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ANALISI DEL RAPPORTO TRA ASTROLOGIA SIDERALE E ASTROLOGIA TROPICALE

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 46-53)

so si trova realmente nella costellazione del Toro. Contrariamente alla maggior par-te delle posizioni planetarie tropicali, le posizioni siderali si possono osservare sem-plicemente uscendo all’aperto e guardando il cielo (vedi appendice). La maggioran-za degli astrologi orientali, ed alcuni occidentali, sceglie di usare lo zodiaco siderale. Questo particolare sistema è basato molto di più sulle configurazioni delle stelle, perciò viene anche descritto come zodiaco “fisso”.

Il Grande Spostamento

A causa della lenta oscillazione dell’asse terrestre lo zodiaco tropicale si sta gradual-mente muovendo rispetto allo zodiaco fisso delle costellazioni nella misura di un grado ogni 72 anni. 2000 anni fa, lo zodiaco tropicale e quello siderale coincideva-no, ma col passare del tempo si sono discostati in ragione di 23 gradi circa, secondo le stime attuali. Ciò significa che chi è nato il primo giorno di estate è “Cancro”, se-condo il sistema tropicale e “Gemelli”, sese-condo quello siderale. Adesso, soltanto i nati negli ultimi sei gradi, o pressappoco, di qualsiasi segno appartengono allo stes-so segno per entrambi i sistemi.

Perciò, è davvero esatto affermare che gli astrologi sono assolutamente incon-sapevoli di questo divario, come molti scettici insinuano? Al contrario, molti astro-logi seri ne sono del tutto coscienti; tuttavia, non è detto che comprendano in pie-no le miriadi di implicazioni che possopie-no derivarne!

Per esempio, c’è qualche differenza nel significato di questi due sistemi? E co-me riusciremo a gestire la situazione dello stesso pianeta in segni radicalco-mente contrastanti, come Ariete e Pesci? E’ realmente sensato pensare che un individuo possa esprimere simultaneamente le caratteristiche di entrambi i segni? Per inqua-drare il problema in termini particolarmente spettacolari, si consideri che, fra 10000 anni, una persona con il Sole nell’Acquario tropicale lo avrà contemporaneamente nel Leone siderale - due segni normalmente collocati a 180° l’uno dall’altro!

DIAGRAMMA1

La precessione degli equi-nozi sposta l’equiequi-nozio primaverile (0° Ariete) in-dietro o verso occidente lungo l’eclittica in senso contrario all’ordine dei se-gni. Attualmente, l’equi-nozio di primavera è pros-simo all’inizio della costel-lazione dei Pesci; 4000 an-ni fa si trovava nella co-stellazione del Toro.

Tali problemi non sono per niente insignificanti e le loro conseguenze sugli aspetti fondamentali dell’astrologia aumenteranno senz’altro con il tempo. Faccia-mo ora delle considerazioni generali sulle implicazioni filosofiche di questo dibatti-to e su qualche sistema pratico da applicare alle nostre carte in relazione ai due zo-diaci.

Sistemi contraddittori o complementari?

Come qualcuno ha sottolineato nel corso degli anni, l’astrologia non è proprio l’uni-ca disciplina a dover lottare col problema delle teorie competitive o strutture inter-pretative. Si pensi alla scienza moderna con i suoi eterni contrasti fra la fisica new-toniana e quella einsteiniana. Questi due modelli mettono sul tappeto presupposti molto diversi sull’universo; tuttavia, gli scienziati sono riusciti a gestire con succes-so il modo di operare nelle due sfere, perché hanno considerato ogni sistema nella sua rispettiva validità e contesto.

Si prenda ora il contrasto tra il sistema di medicina orientale e quello occiden-tale. L’atteggiamento occidentale verso la salute e la cura si muove verso tracciati diversi rispetto a quelli seguiti dalla medicina orientale - dove la prima enfatizza i germi, la chimica corporea e il funzionamento neurologico (tra le altre cose) e la se-conda mette l’accento sui “meridiani”, gli “elementi” e gli squilibri energetici. Tutta-via, l’esperienza dimostra che entrambi i sistemi hanno le loro applicazioni e la loro efficacia - per esempio, si può scegliere di curare il mal di testa sia con l’aspirina sia con l’agopuntura.

