesso un intervento infrastrutturale ma lo era certamente di meno, oggi un intervento infrastrutturale diventa necessariamente pesante, difficile, si sovrappone a territori urbanizzati, diventa costoso ancora di più e diventa portatore di problemi di consenso a livello locale, perché va a toccare territori abitati, con problemi d’impatto e con problemi di traffico grossi.

Nel frattempo, occorre ricordarlo, l’espansione edilizia non è stata governata, quindi abbiamo una situazione in cui ancora la legge urbanistica nazionale è la legge del 1942, un’ottima legge realizzata nel periodo bellico, pensata forse per gli anni della ricostruzione, ma che non è uno strumento adatto a gestire l’espansione edilizia attuale. Se quindi ora il tema della mobilità è complesso noi abbiamo due scenari sostanzialmente, abbiamo uno scenario a livello nazionale che si sta muovendo come tutti voi penso seguite con attenzione anche per le opere che riguardano il nostro territorio, si sta muovendo in una situazione che ci porterà sul territorio dei temi di grande impatto e delle opere di grande impatto e abbiamo uno scenario di viabilità locale che non è oggetto di... almeno noi riteniamo che non sia oggetto di opere di coordinamento coerenti con i problemi che la viabilità locale potrebbe poter assolvere se fosse coordinata e potenziata al meglio.

Allora qual è il senso dell’adesione a questa Associazione di Comuni per la mobilità sostenibile? È duplice, da una parte è quello di mettere in rete delle esperienze importanti di buone pratiche per la gestione della mobilità esistente, per la fluidificazione… è un brutto termine,

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scusate, per il miglioramento delle politiche connesse alla mobilità locale, pensiamo al sistema del trasporto locale, pensiamo a ipotesi anche alternative di trasporto, pensiamo al tema dell’infomobilità e quindi della telematica applicata alla mobilità, che tanti risultati può produrre e dall’altro è costruire delle condizioni perché ciò che accadrà su questi territori in termini di viabilità sovralocale possa avvenire attraverso una concertazione con le Amministrazioni, cioè attraverso un percorso che non sia quello di una mera sovrapposizione capace di riprodurre nel tempo i problemi che le infrastrutturazioni precedenti hanno già posto, ma che possa essere la condizione perché queste nuove infrastrutturazioni possano divenire capaci perlomeno di tutelare i territori che attraversano, di salvaguardare la fasce di urbanizzazione, mantenendo le distanze adeguate, riducendo gli impatti; in qualche misura diciamo occorre che i territori interessati sappiano porsi al tavolo della valutazione dei progetti e sappiano chiedere e esigere prestazioni di altissima qualità. Perché il rischio che operazioni di grande impatto per l’obiettivo desiderio del decisore nazionale siano solo operazioni di veloci infrastrutturazioni senza raggiungere risultati di prestazione elevata a livello territoriale c’è.

Allora il poter mettere in comune le esperienze, le pratiche e il dialogo fra le Amministrazioni che questi problemi hanno, noi crediamo che sia un’operazione assolutamente importante, perlomeno dal punto di vista dell’avvio di un dialogo che può portare Treviglio ad avere dei numeri in più a livello di concertazione di questi temi. Tenendo conto che ho fatto un ragionamento forse un po' semplicistico, d’altra parte lo Statuto dell’Associazione a cui noi andiamo a deliberare l’adesione è uno Statuto molto semplice e le finalità, leggo l’art. 2, sono anche molto chiare, art. 2, 2° comma: l’oggetto dell’Associazione è la definizione di strategie condivise in ordine ai progetti infrastrutturali di grande portata, che interessano i loro territori, quale l’autostrada direttissima Brescia- Milano e la nuova tangenziale est esterna, attraverso il rafforzamento della cooperazione e la promozione di iniziative comuni. Penso che su questo tema la possibilità di Treviglio di essere in rete con le altre Amministrazioni che hanno di fronte nei prossimi anni questa forte evoluzione di scenario sia assolutamente decisiva. Ringrazio, mi scuso della brevità e sono a disposizione per ogni chiarimento e risposta.

Presidente

Grazie, Assessore. Apriamo la discussione su questo punto all'ordine del giorno. È iscritto a parlare il Consigliere Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

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Grazie, Presidente. Quante volte posso intervenire?

Presidente

Lei può intervenire una prima volta per dieci minuti, dopo la replica del Sindaco...

Consigliere Siliprandi

No, scusi, posso fare delle domande e intervenire dopo le domande?

Perché le domande ci impiego 30 secondi, però posso intervenire come commento alle risposte alle mie domande oppure dopo posso...

Presidente

Il Regolamento le consente di intervenire due volte, la prima volta per dieci minuti, la seconda volta, dopo la replica che viene fatta dalla Giunta o dal Sindaco per cinque minuti, per cui...

Consigliera Siliprandi

... e poi come dichiarazione di voto...

Presidente

E poi come dichiarazione di voto.

Consigliera Siliprandi Quindi diciamo tre volte.

Presidente

Complessivamente tre volte.

Consigliera Siliprandi Grazie.

Presidente

Prego, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

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Innanzitutto io devo fare delle domande, ovviamente, perché ci sono alcune cose poco chiare. La prima domanda è una domanda molto pragmatica e senza fronzoli, diciamo così, alla signora Sindaco. Io vorrei sapere dalla signora Sindaco se è favorevole o meno all’autostrada Bre.Be.Mi., un sì o un no, gradirei non un nì, in ambo i casi mi piacerebbe anche sapere perché sì e perché no, soprattutto perché no, nel caso. E invece all'Assessore vorrei fare due domande e un commento. La prima domanda è questa, l’Associazione dei Comuni, cosa si intende per... quali Comuni? La Provincia di Milano, Comuni italiani, Comuni geograficamente vicini a Treviglio? E se non è così, come non è così, perché si sono scelti dei Comuni così geograficamente lontani da Treviglio, perché io vedo come Comuni bergamaschi solo... se non sbaglio, se non erro, due Comuni e precisamente il Comune di Casirate e Fara Olivana, tutti gli altri Comuni sono Comuni che mi risultano essere in Provincia di Brescia o di Milano.

Quindi non mi sembra che abbiamo molte, come dire, possiamo anche mettere in rete delle esperienze, per carità, ma abbiamo delle realtà geograficamente come dicevo prima diverse. Quindi l’impatto della Bre.Be.Mi. sicuramente incide in maniera diversa, mi sarebbe piaciuto piuttosto un’Associazione di Comuni bergamaschi, o comunque in linea, piuttosto anche verso Brescia, non verso Milano.

