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Aumento della produttività attraverso il Cloud Computing

Capitolo 2 – INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

2.2 La moderna imprenditorialità agricola

2.2.2 Aumento della produttività attraverso il Cloud Computing

Uno strumento - in senso figurato - che si rivelerà piuttosto utile negli anni a venire, sarà quello del Cloud Computing.

Mentre gli scettici sostengono che esso non sia nulla più che una riformulazione delle tecnologie esistenti, altri studiosi credono che sarà la base per un’importante svolta, atta a sconvolgere il mondo digitale (Yoo, 2011). Lo stesso autore sottolinea come, nonostante le ordinarie divergenze di opinioni, sia da notare l’enorme interesse suscitato

38 L’agricoltore può usufruire di un servizio consultabile tramite PC, cellulare o altro dispositivo portatile,

che gli consente in qualsiasi momento di fare ricerche, cercare notizie o monitorare lo stato dei propri mezzi. Nella malaugurata circostanza in cui si ribaltasse un trattore, il sistema provvede da solo a contattare i numeri di emergenza preselezionati, avviando prontamente i meccanismi di soccorso.

39 L’Anagrafe Zootecnica Nazionale (AZN) è un sistema basato sulla catalogazione di aziende e relativa

entità dimensionale, movimentazione del bestiame, identificazione e macellazione dei capi. Da principio, il sistema è sorto per la sola specie bovina, inglobando successivamente altre categorie (avicola, caprina, ovina, suina).

Oltre all’accesso alla banca dati, sono disponibili on-line diverse statistiche, accessibili al seguente link: http://www.vetinfo.sanita.it.

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dal fenomeno, facendo emergere un nuovo quadro di imprese specializzate nei servizi Cloud tra le quali GoGrid, Rackspace, Sungard. Anche i big players del settore (Amazon, Google, IBM, HP, Microsoft) si sono prontamente movimentati nel prendere parte alla “corsa verso la sincronizzazione” così come importanti compagnie di telefonia, quali AT&T e Verizon.

Come tutte le novità tecnologiche in continuo aggiornamento, diventa difficile dare una definizione del fenomeno che metta d’accordo tutti, ma c’è ormai la consapevolezza che esso ruoti attorno a dei core concept chiave.

In termini generali, (Birman et al., 2008) esso possiede un outward-looking ed un inward-looking. Con il primo termine ci si rifà alla prospettiva del cliente che risiede al di fuori della “nuvola” sviluppata intorno ad Internet e all’uso delle tecnologie, in base alle quali viene fornito un servizio virtuale che consente di analizzare, elaborare, registrare, condividere dati ed informazioni in qualunque spazio e tempo e dunque di servirsene in modi nuovi. A ciò si aggiunge una visione interna, in cui assumono importanza i meccanismi con cui i singoli elementi che compongono la cloud interagiscono, in un organico finalizzato al raggiungimento di sicurezza ed efficienza.

Figura 13 - Esempio di “nuvola virtuale” (2011).

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Un tempo il Cloud Computing era una soluzione destinata alle imprese di maggiori dimensioni invece oggi, grazie ai progressi dell’informatica, anche le PMIche fanno da tessuto connettivo all’economia italiana possono avvalersi dei vantaggi competitivi forniti da questo rivoluzionario “modo di operare”.

I dati hanno la capacità, al giorno d’oggi, di esser memorizzati nell’enorme nuvola virtuale per esser gestiti in modo semplice ed immediato.

Un “hosting service provider” è incaricato di amministrare l’intera architettura informatica consentendo al cliente di beneficiare di innumerevoli servizi IT e, al tempo stesso, preservandolo dai rischi insiti nella Rete; lo strumento permette, tramite sottoscrizione di un abbonamento, di attuare una fusione tra le comuni attività realizzate sul Web come l’invio di e-mail piuttosto che la condivisione di file o la partecipazione a meeting on-line, il tutto in tempo reale da qualsiasi luogo ci si trovi o qualunque dispositivo elettronico si intenda usare.

Le aziende hanno così la possibilità di usufruire di programmi continuamente aggiornati, servendosi degli hardware di cui si è già in possesso per effettuare un insieme innumerabile di attività, a costi economicamente accettabili e senza imbattersi in pesanti investimenti.

Lo slogan creato da Microsoft, ideatrice di alcune tra le più innovative “nuvole computazionali”, ben illustra lo spirito aziendale: «Il futuro è nella Cloud. E ricorda che i tuoi dati potranno anche essere tra le nuvole, ma le soluzioni in hosting tengono i tuoi piedi finanziari ben piantati per terra»40.

A tal proposito Mario Guidi, Presidente di Confagricoltura41, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e dell’informazione in tempo reale nel processo competitivo globale (Confagricoltura, 2012).

Mossa dall’obiettivo di favorire la crescita imprenditoriale e di conseguenza dall’attenzione posta sull’innovazione tecnologica, l’associazione ha siglato con Microsoft un accordo finalizzato ad incrementare la digitalizzazione dell’agricoltura. Esso si basa sull’utilizzo di Microsoft Office 365, uno strumento che permette l’uso

40 Informazioni tratte dal sito Internet di Microsoft.

Disponibile al link:

<http://www.microsoft.com/business/it-it/soluzioni/soluzioni-cloud/Pagine/default.aspx>.

41 La Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana è un’organizzazione che rappresenta e tutela le

imprese agricole nella nostra nazione, tramite il perseguimento dello sviluppo economico, tecnologico e sociale in agricoltura.

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efficiente e tempestivo delle tecnologie, atte a creare una nuvola di imprese che lavorano istantaneamente ed in modo dinamico. Il fine ultimo è quello di permettere un più rapido contatto tra le varie divisioni di Confagricoltura a livello statale e locale e le imprese associate.

La presenza sul web diverrà imprescindibile, permettendo una pratica comunicazione tra gli attori aziendali stessi oltre che con i clienti, nella realizzazione di un marketing di relazione che si tradurrà in minori costi e maggiore velocità. Il tutto avverrà in un clima di estrema versatilità, consentendo un miglior flusso del lavoro e permettendo ad ogni impresa di trovare la soluzione a sé più congeniale.

Da principio il progetto coinvolgerà in “fase pilota” sei province italiane ovvero Ferrara, Cremona, Forlì, Roma, Verona e Grosseto (Confagricoltura, 2012), per esser esteso ulteriormente, in caso - come si auspica - di successo.