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Village Land Use Plans (VLUP) e terre comuni

Nella grande maggioranza dei villaggi tanzaniani i VLUP non sono stati applicati; le distribuzioni di terra avvengono sulla base della legislazione sul- la terra di villaggio e le pratiche consuetudinarie, e possono essere revocate da decreti approvati dalle autorità di villaggio. Da questo punto di vista i VLUP e il loro utilizzo per emanare diritti consuetudinari di occupazione possono trasformare la gestione attuale delle terre comuni di villaggio, rela- tivamente flessibile, in un sistema più rigido e formalizzato basato sulla con- cessione di titoli sulla terra individuali, formali e non revocabili. Le Land Laws del 1999 hanno formalizzato la giurisdizione territoriale delle ammini- strazioni di villaggio con la creazione di una nuova categoria giuridica, quel- la della terra di villaggio. Si tratta di una categoria residuale che esclude tutte le terre pubbliche e quelle riservate.7

Sulla terra di villaggio titoli individuali di proprietà della terra possono essere attribuiti solo dopo che il villaggio ha ottenuto un VLUP approvato con i suoi confini controllati da operatori del Ministero della Terra. Se emer- gono dispute di confine tra villaggi vicini queste devono essere risolte in prima istanza, l’ultimo passo è quindi l’emanazione di un Certificato della terra di villaggio. Quando un villaggio ha ottenuto il suo certificato, residenti individuali possono fare richiesta per ottenere un diritto consuetudinario di

7 Negli anni ’80 e ’90 le dispute più acute hanno riguardato la definizione dei confini dei

villaggi (URT, 1994), perché questa spesso definisce quanta e quale terra è controllata dai re- sidenti del villaggio, o dal governo come terra generale o riservata. Un’analisi puramente tec- nica delle legge può portare alla conclusione che è vero il contrario, ossia che a essere una categoria residuale è la terra generale (Sundet, 2005), ma la pratica amministrativa dell’ultimo decennio indica l’opposto.

occupazione. Un’agenzia apposita, la National Land Use Planning Commis- sion, è stata creata all’interno del Ministero della Terra per occuparsi dei VLUP che sono la precondizione tecnica per consentire alle amministrazioni di villaggio di emettere titoli individuali sulla terra a residenti del villaggio. Un’amministrazione di villaggio in grado di emettere titoli di proprietà senza passare per tutta la trafila gerarchica dell’amministrazione della terra (ufficio distrettuale della terra, ufficio regionale della terra, Ministero della Terra) sarebbe la concretizzazione di due ideali neoliberisti: quello di De Soto di una formalizzazione a basso costo della proprietà e quello della decentraliz- zazione enfatizzata dal Washington Consensus delle IFI, in quanto la forma- lizzazione sarebbe implementata al livello più decentralizzato possibile. Questa sofisticata legislazione ha proposto un modello di formalizzazione dei diritti consuetudinari sulla terra senza ricorrere a una legge a livello na- zionale. Da un punto di vista legale, i diritti consuetudinari di occupazione non sono forme di proprietà o affitto di terra pubblica ma diritti individuali sulla terra di villaggio. Ben presto è diventato chiaro che le procedure di re- dazione di un VLUP sono troppo complicate e costose per cui è probabile che la loro applicazione continui a un ritmo molto lento. Vi è ormai un’ampia base di dati che mostrano l’inadeguatezza di questo ideale neolibe- rista nel contesto rurale tanzano e che indicano un aumento delle dispute e dell’accaparramento di terra a seguito della titolazione, per esempio tramite i progetti pilota come Mkurabita e SPILL (Chachage, 2006; LHRC, 2006). Altri studiosi hanno visto nella lenta implementazione dei VLUP una deci- sione politica deliberata, anche se silenziosa e coperta, volta a rallentare i processi di attribuzione di diritti individuali sulla terra (Stein e Askew, 2009).

