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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 30 settembre 2009 Apertura di seduta Presidente

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2009 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera. Iniziamo i lavori di questo Consiglio Comunale del 30 settembre 2009. Procediamo con l’appello nominale, a cura del Segretario, a norma di Regolamento. Cedo la parola al Segretario.

Segretario Generale – appello nominale Presidente

Grazie. Sono quindi presenti 18 Consiglieri, assenti i Consiglieri Brambilla, D’Auria e Pirola e quindi, raggiunto il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida alle ore 19.16.

Prima di procedere con l’ordine del giorno vi comunico che il Sindaco ha proceduto alla surroga di un membro della Commissione comunale paesaggio, si era dimesso il Commissario Camizzi ed è stato nominato in sua sostituzione l’arch. Francesco Benfatto.

Procediamo quindi col punto n. 1 all’ordine del giorno.

Punto n. 1)

ORDINE DEL GIORNO DI ADESIONE DEL COMUNE DI TREVIGLIO ALLA “MARCIA MONDIALE DELLA PACE E DELLA NON VIOLENZA”

Presidente

Illustra il provvedimento il Sindaco, a cui cedo la parola. Prego.

Sindaco

Credo che ne abbiate parlato in Commissione e che la delibera dica abbastanza chiaramente di che cosa si tratta. Quindi è un’adesione a questa “Giornata della pace”, che è la giornata della morte di Gandhi e che l’ONU ha dichiarato “Giornata della non violenza”. Partecipano parecchie nazioni, la proposta è quella di alcune Associazioni trevigliesi di onorare questa giornata con una presenza davanti alla scuola elementare Cesare Battisti, quella di viale Piave, piantare una quercia in segno di pace e non violenza. La Commissione toponomastica ha già

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deliberato l’intitolazione di questo giardino davanti alla scuola elementare come “Parco della pace e della non violenza”; sarà piantata il 2 ottobre, “Giornata appunto della non violenza”, una quercia, che sarà adottata dai bambini delle elementari e quindi che sarà aiutata nella sua crescita dalle cure di questi bimbi della scuola elementare e materna di viale Piave.

La proposta è anche quella, e se volete abbiamo tutta la documentazione, con un atto puramente simbolico di dare la cittadinanza onoraria ad un cittadino birmano. Già in questa sede abbiamo approvato un ordine del giorno a favore della democrazia in Birmania e contro l’autoritarismo che in quella terra viene applicato, l’atto simbolico è quello di dare la cittadinanza onoraria della nostra città ad un birmano, il nome e tutta la storia se volete la prendo dai documenti, comunque è un prigioniero politico, uno studente che ha lottato per la democrazia e la libertà durante delle manifestazioni in Birmania.

Questa in estrema sintesi, per tutte le domande siamo a disposizione.

Pregherei il Consigliere Guzzetti, che è mio delegato alla partita Cooperazione e Consulta della pace, se vuole integrare, di integrare, o altrimenti risponderà alle domande. La Consulta della pace ovviamente ha fatto una proposta formale all’Amministrazione in questa direzione.

Presidente

Grazie signor Sindaco. Consigliere Guzzetti, vuole intervenire? Prego.

Consigliere Guzzetti

Grazie. In estrema sintesi il Sindaco ha già detto le cose sostanziali. Da parte mia, da parte della nostra lista consideriamo questa adesione ufficiale del Comune di Treviglio a questa prima Marcia mondiale della pace e non violenza, che appunto ricorda l’anniversario della nascita di Gandhi, dichiarato dall’ONU “Giornata internazionale della non violenza”, una proposta, una cosa importante, anche perché è una proposta di mobilitazione sociale un po' senza precedenti, se vogliamo, che ha coinvolto sei continenti, 90 paesi, istituzioni, migliaia di persone, che ritengono indispensabile impegnarsi con tutti i mezzi possibili a favore della pace e della non violenza.

Qualcuno ha detto, se il mondo è così non è colpa nostra, ma lo sarà se lo lasci così. Sicuramente noi tutti dovremmo sempre avere la massima tensione morale e ideale a favore della pace e della non violenza, perché la situazione mondiale attuale ce lo impone, pensiamo allo

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scontro fra culture, religioni, crisi economica, conflitti, diritti negati, eccetera, minaccia nucleare, che gli ultimi giorni appunto hanno visto ancora le posizioni dell’Iran, eccetera, e chi più ne ha più ne metta, non basta forse l’impegno a favore del disarmo, ma dovremmo tutti sostenere la non violenza, non solo quella appunto fisica, ma anche quella economica, quella psicologica, quella religiosa, razziale, eccetera.

Ecco, alcuni grandi uomini, maestri di vita come Gandhi, Martin Luther King, ma anche il nostro Papa Giovanni Paolo XXIII nell’enciclica

“Pacem in terris” ci hanno ricordato la forza e l’importanza della pace, della giustizia, dei diritti negati e della non violenza e io ritengo che anche noi, come Amministrazione del Comune di Treviglio, qui oggi, anche se chiaramente in modo molto semplice, con dei gesti simbolici, possiamo sostenere questi valori con la delibera che andremo a votare, che, un po' l’ha ricordato il Sindaco, prevede non solo l’adesione, ma anche la piantumazione di una pianta e anche dedicare uno spazio verde come “Parco della pace e non violenza” e conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Treviglio a questo prigioniero politico che è stato un leader della protesta nazionale a favore della democrazia in Birmania. Non aggiungerei altro perché mi sembra che la sintesi sostanziale sia questa, comunque se ci sono delle domande più specifiche, siamo a disposizione per dare anche delle risposte. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Dichiaro aperta la discussione, vi ricordo che essa avverrà ai sensi dell’art. 70, comma 4°, del Regolamento, per cui un intervento per gruppo per non più di cinque minuti. Non è poi prevista la replica. Ha chiesto la parola la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Scusate la voce, ma ho la tracheite. Buona sera a tutti, ben rivisti dopo questo lungo periodo di assenza del Consiglio Comunale.

Grazie Presidente di avermi dato la parola.

Devo dire che il tema della pace e della non violenza non può che essere condiviso da tutti, così come non può che essere condivisa anche l’adesione alla “Giornata internazionale della non violenza”.

Quello che io, non dico non condivido, ma mi sembra un po' discriminante, e lo trovo discriminante nei confronti delle migliaia di prigionieri politici in tutto il mondo, penso al Tibet, penso a molte regioni africane, eccetera, ecco, mi sembra discriminante scegliere uno fra questi, che io sinceramente non conosco, chiaramente non conosco nemmeno gli altri, però non trovo corretto nei confronti di tutti gli altri.

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E allora io avrei presentato un piccolo emendamento, perché va benissimo la piantumazione della quercia, va benissimo la marcia, va benissimo il ricordare quanto sia importante avere, come dire, questo atteggiamento di pace e anche di, come dire, di armonia che spesso manca purtroppo e ricordare che è troppo importante, così come è troppo importante la non violenza in genere.

Ecco, l’emendamento riguarda però il parco, cioè denominare l’area verde “Parco della pace e della non violenza”, mi sembra, per carità, importante, però è abbastanza… come dire, dice tanto e dice nulla; non capisco perché non possiamo non ricordare i nostri eroi, i nostri martiri, i martiri proprio della pace e quindi il mio emendamento è molto semplice e chiedo di denominare l’area verde situata lungo il viale Piave, non “Parco della pace e non violenza”, bensì “Parco dei martiri italiani delle missioni di pace”, tutto il resto va benissimo. Grazie.

Escluderei però di conferire la cittadinanza onoraria, perché mi sembra molto restrittiva rispetto a tutti i prigionieri politici che esistono, purtroppo, come dicevo prima, nel mondo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. L’emendamento l’ha già formalizzato? Allora poi magari, anzi, me lo farà avere. È iscritto a parlare il Consigliere Manenti, ne ha facoltà.