Allora, come possono due sistemi essenzialmente diversi gestire gli stessi feno-meni e giungere ad intuizioni ugualmente valide? La risposta è semplice dal punto di vista esoterico: ci sono modi diversi per tagliare la stessa torta archetipica. Come una grande opera letteraria, il nostro è un mondo inserito in dimensioni e significati multipli; per tale motivo, lo stesso fenomeno potrebbe prestarsi a molteplici inter-pretazioni e metodologie, ognuna delle quali estrae dati strutturati in modo ugual-mente accettabile. Ricordate la nostra precedente analogia del mal di testa che può essere curato dall’aspirina ma anche dall’agopuntura. Qual è il sistema giusto? En-trambi - presi nel loro contesto.

Si potrebbe applicare lo stesso concetto alla nostra comprensione del firma-mento. Lo schema delle stelle e dei pianeti può essere avvicinato da prospettive di-verse, ognuna delle quali deduce tipi differenziati di informazioni. Per tale motivo, una carta natale redatta da un astrologo vedico che usa l’approccio siderale è in grado di ricavare informazioni perfettamente valide, mentre un astrologo che usi il sistema tropicale potrebbe desumere un tipo diverso di informazioni, ma ugual-mente corretto. In breve, i meriti di un sistema non sminuiscono necessariaugual-mente quelli di un altro - malgrado quello che possono dire i fondamentalisti di ognuno di loro.

Sovrapposizione simbolica

Che dire dei problemi interpretativi sollevati da questa duplice situazione? Pensate al dilemma, citato prima, derivante dai pianeti che si troverebbero in segni addirit-tura contrastanti a seconda dei sistemi usati; per es., Venere posta simultaneamente nel tropicale Ariete e nel siderale Pesci. Sicuramente, è un oltraggio al buon senso pensare che i due segni siano in grado di agire nello stesso tempo - non è vero?

Con grande sorpresa di qualcuno, il simbolismo “composito” di questo genere fa parte della merce offerta dall’astrologia come viene praticata dalla maggior parte di noi. Prendete il concetto tradizionale dei segni e il loro rapporto con le case. Se-condo la reggenza “naturale”, l’Ariete viene largamente associato alla 1a casa con la quale ha un’innata affinità. Eppure, nell’ambito di un oroscopo, l’Ariete potrebbe es-sere collocato in una qualsiasi delle dodici case, talvolta persino in una casa con un’energia zodiacale completamente diversa, come la 12a o la 4a. Ne risulterebbe una grande diversità di significato e di qualità che riproporrebbe lo stesso problema dello zodiaco siderale contro quello tropicale.

Come risolvere tale apparente contraddizione? In genere, imparando semplice-mente a leggere tali fattori come una complessa miscela di energie - per es., so-DIAGRAMMA2

vrapponendo il fuoco estroverso dell’Ariete alla tipologia più introversa e “dietro le quinte” della 12a casa. In questa particolare situazione, un individuo potrebbe per-tanto esprimere le appassionate energie arietine in modo più segreto e coperto, forse anche nell’ambito di qualche istituzione o nello studio di materie spirituali. Il punto è che, una volta preso in considerazione l’insieme combinato di tutti gli ele-menti offerti dall’astrologia - case, segni, pianeti ed aspetti - un singolo oroscopo può assumere molti significati secondari oltre quello primario.

Suggerirei di procedere nello stesso modo per comprendere i due zodiaci. 2000 anni fa, quando si trovavano perfettamente allineati, ogni segno esprimeva le sue qualità uniche allo stato relativamente “puro” e non contaminato, simile ai colori primari dello spettro. Tuttavia, appena lo zodiaco tropicale incominciò a scivolare lentamente contro lo sfondo delle costellazioni, ognuno dei dodici segni aggiunse gradualmente un livello di significato che rifletteva tale sovrapposizione. Il risultato è che un nativo di 2000 anni fa con il Sole in Toro avrebbe espresso tale energia in modo più diretto, perché il suo Sole sarebbe stato in quel segno secondo entrambi i sistemi. Invece, attualmente, 2000 anni più tardi, l’enfasi oroscopica sul Toro tropi-cale (cioè, entro i 23°) avrebbe una coloritura arietina in aggiunta, e dovrebbe esse-re interpesse-retata in tal senso.

Un caso di sovrapposizione simbolica: Il Gladiatore di Ridley Scott.

Coloro che hanno familiarità con i miei precedenti articoli apparsi sul TMA sanno che uso spesso esempi mutuati dal cinema per illustrare principi astrologici. In tale contesto, richiamerei l’attenzione sul sensazionale film di Ridley Scott, Il Gladiatore, con Russel Crowe. Questo film fu messo in circolazione su tutto il territorio nazio-nale nel maggio del 2000, esattamente quando nel Toro tropicale si verificava un allineamento planetario maggiore. Il fascino del simbolismo del film risiede nel fat-to che esso sia riuscifat-to ad esprimere contemporaneamente le qualità di entrambi gli zodiaci - del Toro secondo il sistema tropicale e dell’Ariete secondo la prospettiva siderale.