Al di là di questo io le chiedo perché questa Associazione si chiama Associazione per la mobilità sostenibile, io l’avrei chiamata per le infrastrutture che riguardano la mobilità sostenibile, perché di Associazioni per la mobilità sostenibile ce ne sono altre, come lei sa, c’è ad esempio un’Associazione di città italiane per la mobilità sostenibile e lo sviluppo dei trasporti e mi sembra che come Statuto e come obiettivi abbiano degli obiettivi che sono molto più condivisibili e molto più chiari di questa strana Associazione dei Comuni, che non si sa quali Comuni siano, se sono solo questi elencati, eccetera. Quindi queste sono due domande e un piccolo commento, poi mi riservo ovviamente di prendere la parola ancora per i cinque minuti che il Presidente mi concederà. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere D’Auria, ne ha facoltà.

Consigliere D’Auria

Nell’esercizio dell’opposizione, come già ci è capitato altre volte, come gruppo di Forza Italia cerchiamo di farci espressione di quello che è il sentimento popolare della gente, ancora una volta cerco di portarne

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rappresentanza in Consiglio Comunale. Nel leggere l’ordine del giorno di questo Consiglio Comunale, leggendo questo punto all'ordine del giorno, molti trevigliesi hanno pensato, ecco, adesso l'Amministrazione si opporrà o in qualche modo metterà i bastoni tra le ruote alla realizzazione della Bre.Be.Mi. I trevigliesi vogliono la Bre.Be.Mi. e leggo nell’adesione a questa... per quel che ho sentito io, nell’adesione a questa Associazione, l’adesione più che a una realtà che punti a fare rete o a rappresentare i Comuni, non se ne vede la necessità visto che i Comuni già hanno modo di rappresentarsi nel progetto della Bre.Be.Mi., quindi non si vede perché bisogna fare una nuova Associazione che ne dia rappresentanza; sembra invece che si voglia fare appunto più che fare rete, fare gruppo, fare gruppo rispetto a cosa, rispetto a un’idea, fare fronte rispetto a un’idea comune e leggendo, mi permetto di rispondere alla collega Siliprandi, come mai ci sono certi Comuni e non altri? Alcuni Comuni e non altri hanno sentito l’esigenza di partecipare a questa Associazione? O promuoverla proprio, se vediamo quelli che sono i primi promotori di questa Associazione? Be’, sono Comuni, senza... è semplice, sono quei Comuni che particolarmente si sono opposti al progetto della Bre.Be.Mi., hanno cercato in qualche modo di dire la loro, spesso non distinguendosi in maniera costruttiva, ma appunto come dicevo prima mettendo i bastoni tra le ruote.

Vorrei quindi sottolineare questo aspetto, vorrei che Treviglio sia costruttivamente, lei Assessore nella sua risposta, lo so già, me lo confermerà, che questa Associazione invece vorrà costruttivamente favorire la sostenibilità del progetto della Bre.Be.Mi., però la gente respira questo e mi associo alla richiesta della collega Siliprandi, signor Sindaco, lei è a favore della Bre.Be.Mi., è fortemente a favore della Bre.Be.Mi., favorirà questo progetto o vogliamo che Treviglio sia l’ennesima barricata No-Tav, o... che si oppone a un progetto che Treviglio... di cui Treviglio ha bisogno?

Considerando, mi permetto anche, se può fare una propria considerazione politica, vista la composizione della sua Maggioranza e visto che alcuni movimenti, alcune realtà storicamente sono contro la Bre.Be.Mi., lei che è portavoce di... che rappresenta ed è rappresentata da questa Maggioranza, rispetto a queste sensibilità come si pone.

Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere D’Auria. Se vi sono altri Consiglieri che desiderano intervenire? È iscritto a parlare il Consigliere Mangano, ne ha facoltà.

Consigliere Mangano

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Grazie, Presidente. E allora, questo argomento è di estrema importanza, non tanto l’adesione al Comitato, che io non condivido e dirò anche il perché, condivido quello che ha detto invece l'Assessore, a volte in Provincia non ci troviamo d’accordo, qua invece condivido perfettamente la sua analisi. Non condivido la proposta che bisogna partecipare ad un Comitato che per quanto riguarda l’oggetto è condivisibilissimo, non avrei nulla da eccepire, anzi, anche perché quell’oggetto che c’è su quel Comitato l'Amministrazione passata col Sindaco Zordan ha già operato nei confronti della Bre.Be.Mi. per salvaguardare il nostro territorio dall’impatto ambientale di questa infrastrutture, perché a mio avviso bisogna dividere, se questa infrastrutture serve e una volta sacrificato parte del nostro territorio come bisogna mitigare questo impatto ambientale.

E allora l’Amministrazione Comunale di Treviglio è stata molto responsabile, come lo hanno fatto anche altre, è l’approccio che è diverso, noi abbiamo ritenuto opportuno e Alleanza Nazionale reputa opportuno che Treviglio, il territorio, parlo di Treviglio ma parlo di un territorio di cui Treviglio può essere capofila, ha necessità di questa infrastrutture dal punto di vista della viabilità, perché se tutto quello che lei ha detto, ed è vero, se da qua ai prossimi 10 anni noi avremo un incremento di viabilità del 30 o del 50%, se è vero che la quarta corsia non sarà sufficiente, io non ho avuto tempo di leggere il documento che mi ha dato la signora Galli che parla di questo... e quindi me ne scuso, però è vero che c’è un flusso locale, però è altrettanto vero che c’è un flusso che è sovracomunale, sovraprovinciale, è interregionale, perché i problemi della A4 non sono dati soltanto dai problemi di flusso locale, sono dati da ben altre situazioni, anche perché noi viviamo in una realtà che dal punto di vista economico, dal punto di vista industriale, è tra le Regioni più importanti d’Europa e quindi come tale necessita a mio avviso delle necessarie infrastrutture.