Consigliere Manenti

Grazie. Allora, concordo nell’analisi della dott.ssa Siliprandi e penso per superare l’impasse, considerato che la delibera posta in votazione è assai eterogenea, perché parte da un concetto che può essere, penso, da tutti condiviso e raggiungerà sicuramente l’unanimità di voto, che è quello di aderire alla “Marcia mondiale della pace e della non violenza”, perciò c’è adesione, è un argomento ben preciso, sia sviluppato dal Sindaco e sviluppato anche dal Consigliere Guzzetti. La seconda parte penso anch’essa sia condivisibile nel dedicare un parco vicino alla scuola, che sia esso denominato poi “Parco della pace e della non violenza” o, come diceva la dott.ssa Siliprandi, ai “Martiri italiani delle missioni di pace”, penso che comunque il concetto sia comunque raggiungibile e comunque è votabile. Diciamo però è un argomento abbastanza distinto dal primo, del dare la nostra adesione alla “Marcia della pace”.

Anche la piantumazione della quercia può essere condivisibile, mentre a mio modo di vedere è del tutto eterogeneo, è del tutto distaccato da

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questo argomento e mi pare una forzatura la delibera, è quello di conferire la cittadinanza onoraria. Io sono come… penso di essere come tutti voi, o buona parte di noi, non ho, non so chi sia questo Atthay Khiwe, cittadino birmano e prigioniero politico, però ritengo una forzatura per il senso della cittadinanza onoraria, cioè la cittadinanza onoraria, io ho fatto una vera ricerca, il tempo che me l’ha permesso ho fatto una ricerca su cosa significhi la cittadinanza onoraria, cioè la cittadinanza onoraria presuppone un legame con la città, sennò andiamo in questo Consiglio a riprendere, in diverso ambito, il noto discorso della Baraldini, che ci ha tenuti impegnati anni fa in più Consigli. Cioè, la cittadinanza onoraria era giusta e secondo me è stato giusto concederla a Olmi, che aveva un legame specifico per la città e con la città, mentre utilizzare la cittadinanza onoraria unicamente come forma di protesta e forma di rilievo, mi pare che non si addica, cioè ci sarebbero altri strumenti forti per pesare anche sull’opinione pubblica, che non siano la cittadinanza onoraria.

Io ho fatto una ricerca anche giurisprudenziale, però in giurisprudenza si trova ben poco, però quel poco che si trova ve lo posso anche ribadire, cioè la cittadinanza onoraria, la fonte giuridica della cittadinanza onoraria è la nostra Costituzione, il Testo Unico degli Enti Locali e lo Statuto del Comune; lo Statuto del Comune però da noi nulla dice sulla possibilità di conferire la cittadinanza onoraria, nelle modalità di come poterla conferire. Anzi, sarà un motivo che siamo in fase di revisione, non dello Statuto ma quando prenderemo in mano lo Statuto, chi lo prenderà in mano terrà anche conto di stabilire quando si possa conferire la cittadinanza onoraria di Treviglio a un cittadino non residente, a una persona non residente.

Perciò io non posso, cioè condivido tutta la delibera, chiedo al Presidente del Consiglio se ritiene opportuno porla in votazione disgiunta, perciò i vari capi che sono eterogenei fra di loro e non connessi, perciò a mio parere meriterebbero comunque una decisione ogni capo la sua decisione e la sua votazione, anche perché, come ripeto, io non sono d’accordo nel conferire la cittadinanza onoraria a chiunque non abbia un legame stretto con la Città di Treviglio ed è una persona qui non residente.

Ho reperito, sempre su internet, addirittura Comuni che si sono regolamentati per la concessione della cittadinanza onoraria a persone e tutti ribadiscono questo preciso concetto e da ultimo ho estratto la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Bologna a Claudio Abbado, tanto per darvi un esempio, dove, noi potremmo concederla a chiunque, a Ciampi, a Napolitano, a Berlusconi, Fassino, tutti sono meritevoli di avere la cittadinanza onoraria, ma

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devono avere un legame con la nostra città. Allora io mi sono chiesto perché Bologna ha dato la cittadinanza a Claudio Abbado e non a Muti?

Sono tutti e due grandi musicisti, tutti e due maestri. Allora mi leggo la delibera del Comune di Bologna e nella delibera c’è la motivazione, perché comunque la delibera deve essere motivata; la vostra richiesta di delibera non è motivata, cioè non è motivato il perché diamo la cittadinanza a questa persona, che magari a seguito della cittadinanza onoraria si prende anche quattro bastonate in più nel suo paese.

Allora, Abbado, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Bologna perché è stato il Direttore dell’orchestra Mozart, che è stata la sua prima direzione a Bologna e da lì è iniziata la sua grande carriera.

Perciò il Comune di Bologna gli ha concesso la cittadinanza onoraria perché c’è lo stretto legame con la Città di Bologna; perciò non essendo lui cittadino di Bologna, non essendo persona residente a Bologna, gli hanno conferito la cittadinanza onoraria.

Presidente

Concluda Consigliere…

Consigliere Manenti

Scusi… qui mi pare che forziamo un argomento per motivi slegati a quelli che sono la “Giornata mondiale della pace”. Per cui la mia richiesta, Presidente, è di poter votare disgiuntamente la delibera.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Il voto disgiunto è possibile, se richiesto da un numero adeguato di Consiglieri…

(interventi in sottofondo)

… il Regolamento, all’art. 77, comma 4, recita che il voto disgiunto può essere chiesto da almeno tre Consiglieri, per cui se ve ne sono tre che fanno la richiesta ne prendo atto, sono quattro, cinque, anche il Sindaco è d’accordo, la Giunta quindi propone di votare disgiuntamente e quindi non si pone il problema. La parola al Sindaco che aveva chiesto di intervenire, prego.

Sindaco

Solo perché il dibattito possa tenere conto delle motivazioni che non sono nostre ma ci sono pervenute sulla cittadinanza onoraria. La concessione della cittadinanza onoraria ha tre scopi:

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1) in qualche modo è utile al prigioniero stesso perché ne può ricavare un miglioramento delle condizioni carcerarie, con concessione di visite mediche e maggiori probabilità di incontro con i familiari;

2) attraverso radio libere la notizia sarà diffusa raggiungendo parte della popolazione birmana;

3) manteniamo alta l’attenzione presso i nostri concittadini verso la causa dei diritti umani in Birmania.

Non sono cose che abbiamo scritto noi, ci sono pervenute. I nominativi ci sono stati dati dall’Associazione per l’amicizia Italia-Birmania e direttamente dall’Euro Burma Office di Bruxelles, organismo politico creato dalla Comunità Europea per seguire le vicende in quel paese, attraverso uno dei suoi responsabili, il dott. Beude Zauimin, che è anche il referente per l’Europa del governo birmano in esilio.

Normalmente viene prima fatta la delibera ufficiale di concessione della cittadinanza onoraria, poi durante un evento la si consegna su apposita pergamena a un rappresentante dell’Associazione Amici della Birmania.

Per il 2 ottobre sarà disponibile Carlo Chierico, Presidente dell’Associazione. In seguito il Comune provvederà ad inviare all’ambasciata italiana in Birmania delle lettere in cui chiede notizie del prigioniero suo concittadino, questo è l’unico modo in cui l’ambasciata può attivarsi. Ve l’ho data come notizia, quindi come informazione pulita, leggendo ciò che ci è stato trasmesso. Grazie.

Presidente

Grazie signor Sindaco. Nessun altro è iscritto per la discussione?

Nessun altro, quindi procederemo in questi termini, prima porrò in votazione l'emendamento formulato dalla Consigliera Siliprandi, l’originale dell’emendamento?

(interventi in sottofondo) Eh, sì, l’originale…

(interventi in sottofondo)

… grazie. Dopo di che procederemo alla votazione per capi distinti della delibera proposta.

Dichiaro chiusa la discussione, procediamo con le dichiarazione di voto sull’emendamento della Consigliera Siliprandi.

(interventi in sottofondo)

Questo è l’originale, quindi ce l’ho. No, no, siamo a posto…

(interventi in sottofondo)

… per dichiarazione di voto?

(interventi in sottofondo)

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… sull’emendamento, sì…

(interventi in sottofondo)

… delibera di denominare l’area verde “Martiri italiani delle missioni di pace”, disponendo… e quindi prosegue il testo, è un emendamento modificativo del testo.

