CAPITOLO 2: Gli impatti della trasformazione digitale sull’organizzazione delle impre-
2. Impatto della digitalizzazione sull’organizzazione
2.4. Il network e l’apertura dei confini
L'effetto network, o la rete, che ha preso piede nella terza rivoluzione con la diffusione di internet sta vedendo la sua massima espressione con la trasformazione digitale e con le più sofisticate tecnologie del momento. L'estrema interconnessione tra le macchine e le persone e la presenza delle social technology rende possibile rapporti di collaborazione e condivisione con le altre aziende e stakeholder.
Uno degli strumenti più innovativi a questo fine è l'Internet of Things che, secondo alcune ricerche, sta dilagando a livelli inimmaginabili con prospettive di un superamento delle connessioni generate dalle persone da parte delle connessioni internet entro la fine del 201718.
Com’è stato sottolineato in precedenza, l'IoT avrà forti implicazioni per la produttività, ma anche modificherà il modo in cui le persone e, più in grande, le aziende interagiscono, modificando completamente i confini e la competizione tra le aziende e portando alla nascita di aziende innovative che basano il proprio business model sull'impiego di tale tecnologie. Al concetto di Internet delle cose viene spesso associata l'idea di piattaforme software che offrono un insieme di funzionalità utili a costruire il sistema integrato. Queste piattaforme cambiano secondo i diversi aspetti su cui si focalizza la tecnologia IoT, quindi esiste una moltitudine di piattaforme destinate ad aree e bisogni differenti.
Il ruolo delle piattaforme è fondamentale nella creazione d’integrazione, rappresentano il nuovo canale che mette in relazione molteplici soggetti della rete attraverso cui viene sostenuta e alimentata la condivisione di conoscenze. La piattaforma IoT va a sfumare i confini netti dell'azienda e pone le basi per nuove opportunità in termini di vantaggio competitivo per gli utenti; questi, infatti, possono
18Il numero di sensori venduti è passato da 4,2 miliardi di 23,6 miliardi, portando il World Economic Forum a tale deduzione sulle connessioni- O’Halloran, D. and E. Kvochko. Industrial Internet of Things: Unleashing the Potential of Connected Products and Services. in World Economic Forum,2015.
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sfruttare le economie di rete date dalla relazione diretta con il cliente oltre che con i propri concorrenti. L’IoT, quindi, sarà sempre più responsabile della realizzazione di ecosistemi digitali in cui verrà garantita una fluidità dei dati tra le macchine, le persone e i sistemi fisici interni ed esterni dell'azienda assicurata da partner efficienti e positivi per l'azienda. La piattaforma e la connettività generata dalla tecnologia IoT creano un ambiente proattivo, innovativo e in cui ogni buona idea che deriva da quest'atteggiamento di apertura può spingere ogni soggetto che costituisce l'organizzazione all'azione.
Dall'analisi svolta nei paragrafi precedenti sulle social technology, sui big data e sull'IoT nel creare integrazione, si può delineare come sia fondamentale per ogni realtà organizzativa odierna sfruttare le tecnologie per creare forme di collaborazione, o meglio definibili, di network. Questa scelta di adottare le tecnologie con finalità comunicative non deve essere assunta solo dalle aziende più affermate nel mercato che potrebbero godere attraverso partnership o altre tipologie di collaborazione di competenze che non possiedono oppure riuscire a creare una migliore interazione con i clienti; ma sono decisioni che devono essere impiegate anche dalle aziende più giovani che non dispongono di grandi capitali per investire nel digitale oppure di informazioni che possono essere ottenute solo con una presenza datata nel mercato. Questa collaborazione si traduce, secondo il report Collaborative Innovation:
Transforming Business, Driving Growth del World Economic Forum (2015), in valore per entrambe le
parti coinvolte ma anche per i contesti economici in cui avviene la collaborazione. Un esempio interessante di partnership collaborativa tra azienda e realtà esterna sostenuta dalla tecnologia è quella tra Siemens e Ayasdi, un'azienda innovativa attiva nell'apprendimento automatico. La partnership è stata voluta da Siemens per migliorare le sue competenze nell'analytics del grande ammontare di dati che ogni giorno raccoglie, e grazie alla dotazione di Ayasdi di un software di analisi topologica dei dati che vengono confrontati con quelli reali si è instaurata questa sinergia che ha permesso al colosso di crescere e migliorare le competenze senza investire autonomamente grandi risorse finanziarie nell'acquisizione di nuove conoscenze, mentre all'azienda innovativa la conquista di un grande cliente e una buona pubblicità per il mercato19 (Schwab, 2016).
L'effetto rete non si manifesta solo tramite partnership tra altre aziende o, a volte, con i propri concorrenti ma soprattutto attraverso la creazione di community e crowd. La tendenza a creare delle community è stata da sempre intrinseca nell'uomo, da quelle su base geografica, a quelle su base ideologica, fino ad arrivare alle nuove tipologie di community, definite trait-based communities (Ismail, 2014) che sono accomunate da uno scopo, un'opinione o da una particolare preferenza ma niente che abbia a che fare con la posizione geografica: il network digitale permette, infatti, di unire miliardi di persone sparsi nel modo attraverso un interesse comune. Se si considera il caso di un'organizzazione, la community è costituita di membri del core team, ex membri, soci, stakeholder e
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Esempio tratto dal report "Collaborative Innovation: Transforming Business, Driving Growth" del World Economic Forum- 2015
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user a cui si contrappone il crowd che comprende tutto ciò che sta al di fuori della community, molto difficile da conquistare ma ricco di maggiori opportunità e risorse per l'organizzazione. Queste due strutture sono impiegate con la finalità di sfruttare l'ecosistema circostante, che ormai sta valicando anche i confini settoriali, per ricercare creatività e innovazione (è il caso di Illy che attraverso la piattaforma Desall.com ricerca designer che sviluppino progetti creativi20), per testare e validare prodotti o servizi, per ottenere finanziamenti (il crowdfunding offre la possibilità di trovare finanziamenti attraverso la rete da parte di piccoli e grandi investitori per le proprie idee, oltre che testare l'interesse dei consumatori per il prodotto; alcuni esempi sono Kickstarter e Indiegogo).
Alla community e al crowd si aggiunge anche il lavoro on demand: questi due elementi alla base del network possono avere delle implicazioni sul lavoro e su come viene gestito il personale che diventa più flessibile e soprattutto ricco di idee innovative e attraverso cui possono circolare idee in modo migliore. La rete di relazioni che si viene a creare apre i confini dell'azienda e rende più difficile definire chi fa parte dell'azienda e chi è esterno, rende il crowd e la community un'estensione delle aziende, e contribuisce ad alimentare l'organizational agility e quindi la crescita (Ismail, 2014).