È chiaro che poi queste infrastrutture devono essere mitigate dal punto di vista ambientale e allora noi dobbiamo come Amministrazione dire, la Bre.Be.Mi. va bene? Il quadruplicamento va bene? L’alta velocità serve? Il raddoppio della Treviglio-Bergamo serviva? L’interconnessione serve? Ci sono tutta una serie di infrastrutture che servono che cadono sul nostro territorio. Ma la necessità di queste infrastrutture non sono una fissa del centro destra, che le ha avviate, ma la Pedemontana penso che affonda nel tempo l’esigenza della realizzazione di questa infrastruttura. Ma è un problema che anche il centro sinistra, perché bisogna anche svestirsi un attimino da alcune prese di posizione ideologiche o strumentali, il centro sinistra mi sembra che la Bre.Be.Mi.

l’ha posta tra le priorità, la Pedemontana è stata posta tra le priorità,

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l’alta velocità è stata posta tra le priorità, se è vero come è vero che un ministro di questo governo non più tardi di 20 giorni fa ha relazionato in Provincia sulla necessità e sull’urgenza della realizzazione di queste opere e anche si è impegnato in prima persona a che l’Anas ad esempio facesse una società mista con la Regione Lombardia, ed è stato firmato ieri l’accordo di programma e a gennaio dovrebbe partire.

Per cui, come dice Di Pietro, di cui io non faccio parte sicuramente come partito, lancia un appello alle Amministrazioni locali affinché si svestano un attimino dal fare guerre di religione e di dare delle risposte concrete al nostro territorio. Quindi l’aspetto ambientale è molto importante e a me pare che proprio con la Bre.Be.Mi. è stato avviato dal Comune di Treviglio un importante confronto, tant’è che i costi originari iniziali sono lievitati proprio perché da questo incontro sono stati richiesti una serie di interventi collaterali sul territorio proprio per mitigare questo grande impatto, perché ci sarà un impatto ambientale.

E’ un sacrificio che secondo me, se vogliamo che il territorio viva e dia una risposta anche dal punto di vista ambientale, perché quello che noi oggi vediamo sulla A4 mi pare che è estremamente pericoloso, anche dal punto di vista ambientale e dal punto di vista della sicurezza, anche per ciò che riguarda il nostro territorio.

La realizzazione di queste opere penso che non debbano assolutamente... non fare... evitare degli interventi sulla struttura viaria locale che già c’è, mi pare che questo non è che elimina il problema, cioè facendo la... allora noi non bisogna fare... semmai le Amministrazioni locali devono intervenire a che le infrastrutture cosiddette minori abbiano quella dovuta attenzione. Per cui, per non farla lunga, io considero queste infrastrutture importanti per Treviglio e per tutto il territorio, è necessario che l'Amministrazione segua con grande attenzione che ci sia... che venga mitigato l’impatto ambientale, l’appartenenza a questo Comitato noi non la condividiamo per un motivo semplicissimo, per una sua posizione pregiudiziale che abbiamo registrato nel corso di questi anni, non di un confronto per vedere se ci sono delle situazioni o delle soluzioni al problema, ma noi abbiamo visto che c’è una presa di posizione netta e contraria, che si esplica attraverso una serie di manifestazioni... non ultima penso una settimana o dieci giorni fa, che in maniera pregiudiziale si pone contro la realizzazione di queste infrastrutture e quindi contro, a mio avviso, uno sviluppo ordinato del territorio. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere. Vi sono altri Consiglieri che desiderano nel dibattito? È iscritto a parlare il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

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Consigliere Scarpellino

Grazie, signor Presidente. Io vorrei in premessa subito evidenziare che faremmo un grave errore a spostare l’attenzione di questo dibattito all'ordine del giorno invece che sull’adesione a questo Comitato, sul quesito Bre.Be.Mi. sì, Bre.Be.Mi. no, perché questo Comitato secondo me va al di là del problema Bre.Be.Mi., così come ha chiaramente esposto l'Assessore Simonetti. Così come credo che sia superfluo in questa assise porre questa domanda al Sindaco, perché credo secondo me che né il Sindaco né questa Amministrazione potrebbe... avrebbe un potere determinante per fermare o realizzare la Bre.Be.Mi. Però è anche vero che l'adesione a questo Comitato permette di seguire con attenzione il grosso problema delle infrastrutture, perché è vero come dice il Consigliere Mangano, che c’è un problema che va affrontato, c’è un problema che è sotto gli occhi di tutti, soprattutto quelli che lavorano fuori dalla cerchia di Treviglio affrontano quotidianamente, io sono uno di quelli, sono anch’io un pendolare dell’auto, per cui anch’io mi rendo conto di questo grave problema.

Però è anche vero che non si può giudicare a priori le finalità di questa Associazione, magari con dei preconcetti, perché chi come il sottoscritto ha seguito in questi ultimi anni i lavori di questa Associazione, sa benissimo che non è un discorso di posizioni precostituite, ma è anche un discorso di analisi, di valutazione, magari di proposte alternative, perché se proprio volessimo entrare nel merito del problema Bre.Be.Mi., dobbiamo anche dire che la Bre.Be.Mi. è un’opera che è vero che dovrebbe essere finanziata interamente a capitale privato, però richiederà poi come proseguo dell’attività dei pesanti pedaggi alla cittadinanza e agli automobilisti e se ci sono stati degli aggravi dei costi di progettazione, sono stati anche dovuti a una... non solo ai problemi di mitigazione ambientale, che erano oltremodo necessari, ma anche a una cattiva progettazione, perché inizialmente si prevedeva un termine... o inizio... meglio parlare di termine alla strozzatura di Melzo senza pensare poi a una viabilità complementare adeguata.

Invece averla collegata giustamente a una tangenziale est est ha chiaramente prodotto degli aggravi di spesa, che guarda caso la società sta risolvendo chiedendo all’Anas e allo Stato italiano l’autorizzazione a innalzare i pedaggi, quindi questo si ripercuoterà probabilmente su un’opera che tanti, almeno quelli del traffico, quelli che utilizzano il traffico locale aggireranno e quindi non risolverà il problema del traffico.

Comunque io credo che l’attenzione vada spostata sul vero punto all'ordine del giorno, l’adesione a un’Associazione di Comuni, tra cui vedo anche tanti Comuni a conduzione di Amministrazione del centro

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destra, che hanno a cuore l’approfondimento, la valutazione delle problematiche e perché no, delle soluzioni alternative. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Gatti, ne ha facoltà.

Consigliere Gatti

Mi chiedo come si possa essere contrari alla mobilità sostenibile, che come diceva anche l'Assessore Simonetti è un problema complesso ma anche molto sentito, è una delle priorità e molto sentito dai cittadini.