(intervento fuori microfono)

La proposta di emendamento recita, è un emendamento modificativo, per cui il testo della delibera già a vostre mani diventerebbe, di denominare l’area verde, eccetera, “Martiri italiani delle missioni di pace” è la parte che viene sostituita e poi prosegue la delibera nei termini che già conoscete. Per dichiarazione di voto? Consigliere Reduzzi, prego.

Consigliere Reduzzi

La mia dichiarazione di voto è contraria a questo emendamento, perché diversamente dagli interventi che mi hanno preceduto, io ritengo che la proposta di delibera, che del resto è stata discussa in Commissione da chi c’era, era chiara ed era a mio parere coerente. Sarebbe invece incoerente se si modificasse appunto la motivazione della dedica e il destinatario della dedica, perché se facciamo una delibera, se assumiamo una delibera che aderisce alla “Giornata mondiale della pace e della non violenza”, io non vedo altra coerenza che appunto dedicare il parco suddetto alla pace e alla non violenza. Altrimenti si entra nel merito di altre discussioni, che non sono più di carattere generale, di valori generali, si entra nel merito di valutazioni specifiche e a quel punto non vedo più la coerenza con il dispositivo iniziale e quindi io dichiaro il mio voto contrario.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto il Consigliere Gusmini, prego.

Consigliere Gusmini (intervento fuori microfono)

In parte non sono d’accordo con l’emendamento --- nel senso che…

Presidente No, è spento…

Consigliere Gusmini (intervento fuori microfono)

… (intervento fuori microfono)… io proporrei che eventualmente un’altra piazza fosse nominata… (non trascrivibile)

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Presidente

Ha terminato, Consigliere? Grazie. Per dichiarazione di voto il Consigliere Guzzetti.

Consigliere Guzzetti

Noi comunque abbiamo portato questo argomento in Terza Commissione e non ci sono pervenute osservazioni o altre indicazioni in merito e riprendo un po' l’argomentazione che ha portato il Consigliere Reduzzi, cioè il senso è quello proprio di tenerlo alto il discorso sulla pace e non violenza. Se cominciamo a entrare nel merito delle situazioni attuali, ognuno potrebbe dire la sua su alcune cose, magari qualcuna da dire qualcosa di più, qualcosa di meno… Quindi a mio avviso capisco le motivazioni anche della Consigliera Siliprandi, ma respingerei questo emendamento, per tenere alta la tensione morale e ideale sul concetto di pace e non violenza. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto la Consigliera Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

È chiaro che chiamare il parco Martiri eccetera non significa non condividere comunque un’idea di pace e di non violenza generale, ma allora io potrei obiettare, perché mai diamo la cittadinanza a un cittadino neanche italiano ma birmano e neanche italiano ma trevigliese, allora in questa maniera qui cioè più poco generico di un birmano che non conosciamo, non conosco e allora non possiamo non rispettare almeno gli ultimi sei che sono morti e sono morti dopo la Terza Commissione tra l’altro, ma anche tutti gli altri e mi riferisco non soltanto all’Afghanistan, ovviamente, ma a tutti i nostri italiani che sono morti da eroi e da martiri, per missioni di pace, almeno così dovrebbero essere.

E allora io dico, il rispetto, per loro mi sembra proprio di non essere rispettosa in questo, soprattutto nel dibattito, non avrei mai pensato;

cerchiamo davvero di rispettare loro, di rispettare noi e di rispettare l’Italia. Grazie. Oltre ovviamente a tutto il resto del mondo.

Presidente

Per dichiarazione di voto la Consigliera Bonfichi, prego.

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Consigliera Bonfichi

Spiace vedere che siano a tanti a non sapere chi sia il prigioniero individuato dall’Euro Burma Office perché basta digitare quelle due parole brevi del suo nome e cognome in Google e vengono giù 20 pagine, ivi compresa una descrizione in Wikipedia. Comunque, riteniamo che la proposta della Consigliera Siliprandi non sia accoglibile, la dedica al “Parco della pace e della non violenza” vuole essere una dedica generica a tutti coloro i quali hanno combattuto e combattono per mantenere la pace e contro ogni tipo di violenza e non è da leggere certamente come una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i martiri e di tutte le persone italiane che hanno combattuto e che stanno lavorando per le missioni di pace, operando nelle missioni di pace. Sono essi stessi compresi in questa dicitura generica.

Per quanto attiene la cittadinanza onoraria, al di là delle precisazioni fatte dal Consigliere Manenti, riteniamo che all’interno della “Marcia mondiale della pace” il conferimento di questa cittadinanza onoraria possa diventare e essere un simbolo, che consenta in ogni caso… un simbolo di molti altri personaggi a cui è stata negata la possibilità e il diritto di parola, come in questo caso e una modalità per alleviare le sue pene e comunque tenere alta l’attenzione sul problema birmano e sulla questione della libertà e della pace negata e della democrazia negata in questo paese. Grazie.

Presidente

Per dichiarazione di voto il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Credo comunque che adesso stiamo votando l’emendamento della collega Siliprandi, quindi si tratta dell’intestazione del parco e vedo che riusciamo a far contrapposizione politica anche su questi argomenti, che dovrebbero essere condivisibili da tutti e ovviamente il mio gruppo ritiene che la pace e la non violenza non debbano essere assolutamente nazionalizzati, sono, come dire, un obiettivo che deve riguardare l’intera umanità, quindi l'emendamento non è accoglibile e quindi voteremo contro.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto il Consigliere Manenti, ne ha facoltà.

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Consigliere Manenti

Grazie. Una precisazione, è la dichiarazione di voto solo sull’emendamento questa?

Presidente Sì.

Consigliere Manenti

Poi ci saranno le altre dichiarazioni di voto. Mi pare che l’intervento che mi è piaciuto di più è quello del Consigliere Gusmini, cioè va bene anche il dedicare questo, di dare come nome “Parco della pace e della non violenza”, però un voto che io comunque darò alla richiesta di Siliprandi è quale indirizzo per un prossimo parco che vorrete nominare a Treviglio con la Commissione e non passerà in Consiglio perché non è argomento di Consiglio, venga dedicato ai Martiri della pace nelle missioni, Martiri delle missioni di pace italiani, cioè questo come indirizzo. Dopo di che, mi dispiace che la Maggioranza abbia creato, creduto che questo si trattasse di una contrapposizione, ma diciamo l’argomento è uguale. Giustamente dovevano prendere come indirizzo quello dato da Gusmini, che ha molta più esperienza di tutti noi messi insieme, e voglio dire, va bene uno e va bene l’altro, adesso dedichiamolo, diamogli questo nome generico, “Parco della pace e della non violenza”, però l’altro teniamolo come indirizzo al prossimo parco che la Giunta vorrà dare il nominativo, lo dedichi ai Martiri della pace, che è qualcosa di più specifico. Perciò io mio voto sarà favorevole, quale indirizzo su una successiva denominazione.

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto?

Consigliere Mangano è iscritto, prego.

Consigliere Mangano

Grazie. Sull’argomento, apprezzo la sensibilità della Consigliera in merito all'emendamento, mi auguro che da parte della Maggioranza ci sia una sensibilità nel merito a prenderla come raccomandazione, il Consigliere Manenti parla di indirizzo. Io credo che ci sia un atto vero di sensibilità nei confronti di chi si è sacrificato per una missione di pace.

Io personalmente voto, l’ho detto in Commissione quando ci siamo visti, il testo di questa delibera, anche sulla Birmania sono stato io l’autore di aver presentato un ordine del giorno di sensibilità contro quello che

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qualche anno fa stava succedendo in Birmania; le considerazioni del Consigliere Manenti sono appropriate, non sono fuori di luogo, meritano una riflessione perché chiaramente le considero ponderate;

sull’argomento io voto il testo della delibera, come voto l'emendamento, ma non in antitesi con la delibera che viene presa e che è stata stesa, lo voto come auspicio da parte della Maggioranza per prendere una decisione nel merito successivamente.

Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto? La dichiarazione di voto del Sindaco, prego.

