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Woman and science Pietro GRECO

4. L’altra metà del cielo

È in questo contesto di profondo cambiamento della “Repubblica della scienza” che si sta verificando la scoperta dell’altra metà del cielo e che un numero crescente – lo ripetiamo, non senza enormi difficoltà e contraddizioni – di donne sta iniziando se non a rompere, certo a incrinare quel “soffitto di cristallo” che impedisce alle ricercatrici di essere protagoniste nella scienza al pari dei loro colleghi maschi.

6 R&D Magazine/battelle, 2014 Global R&D Funding Forecast, http://www.rdmag.com/articles/

2013/12/2014-r-d-magazine-global-funding-forecast.

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The Royal Society, Knowledge, networks and nations. Global scientific collaboration in the 21st

34 Greco / Donne e scienza

Si potrebbero indicare i dati assoluti della presenza femminile. E sostenere che di quei 7,1 milioni di ricercatori al mondo tra il 30 e il 40% almeno sono donne. In pratica oggi fanno ricerca da 2 a 3 milioni di donne. Un numero superiore sia a quello di tutti i ricercatori maschi vissuti in epoche precedenti, sia al numero assoluto di ricercatori vissuti in epoche precedenti. Non è un dato da poco.

Ma vorrei ricordare una recente indagine presentata il 30 maggio 2014, al “Workshop Euro-Mediterraneo su Genere e Scienza” che il progetto Shemera8 ha organizzato a Napoli, presso la Città della Scienza.

Shemera è un progetto dell’Unione Europea che ha verificato, su basi statistiche, qual è la posizione delle donne scienziato nell’area del Mediterraneo, in vista dell’integrazione della dimensione di genere in una comune politica della ricerca. Il progetto, coordinato dalla CIREM Foundation (Centre for European Initiatives and

Research in the Mediterranean), ha visto la partecipazione sia di ricercatrici europee

che dei Paesi del Sud del Mediterraneo: Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.

A Napoli sono stati presentati i risultati preliminari che, per molti versi, erano inattesi. Se non desta meraviglia il fatto – ormai comprovato dalle analisi statistiche – che in Europa le donne partecipino sempre più e sempre più da protagoniste alla vita scientifica, pur tra le mille difficoltà e ostacoli cui abbiamo accennato, risulta nuovo il quadro che le analiste di Shemera hanno proposto per i Paesi islamici della sponda Sud del Mediterraneo.

Le due statistiche, infatti, quasi si sovrappongono. In Europa ormai la metà e più degli studenti iscritti a una facoltà scientifica è di sesso femminile. Una presenza di donne quasi del tutto analoga si verifica tra gli studenti della sponda meridionale del Mediterraneo.

Se in Europa un ricercatore su tre ormai è una donna, altrettanto avviene nei Paesi islamici che affacciano sul Mediterraneo. La presenza delle donne nelle comunità scientifiche dei nostri vicini varia da un livello minimo del 25 %, in Palestina, a un livello massimo, degno di tutto rispetto, del 39 % in Egitto. E, proprio come in Europa, la presenza delle donne nei Paesi del Sud del Mediterraneo è più alta nelle università e negli anti di ricerca pubblici che non nei laboratori delle imprese private.

Nei Paesi dell’Unione Europea le donne rappresentano il 46% dei dottori di ricerca, anche se le variazioni tra i 28 diversi Paesi sono piuttosto forti: si va da un minimo del 26% a un massimo del 62%. Tutte queste percentuali sono analoghe nei Paesi che gli esperti di Shemera definiscono PPM (Paesi Partner del Mediterraneo), si va da un minimo di donne del 33% tra i dottori di ricerca in Siria a un massimo del 56% in Tunisia.

Anche il soffitto di cristallo, che impedisce alle donne di raggiungere i livelli più alti della carriera scientifica, è analogo. In Europa gli accademici di alto grado (i nostri professori ordinari) di sesso femminile oscillano tra il 9% del Lussemburgo e il 36% della Romania. Tra i PPM oscillano da un minimo del 3% in Palestina a un massimo del 35% in Egitto. Allo stesso modo in Europa solo il 15,5% del Istituti di istruzione superiore sono diretti da donne. Mentre nei PPM si va da un minimo del 3,8% in Giordania a un massimo del 10,5% in Egitto, che si conferma così come il Paese del Sud del Mediterraneo dove le donne trovano più spazio.

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http://www.shemera.eu/ Maria Caprile, Danièle Meulders and Sile O’Dorchai, Gender and Science.

Greco / Donne e scienza 35

Potremmo continuare con i numeri. Ma dobbiamo dire che questa sorprendente analogia si verifica solo in ambito scientifico. Mentre in Europa, infatti, la presenza delle donne nel mondo del lavoro è tra le più alte del mondo, nei Paesi del Sud del Mediterraneo è in assoluto tra le più basse.

Sembra dunque abbastanza chiaro che la ricerca scientifica e l’educazione sono il canale principale attraverso cui le donne nel mondo islamico che affaccia sul nostro stesso mare stanno cercando la loro emancipazione. Con risultati di notevole importanza.

Shemera ha dimostrato in maniera sufficientemente chiara che la scienza è un luogo di emancipazione delle donne. Non solo possibile, ma attuale. La fine della discriminazione di genere non è ancora arrivata. Certo, il percorso è ancora lungo e l’esito non è scontato. Ma almeno ora il traguardo si intravede all’orizzonte.

Maryam Mirzakhani e Fabiola Gianotti non sono, dunque, una mera fluttuazione statistica. Loro e milioni di altre donne che si dedicano oggi alla scienza, dimostrano ogni giorno, che il mondo non sa e non può più rinunciare a quella straordinaria risorsa che è la partecipazione alla ricerca dell’altra metà del cielo.

Bibliografia

Caprile, Maria, Meulders, Danièle, O’Dorchai, Sile (2014). Gender and Science. Time for

Action: Synthesis Report, SHEMERA. http://www.shemera.eu/node/122.

R&D Magazine/battelle, 2014 Global R&D Funding Forecast, http://www.rdmag.com/articles/ 2013/12/2014-r-d-magazine-global-funding-forecast.

UNESCO, A global perspective on research and development, UNESCO Institute for Statistics estimates, p. 2, http://unesdoc.unesco.org/images/0021/002171/217136e.pdf.

Scimago, SCImago Journal & Country Rank.

The Royal Society (2011). Knowledge, networks and nations. Global scientific collaboration in

the 21st century. https://royalsociety.org/policy/projects/knowledge-networks-nations/report/.

Scienza, genere e società. Prospettive di genere in una scienza che si evolve 37 A cura di S. Avveduto, M. L. Paciello, T. Arrigoni, C. Mangia, L. Martinelli

CNR-IRPPS e-Publishing, 2015 doi 10.14600/978-88-98822-08-9-6

Dalla realizzazione dello Spazio Europeo