Per esempio, si rifletta sulle forti qualità taurine di questo film d’arte - colori sensuali; strutture monumentali; sequenze color seppia e l’enfasi ricorrente sull’a-gricoltura e la terra, mentre il gladiatore fa scorrere ripetutamente manciate di ter-ra e di gter-rano tter-ra le dita nei momenti chiave; senza contare le scene toccanti della sua sincera devozione alla famiglia e alla divinità. D’altra parte, il film mostra il suo volto arietino nelle scene sanguinarie sul campo di battaglia e nell’arena. In breve, sulla traccia della stessa storia, troviamo correnti parallele che esprimono il simboli-smo archetipico dei due segni adiacenti.

Applichiamo, adesso, lo stesso approccio ad un esempio di astrologia mondiale - il disastro dell’11 settembre nel World Trade Center. Da un lato, l’accento sulle strutture “gemelle” riflette chiaramente la presenza di Saturno nel Gemelli tropica-le; dall’altro, questo complesso di edifici è un importante simbolo del commercio

e del potere corporativo - riflesso ugualmente chiaro di Saturno nel Toro siderale. Ad un livello più personale, potrei citare molti esempi che mostrano l’influenza si-multanea di entrambi i sistemi zodiacali. Si prenda Adolf Hitler, nato il 20 aprile 1899. Durante la giovinezza era un aspirante artista ed era descritto da molti come persona dotata di considerevole fascino e sex appeal - una conseguenza del Toro tropicale. Tuttavia, egli divenne uno dei più noti combattenti della storia - una chiara indicazione dell’Ariete siderale. Anch’io ho percepito l’influsso dei due zodiaci lungo il corso della mia vita: secondo l’astrologia tropicale, il mio Sole, Mercurio e Venere si trovano in Gemelli; col sistema siderale, gli stessi pianeti sono posizionati in Toro. Non può destare sorpresa che gran parte della mia vita adulta sia stata caratterizzata da un curioso oscillare tra la professione di scrittore (Gemelli) e l’arte (Toro).

Esempi come questi suggeriscono che entrambi i sistemi zodiacali esercitano davvero un’influenza sulle nostre vite. Ma non prendetemi in parola - provatelo voi stessi. Avete una configurazione importante in un segno secondo il sistema tropica-le, che si trova collocata in un altro segno secondo quello siderale? Riflettete su co-me essa esprico-merebbe il suo simbolismo nel segno adiacente, o anche coco-me potreb-be operare in veste di combinazione simultanea di quelle qualità, analogamente alla giustapposizione segno/casa citata in precedenza.

Un’area di ricerca particolarmente promettente sarebbe quella focalizzata su oroscopi individuali che mostrino un allineamento planetario drammatico in un se-gno secondo gli standard tropicali, ma completamente diverso se considerato dal punto di vista siderale. Come esempio, conoscete qualche “Leone multiplo” con So-le, Luna, Ascendente nel segno? Presumendo che tali fattori non siano posizionati nei gradi finali (dove l’enfasi del segno sarebbe uguale per entrambi i sistemi), essi si troverebbero collocati nel Cancro secondo l’ottica siderale - un tipo di energia estremamente diversa da quella dell’infocato Leone. Il duro contrasto tra questi se-gni rende più facile scoprire quale sistema risulta più forte. Per esempio, l’individuo in questione ha il comportamento orgoglioso che spesso si riscontra quando l’AS è Leone? O riflette piuttosto le qualità di riserbo associate con il Cancro, fino al viso arrotondato e gli occhi sporgenti?

Zodiaci diversi - Diversi significati?

Tutto questo pone la questione se i due zodiaci posseggano qualità di significato diverse. Per esempio, potrebbe uno zodiaco riferirsi maggiormente al temperamento di una persona e l’altro all’atteggiamento spirituale? Secondo alcuni, la prospettiva geocentrica (basata sulla Terra) dell’astrologia tropicale sembrerebbe più adatta alle sottigliezze della psicologia individuale mentre la prospettiva cosmica del sistema siderale risulterebbe più conforme alla comprensione spirituale della materia karmi-ca. Tuttavia, finché non saranno intraprese ulteriori ricerche in questa direzione, noi possiamo soltanto fare delle congetture.

