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Elementi e case astrologiche

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 133-136)

Sintesi del lavoro di gruppo a cura di MARIA GRAZIA LA ROSA

7) Elementi e case astrologiche

Le Case rappresentano il contesto ambientale o temporale (la ruota delle Case può essere letta sia nella sua estensione spaziale sia nella sua successione temporale) in cui una certa funzione, probabilmente, si attiverà e di cui si potrà fare esperienza. In ogni caso è vero che c’è il tempo ed il luogo giusto per ogni cosa e quel “giusto” potrebbe essere rappresentato dalla qualità dell’Elemento della Casa. Sono infatti necessarie: l’energia del Fuoco, per fare l’esperienza intuitiva della propria esistenza, come avviene in I Casa; la concretezza della Terra, per dare la sensazione di sicurez-za e di stabilità, proprie della II Casa; l’energia dell’Aria, per esprimere le nostre ca-pacità intellettuali e per comunicare, tipiche della III Casa; ed infine la fluidità del-l’Acqua, per penetrare e toccare ogni parte di noi stessi, attraverso le emozioni, co-me per la IV Casa. E’ innegabile che il “contesto giusto” nel quale può avvenire, ad esempio, l’esperienza della X Casa è dato dall’Elemento Terra, al punto che la man-canza di questo Elemento e, quindi, il senso di sradicamento, la disorganizzazione, la volatilità, l’incapacità di progettazione concreta, l’instabilità, rendono più faticosa ed incerta la propria realizzazione professionale.

Dobbiamo anche tenere conto delle Case più stimolate, perché se vi è, ad esempio, una mancanza di Acqua, ma le Case di Acqua (IV, VIII e XII) sono impor-tanti nel TN, questo porta un disagio nella vita di una persona, come se si trovasse a dover affrontare principalmente esperienze di un certo tipo (cura, introspezione,

ra-dicalità, oscurità, dedizione, ritiro, riservatezza, distacco, dolore, ambiguità, ecc.) senza avere sufficientemente sperimentato gli strumenti offerti da questo Elemen-to. Tutte le funzioni di una persona sono “tarate” per agire in situazioni che richie-dono, magari, un altro tipo di modalità energetica.

E’ interessante come vengono distribuiti gli Elementi nel tipo di Casa in cui si trovano: nel caso dei Segni di Fuoco, il primo, l’Ariete, si trova simbolicamente in una Casa Cardinale, la prima, che indica un’energia forte, diretta e portata a dare il via alle cose ed alle azioni. Il secondo, il Leone, si trova in una Casa succedente, la Quinta, che indica un’energia che deve concentrarsi, rafforzarsi e strutturarsi. Il ter-zo, il Sagittario, si trova in una Casa cadente, la Nona, che ha il compito di rilasciare ciò che è stato sintetizzato, riaggiustando e riorientando il suo movimento.

In ogni caso, anche se le Case attinenti ad un Elemento sono occupate, biso-gna tenere conto che quell’Elemento potrebbe essere mancante e questa mancanza non mette il soggetto al riparo dalla necessità di vivere le situazioni legate ad esso e le Case riguardano proprio quelle situazioni, anche se il soggetto spesso non sa co-me affrontarle. Ad esempio, se una persona non ha l’Eleco-mento Terra ma ha un Sa-turno in II Casa, non sarà dotata per questo di maggiore concretezza, ma solo, for-se, di maggiore avidità che nasce proprio da una ricerca di stabilità che non sa co-me realizzare. Quindi reagirà in maniera saturnina ma secondo la modalità data dall’Elemento in cui si trova Saturno: paura se in Acqua, razionalità un po’ crudele se in Aria, arroganza e convinzione assoluta se in Fuoco.