Mobilità sostenibile, o meglio, la promozione della mobilità sostenibile e lo sviluppo del sistema dei trasporti sono le due chiavi di volta per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane e mobilità sostenibile dovremmo parlare di mobility management, cioè Piani della mobilità casa-lavoro, anche di aree molto estese, oppure di car-sharing, che intende intervenire sulla gestione della domanda di mobilità, per sostituire modi di trasporti collettivo al consolidato abuso dell’auto individuale, oppure di trasporto merci, che attualmente è totalmente a carico dei privati ed è privo di ogni forma di coordinamento logistico, poi citava anche l'Assessore gli aspetti telematici eccetera. Però è stato ricordato, le finalità dell’Associazione riguardano i progetti infrastrutturali Bre.Be.Mi. e tangenziale est esterna.

Scorrendo l’elenco dei Comuni aderenti, ma anche per esperienza diretta, emerge che l’attenzione maggiore negli scorsi anni è stata rivolta soprattutto alla ipotizzata est esterna; per quanto riguarda invece la Bre.Be.Mi. penso che il problema, sì, no, sia da tempo superato, se è vero come ricordava anche il Consigliere Scarpellino e come tutti affermano, che l’opera attende solo di essere avviata, dopo che saranno reperite dalla società che ha ottenuto la concessione, le risorse oggi necessarie. Il tracciato è da tempo ben noto e tra l’altro nel Piano territoriale della Provincia di Bergamo, da Casirate a Calcio, è puntualmente individuato da qualche anno. Il Consiglio Comunale della nostra città nella scorsa primavera ha recepito tale previsione, adottando l’apposita variante al PRG.

Sul piano politico la Bre.Be.Mi. vede tutte le forze politiche a livello provinciale, regionale e nazionale, da sempre favorevoli, se non ricordo male l’avvio della procedura avvenne con il primo governo Prodi, quando ministro dei lavori pubblici era un certo Nerio Nesi, penso sia stato anche Presidente di Nomisma. Negli ultimi giorni, negli ultimi 20

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giorni, come diceva Mangano, sono da ricordare le prese di posizione a livello nazionale dei parlamentari bergamaschi Sanga per la Margherita, Misiani per i D.S., ma anche di Pirovano della Lega, Formigoni e Bettoni non perdono occasione per ricordarne l’importanza e l’urgenza e buon ultimo, ma non per questo meno importante, anche oggi il nostro ministro dispensa sorrisi dalle pagine dell’Eco di Bergamo.

A questo punto, tenuto conto anche di alcuni documenti che ho potuto leggere, sostanzialmente didattici e generici, mi pongo e rivolgo a voi, cari Consiglieri, una domanda che può sembrare egoistica, quale interesse concreto può perseguire l'Amministrazione Comunale per i cittadini Treviglio con l’adesione all’Associazione?...

(interventi in sottofondo)

... allora la ripeto, visto che mi giunge dalla cuffia che non è stata capita... Allora, mi pongo la domanda egoistica, qual è l’interesse concreto che può perseguire l'Amministrazione Comunale per i cittadini di Treviglio, per i cittadini di Treviglio, con l’adesione all’Associazione?

Colgo invece l’occasione per ricordare che è molto importante affrontare con più energia tutte le questioni viabilistiche cittadine derivanti dalla realizzazione della Bre.Be.Mi., ma non solo, ma anche delle opere che avanzano sul nostro territorio da parte della TAV, o se preferiamo del quadruplicamento, sono ben visibili a tutti, basta passare sulla Statale.

Questo per non essere impreparati domani, solo perché impegnati prevalentemente nella ricerca delle inesistenti concrete soluzioni alternative, oppure nella descrizione delle sole criticità prevedibili con la realizzazione dell’opera. D’altra parte è molto ma molto improbabile che ad esempio i Sindaci di Settala o di Carugate si...

cambio cassetta

... delle connessioni stradali trevigliesi, con il casello a ovest o il casello a est di Treviglio, sulla Bre.Be.Mi., oppure del sistema delle nostre tangenziali, che a ben vedere rientrano nell’interessante tema della viabilità sostenibile per i trevigliesi e per la bassa bergamasca. Si può quindi concludere che l’adesione all’Associazione ora in discussione non potrà in alcun modo... e che io non sono contrario per le motivazioni che ha detto bene in premessa l'Assessore Simonetti e che condivido totalmente, però ritengo che l’adesione all’Associazione non potrà in alcun modo diventare un alibi per nessuno. I nostri problemi, che tutti giustamente ci vantiamo di conoscere, sono e resteranno nostri, come le soluzioni da definire e le risorse da reperire riguarderanno il nostro Comune, quelli confinanti e la Provincia di Bergamo. Come Commissione Seconda siamo pronti a lavorare sodo, collaborando con il Sindaco e la Giunta, per preparare le importanti decisioni che competeranno al Consiglio Comunale e che impegneranno il Bilancio del nostro Comune ben oltre il triennio 2007-2009.

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Presidente

Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.

Consigliere Zoccoli

Grazie, Presidente. Io credo che questa sera si riapra una discussione per quanto riguarda le infrastrutture sul nostro territorio, perché questa, come già ricordava qualcuno, è una materia già passata in questo Consiglio Comunale e io credo abbia trovato... così, una netta opposizione a qualunque ragionamento... così, di entrata nel merito di questi progetti, nel senso che si pensa che realizzando queste grandi infrastrutture per Treviglio ci sarà un diverso futuro dell’attuale. Però io credo che manchi un dato, anche se ho visto... lei Assessore, ha spiegato in modo dettagliato alcuni scenari, manca un dato secondo me rispetto a questa discussione, è che se questa società della Bre.Be.Mi.

in sostanza, dove anche qui bisognerebbe fare un ragionamento, che si è costruita una società anche con soldi pubblici del Comune da questo punto di vista, sia oggi dal punto di vista del percorso del progetto, attuale o meno, nel senso che quando si è realizzata quest’opera, adesso non ricordo quanti miliardi costava, oggi se dovremmo fare qualche conto economico da questo punto di vista non so chi... non so chi metterebbe a disposizione i soldi per farla, perché credo che sia quadruplicato il costo e non ci sarebbe nessun privato, come era anche il sottoscritto... in quell’accordo lì, che sarebbe disponibile a mettere quei soldi. A meno che... a meno che gli si dia in sostanza, come avevano chiesto nel passato, mano libera sui pedaggi, mano libera sui pedaggi... da questo punto di vista.

