• Non ci sono risultati.

Alcuni numeri sullo Smart Working in Italia

CAPITOLO 2: Gli impatti della trasformazione digitale sull’organizzazione delle impre-

2. Impatto della digitalizzazione sull’organizzazione

2.5. Un nuovo coordinamento: l’organizzazione bottom up

2.5.4. Alcuni numeri sullo Smart Working in Italia

Secondo l'Osservatorio "Smart Working" del Politecnico di Milano, c'è stata una diffusione dei progetti Smart Working nelle grandi imprese negli ultimi anni, c'è stato un aumento dal 17% al 30% dal 2016. Attualmente i lavoratori che godono della flessibilità data dallo Smart Working sono già 250 mila, circa il 7% del totale impiegati, questi hanno manifestato il loro interesse verso questa nuova pratica poiché offre loro maggiori benefici in termini di sviluppo professionale, nelle prestazioni lavorative e nel work-life balance.

Se le grandi imprese sono attive nell'implementazione di queste nuove forme di lavoro, dall'altra parte le piccole e medie imprese sono ancora molto in ritardo su questo fronte, solo il 5 % ha attuato dei progetti con un altro 13% che opera in maniera smart ma senza dei progetti precisi.25

25

Ricerca che ha coinvolto 339 manager (HR, IT e Facility) e 1.004 lavoratori svolta da Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.

91

La ricerca ha messo in evidenza come il fenomeno dello Smart Working sia in costante crescita e stia trovando dei numerosi consensi tra le realtà aziendali così come nella Pubblica Amministrazione e questo deriva dal fatto che sta crescendo la consapevolezza dei benefici che questo sistema può portare tra le aziende, anche tra quelle più piccole sebbene con ritmi più lenti data la barriera culturale dei piccoli imprenditori.

In Italia i progetti di Smart Working non hanno ancora raggiunto una realizzazione completa, solo, infatti, il 25% viene considerato implementato definitivamente. Sono tutti progetti ancora non obbligatori per i lavoratori che sono liberi di sperimentarli e richiede una partecipazione totale delle unità organizzative, dall'HR fino al top management.

Dalla ricerca è emerso come le aziende si approccino al nuovo trend per specifici elementi, senza combinare assieme tutti gli aspetti smart: flessibilità del luogo di lavoro, di orario, riorganizzazione degli spazi e uso di un sistema per la valutazione delle performance per obiettivi e non per presenza ( Osservatorio "Smart Working"- Politecnico di Milano)

2.4 Progetti principali di Smart Working

Fonte: rielaborazione dati Osservatorio Smart Working- Politecnico di Milano

2.5 Soddisfazione degli Smart Worker per capacità di sviluppare abilità e conoscenze propedeutiche a un’evoluzione professionale data dallo Smart Working

Fonte: rielaborazione dati Osservatorio Smart Working- Politecnico di Milano Fless. luogo Fless. orario Lav.

saltuario Lav. altri luoghi Riprog. spazi 0 20 40 60 80 100 Soddisfatti Insoddisfatti Altro

92

Dai dati è emerso come gli Smart Worker siano più appagati dal loro modo di lavorare perché questo esso gli permette di sviluppare abilità e conoscenze propedeutiche a un’evoluzione professionale rispetto agli altri lavoratori tradizionali, in particolare le donne hanno un livello di soddisfazione maggiore del 35% rispetto alle lavoratrici tradizionali e gli uomini del 22%.

2.6 Soddisfazione e migliore gestione della vita lavorativa e privata

Fonte: rielaborazione dati Osservatorio Smart Working- Politecnico di Milano

Le tecnologie dello Smart Working

2.7 Tecnologie più impiegate dalle aziende

Grandi imprese Piccole imprese

Strumenti di condivisione e archiviazione di documenti

Strumenti di collaborazione in tempo reale

Strumenti social

Fonte: rielaborazione dati Osservatorio Smart Working- Politecnico di Milano Si sente coinvolto

Soddisfatto della gestione del tempo Work-life balance 0 5 10 15 20 25 30 35 33,3 35 29

87%

34%

76%

32%

29%

9%

93

Box 5. Alcuni casi di Smart Working Caso 1:la riprogettazione degli spazi di Subito

L'azienda di compravendita online Subito ha intrapreso un progetto di Smart Working concernente la riprogettazione degli spazi fisici in ufficio. Ha deciso di riorganizzare gli uffici sulla base del concetto dell'Activity Based Working, quindi sulla base dei progetti e delle attività che vengono svolti nell'azienda non più sull'idea che il lavoro è legato ad una scrivania, in modo che anche gli spazi possano contribuire ad una migliore collaborazione, comunicazione, concentrazione e contemplazione . Il progetto aziendale ha previsto una nuova destinazione dell'auditorium ad area per meeting aziendali o per team, un contest per l'arredamento delle salette della comunicazione a tema in cui hanno partecipato direttamente i dipendenti che hanno venduto e acquistato tramite il sito stesso di Subito mobili e altri accessori di arredo con cui hanno decorato, in base al loro tema, la sala assegnatali, contribuendo in modo divertente a rafforzare i rapporti tra di loro e soprattutto il loro senso di coinvolgimento nell'azienda.

Sono state realizzate salette e un'area simile a una baita in cui i dipendenti possono concentrarsi e svolgere le proprie attività senza disturbo. Inoltre sono state predisposte delle zone in cui praticare yoga e altre attività, oltre a massaggi per alimentare la contemplazione.

Ciò ha creato un luogo di lavoro piacevole e creativo in cui chiunque può sentirsi parte integrante della realtà aziendale, a proprio agio e manifestare tutte le proprie capacità.

Caso 2: la flessibilità oraria di Philips

Philips, ha iniziato a seguire un programma per l'HR che prevede al suo interno anche progetti di Smart Working che puntano a migliorare la flessibilità interna, alla maggiore autonomia e responsabilizzazione delle persone e quindi ad un stato di welfare.

Il progetto è iniziato con l'introduzione di una modalità strutturata di pianificazione delle ferie e, l'aspetto più apprezzato, l'eliminazione della procedura di rilevazione dell'orario di lavoro permettendo così di dare maggiore flessibilità ai lavoratori. A questo intervento sugli orari sono stati affiancati una serie di benefit aziendali, non più imposti dall'alto ma scelti dai dipendenti stessi sulla base di un budget offerto dall'azienda. Uno di questi benefit prevedeva un kit jolly dotato di tutti gli strumenti IT necessari oltre ad assicurazioni contro gli infortuni professionali ed extraprofessionali.

Philips ha riscontrato una crescita dell'engagement delle persone pari al 30% rispetto all'anno precedente e un aumento della produttività aziendale del 15%.

Caso 3: uso delle App in BCG

La società multinazionale di consulenza BCG a Milano ha eliminato le scrivanie per ogni dipendente e ha predisposto degli spazi condivisi che possono essere prenotati tramite App. Molte delle aree comuni sono state rese luoghi adatti al lavoro, come le terrazze, il BCG Club e la caffetteria.

Inoltre l'azienda ha predisposto delle stanze per le chiamate private, Focus Room e molte novità nell'arredamento, come scrivanie con piano di lavoro rialzabile per potere lavorare seduti o in piedi. Sono previsti spazi per il benessere psicofisico della persona in cui poter trovare quel relax che in ambito lavorativo potrebbe non esserci.

94