Capitolo 2 – INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA
2.3 Innovazioni di prodotto e di processo in agricoltura
2.3.4. Adozione dell’agricoltura di precisione: caso aziendale
Vediamo ora un caso di utilizzo intelligente delle tecniche fornite dalla precision farming, al fine di trarne preziosi spunti da applicare in campo primario.
La Società Cooperativa Agricola “Il Raccolto”, situata nella pianura dell’Emilia- Romagna, costituisce un interessante esempio di messa in pratica del concetto di agricoltura di precisione.
Essa nasce dall’unione di due ampi progetti cooperativi bolognesi, la “Onorato Malaguti” e la “Luciano Romagnoli”, entrambi fondati su aggregazioni bracciantili formatesi nel dopoguerra.
L’attività caratteristica è quella agricola, svolta su un terreno di 1.500 ettari: grano, mais, orzo, soia, girasole e colture ad impiego agro-energetico sono solo alcune fra quelle realizzate.
La cooperativa è particolarmente attenta alla sostenibilità dell’ambiente, perseguita tramite l’impiego di varie coltivazioni biologiche ed interventi di rinaturalizzazione che provvedono a rafforzare la biodiversità del luogo.
Negli ultimi dieci anni, le produzioni aziendali hanno risentito dei flussi decrescenti registrati a livello di mercato, motivo per cui la strategia della coop è sempre più attenta alla redditività dei raccolti ed al contenimento del costo dei mezzi impiegati nella produzione.
In questa cornice si inserisce un piano di razionalizzazione degli input produttivi, inizialmente focalizzato sulla coltura estensiva. In seguito la ricerca si è spostata sull’implementazione di strumenti innovativi in grado di aumentare l’efficienza dei mezzi e di contenerne l’uso.
Le decisioni aziendali sono da sempre prese in conformità alle evoluzioni delle disposizioni della Pac (Politica agricola comune) e ciò è testimoniato anche dall’eliminazione dal “portafoglio prodotti aziendale” di una delle principali coltivazioni, quella della barbabietole da zucchero, avvenuta in seguito alla riorganizzazione del settore bieticolo. Nel futuro prossimo si auspicano, per le evoluzioni delle politiche comuni, rilevanti cali negli aiuti aziendali, motivo per cui le aziende dovranno cercare ancor di più di contenere i costi ed ottimizzare le produzioni.
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In Italia, le rese per ettaro (soprattutto nelle colture cerealicole), registrano da anni un distacco in confronto a quelle dei paesi del Nord Europa (Gualandi, 2011).
Fin dall’inizio del Nuovo Millennio, con impulso pioneristico per la nostra nazione, “Il Raccolto” ha iniziato a sperimentare le possibilità applicative della precision farming. La guida aiutata dal GPS è stata tra le prime attività intraprese; ma l’azienda, fin da subito, si è impegnata in altre iniziative innovative introducendo tecnologie che consentono di mappare istantaneamente le quantità prodotte nel corso del raccolto. Da queste informazioni si son potute poi progettare le mappe variabilizzate per l’erogazione dei fertilizzanti nelle colture.
L’intenzione aziendale è stata, fin dal principio, quella di rendere misurabili gli esiti forniti dall’introduzione delle tecniche “di precisione”, con particolar riferimento alla massimizzazione degli utili, operando in modo da ottimizzare i fattori produttivi (acqua, sementi, carburanti, etc.) e la resa per ettaro.
La mappatura delle produzioni sui vari appezzamenti è servita ad identificare le molteplici ineguaglianze produttive, comprensibili a fatica rimanendo dei semplici numeri, in modo da intervenire poi sulle cause agronomiche ed agro-meccaniche che le hanno scatenate.
Figura 17 - Mappa cromatica della variabilità produttiva (2011).
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Realizzare queste mappature in archi pluriennali (tenendo conto delle differenti annate), è stato poi utile per registrare su una banca dati aziendale la distribuzione di tali variabilità nel tempo, controllandone entità ed eventuale persistenza. Inoltre, lo studio del compattamento del terreno, ha permesso un’accurata ricerca sul tipo di pneumatici da utilizzare nei vari cantieri per ridurre le ricadute sulla produttività.
È stato quindi possibile operare con accurati sistemi GPS, volti a ridurre l’imprecisione della collimazione fra le molteplici passate di lavorazione; come ribadisce Claudio Martelli, che lavora nella coop, sovrapposizioni ed errori di precisione sono decisivi nella determinazione della disomogeneità produttiva (Kuhn, 2012), sull’effetto che i processi riportano sull’ambiente oltre che per i costi, fattori che impattano fortemente sullo sviluppo ettariale.
Le Tabelle n.13 e n.14 riportate in seguito, evidenziano la situazione produttiva della società agricola in questione, in caso di impiego di strumenti convenzionali e GPS.
Tabella 13 - Produttività dei cantieri agro-meccanici convenzionali in piccoli appezzamenti (2011).
Fonte: Società Cooperativa Agricola “Il Raccolto”
Avvalendosi di mezzi di precisione, gli operatori della cooperativa sono stati in grado di diminuire il tempo e il numero di passate nelle operazioni di lavorazione ed affinamento dei terreni oltre a quelle di preparazione del letto e di semina.
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Tabella 14 - Produttività dei cantieri agro-meccanici innovativi con guida assistita GPS in piccoli appezzamenti (2011).
Fonte: Società Cooperativa Agricola “Il Raccolto”
L’evoluzione delle tecnologie nel tempo ha consentito di affinare le prestazioni, migliorando le riuscite e l’operatività. Nell’ultimo anno è stata affiancato alle stazioni mobili uno stazionamento attaccato al traliccio, che assicura la presenza del segnale sull’intero territorio aziendale.
La formazione degli operatori nel tempo ha superato fasi iniziali di resistenza e difficoltà unite da effetti positivi, che man mano hanno innescato il meccanismo della sfida personale e la voglia di prender familiarità con tecniche sempre più innovative. Ciò ha comportato una completa meccanizzazione a livello della cooperativa con la possibilità odierna di svolgere la totalità delle mansioni in modo “preciso” ed automatizzato.
I sistemi di precision farming rendono gli operatori più consci del loro lavoro non riducendo le operazioni a meri passaggi automatici ma avvolgendo l’intero comparto aziendale in un processo di integrazione e mutuo perseguimento dei risultati, stimolando la crescita e la cooperazione.