Ad oggi solo pochi villaggi tanzani hanno un VLUP, non ultimo a causa del costo proibitivo e degli aspetti tecnici relativi alla redazione dei piani, che comportano l’utilizzo di GPS e di satelliti per mappare i confini dei villaggi. Per queste ragioni, redigere un VLUP è possibile solo se si trovano fondi di donatori e i villaggi cercano spesso degli sponsor, in genere agenzie ambienta- liste o donatori che possono avere un interesse a risolvere dispute di confine o di altro tipo. Il distretto di Kilombero si segnala rispetto alla media nazionale, poiché 73 villaggi su 97 hanno completato il VLUP alla data di maggio 2014. Due sembrano le ragioni. La prima è connessa alla risoluzione di dispute tra un centinaio di villaggi e un sito RAMSAR;8 per poter definire la disputa tutti

8 I siti RAMSAR sono zone umide di elevato interesse ambientale internazionale, protetti

i villaggi coinvolti devono ottenere un VLUP. La seconda ragione riguarda lo status di Kilombero come distretto pilota per il SAGCOT,9 un mega-progetto

che mira ad attrarre società dell’agribusiness nella Tanzania centrale e meri- dionale (SAGCOT, 2013). Le compagnie private desiderose di creare grandi aziende agricole nel distretto hanno interesse ad evitare eccessive spese legali e la cattiva pubblicità che spesso risulta da dispute sulla terra con i residenti locali. Fare in modo che il distretto pilota abbia VLUP operativi rende lo stes- so distretto una scommessa più affidabile per gli investitori in quanto i VLUP facilitano le operazioni di reinsediamento volontario dei residenti in caso di trasferimenti di terra dai villaggi alle compagnie. Benché gli investitori previ- sti dal SAGCOT non si siano ancora materializzati a Kilombero, il mega- progetto ha convinto i donatori a finanziare i VLUP del distretto. In conclusio- ne, la rapida realizzazione dei VLUP nel distretto di Kilombero sembra indica- re che tali piani trovano più facilmente delle sponsorizzazioni quando sono coinvolti forti interessi di compagnie private, che richiedono una rapida ed ef- ficace formalizzazione della proprietà fondiaria, probabilmente per garantirsi l’esistenza dei prerequisiti legali per i trasferimenti della terra di villaggio. Se i villaggi hanno i VLUP e i Certificati sulla terra le compagnie private che ac- quistano terra di villaggio possono ottemperare alle condizioni legali richieste per procedere a reinsediamenti dei residenti locali, ed evitare il tipo di dispute ed arbitrati infiniti che costituiscono lo scenario abituale nelle località in cui i confini dei villaggi non sono ben definiti. Appare quindi appropriato porsi la domanda: a che bisogni rispondono i VLUP? Pensati per formalizzare la pro- prietà della terra della parte più povera della popolazione attraverso registri della terra di villaggio, i VLUP non sembrano mantenere questa promessa. Piuttosto, sembrano offrire la base legale per l’esproprio della terra dei più po- veri tra i poveri. Da questo punto di vista, vi è una sostanziale differenza tra la legge e la pratica. La legge che regola i VLUP è chiara circa la priorità di pre- servare le terre comuni di villaggio. Nel corso dei processi partecipativi per definire i piani di uso della terra ai residenti dei villaggi è chiesto di identifica- re e demarcare le aree comuni (ardhi ya akiba). Quello che sembra stia avve- nendo è che nelle aree di frontiera, dove la scarsità di terra è più acuta, i VLUP saranno attuati a posteriori, ovvero dopo l’avvenuta privatizzazione dei terreni comunitari di villaggio. Molti villaggi dichiareranno di non avere più terreni non assegnati. In zone come queste i VLUP si limiteranno a essere uno stru- mento per formalizzare la privatizzazione dei terreni comunitari di villaggio.

9 SAGCOT è l’acronimo di Southern Agricultural Growth Corridor of Tanzania (SAG-

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