Vittorio Ruata ci segnala il cordoglio di tanti soci della Capitale per la improvvisa scomparsa di LUIGI PETRONE, Cavaliere del Lavoro al merito della Repubblica, un amico oltre che esperto cultore dell’astrologia tradizionale.

Fondatore del “gruppo astrologico del mercoledi” e redattore della rubrica astrologica sul periodico “Terra nostra” della As-sociazione fra i Ciociari, si e’ sempre prodigato con disinteresse nel dispensare saggi consigli astrologici e nell’insegnamento della materia.

Il CIDA si associa alla Delegazione Romana nel sentito e affet-tuoso ricordo, memore anche dell’aiuto e della collaborazione prestata da Petrone in più di un’occasione.

Sull’emisfero australe

A sud dell’equatore, le stagioni sono esattamente rovesciate – il primo giorno di primavera a New York diventa il primo giorno di autunno a Sidney, Australia. Que-sto significa forse che l’ordine naturale dello zodiaco tropicale è rovesciato per co-loro che vivono alle latitudini meridionali? La mia esperienza (e quella di molti col-leghi con i quali ne ho discusso) indica che non è così – lo stesso zodiaco tropicale viene applicato in entrambi gli emisferi. Com’è possibile? La risposta non è facile, ma potrebbe riferirsi all’eventuale predominio archetipico del nord sul sud. Per ana-logia, noi umani siamo esseri bipolari, con un sopra ed un sotto riferibili al nostro corpo, tuttavia, l’aspetto dominante della nostra coscienza sembra risiedere princi-palmente nella metà superiore del corpo piuttosto che nei piedi o le gambe. Se si applica lo stesso principio alla Terra, questo potrebbe spiegare perché l’orientamen-to zodiacale sperimental’orientamen-to dalle latitudini settentrionali caratterizza la coscienza dell’intero pianeta. (Nota dell’editore: in un prossimo numero di TMA, speriamo di presentare la prospettiva di un astrologo dell’Emisfero Sud).

Ray Grasse è un Editore associato del The Mountain Astrologer. È autore di The

Waking Dream (Quest, 1996) e di Signs of the Times (Hampton Roads, Aprile 2002),

uno studio sulla storia moderna e sull’emergente Era dell’Acquario. Pratica astrolo-gia e può essere raggiunto al (630) 933-8519, o per e-mail jupiter@enteract.com

L.A. 128-232 Mi è capitato di avere una conversazione con un entusiasta assertore dell’astrologia vedica sui meriti relativi al sistema zodiacale tropicale ed a quello siderale. Quando gli chiesi perché preferisse lo zodiaco siderale a quello tropicale, rispose: “Perché è basato sulle stelle reali. Ti basta uscire ed osservare le costellazioni che uso mentre redigo un tema natale. Quando dico Venere in Pesci, intendo davvero che Venere si

trova in Pesci. Invece, l’astrologia tropicale è una costruzione intellettuale

proietta-ta nel cielo. Con il dovuto rispetto, non ha alcun fondamento empirico ed osserva-bile - è completamente soggettiva.”

Un momento, non corriamo troppo. Lo zodiaco tropicale possiede davvero una dimensione fortemente simbolica, ma dobbiamo renderci conto che, alla sua ma-niera, lo zodiaco siderale è altrettanto simbolico e “soggettivo” quanto quello tropi-cale. Come? Facciamo qualche considerazione.

Per prima cosa, analizziamo i significati basilari assegnati da questi astrologi alle varie costellazioni, essenzialmente simili a quelli usati dagli astrologi tropicali-sti. Dove risiedono esattamente tali caratteristiche nella realtà concreta? E come si andrebbe in giro per “vederle”? Con un telescopio? Provate a dirlo ad un astrologo tradizionale. Sia che parliamo delle regali qualità del Leone, di quelle sensuali dello Scorpione, o di qualsiasi altra qualità associata ai dodici segni, noi stiamo osservan-do tipologie di natura interamente simbolica, percettibili soltanto attraverso una conoscenza di tipo metaforico piuttosto che mediante una strumentazione rigoro-samente razionale o scientifica.

Nello stesso modo, proviamo a considerare la divisione dodicesimale dello zo-diaco utilizzata sia dai tropicalisti sia dai sideralisti. Come hanno sottolineato gli scettici, questa è una costruzione essenzialmente arbitraria perché non esiste una base reale di necessità per l’esistenza di soli dodici segni. Dopo tutto, perché non ri-partire il cielo stellato in settori contenenti 4, 25, o 36 costellazioni? Persino l’astro-logia vedica usa contemporaneamente diversi metodi di divisione zodiacale, incluse

RAY GRASSE

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 46-53)