Ora credo che questa discussione è riaperta, perché i Comuni sul milanese praticamente non vogliono più traffico sul loro territorio rispetto all’attuale traffico che hanno, che sopportano quotidianamente, perché come si è detto in tante riunioni, in tante discussioni, con più si fa strade con più si crea traffico da questo punto di vista e di conseguenza già molti Comuni sul milanese devono sopportare tutti i giorni una grande quantità di automobili, di camion, perché appunto...

molti... e anche da pendolari... perché molti praticamente utilizzano il mezzo privato per recarsi o sul lavoro o per trasportare merci da questo punto di vista. Io credo che questo modello di sviluppo per quanto riguarda la Regione Lombardia sia un modello insostenibile da questo punto di vista, perché anche qui dovremmo aprire una parentesi per quanto riguarda la salute dei cittadini, ma credo che anche qui ci siano dei dati abbastanza allarmanti per quanto riguarda la salute, nel senso

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che tutti gli anni, non vediamo solo Treviglio, ma vediamo anche la Regione Lombardia, che è sempre alle prese con un inquinamento da PM10 da questo punto di vista.

E allora io credo che dovremmo anche fare un ragionamento di cosa o di come si deve praticamente pensare all’ambiente, pensare alla salute, ma risparmiando anche il territorio da questo punto di vista, che non è che abbiamo un territorio, come Treviglio ma anche come paesi limitrofi, un territorio illimitato. E se credo che uno dei beni primari della nostra società è il discorso dell’agricoltura, noi non pensiamo di pensare che possiamo così mangiare dei prodotti sempre più inquinati da ossido di azoto o da biossido, da tutti gli inquinanti che le automobili soprattutto o camion scaricano nell’aria, perché poi a pioggia questi inquinanti, in sostanza, scendono. Perciò io credo che va riaperta questa discussione, perché se noi non riusciremo a portare molte merci e anche molti lavoratori dal mezzo privato al mezzo pubblico, io credo che ci troveremo di fronte a dei modelli di mobilità, come si può dire, all’inverso da questo punto di vista, che molti cittadini lasceranno città molto inquinate per andare a vivere, chi avrà la possibilità logicamente, in città dove ci sarà più ambiente, dove ci sarà più territorio da questo punto di vista. E ne è un esempio le nostre città Treviglio e dintorni, da questo punto di vista, cioè vediamo che da Milano sono venuti molti cittadini ad abitare nella nostra area, praticamente qui, di Caravaggio, di Casirate, di Calvenzano, cioè paesi che sono raddoppiati con questa fuoruscita di cittadini da una chiamiamola non so se metropoli o una grande città come Milano e anche nel suo hinterland, perché lì si soffoca, si soffoca di smog.

E allora se non vogliamo che anche Treviglio diventi, nel suo piccolo, in queste condizioni, noi dovremo fare uno sforzo da questo punto, il primo io credo di buon senso, che sarebbe questo, di impegnarci che queste strutture e infrastrutture che sono già avviate come progetti, che è il quadruplicamento della Milano-Treviglio e il quadruplicamento della Bergamo-Treviglio praticamente, siano realizzate, siano finite da questo punto di vista, perché qui non si sa la data di quando saranno finiti questi progetti e mancano anche dei soldi di collegamento... adesso non so come si chiama... ma la connessione tra il quadruplicamento e il duplicamento, praticamente lo scavalco come viene chiamato, praticamente a me risulta che non ci sono i soldi, non sono messi, e perciò noi corriamo il rischio di rincorrere altri progetti e di non completare quelli che sono indispensabili per noi. Perché io credo che, se realizzati, questi progetti ci darebbero la possibilità di alleggerire il traffico, soprattutto quello pendolare, di molti lavoratori che ormai sono esasperati, esasperati, che perdono quotidianamente tempo perché le ferrovie sono in ritardo.

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E dobbiamo anche considerare un altro fatto, che se questi progetti, quando saranno realizzati, poi si dovrà mettere a budget i soldi per comperare i treni, comperare la carrozze e non so quando andranno in funzione in modo completo queste cose. E poi io credo che guardando più un là, guardando un po' verso Brescia, io credo che l’autostrada Bre.Be.Mi. non serva, perché invece serve praticamente di prolungare questo quadruplicamento, perché anche qui da un’indagine fatta anche rispetto al progetto che noi oggi qui discutiamo, la maggior parte della nostra Regione Lombardia fa delle percorrenze brevi da questo punto di vista e la usano soprattutto praticamente i pendolari e i pendolari praticamente solo praticamente sulla tratta Brescia, Treviglio, Bergamo anche, ma è su questo tracciato che c’è tutti i giorni, quotidianamente, una grande richiesta di mezzi adeguati al costo del biglietto, ma anche adeguati all’utenza da questo punto di vista.

Perciò io credo che noi dovremmo metterci tutta la nostra forza perché tutti questi progetti, il Governo, la Regione o chi per esso, stanzi i soldi, acceleri i lavori per completare queste opere ferroviarie, perché io credo e non metto in dubbio i dati che dava l'Assessore Simonetti, se noi ci troviamo di fronte a questo dato, che avremo un aumento dal 30 al 50%

di ulteriore mobilità, io credo che dovremmo tentare... perlomeno io penso che questo aumento nei prossimi anni deve essere tutto spostato non su gomma ma su ferro. Perché credo anche qui un ragionamento vada fatto, cioè ormai credo che anche nella Regione Lombardia da questo punto di vista per quanto riguarda un sistema economico ci siano già delle strutture, pensiamo a Malpensa 2000, dove praticamente ormai le merci vengono scaricate quotidianamente con questi mezzi, abbiamo anche qui degli aeroporti, Orio, Linate, abbiamo un po' più in là Montichiari sul bresciano, cioè abbiamo dei percorsi anche dal punto di vista dei mezzi e della velocità che non rende la Lombardia un paese arretrato; perciò io credo che va ripensata la mobilità in modo sostenibile per quanto riguarda la Regione Lombardia, ma anche soprattutto Treviglio da questo punto di vista. E qui voglio aprire una breve parentesi...

Presidente

Consigliere Zoccoli, la devo invitare a concludere, grazie.

Consigliere Zoccoli

Sì, va bene, allora lo farò dopo, nella dichiarazione di voto. Grazie, ho finito.

