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CAPITOLO 4: Industry 4.0 nel Veneto: alcuni casi studio

2. Esperienze aziendali di Industry 4.0 nel Veneto

2.1. Unox

2.1.1. L’Industry 4.0 in Unox

L'azienda crede nella trasformazione digitale e ha investito e sta attualmente investendo molto nelle nuove tecnologie e nell'innovazione, circa il 4% del fatturato viene ogni anno investito in Ricerca e Sviluppo e il 2% nei sistemi informatici (Il mattino di Padova, 2015). Il suo obiettivo è di creare il forno del futuro che possa fornire, oltre a migliori prestazioni nella cottura, anche una raccolta ed elaborazione dei dati utili a migliorare, da prima l'operato dei cuochi che usano il forno e, poi, anche quello dell'azienda che attraverso questi dati può risolvere problematiche e difetti della macchina, da qui deriva la definizione di Data Driven cooking impiegata per identificare l’insieme di dati che l’azienda raccoglie per migliorare la propria redditività e quella del cliente.

La tecnologia, tra quelle dell'Industry 4.0, su cui l'azienda sta investendo è l'Internet of Things. Essa viene applicata ai forni che diventano, secondo le parole dell'Amministratore Delegato Michelon, dei "reattori" di processi chimici e fisici per la trasformazione dei cibi, essi sono capaci di intuire i risultati attesi e di monitorare possibili cambiamenti durante il processo di cottura. L'utilizzo da parte degli chef di questi forni permette loro di avere un maggiore controllo sulla cottura e sui processi, potendo così essere più liberi per aspetti più creativi e innovativi del loro lavoro (Unox. 2017).

Nel forno di Unox si racchiudono l'innovazione tecnologica e l'informazione, i concetti chiave dell'Industry 4.0, per un miglioramento delle performance non solo economiche ma anche produttive. E' un forno interconnesso che offre due vantaggi fondamentali (intervista tratta da Fabbrica 2.4 su Radio 2444):

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- la manutenzione predittiva: l'apparecchio è in grado di fornire una diagnosi in tempo reale in caso di malfunzionamento così da permettere al tecnico di intervenire in modo rapido e quasi immediato. La connessione permette di pianificare la sostituzione di componenti in modo anticipato e quindi interventi che possono ridurre il più possibile rotture del macchinario e, quindim ulteriori costi di sostituzione per il cliente;

- l'ottimizzazione dell'uso del forno: il forno è dotato di un'intelligenza artificiale che, sulla base dell'analisi dei dati degli utilizzi precedenti, può suggerire diverse modalità d'uso che siano personalizzate in base al cliente; ciò contribuisce ad aumentare il valore aggiunto del prodotto e la soddisfazione del cliente;

Questi due vantaggi contribuiscono al nuovo modello di business che si sta diffondendo con l'Industry 4.0: il manuservice. Il business non si basa più sulla semplice vendita di forni, ma sull'aggiunta di un insieme di servizi come quelli visti sopra, che completano l'offerta e migliorano il prodotto.

In Unox il ruolo delle persone e delle competenze è stato fondamentale. Innanzitutto, nel 2007 l'azienda ha deciso di investire nella struttura commerciale autonoma che prima non era prevista nel comparto per eliminare l'intermediazione con il cliente e creare un rapporto pre e post-vendita che ha portato l'azienda a rivolgersi verso una produzione customizzata in base alle esigenze del consumatore. Questa scelta ha contribuito a creare l'integrazione verticale dell'azienda che era già iniziata a monte e si è completata a valle con la creazione di proprie filiali commerciali e nuovi dipendenti specializzati nella vendita. Questo cambiamento di rotta, che ha portato una crescita in termini di fatturato e di organico, ha spinto l'azienda a stare maggiormente attenta alle necessità del cliente e ad attuare delle innovazioni attraverso la tecnologia che hanno portato alla realizzazione di nuovi forni di eccellenza (Industria Italiana, 2016). L'azienda per fare ciò, dopo il 2007, ha deciso di sviluppare un centro di Ricerca e Sviluppo composto di 40 persone nella sede di Padova che affiancasse l'attività ingegneristica della produzione dei forni. L'azienda, per migliorare la sua proposta e l'innovazione nei processi, si è affidata alle competenze di alto livello della facoltà di fisica dell'Università di Padova e ha assunto otto fisici che, assieme alle figure già competenti dell'azienda, hanno sviluppato delle soluzioni di Internet of Things applicabili ai forni. Dalle menti ingegneristiche interne ed esterne all'azienda sono nati veri e propri forni intelligenti capaci di ridurre la distanza tra il cuoco e il piatto servito, integrando ogni fase e rendendola più fluida. Il nuovo prodotto è stato introdotto nel mercato nella seconda metà del 2015 e ha portato all'azienda una crescita del fatturato del 23%. L'azienda con questo risultato si è resa conto del ruolo delle Risorse Umane e, soprattutto, della loro preparazione e formazione sulle competenze digitali e su quelle sempre più richieste dal mercato del lavoro oggi. Il lavoratore sta acquistando un ruolo di prim'ordine nella crescita e nello sviluppo dell'azienda e ormai, alla pari delle tecnologie e dei capitali finanziari, rappresenta un asset competitivo. Così l'azienda ha

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previsto l'assunzione di 260 persone tra Italia e estero nei prossimi quattro anni entro il 2020 che possano fare la differenza per l'azienda: sebbene questa segui una filosofia lean, il risparmio dei costi non avviene con i tagli del personale ma con l'applicazione delle tecnologie ai processi produttivi e organizzativi che si stanno dimostrando un supporto positivo al processo snello.

Un altro elemento riconducibile all'Industry 4.0 è l'impegno di Unox nella smart energy, infatti, sulla scia della lean economy, l'azienda si sta impegnando a ridurre l'impatto energetico durante i processi produttivi ma anche del prodotto finale quando è in uso da parte del cliente, infatti, è stato progettato per ridurre il consumo di energia del 30% rispetto a quelli tradizionali.

Da un punto di vista organizzativo l'azienda ha rivisto i ruoli aziendali in un modo insolito, mai stato vista prima d'ora, ma che risulta necessario per poter aumentare la fidelizzazione del cliente. La figura del venditore, del marketing e anche dell'assistenza è sostituita da uno chef che, grazie alle sue competenze, può spiegare ed interagire meglio con il cliente capendone le esigenze e proponendo un prodotto adatto dal momento che è esperto del settore e può capire correttamente il cliente. Ciò è un esempio di come l'organizzazione non sia più basata su una netta distinzione delle parti ma su una capacità di reinventarsi e di possedere competenze ibride tipiche, come si è visto nel secondo capitolo, delle nuove organizzazioni 4.0 (Mangiaterra, articolo Nòva-Il sole 24 ore, 2014).