Sindaco

Semplicemente per chiarire che il concetto di pace che sta dietro questa

“Marcia mondiale della pace” è un concetto di pace che supera la contrapposizione pace e guerra, perché è una pace che, come dicevamo prima, porta a dar da mangiare a chi non ha da mangiare, porta a dare medicine a chi non ha medicine e quindi io non voterò a favore dell'emendamento della Consigliera Siliprandi perché ritengo che sia mal interpretato quello che è il concetto di pace che c’è dietro questa manifestazione. Sui Martiri della… sull’indirizzo che stasera qui è stato espresso, non ho nulla da eccepire, nel senso che nessuno di noi eccepisce su queste morti, però devo dire che il concetto di pace che stasera è in campo è un concetto di pace a 360 gradi, perché anche i morti sul lavoro rientrano in questa grande categoria diciamo della pace, che non può essere ridotta stasera a una contrapposizione pace e guerra, sono problemi dell’umanità, sono tanti e lì dobbiamo rimanere.

Grazie.

Presidente

Grazie signor Sindaco. Pongo quindi in votazione la proposta di emendamento della Consigliera Siliprandi, procediamo con votazione in forma palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione. 4 voti a favore, 12 contrari, 4 astenuti, il Consiglio respinge.

Hanno votato a favore i Consiglieri: Manenti, Mangano, Riganti, Siliprandi; hanno votato no i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino; astenuti i Consiglieri D’Auria, Gusmini, Pignatelli, Zordan.

Verrà quindi posta in votazione poi la delibera nel testo originario.

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Procediamo con un’unica dichiarazione di voto complessiva sul dispositivo e poi verrà messa…

(interventi in sottofondo)

… eh, no, poi verranno messe in votazione disgiuntamente le tre parti del testo deliberativo, che ai fini della chiarezza denomineremo: a) la parte di testo iniziante con di autorizzare, b) quella il cui incipit è di denominare e c) l’ultima, che inizia con di conferire.

Procediamo quindi con la dichiarazione di voto e invito i Consiglieri Capigruppo a iscriversi. Per dichiarazione di voto la Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

No, no, ho detto… tanto vale che dichiari… Mi dispiace, a me, visto che mi ha dato la parola, non cambia niente… no, mi dispiace che ancora una volta in quest’aula si cerca sempre di strumentalizzare o di cercare di non capire quello che l’Opposizione cerca di spiegare o di portare o di apportare o anche un contributo. Cioè io ho un tale senso della pace e della non violenza che volevo che fosse il più simbolico possibile anche per i bambini che passano vicino a questo parco, perché è difficile per un bambino, perché abbiamo anche le bandiere della pace in gennaio tutte colorate. Cioè di pace si parla sempre, ma bisogna anche fare degli esempi concreti. Se facciamo l’esempio concreto del birmano, credo che un bambino di scuola elementare capisca molto poco, mi auguro che capisca e che qualcuno che glielo spieghi, ma è molto più facile capire che abbiamo delle persone italiane che vanno a morire per la pace nel mondo e questo era il mio… mi spiace ancora di più capire e vedere che la Sindaca come sempre cerca di manipolare quello che dico io, perché io non ho mai e poi mai contrapposto pace e guerra, non ho mai parlato di guerra e non ne volevo proprio parlare. E io chiedo, non l’abbiamo fatto prima, ma visto il rispetto che abbiamo per i nostri soldati morti, un minuto di silenzio per i 6 soldati morti, ma anche per Teresa Strada.

Presidente Già fatto.

Consigliera Siliprandi

Non è vero, non c’ero nell’altro Consiglio… è il primo Consiglio da questa estate! L’abbiamo fatto a Castel Cerreto…

Presidente

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Se l’è dimenticato Consigliera, l’abbiamo fatto…

Consigliera Siliprandi

E allora per Teresa Strada senza i sei soldati.

Presidente

Non fate polemica…

Consigliera Siliprandi

Scusate, ma chi viene qui per la prima volta penso che davvero qui abbiamo tutto fuorché l’armonia nel cuore, perché c’è modo e modo di dire le cose, io l’ho detta in maniera molto pacifica, non c’ero e me ne dispiaccio, ma non c’ero motivata, perché non era un Consiglio da fare, era un Consiglio che non si doveva fare…

Presidente

Consigliera, la dichiarazione di voto…

Consigliera Siliprandi

… e per me è un Consiglio nullo. Allora se vogliamo la polemica, la continuiamo…

(interventi fuori microfono) Presidente

Consigliera, per cortesia, termini la dichiarazione di voto…

Consigliera Siliprandi

… allora, ho chiesto un minuto di silenzio per Teresa Strada e per i sei soldati, questo per voler significare che la pace è di tutti. Mi dispiace che non facciamo il minuto di silenzio per Teresa Strada, grazie a voi.

(interventi in sottofondo) Presidente

Per dichiarazione di voto, Consigliere Manenti, prego…

(interventi fuori microfono) Consigliera Siliprandi

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… ma per favore…

(interventi fuori microfono) Consigliere Manenti

… non ho capito, ho capito Mangano, scusate…

Consigliera Siliprandi

… e poi, scusi Presidente…

Presidente

Consigliera, non ha la parola. Consigliere Manenti, prego.

(intervento fuori microfono) Prego Consigliere Manenti.

(intervento fuori microfono)

Consigliera Siliprandi, giustamente sa quanto dà fastidio, lo capisce bene. Prego Consigliere Manenti.

(intervento fuori microfono) Consigliere Manenti

Grazie. Allora, sono d’accordo e voterò a favore dei punti a) e b) della delibera, come avevo già anticipato nel mio intervento, non sono invece d’accordo e lo ribadisco di conferire la cittadinanza onoraria al prigioniero politico birmano Etay Kywee, spero che si pronunci così.

Allora, rileggendomi gli appunti e gli atti che mi ero preparato, vi do alcune informazioni, e una che può riguardare poi il Segretario o chi ha seguito l’istruttoria, perché penso di particolare importanza. Allora, tutti i Comuni che hanno regolato la concessione, diciamo l’istituto della concessione della cittadinanza onoraria, diciamo che il principio è questo: la cittadinanza onoraria si concretizza in una pubblica attestazione di riconoscimento di gratitudine verso chi ha acquistato particolari benemerenze in campo culturale, scientifico, economico, sociale, umanitario e nei confronti di chi può vantare altre rilevanti motivazioni e comunque rendono lustro alla nostra collettività.

Poi il principio che secondo me non è stato approfondito, l’altro principio giuridico, è e lo trovo in tutti i Regolamenti perciò una qualche motivazione deve esserci, dice: nel caso di concessione della cittadinanza onoraria a cittadini non italiani, il responsabile del provvedimento deve interpellare preventivamente il Ministero degli esteri. Questo lo capisco però, non so se è legge, però lo capisco che

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prima di dare la cittadinanza onoraria, anche addirittura in questo caso a un prigioniero politico, bisogna sentire il Ministero degli esteri, se ci sono cause ostative, visto che il Comune di Treviglio solo il 28 febbraio è nella Repubblica Autonoma Trevigliese, ma per il resto dell’anno fa parte dello Stato italiano. Oggi non è il 28 febbraio, perciò siamo nello Stato italiano…

(intervento fuori microfono)

… l’ultimo di febbraio, o il 28 o il 29…

(interventi in sottofondo)

… perciò mi sembra carente, mi sembra demagogica, mi sembra politicizzata, non è collegata a nessun motivo della nostra cittadinanza e forse è anche illegittima, perché abbiamo un Ministero degli esteri, che penso che, prima che uno prenda una decisione addirittura su un prigioniero politico, voglia dire la sua, dica: c’è qualcosa di ostativo, oppure qualcosa di non ostativo.

