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Le allocazioni della terra di villaggio: privatizzazione della terra

Le amministrazioni di villaggio sono responsabili delle terre comuni del vil- laggio all’interno dei loro confini. Queste terre sono definite come tutte le aree che non sono sotto il controllo di individui, famiglie o clan. Ma come si realizza in concreto il processo di gestione delle terre comuni all’interno delle ammini- strazioni di villaggio? Una risposta parziale a questa domanda deriva da dati di storia orale raccolti nel 2007/8 da anziani del distretto di Mbarali (regione di Mbeya). Come esempio prendo due villaggi vicini caratterizzati da usi della ter- ra molto diversi nel distretto di Mbarali (Greco, 2010), in una zona di confine dove negli ultimi quarant’anni aree paludose e umide, fino agli anni ’50 destina- te esclusivamente alla pastorizia e alla pesca, sono state gradualmente convertite in campi irrigati di riso (Greco, 2010). In quest’area la storia orale evidenzia che fino agli ultimi anni ’80 la distribuzione della terra non era formalizzata e avve- niva su basi collettive. Gli anni ’90 segnarono invece una svolta: l’intensificazione della coltura del riso, l’espropriazione di terre a causa della creazione di grandi aziende agricole e l’immigrazione di gruppi agro-pastorali scatenarono una corsa locale alla terra. La distribuzione della terra di villaggio si trasformò da esercizio collettivo in pratiche di individualizzazione della terra. L’amministrazione del villaggio cominciò a convocare gli individui che avevano richiesto la terra in giorni specifici, allo scopo di concedere campi individuali nelle terre di frontiera in cambio del pagamento di una tassa nominale, certifica- ta da una ricevuta e registrata nei documenti del villaggio. A causa di una scarsi- tà di terra a livello locale, le amministrazioni di villaggio divennero lo strumento di una individualizzazione di fatto dei terreni comunitari di villaggio. Va tenuto conto che le assegnazioni di terreni di villaggio possono offrire accesso a terreni di buona qualità, relativamente a basso costo. In aree agricole di frontiera che stavano sperimentando una massiccia conversione dalla pastorizia alla coltura irrigata del riso, questo si è dimostrato l’elemento chiave che ha influenzato le scelte di insediamento dei migranti (Greco, 2010). A causa di questo processo di assegnazione di terreni di villaggio, le aree comuni sono state gradualmente og- getto di una individualizzazione di fatto. La storia orale ha messo in evidenza che il mutamento nell’uso della terra di villaggio è un fattore importante del mo-

do in cui le terre comuni sono gestite e che il ritmo della distribuzione della terra nelle aree comuni si accelera con la commercializzazione della terra.

Per la parte più povera della popolazione rurale, l’assegnazione dei terreni comunitari di villaggio è un modo accessibile, equo e poco costoso per ottenere un terreno. Queste assegnazioni non sono transazioni commerciali e si svolgono in maniera indipendente dal mercato fondiario locale, che pure è esistito per de- cenni in maniera informale. Per questo motivo, sono state per lungo tempo una modalità di redistribuzione fondiaria fondamentale per la parte più povera della popolazione, che ha potuto così acquisire diritti fondiari senza ricorrere al mer- cato fondiario. Vista la crescente commercializzazione della terra e l’affermarsi di dinamiche di classe sempre più marcate, queste pratiche si sono in alcuni casi prestate a processi di accaparramento di terra da parte dei capitalisti rurali locali che corrompono i funzionari di villaggio. Questi episodi di corruzione hanno avvantaggiato un gruppo sociale molto ristretto e potente: i capitalisti rurali, che in questa zona sono imprenditori che gestiscono aziende agricole al di sopra di 100 acri, spesso con crediti commerciali dalle banche, e che spesso sono anche commercianti all’ingrosso di riso.5 La corruzione delle amministrazioni di vil-

laggio in relazione alla distribuzione della terra è un fatto molto comune (Greco, 2010). In quet’area grandi agricoltori commerciali e proprietari di bestiame han- no ripetutamente corrotto le amministrazioni di villaggio per ottenere concessio- ni vantaggiose di terra. Sotto pagamento, gli amministratori accettano di «antici- pare le assegnazioni» (kutangulia mgao), un eufemismo per indicare accordi privati fra funzionari del governo locale e i capitalisti rurali, che hanno i soldi per corromperli. Questi accordi danno la precedenza sulle assegnazioni colletti- ve ai capitalisti rurali che ricevono i terreni migliori qualche mese prima del ca- lendario ufficiale delle assegnazioni di villaggio. Tramite questo meccanismo, i capitalisti rurali sono spesso riusciti a garantirsi l’assegnazione di terreni più ampi e di maggiore qualità, serviti da canali di irrigazione e collocati nelle aree più accessibili del villaggio. Gruppi marginali, come i settori più poveri di pasto- ri e agricoltori, tendono a perdere l’accesso alla terra quando le aree comuni co- minciano a ridursi a causa delle concessioni individuali di terra. L’esempio mo- stra come la corruzione su piccola scala delle amministrazioni di villaggio può diventare il vettore di un processo di accumulazione primitiva attraverso l’accaparramento invidivuale di terreni comunitari.

Nelle aree in cui la pastorizia e l’agricoltura utilizzano le stesse terre irri- gate e la competizione per le risorse è acuta, i villaggi in genere emanano decreti che consentono di multare i pastori non residenti nel villaggio quando

vengono trovati a usare i pascoli comunitari. Il potere di esclusione conferito ai consigli di villaggio dai Village Land Acts è stato giudicato potenzialmen- te lesivo per gruppi che utilizzano risorse che attraversano i confini dei vil- laggi, come appunto i pascoli usati dai pastori transumanti (Flintan, 2012, 2013). I consigli di villaggio hanno poteri legislativi in quanto possono ap- provare decreti (URT, 1982) coi quali impongono tasse e contravvenzioni, regolamentando l’accesso ai terreni comunitari. I decreti di villaggio devono essere approvati dalle autorità di distretto e un funzionario legale controlla la loro coerenza con la legislazione nazionale. Ciononostante non è inusuale scoprire che questi decreti sono già operativi a livello di villaggio in attesa della loro approvazione da parte del distretto o anche quando l’approvazione non è avvenuta. Nel prossimo paragrafo discuterò la questione della corru- zione nelle distribuzione di terra del villaggio e la relativa politica dal basso sulla base di dati ricavati da una ricerca di terreno condotta nel 2014 nel di- stretto di Kilombero, nella regione di Morogoro.

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