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Presidente

Grazie, Consigliere. È iscritta a parlare la Consigliera Bonfichi, ne ha facoltà.

(interventi fuori microfono) Consigliera Bonfichi

Grazie, Presidente, signor Sindaco. Vorrei fare una riflessione un pochino a più ampio respiro, prendendo in considerazione in primis quanto detto dall'Assessore Simonetti, ma sottolineando che l'Assessore si è limitato a citare il comma 1 dell’art. 2, in cui sono esplicitate le finalità, ma io credo che il comma di grande rilevanza sia il 2 sostanzialmente, dove è esplicitato l’obiettivo di promuovere il coordinamento delle azioni delle Amministrazioni locali a definire a scala sovracomunale strategie unitarie d’intervento rispetto alle tematiche relative alla realizzazione delle grandi infrastrutture. Ora, noi sappiamo che data la percentuale dell’incremento di traffico citata e presupposta per il prossimo decennio, oggi su questa tratta che attraverso Treviglio di fatto riceviamo tutto il grande traffico di percorrenza che taglia la pianura Padana da est verso ovest e praticamente dell’area milanese.

Pensare che la Bre.Be.Mi. sia la soluzione al problema ritengo sia innanzitutto un po' miope e ritengo che la Bre.Be.Mi. non possa essere la panacea, vedere la Bre.Be.Mi. in contrapposizione a tutta una serie di realizzazioni altre, che vanno concertate e concordate con realtà locali che non sono solo ed esclusivamente l'Amministrazione Comunale di Treviglio, oggi è un fatto certo e un punto fondamentale da cui bisogna partire. E cito solo un paio di flash, la Bre.Be.Mi. non risolve il problema del traffico e certamente da sola non risolve il gap di decenni di carenze infrastrutturali sul territorio della pianura bergamasca. Vorrei citare solo qualche esempio, accanto a questa realizzazione c’è bisogno di parcheggi, un esempio su tutti, discutevamo anche solo banalmente l’assoluta mancanza di un parcheggio per le autovetture al di fuori del casello autostradale di Trezzo, che praticamente impedisce o quanto meno ostacola l’utilizzo dell’Autostradale, l’utilizzo della possibilità del car-sharing o quanto meno lo disincentivi. Nelle grandi capitali europee o a ridosso delle grandi capitali europee c’è un sistema di parcheggi che disincentiva l’utilizzo e l’ingresso all’interno della città di autovetture, incentivando diversamente il trasporto pubblico e il car-sharing proprio in questa logica. Ora, non solo, la Bre.Be.Mi. non risolve il problema della carenza della mobilità veicolare di breve percorrenza.

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Terzo assunto, le infrastrutture che ci dimentichiamo sempre l’assioma infrastrutture e nuovi insediamenti, siano essi abitativi o industriali e manifatturieri. Non più di 15 giorni fa il Presidente dell’Associazione industriali di Bergamo ci diceva che nelle loro proiezioni per l’industria manifatturiera della bergamasca, il trend sia pressoché stabile rispetto all’attuale, anzi, con una particolare tendenza diciamo alla pianurizzazione di alcune industrie manifatturiere. Cosa fra l’altro in modo assolutamente preoccupante, avallata da una informazione che ho recepito da un amico interessato a queste tematiche, laddove lui mi confermava di aver avuto richieste da parte di cittadini italiani di fabbisogno di aree da utilizzare per industrie manifatturiere di dimensioni del nostro attuale P.I.P. 2 ma solo per un’azienda, con l’esplicito dichiarato interesse per questa zona e per quest’area.

Quindi dal nostro punto di vista significa anche migliorare il traffico e infrastrutture, significa anche riqualificare la Statale 11, riqualificare la Rivoltana, per migliorare il traffico veicolare di breve percorrenza, ovvero significa anche avere una visione a tutto tondo della questione trasporti, ma che prenda in considerazione il problema traffico non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche in modo più generale da un punto di vista urbanistico.

Ora pensare a soluzioni urbanistiche a livello locale significa sfociare nel localismo, significa soffocare la possibilità di un’unica Amministrazione Comunale da sola a non essere in grado di risolvere le problematiche del suo territorio, se non concertate con quelle dei territori vicini o anche, se non propriamente vicini, quanto meno interessati dagli stessi flussi. Anche il mobility manager citato è una figura innovativa, è una figura interessante, è una figura possibile, ma quali possibilità ha o potrebbe avere una realtà come quella di Treviglio di dotarsi di un mobility manager? Ritengo nulla, perché le dimensioni del Comune di Treviglio non consentono oggi di avere una figura di alto profilo come quello del mobility manager se non concordata e concordato con realtà locali. Queste sono le motivazioni che ci fanno vedere anche da un lato la possibilità di guardare il problema da angolazioni diverse, da punti di vista diversi, che ci consentono di prendere soluzioni diversificate e intraprenderle con scienza e coscienza. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliera Bonfichi. È iscritto a parlare il Consigliere D’Auria, però Consigliere, lei è già intervenuto nel dibattito, vuole intervenire adesso, prima della replica del Sindaco?

(intervento fuori microfono)

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Grazie, Consigliere, molto gentile. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Grazie, Presidente. L’intervento che mi ha preceduto ha caricato di importanza l’argomento di cui stiamo trattando, perché se anche i diritti dell’economia, quand’anche l’industria bergamasca flette, rappresenta sempre il 50% dell’economia provinciale, facendo eccezione nel panorama italiano, dove ormai a dominare è il terziario e sono i servizi, la bergamasca continua ad essere un’area industriale, qui se da un lato ci sarà una diminuzione di certi traffici, lei però citando fonti qualificate, che però dicono delle cose arcinote, vi è in atto uno spostamento, una delocalizzazione dalla Valle Seriana e dalle aree ormai impraticabili della città metropolitana di Bergamo, in favore della pianura, che è meno intasata rispetto a quelle. La prospettiva è quindi quella, a prescindere da Bre.Be.Mi. sì e Bre.Be.Mi. no, di avere comunque un territorio interessato da una maggiore intensità di traffico, ma questi sono i ragionamenti che ha fatto col dono della sintesi e con completezza l'Assessore, quando affrontando ‘sta questione ha detto, ci sono due problematiche, quelle delle grandi infrastrutturazioni, difficili da fare e ci sono quelle della mobilità nostra, che si può riqualificare, da mettere in raccordo a quell’altra.