No, Treviglio è Repubblica autonoma 365 giorni all’anno e quale Repubblica autonoma si inventa l’istituto, come l’aveva già fatto con la Baraldini, per la seconda volta della cittadinanza onoraria, e per motivazioni ben diverse da quelle di prima, ma sempre con caratterizzazione estremamente politica, anche stasera vuole dare la cittadinanza italiana. Io in questo modo di operare non ci sto, non è il mio modo di operare, io sono qua, non sono nel Parlamento italiano ma sono nel Consiglio Comunale di Treviglio, e per me, con tutto il rispetto, questo cittadino prigioniero politico in Birmania può essere, è considerato alla pari di tanti cittadini, di tanti prigionieri politici che ci sono in tante parti del mondo, a partire da Cuba, che è il primo, per arrivare poi in Cina e per arrivare in tanti Stati dove i prigionieri politici sono moltissimi, forse ce ne sono anche in Italia. Perciò il mio voto è assolutamente contrario, per metodo e forse anche per illegittimità della delibera. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto?

(interventi in sottofondo)

Consigliere Gusmini, per dichiarazione di voto, prego.

Consigliere Gusmini

… dichiarazione di voto io vorrei che il Sindaco ripetesse per quale motivo dobbiamo dare la cittadinanza italiana a questo, perché non ho capito bene se è un indirizzo europeo, oppure è una decisione della Repubblica Autonoma Trevigliese.

(17)

Sindaco

… ho appena letto…

(intervento fuori microfono) Presidente

Per rispettare il Regolamento, magari con la dichiarazione di voto il Sindaco rilegge quello che ha già letto, comunque la cittadinanza è trevigliese, non è la cittadinanza italiana…

(intervento fuori microfono)

… va bene…

Consigliere Gusmini (intervento fuori microfono)

… io volevo una motivazione… se c’è un indirizzo europeo, va bene, diamo la cittadinanza italiana, trevigliese in questo caso, ad alcuni cittadini… (non trascrivibile)…

(interventi in sottofondo) Presidente

Va bene, questo aspetto. Altri per dichiarazione di voto? Consigliere Zordan prego.

Consigliere Zordan

Il discorso è un discorso generale, l’affermazione di un principio generale, sul quale penso nessuno può avere delle perplessità o delle incertezze; il discorso della pace fa parte, almeno per la nostra cultura, è un elemento fondamentale della cultura generale nostra, per cui sul principio generale non si discute, mi pare.

Come sempre facciamo delle grandi affermazioni di principi che hanno il valore di…

Cambio cassetta

Il discorso della cittadinanza onoraria è emerso qui. Però facendo la considerazione che ci è proposto da una struttura o un organismo internazionale, che ha il significato di rinforzare il discorso di adesione a questo movimento, a mio avviso non ci sono elementi per ostare. C’è quel problema, sì, che ha un suo fondamento, della cittadinanza onoraria a un carcerato per motivazioni politiche. Il problema forse riguarda appunto una decisione anche a livello nazionale, una

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valutazione del Ministero degli esteri potrebbe essere. Però abbiamo la proposta che ci viene da appunto una struttura, un organismo internazionale riconosciuto, quello che è citato lì. In questo a mio avviso, proprio per non sminuire il valore dell’affermazione generale di principio, io non sarei contrario a votare anche il conferimento della cittadinanza onoraria. Ecco, con un auspicio, sull’affermazione di principi generali in genere siamo d’accordo, soprattutto quando sono fondanti della nostra cultura, come il principio della libertà. Un pò più difficile è applicarlo, oltre che come affermazione generale, applicarlo quotidianamente in tutti quanti i nostri atti.

E allora ecco l’auspicio è, aderiamo a questa iniziativa che afferma il principio generale della pace, auspico che ci impegniamo anche tutti quanti, l’ Amministrazione e ognuno di noi, a fare gesti concreti di pace nella vita quotidiana.

Presidente

Grazie Consigliere. Per dichiarazione di voto il Consigliere Reduzzi si era prenotato, prego.

Consigliere Reduzzi

Okay, grazie. Allora, il Consigliere Zordan in parte mi ha preceduto, soprattutto sulla questione del conferimento della cittadinanza onoraria, io volevo aggiungere altre due considerazioni. A me risulta che questo prigioniero politico abbia guidato delle manifestazioni contro il regime militare birmano assolutamente ispirate alla non violenza e quindi vedo la coerenza tra il discorso della Giornata mondiale della pace e della non violenza e appunto il conferimento di questa cittadinanza onoraria simbolica, sottolineo simbolica a questo cittadino.

Io non entro nel merito delle questioni di illegittimità, eventualmente potrebbe farlo il Segretario se viene ritenuto necessario un chiarimento di questo tipo. Io mi fermo alla cittadinanza onoraria simbolica e sono convinto che questo sia pienamente coerente…

Presidente

Prego Consigliere…

Consigliere Reduzzi

… che sia pienamente coerente col dettato costituzionale, che prevede anche il diritto di asilo politico in casi, come questi, di dittatura militare e quindi penso che se questo leader studentesco che ha guidato queste

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marce per la pace potesse chiedere asilo politico in Italia, il governo italiano non dovrebbe aver nessun problema a concedere l’asilo politico. Noi più modestamente, della Repubblica Autonoma Trevigliese, andiamo a conferirgli una cittadinanza onoraria simbolica, e non abbiamo nessunissima intenzione di contrapporre a questo ragazzo, a questo giovane, non lo so, ha 26 anni se ho capito bene, ad altri, diciamo, che si trovino in condizioni simili alla sua. Quando si cala, come diceva Zordan prima, il principio generale su casi concreti, be’

questa è la scelta di un caso concreto che ha anche una valenza appunto simbolica, di carattere generale. Questo per quanto riguarda l’ultimo punto, che mi sembra quello più dibattuto, perché sugli altri due mi sembra che anche i Consiglieri precedenti abbiano detto la loro concordanza in linea generale.

Io però volevo anche sottolineare una cosa, capisco l’auspicio o l’indirizzo contenuto nell’emendamento che abbiamo citato prima e capisco anche alcuni degli interventi che l’hanno sottolineato; ribadisco che il Consiglio Comunale precedente, tutto il Consiglio Comunale, senza problemi, ha fatto un minuto di silenzio su richiesta del Presidente per i sei caduti dell’Afghanistan e su qui non c’è stata nessuna polemica e nessun problema; poi ognuno nel suo intimo avrà meditato sul minuto di silenzio.

Se di auspici questo è il momento, io chiederei che la Giunta, quando andrà a prendere in considerazione la proposta o l’auspicio che abbiamo sentito prima, sia coerente con almeno un linguaggio di tipo di pace. A me i martiri, gli eroi ecc. sanno di retorica; probabilmente loro avrebbero rifiutato un linguaggio di questo tipo. Caduti sono caduti sicuramente, poi parlare di martiri, di eroi comincia a diventare un discorso retorico, preferirei personalmente che si chiamassero operatori di pace, perché anche quelli che sono andati senza armi e senza fucili andavano là a cercare di realizzare la pace, la pace nella giustizia sociale e tutto il resto. Ecco, gradirei che a questo punto anche nelle parole ci si cominciasse a liberare da un linguaggio di tipo bellicista e si usasse un linguaggio di pace. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto è iscritto il Consigliere Scarpellino, ha la parola.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Allora, il gruppo che rappresento voterà a favore del dispositivo di delibera che abbiamo contrassegnato con il punto a) e

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punto b); per quanto riguarda il punto c), pur condividendo lo spirito, io non sono esperto in materia, per cui non saprei in effetti distinguere le differenze tra cittadinanza ordinaria effettiva o simbolica; poiché l’intervento del collega Manenti mi ha fatto sorgere un effettivo dubbio sulla legittimità, chiederei al Segretario comunale, in questo dichiarandomi d’accordo con il collega Reduzzi, se effettivamente ci sono motivi di illegittimità al dispositivo, perché non vorrei che poi a qualcuno gli venisse in mente di dichiararla illegittima questa parte della delibera. Anticipo che, non essendoci motivi ostativi di illegittimità, il gruppo ovviamente voterà a favore.

Presidente

Grazie Consigliere. Io non sono favorevole a che in dichiarazione di voto intervengano altre persone al di fuori del Sindaco e dei Capigruppo, il problema dell’eccepita illegittimità forse andava evidenziato nel dibattito e non in dichiarazione di voto. Però poiché il Consiglio lo chiede, facciamo una deroga al Regolamento e do la parola subito al Segretario.

Segretario Generale

Allora, ritengo che non siano in gioco categorie giuridiche, che non vi sia alcuna precettività giuridica nel conferimento della cittadinanza onoraria, è un gesto simbolico, che ha una valenza prettamente culturale e politica.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto, Consigliere Guzzetti.

Consigliere Guzzetti

Grazie. Io non ritorno sui punti, il primo, il secondo, ma faccio alcune considerazioni sulla cittadinanza onoraria. Adesso abbiamo sentito il Segretario che ha fatto la sua dichiarazione sulla legittimità e ricordo soltanto questo, è un gesto simbolico culturale, ma è un gesto forte, si ricollega pienamente a quello che andiamo a deliberare, si parla della

“Marcia mondiale della pace e della non violenza”; questo cittadino birmano ha fatto una battaglia fortissima in Birmania contro la violenza, la repressione e per la democrazia e con questa cittadinanza onoraria dà significato alla sua battaglia, la battaglia di tutti coloro che lottano contro la violenza e per la democrazia e per la libertà. E fra l’altro come Comune di Treviglio non dimentichiamo che noi abbiamo votato, su proposta del Consigliere Mangano, contro appunto la repressione in

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Birmania e quindi si ricollega pienamente come Comune di Treviglio a quello che già abbiamo detto la volta precedente.

Un’altra considerazione, con la cittadinanza onoraria diamo la possibilità all’ambasciata di intervenire presso il paese e garantire come minimo l’assistenza medica e la visita dei parenti, perché sennò tutto questo andrebbe sotto il silenzio più assoluto. Mi sembra una cosa molto importante e fra l’altro tiene l’attenzione su una tematica che insomma l’abbiamo detto, che ha un’importanza fondamentale per la soluzione dei conflitti, per la libertà, per la democrazia. Per cui chiaramente noi voteremo a favore di tutta la delibera così come è proposta.

Presidente

Grazie, per dichiarazione di voto il Consigliere Riganti. Sì prego.

Consigliere facciamo una premessa allora. In conferenza dei Capigruppo avevamo evidenziato questo problema di natura vocale del Consigliere Riganti e ci eravamo accordati in modo che il Consigliere Manenti o qualcun altro leggesse la dichiarazione, il testo predisposto dal Consigliere Riganti, a suo nome e per suo conto. Prego.

Consigliere Manenti

Allora, favorevole ai punti a) e b), contrario al punto c) per i motivi addotti dal Consigliere Manenti.

Presidente

Grazie, telegrafico. Consigliere Gusmini ho visto che ha chiesto la parola, ma è già intervenuto prima, quindi non posso dargliela una seconda volta in dichiarazione di voto. Nessun altro? Prego Consigliere… è già intervenuto prima. Interviene il Sindaco, abbiamo finito le dichiarazioni di voto dei Capigruppo e ora fa la dichiarazione di voto il Sindaco se non c’è nessun altro Capogruppo, ma visto che sono intervenuti quasi tutti, credo di no. Prego Sig. Sindaco per dichiarazione di voto.

Sindaco

La “Marcia mondiale per la pace” tocca 90 paesi, fa 40 tragitti in treno, 100 tragitti via terra, 14 in aereo, 2i tragitti via acqua, c’è una marcia che parte dalla Nuova Zelanda e arriva in Argentina, cioè credo che ognuno di questi paesi, con culture diverse ovviamente, avrà scelto gli atti simbolici che più sente propri. Quello che io ho nella

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documentazione è la proposta che gli organismi degli enti per la pace, delle associazioni trevigliesi fanno e che credo sia la proposta del nostro territorio, che però viene da quell’ufficio di Bruxelles, rileggo, i nominativi ci sono stati dati dall’Associazione per l’amicizia Italia- Birmania, direttamente dall’Euro Burma Office di Bruxelles, organismo politico creato dalla Comunità Europea per seguire le vicende di quel paese, attraverso uno dei suoi responsabili, il dottor… non fatemi dire il nome che non sono capace di leggere, che è anche il referente per l’Europa del governo birmano in esilio.

Questo è quanto io vi posso dire stasera e poi mi unisco a quanto ha già detto il Segretario e Gigi Reduzzi, si tratta non di motivazioni giuridiche, ma di motivazioni culturali e politiche nella direzione del:

diamo un segno più forte di quello che abbiamo dato quando abbiamo approvato, con molta convinzione, quell’ordine del giorno contro la dittatura in Birmania. Io credo che se resta sul piano simbolico culturale e politico, sia un segno importante, proprio nella direzione di quello che diceva il Consigliere Zordan prima, proclamare la pace è facile, fare atti che ci compromettono un pochino di più, che siano un passo più in là concreti, talvolta ci mettono in difficoltà.

Io lo faccio con questo spirito, di votare a favore di questa cittadinanza onoraria, ripeto, le motivazioni come ho detto nel mio primo intervento, sono culturali e politiche, perché è un atto simbolico.

Presidente

Grazie signor Sindaco. Consigliere Gusmini, ha chiesto di nuovo la parola, ma… Se è per dichiarazione di voto.

Consigliere Gusmini

Cioè io mi chiedevo se per caso un altro organismo ci chiede di fare dei cittadini trevigliesi altri, cosa facciamo? Facciamo la serie dei cittadini trevigliesi della Cina, della Birmania, di Cuba, eccetera? Cioè mi sembra che potremmo anche… capisco il problema, ma non capisco come possiamo fare rispetto a tutto quello che c’è nel mondo e allora sono molto perplesso se votare sì o votare no.

Presidente

Grazie Consigliere. Procediamo quindi con la votazione. Il voto avverrà, ai sensi dell’art. 77, comma 5, per divisione, quindi porrò in votazione rispettivamente i capi sub a), b) e c) del testo deliberativo. Procediamo quindi col voto in forma palese, con sistema elettronico, del punto a)

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della delibera, di autorizzare l’adesione ufficiale del Comune di Treviglio alla Marcia mondiale della pace e della non violenza del 2 0ttobre 2009, 2 gennaio 2010. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 20 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Pongo in votazione sempre con sistema elettronico e in forma palese il capo b) della delibera, di denominare l’area verde situata lungo viale Piave, in prossimità della scuola Cesare Battisti, “Parco della pace e non violenza”, disponendo la piantumazione di una quercia in loco.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 18 voti a favore, nessun contrario, due astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, D’Auria, Dozzi, Gatti, Gusmini, Guzzetti, Manenti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan. Astenuti i Consiglieri: Riganti e Siliprandi.

Pongo in votazione il capo c) della delibera. Procediamo con voto in forma palese con sistema elettronico, dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, 3 voti contrari, 2 astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, D’Auria, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan. Hanno votato no i Consiglieri Manenti, Riganti e Siliprandi, astenuti i Consiglieri Gusmini e Pignatelli.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2009 Punto n. 2)

A) COSTITUZIONE DI “ANITA S.R.L.”, APPROVAZIONE DELLO STATUTO E DELLO SCHEMA DI PATTO PARASOCIALE;

AUTORIZZAZIONE AL CONFERIMENTO NEL CAPITALE SOCIALE DELLA SOCIETÀ “ANITA S.R.L.” DELLA QUOTA UNIGAS DISTRIBUZIONE S.R.L. –

B) INDIRIZZI SULL’ADEGUAMENTO DELLO STATUTO DI UNIGAS DISTRIBUZIONE S.R.L., DELEGA PER L’APPROVAZIONE DELLE PREDETTE MODIFICHE STATUTARIE ALLA COSTITUENDA SOCIETÀ “ANITA S.R.L.”, CONFERMA DELLA DELEGA AD UNIGAS DISTRIBUZIONE S.R.L. PER LA STESURA DEI CONTENUTI MINIMI FONDAMENTALI DEL PATTO PARASOCIALE CON IL PARTNER INDUSTRIALE STRATEGICO –

C) MODIFICA DEL PROGETTO DI AGGREGAZIONE INDUSTRIALE E TERRITORIALE DI UNIGAS S.R.L. CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA POSSIBILE ALIENAZIONE DELLE AZIONI DI BLUE META S.P.A. AL PARTNER STRATEGICO PRIVATO DI MINORANZA DI UNIGAS DISTRIBUZIONE S.R.L. -

Presidente

Prima di procedere con l’ordine del giorno, l’Assessore Stucchi mi faceva presente che abbiamo già in aula consiliare il Presidente del Consiglio d'Amministrazione di Unigas e l’Avv. Rodeschini. Il punto relativo è il n. 8, vi propongo di invertire l’ordine del giorno e anticipare il punto n. 8 a subito, in modo da poter liberare i rappresentanti dell’Azienda che hanno altri Consigli Comunali in cui andare a riferire.