E il fatto è che dal punto di vista quindi dei ragionamenti che si fanno, non parliamo di quelli di Paolo Gatti, io sono d’accordo al 100% con quello che lui ha detto e dai titoli degli argomenti, la mobilità sostenibile, e chi non è d’accordo con queste cose qui? Al di là della valutazione anche dei risultati positivi dei movimenti d’opinione? Ma come si fa a misconoscere il risultato positivo che il Comitato dei Comuni milanesi ha portato per far discutere sul problema dei problemi della Bre.Be.Mi., che è l’ingresso di questa arteria nel territorio milanese, nell’area di Milano, che si sarebbe aggiunto all’ingresso della Paullese, della Rivoltana e della Cassanese, una quarta arteria d’ingresso a Milano, per arrivare all’imbuto della impossibilità di raccordarsi con il resto della mobilità di questa città, già alla paralisi.

Ebbene, è stato detto, la Bre.Be.Mi. sì, a condizione che vi sia affiancata dalla tangenziale est Milano e cioè vi sia una contestualizzazione, tanto che è maturata poi la creazione di un’apposita società a fianco a quella della Bre.Be.Mi. per realizzare la tangenziale est Milano e poi la unicità di un... intanto è positivo questo, ma accanto a questo però bisogna tenere conto di altre... un dato negativo per esempio è quello che prevalendo l’egocentrismo dei melzesi, il tracciato modificato della Bre.Be.Mi. non passa più a nord di

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Melzo, passa a sud, il che vuol dire che oltre a massacrare il territorio tra Treviglio e Calvenzano si massacrerà il territorio tra Treviglio e Casirate, perché spostata più a sud andrà a invadere l’area di Cascine S. Pietro, per avvicinarsi alla Rivoltana e un territorio tra quelli maggiormente ancora preservati dalle attività infrastrutturali sarà invece invaso dal nuovo tracciato di Bre.Be.Mi.

Io però non mi intendo di tracciati, non vado in macchina, non ho nemmeno la patente e mi rimetto alle autorità costituite per queste infrastrutture, auspico che vengano realizzate... quella dell’autostrada di Treviglio è un sogno vecchio di decenni e quindi... e chi poi ha l’occasione di leggere i dati dei flussi di traffico e in questi ultimi mesi, la Rivoltana ha equiparato il traffico della Briantea e della Dalmine- Osio, che sono le arterie più intasate della nostra Regione. Mi domando, non potendo più sopportare oltre quel traffico, dove questo si indirizzerà se non nuovamente in viale Piave, viale Monte Grappa, all’interno della Città di Treviglio, salvo far nascere le guerre dei campanili, per cui il Comune di Casirate consentirà il traffico solo all’ingresso, quello di Calvenzano solo quello dell’uscita, così come Vaprio e Cassano hanno sperimentato cose di questo genere, non credo però che siano la soluzione ai problemi.

Io sono favorevole alle infrastrutture, sono perché vengano raccordate con l’esistente, che va riqualificato dove è possibile a approfittare delle infrastrutture per poter proprio realizzare contestualmente questo raccordo. Qual è l’elemento però critico di questa proposta che voi fate, ed è fortemente di handicap a questa proposta stessa? Io leggevo il compiacimento e aggiungo anche il mio compiacimento, perché si è messo in moto un meccanismo di coordinamento tra il Comune di Treviglio e i Comuni del territorio, però il Sindaco ha invitato più di 60 Comuni e ne sono arrivati 20 e cioè un terzo e io dico, la prima volta può essere che ne arrivi un terzo, forse i Sindaci... è come fare l’assemblea di condominio, non è che ci sono maggioranze, però magari con un Mellin... bisogna far di più, è già un successo che tra 60 Sindaci invitati... i 42 della bassa più quelli dell’area di Verdello sono 60, li ho contati...

Sindaco

... (intervento fuori microfono)... ne ho convocati 40, 24 più 17...

Consigliere Minuti

... sono 42 soltanto quelli della bassa pianura, più ha convocati quelli dell’area di Verdello, che hanno declinato alcuni l’invito, perché

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andavano a Dalmine, metti che ne ha convocati anche 40, ne sono arrivati 20, sono la metà, metà o un terzo io dico che è già un buon risultato, ma occorre fare di più.

Ma perché si può fare di più? Ma perché il coordinamento non è sommare dei Comuni, incontrare i Comuni, una volta della bergamasca e una volta di Melzo, bisogna incontrare i Comuni al giusto bacino e al giusto livello. I Comuni della quota bergamasca, interessati al tratto della Bre.Be.Mi., avevano già fatto un coordinamento tra loro, con la preziosa coordinazione... sovracoordinazione della Provincia, che ha recepito le istanze dei Comuni, tutto il sistema di tangenziali, da quella di Treviglio sud a quella ovest di Caravaggio, a quella di Crema, anche al di fuori del nostro territorio, ma con il prezioso ausilio dell’Ente che è preposto alla promozione del territorio, che è la Provincia, che fa il Piano territoriale di coordinamento provinciale. Il vantaggio, il valore aggiunto di questa proposta sarebbe stato quello non che vi fosse tra i membri la Provincia di Lodi, che non è interessata al tracciato di Bre.Be.Mi., ma che vi fosse stata la Provincia di Bergamo e la Provincia di Milano, perché i Comitati nascono allorquando la capacità di dialogo verticale si interrompe, Comuni con la Provincia, Comuni e Provincia con la Regione, e allora si fanno i Comitati dei disperati, bisogna avere la capacità viceversa di dialogare nei propri bacini e al giusto livello istituzionale.

Questa era una proposta giusta, far aderire a una iniziativa di coordinamento le Province insieme alla Regione, il dialogo tra separati non produce risultati, perché si scontrano gli egoismi di territorio e allora poi le società che sono deputate a realizzare i progetti fanno quello che vogliono, perché tanto poi avranno la mano libera sui pedaggi e chi ci guadagna, per certi versi l’economia che ci guadagna per i minori costi dovuti ai blocchi che adesso ci sono sul traffico, alla impossibilità di consegnare le merci, di rispettare i contratti, però hanno la ricaduta del maggior costo tariffario, del maggior costo del trasporto stesso, quello che avviene sull’autostrada.