… prego…

(intervento fuori microfono)

… allora, sì, lo annotiamo, il Consigliere D’Auria per un errore materiale ha votato sì, ma in realtà il voto era astenuto… sul terzo capo.

Consiglieri, vi sono opposizioni all’inversione dell’ordine del giorno e iniziare subito col punto n. 8? Nessuno si oppone quindi procediamo col punto n. 8 all’ordine del giorno avente oggetto: A) Costituzione di “Anita

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S.r.l.” , B) Indirizzi sull’adeguamento dello Statuto di Unigas, C) modifica del progetto di aggregazione industriale, nella dizione meglio elencata nell’allegato alla convocazione del Consiglio Comunale. La parola all’Assessore Stucchi per l’illustrazione. Prego Assessore.

(intervento fuori microfono)

Consigliera Siliprandi, Lei era distante, poteva seguire quello che dicevamo, comunque nulla osta, va bene. Metto in votazione la proposta di anticipare il punto n. 8 all’ordine del giorno. Il Regolamento prevede un voto senza discussione. Procediamo con voto in forma palese per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Tenete su le mani per cortesia. Chi vota no? Chi si astiene? Nessuno. Quindi procediamo col punto n. 8 all’ordine del giorno. Prego Assessore Stucchi per l’illustrazione.

Assessore Stucchi ?

Io vi ringrazio per avere anticipato questo punto all’ordine del giorno, ma è in corso la da in tutti i Consigli Comunali e in questi tre o quattro giorni l’Avv. Rodeschini e il Presidente dell’Unigas Pezzotta, stanno girando tutti i Consigli Comunali e sono attesi per le 21 a Casirate per un altro Consiglio Comunale e quindi io vi ringrazio per la disponibilità.

Allora, darei subito la parola ad Antonio Pezzotta per spiegarci il punto all’ordine del giorno, che è una prosecuzione di quello che avevamo deliberato in precedenza, che sta andando un pò a compimento, tutta l’operazione sta andando a compimento. Lascio la parola a Antonio Pezzotta.

Sig. Antonio Pezzotta - Presidente Unigas

Buona sera a tutti. Vi ringrazio ma purtroppo siamo di corsa e in questi giorni, in 5 giorni abbiamo 13 o 14 Consigli Comunali, perciò chiedo di nuovo scusa se abbiamo chiesto di anticipare il punto e vi ringrazio.

Detto questo, questo Consiglio ha discusso credo abbastanza…

(interventi in sottofondo)

… mi sentite? Alzo la voce il più possibile, okay. Allora…

Presidente Ma registra?

Sig. Antonio Pezzotta - Presidente Unigas

… in questo Consiglio era stato discusso molto approfonditamente quello che era il progetto che è stato deliberato verso la fine di gennaio

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o inizio di febbraio, se non ricordo male, progetto che è stato deliberato da tutti i Comuni dal 12 di dicembre dell’anno scorso al 24-25 aprile di quest’anno, perciò i tempi si sono allungati; fortunatamente questa fase esecutiva, che è conseguente agli atti che abbiamo fatto il 5 giugno, che riguardano la cessione e il conferimento in Unigas delle azioni di Blue Meta, non so se ricordate, adesso stiamo facendo l’altra fase che è quella della costituzione della holding per metterci in condizione di andare a fare il bando di gara, di modo che quando usciamo col bando tutti gli Enti pubblici e le partecipate sono come ente unico nella famosa holding, al 51%.

Perciò nel deliberato di oggi vi trovate lo Statuto e i patti parasociali della holding, holding che si chiama “Anita”; Anita è il nome di un luogo nel quale ci si ritrova con i Sindaci di riferimento per cercare di condividere, quanto meno preparare il lavoro prima. Abbiamo avuto alcuni incontri e da lì è nato occasionalmente questo nome. È una domanda che ci fanno in tutti i Consigli Comunali, ho voluto anticiparlo…

(intervento fuori microfono)

… perfetto, un posto che … (interventi in sottofondo)

… no, Garibaldi non c’entra, tant’è che anche quando siamo stati dal Presidente della Provincia che devo dire, faccio un inciso, nel passaggio di consegne dalla vecchia Amministrazione Provinciale che aveva approvato all’unanimità il progetto, alla nuova Amministrazione Provinciale e avete visto che subito l’on. Pirovano è uscito sull’Eco di Bergamo annunciando che la Giunta Provinciale aveva approvato, siamo già stati in Commissione, all’unanimità è stato approvato, perciò c’è una continuità anche a livello provinciale sul progetto e si sta lavorando anche per vedere se riusciamo, con loro, a coinvolgere politicamente altra parte del territorio che oggi non è coinvolta. Piccolo inciso, perciò diciamo non c’entra Garibaldi.

Detto questo, lo Statuto che dovreste andare ad approvare stasera è uno Statuto che il punto fondamentale è che la società è blindata, è blindata sulle partecipazioni, è blindata sulle cessioni, è blindata dal punto di vista… cioè una delle preoccupazioni era di trovarci in situazioni poco piacevoli, come ci siamo ritrovati una volta, che vendendo la società che detiene la partecipazione, di fatto avvengono i passaggi. Assolutamente conseguentemente abbiamo lavorato con attenzione su quella parte. Perciò società che dovrà rimanere esclusivamente pubblica o partecipata da società con partecipazioni maggioritarie pubbliche, ci troviamo dentro Cogeide dove sapete che c’è il privato, la preoccupazione è che il privato potesse entrare,

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abbiamo lavorato su questo, così almeno è tutto chiaro, per evitare questo passaggio.

Detto questo, patti parasociali che vanno a regolare esclusivamente il rapporto della governance, che non è basato sui numeri, perché sui numeri la Val Seriana prevale su tutti, perché di fatto supera il 51%, ma si è mantenuto l’aspetto territoriale come all’origine era stato creato, perciò la governance di questa società che sarà esclusivamente una piccola holding, comunque è fatta da tre rappresentanti, uno della Val Seriana, uno della Bassa e una della zona dell’Isola. Aggiungo per la zona dell’Isola, a completamento anche delle informazioni dell’altra volta, il Comune di Ponte San Pietro ha deliberato di entrare il 25 di luglio, sta deliberando anche il Comune di Ardesio. Vado di fretta perché andiamo a Casirate, in quanto Casirate rimane il penultimo dei Comuni che hanno la loro società e che potrebbero essere interessati a salire; è per questo che abbiamo chiesto questa cortesia e ci han chiesto di non mancare, perciò ribadisco i ringraziamenti. Perciò, detto questo, questo è l’aspetto della società dei patti parasociali.

Poi vi trovate degli indirizzi più precisi per quanto riguarda lo Statuto Unigas, il discorso del socio privato, l’A.D. e quant’altro e soprattutto all’interno del deliberato trovate una ulteriore precisazione in merito al discorso di Blue Meta. Perché, cosa è successo? Da quando avete deliberato, fine gennaio, a oggi, ricorderete che si parlava di E.On, l’attuale socio nostro, che era uno dei papabili, degli interessati. E.On ha fatto una scelta all’inizio di quest’anno, ha scelto di cedere le reti, ha ceduto le reti della vecchia Ruhr Gas, è uscita dalla distribuzione, perciò l’attuale socio che abbiamo non è interessato al progetto, salvo che in ultima analisi partecipi così, ma non crediamo partecipi.