Quindi il mio auspicio è quello da un lato di recuperare il giusto livello di cooperazione intercomunale, che non può escludere la Provincia, dall’altro lato un po' di coerenza per quanto riguarda poi la propria dimensione di governo, perché se io leggo, ma questo ne parleremo tra qualche settimana, se io leggo il Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Treviglio, dico, alla voce viabilità, a parte l’indicazione relativa alla tangenziale sud che cosa c’è? Che cosa c’è? Lei ha sottolineato proprio questo aspetto del raccordo della viabilità esistente rispetto alle ipotesi del futuro, ma che cosa abbiamo previsto? Certo che non sono mica questioni che si affrontano in un Bilancio triennale,

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ma... e lo dicevo anche in Commissione l’altra sera, forse bisognerà fare il Bilancio quinquennale, non il Bilancio triennale, perché... di modo da poter veramente sognare qualcosa di più. Anche perché al contrario parecchie indicazioni del Bilancio triennale...

(interventi in sottofondo)

... finisco, perché sono fuori tempo, chiedo scusa, Presidente, parecchie indicazioni che sono nel Bilancio triennale non solo non risolvono i problemi della viabilità, ma comporteranno un incremento ai problemi della viabilità, perché localizzare e l’area Fiera e l’area della caserma della Protezione civile e tante infrastrutture, a loro volta complicheranno e non c’è nel programma nessun investimento riguardo alla risoluzione proprio preventiva dell’impatto che esse provocano sulla viabilità.

Quindi nella dichiarazione di voto poi vi spiegherò che avrei preferito qualcosa di diverso rispetto a ciò che voi ci proponete.

Presidente

Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Brambilla, ne ha facoltà.

Consigliere Brambilla

Grazie, Presidente. Va be’, ci sono stati numerosi interventi che hanno un po' secondo me impostato questo dibattito sulla Bre.Be.Mi. sì, Bre.Be.Mi. no, però ultimamente ho sentito che si è allargato un momentino sul tema effettivo che mi pare sia all'ordine del giorno di questa sera. Faccio anch’io alcune considerazioni, che come dico sempre, sono quelle della gente, ma un po' diverse da quello che diceva D’Auria prima, forse abbiamo occasione di sentire gente diversa, ma comunque sempre gente è, dici tu. Allora, diceva l'Assessore e sono perfettamente d’accordo con lui, perché io l’ho vissuta personalmente questa disgraziata avventura delle non infrastrutture lombarde, lavorando a Melzo, partendo dagli inizi degli anni ’60 fino a metà degli anni ’80 e questo discorso dei decenni senza infrastrutture, per i quali tra l’altro e qui sarebbe interessante approfondire il dibattito, ma probabilmente non c’è tempo, io voglio anche rispettare i tempi canonici della discussione, non ci sono responsabilità, o perlomeno nessuno parla delle responsabilità che si sono verificate sistematicamente in quei periodi e quindi il perché queste infrastrutture non sono state fatte.

Io le cito un esempio, la Rivoltana, che l’ho vissuta sulla mia pelle, è partita con quattro corsie come progettazione, è arrivata con due corsie strette e con la possibilità di allargare, non si sa bene quando e non si sa bene dove, ed è finita con una serie di rotonde pazzesche, paurose, che secondo me qualche volta hanno risolto qualcosa, ma nella maggior

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parte dei casi incasinano più di quanto è dovuto il traffico, soprattutto negli orari di punta. Questo discorso però non è successo soltanto a livello di Lombardia, voglio dire, è successo anche a Treviglio, negli ultimi decenni cos’è che è stato fatto a Treviglio oltre alla chiamiamola tangenziale della rotonda di via Bergamo alla rotonda di Caravaggio, con un sottopassaggio che finalmente è stato realizzato dopo non so quanti anni? Devo ringraziare anche l'Amministrazione Minuti e Zordan per questo, però voglio dire cos’è che abbiamo fatto, sapendo comunque che la prospettiva era quella che il traffico sarebbe andato sempre aumentando, che l’ambiente sarebbe stato sempre più compromesso, che l’inquinamento eccetera? Niente.

Cioè, voglio dire, noi probabilmente siamo di costituzione, la costituzione della persone lombarde è talmente di pazienza e di sopportazione che oggi ci troviamo in una situazione dove ci stanno mettendo i piedi sulla pancia da tutte le parti e quasi quasi gridiamo allo scandalo se qualcuno reagisce. Voglio dire, ragazzi, su questa cosa qua non possiamo continuare a tergiversare, eccetera. Io ammiro Di Pietro che ieri ha detto, cercate di mettervi d’accordo fra destra e sinistra, perché sennò qua va a finire che non fate più neanche quello che potrebbe essere possibile fare. Allora, questo discorso... comunque io per... adesso, scusate se faccio un intervento un po' così, a spanne, ma cerco di rendere un po' l’idea, senza rievocare, non so, cose che magari complicano anziché cercare di essere chiari. D’Auria prima diceva, i trevigliesi vogliono la Bre.Be.Mi., ma io voglio dire, i trevigliesi probabilmente vogliono la Bre.Be.Mi., ma non solo la Bre.Be.Mi. e ti dico subito perché, io la Bre.Be.Mi. non ho nessuna difficoltà a dire che probabilmente è bene che venga fatta e questo perché ogni tanto mi capita di andare a Milano, facendo l’autostrada e ti dico che sono andato l’altro giorno a Milano facendo l’autostrada e ho detto, ma qui siamo tutti pazzi, c’era una... parlo di andare a Milano alle 10,30 del mattino, non alle 7-7,30, che è l’ora dove non c’è l’autostrada, c’è una fiumana di camion e di macchine su tutte le corsie possibili e immaginabili, per cui uno dice: ma questi qui sono tutti pazzi!

Ma guardate che non è solo da Bergamo a Milano, è da Mestre a Milano, cioè qui c’è una situazione che veramente c’è da mettersi le mani nei capelli, poi non so se l’amico Zoccoli sarà capace di risolverla, però voglio dire, la Bre.Be.Mi. se devono farla, ragazzi, facciamola.

Però sono d’accordo con chi si preoccupa che se facciamo questa Bre.Be.Mi. dobbiamo preoccuparci del nostro territorio, perché il discorso del nostro territorio è troppo fragile rispetto a tutte le, come si può dire, le ansie di speculazione che si stanno creando da tutte le parti e rispetto anche, diciamolo francamente, una certa aspettativa che è stata creata in questi decenni a cui faceva riferimento l'Assessore.

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