Fortunatamente, come avevamo già detto a suo tempo, abbiamo comunque contattato tutti i papabili ed è emerso un problema, un problema tecnico ma non di indifferente portata, che due società fondamentalmente, ENI e ENEL sono fortemente interessate al progetto, però c’è una questione, ENI Gas Power, società quotata in borsa, venti e rotti per cento della borsa italiana, soci che vanno dal Ministero… immaginate l’operazione di fusione con concambio con il PUT cosa comporta in termini di tempi, tecnicamente e anche di costi.

Perciò vi trovate nel deliberato che chi partecipa alla gara può avere anche l’opzione di offrire danaro in concambio della proprietà di Blue Meta, posto che se Eni o Enel, che sono le due che fondamentalmente hanno rappresentato questa necessità, dovessero essere quelli che vincono, anche se portano via e ci danno i soldi, la vendita, l’interlocutore non è a rischio e i famosi pericoli che ci preoccupavano, non vorremmo che la gara la vincesse uno dell’ultima ora e come

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Unigas avessimo un interlocutore non affidabile, quello scompare perciò siamo molto tranquilli. Perciò vi ritrovate nel deliberato questa aggiunta e questa precisazione.

Il bando, stiamo lavorando sul bando, gli obiettivi sono, l’ultimo Consiglio Comunale è intorno al 10 di ottobre, l’obiettivo primario è convocare dal notaio e abbiamo già contattato il notaio, per convocare nell’ultima settimana di ottobre l’assemblea per la costituzione della holding, di Anita e immediatamente la settimana successiva uscire col bando compiuto. Piccolo problema che all'Assessore Stucchi non abbiamo ancora ben anticipato, ma che dico nel consesso. Allora, il problema è la durata del bando, abbiamo fatto i calcoli, sono 167 giorni.

Per evitare i ricorsi, controricorsi e quant’altro. Perciò spostare l’introito dal 2009 al 2010, anche perché avendo perso 4 mesi nelle delibere all’inizio, non siamo riusciti a recuperarli per motivi abbastanza facili da comprendere. Questo è il quadro, lascio la parola all’avvocato, perché a volte lascio in giro…

Avv. Rodeschini – Unigas

Buona sera a tutti. Non ho particolari precisazioni, se non un’osservazione, in realtà è vero che è stata aggiunta questa possibilità proprio perché escludere due soggetti così importanti sembrava evidentemente non particolarmente intelligente e poi anche perché tutto sommato, andando presso i Consigli Comunali, abbiamo capito che per la maggior parte dei Comuni ormai Blue Meta non era strategica e quindi probabilmente l’esercizio del diritto di opzione era già previsto nella delibera scorsa, lo avrebbero voluto esercitare in tempi brevi e quindi sostanzialmente quello che avrebbero fatto in tempi brevi lo possono fare da subito. E comunque lo ribadisco, proprio perché il termine “modifica” può fare pensare a qualcosa di sostanziale e così non è, l’ipotesi della fusione resta aperta anche perché naturalmente noi abbiamo presentato, a chi ce lo ha chiesto, il progetto e lo abbiamo reso noto nei limiti del possibile, però è chiaro non sappiamo, come in tutte le gare, quali soggetti in effetti poi parteciperanno e ci sembra che creare una griglia per evitare soggetti indesiderati è l’ideale, o comunque soggetti inadatti rispetto all’entità del progetto, escludere a priori soggetti importanti è sicuramente un errore. Tutto qua.

Presidente

Grazie. Assessore ha da aggiungere qualcosa? Prego.

Assessore Stucchi

(29)

Allora, non ho nient’altro da aggiungere nel senso che sono stati molto precisi nell’esposizione e poi questa delibera è stata analizzata nel dettaglio in Commissione. Io speravo che si riuscisse a fare in tempi un pò più ravvicinati, ma ci sono 38 Consigli Comunali, nei quali tutte le delibere devono passare, 38 Commissioni e i tempi sono, insomma, quelli che sono; loro stanno lavorando tantissimo per riuscire a portare a casa il risultato nei tempi più brevi possibili, però i tempi sono quelli che hanno dichiarato prima. Vi invito quindi a fare delle domande, se ci sono, oppure a votare per la delibera. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. E’ iscritto il Consigliere D’Auria, ha la parola, prego.

Consigliere D’Auria

Quattro domande, allora, la prima molto popolare, vorrei capire, da tutta questa operazione, detto da voi che la state facendo, il cittadino trevigliese cosa ci guadagna, qual è il vantaggio proprio sensibile per cui possiamo dire ai nostri cittadini in soldoni, senza spiegare tutto questo gioco di scatole, cosa ci guadagnano. Poi entrando più nel merito del progetto vorrei capire meglio, Blue Meta come società continua ad esserci? Svolgerà solo un ruolo di partecipazione o continuerà a fare vendita, trading di gas? E quindi che attività continuerà a fare Blue Meta.

E poi non ho capito il passaggio quando avete spiegato che è venuto meno il famoso tedesco che doveva fare da super partner di questa operazione, probabilmente alla fine sarà appunto Eni o Enel in via sussidiaria, però non ho capito quel passaggio in cui… l’ha detto velocemente, però per noi che avevamo seguito tutta la spiegazione e avevamo in mente il partner E.On che subentra, adesso che non c’è più E.On cosa si apre come rischi o eventualmente come vantaggi? E la quarta domanda, la governance di cui ha parlato come verrà individuata? Sarà la solita spartizione di poltrone politiche, oppure ci sarà qualche criterio più tecnico per individuare questi rappresentanti di cui accennava prima? Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Consigliere Zordan, prego.

Consigliere Zordan

(30)

Per chiarire, anche perché riusciamo meglio a capire tutti quanti. Le scadenze per la gara, che sono state modificate, hanno avuto vicende varie, eccetera, quali sono le ultime? C’è stata qualche modifica? Cioè qual è il termine entro cui dovrà essere messa in gara, termine definitivo? Primo. Secondo, esattamente che cosa andrà in gara? Quali contenuti, cosa andrà in gara? Proprio per chiarire a tutti quanti un pò la sostanza, il contenuto.

Presidente

Grazie Consigliere Zordan. Nessun altro è iscritto? Prego, procediamo con la replica.

Assessore Stucchi

Allora, rispondo ad alcune domande, poi quelle più tecniche le lascio a loro. Allora per quanto riguarda la governance alla Bassa spetterà una nomina in questa società; noi come Consiglio Comunale abbiamo deliberato un Codice etico, credo alla fine del 2006, o nel 2007, adesso non mi ricordo esattamente, e in base a quel codice etico in genere ci ispiriamo per le nomine. Ricordo che noi in questi anni abbiamo fatto tante nomine tecniche, per esempio anche l’Avv. Rodeschini, che è stato nominato in Blue Meta proprio perché c’era una situazione particolare e io avevo l’esigenza di capire alcuni passaggi e lui ha svolto un ruolo veramente fondamentale. Oppure anche Antonio Pezzotta, che è Presidente dell’Unigas, che lui viene dalla Valle Seriana però è sempre un valido rappresentante anche della Bassa perché sicuramente è un manager di grande qualità. Difficilmente senza figure così tecniche saremmo riusciti a portare avanti questa operazione, perché è estremamente complessa, è vero che ci sono dei consulenti, ma se i consulenti non li indirizzi per il verso giusto è anche difficile tante volte uscirne. Questo per la governance.

Per quanto riguarda il tedesco E.On socio, i primi di giugno, credo quando il Consigliere D’Auria era in viaggio di nozze, abbiamo deliberato e spiegato bene tutto quello che era successo con la E.On, che doveva sottoscrivere un accordo in base al quale si definiva il prezzo di cessione della partecipazione privata nel caso la E.On non avesse vinto la gara. Quello che era previsto nel progetto è che comunque si sarebbe impegnato a partecipare alla gara, quando è venuto il momento della cessione delle azioni, cioè la prima fase dell’operazione, perché adesso dal 5 giugno la Blue Meta è posseduta dalla Unigas, cioè il Comuni non hanno più in pancia la Blue Meta, ma ce l’hanno la Unigas.

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