Quanto detto può valere per tutti gli Elementi: ad esempio, la mancanza di Fuoco non può essere sostituita da un Marte in I Casa, che magari si trova in Pesci, o la mancanza di Acqua da una Luna in VIII Casa in Leone... Il fatto che la I Casa sia simbolicamente di Fuoco (Ariete), la II di Terra (Toro) eccetera, indica quali Elementi e quindi modalità è necessario attivare per vivere compiutamente l’esperienza della propria individualità o della ricerca di stabilità. In ciascun TN, poi, bisogna confron-tare questi archetipi con la realtà della persona, per cui, ad esempio, una XII Casa piena, senza che nel TN ci sia Acqua, non ammorbidisce l’insieme, ma spinge la per-sona a vivere la propria realtà interiore, tipica della Casa XII, concentrandosi sui pensieri se la cuspide è in Aria, con fantasie di natura pratica se in Terra, con forti intuizioni se in Fuoco. Ciò che mancherà sarà l’elaborazione emotiva, la capacità di “sentire” la realtà degli altri, la difficoltà di gestire i sentimenti e le emozioni che certamente proverà, o quella che Jung chiamava la “partécipation mistique”. Il se-gno zodiacale in cui cade la cuspide di una Casa indicherà il modo con il quale sarà affrontato quel settore della vita, motivo per cui le cosiddette Case d’Acqua (o di Aria o di Fuoco ecc.) sono solo “cosiddette” perché non conferiscono all’individuo l’Elemento che le denomina.

Non sembra, dunque, che le Case recuperino gli Elementi. Per Elemento s’in-tende una precisa energia che spinge in un modo piuttosto che in un altro. Le Case indicano solo i “settori” in cui la nostra esperienza si compirà nel modo preferito, e quindi sono semplicemente il DOVE agirà una certa funzione, cioè il pianeta. Ad

esempio, se nel TN c’è una VII Casa piena, ciò significherà semplicemente che si do-vrà passare attraverso esperienze di relazione o di associazione, per conoscere alcu-ne parti di sé stessi. Oppure, se c’è una II Casa piena, ci sarà un’enfasi in positivo od in negativo sui problemi di sicurezza personale, sui valori, sul bisogno di trovare le proprie risorse per poterle incrementare ed aumentare, e se è in un segno di Fuoco sarà proprio questo Elemento che caratterizzerà il modo in cui verrà gestita la sicu-rezza personale, che magari sarà ricercata in modo del tutto improvvisato, caotico, senza alcuna valutazione preventiva e senza particolari modalità, fidando più nel-l’intuito che non nella programmazione.

Ma non tutti la pensano allo stesso modo, e a questo punto potrebbe sorgere un interrogativo: i Segni zodiacali hanno la loro funzione elementale, anche senza ospitare un pianeta dentro di essi? Ad esempio se nel TN c’è un Sole in Scorpione ed una Luna in Toro, ci sarà una porzione di Acqua ed una di Terra e quindi, sembre-rebbe evidente che sono i Segni ad inglobare i pianeti ed a “fornire” loro l’Elemento. Ancora, se l’Ascendente, anziché essere ad esempio in Ariete (rispettando la sequen-za zodiacale), cade in un altro segno, non si deve forse considerare l’intersecarsi di due Elementi nello stesso spazio? Il Fuoco del primo segno, la Terra del secondo, l’A-ria del terzo e l’Acqua del quarto e così via, vengono sommersi da un Elemento che li copre e così nasce, a priori, una mescolanza che forgia la modalità con cui ci si rapporta allo spazio-tempo, anche prima di considerare la posizione dei pianeti nei rispettivi Segni. Se, però, il Sole si trova nella II Casa, nella VI o nella X, l’Acqua dello Scorpione sarà bisognosa d’agire in quella Casa di Terra, fornendo così una coloritu-ra sottile d’assorbimento. La stessa cosa non accadrebbe se quel Sole fosse colloca-to in III Casa, perché richiederebbe un altro atteggiamencolloca-to, meno assorbente e sicu-ramente più volatile.

Si potrebbe, dunque, obiettare che le Case non si limitano esclusivamente ad indicare i settori d’esperienza dell’individuo: potrebbero rappresentare anche degli ambienti (e dei tempi), capaci di modulare a loro volta le forze espresse dai Segni ed eventualmente dai pianeti; “tingendoli” con la colorazione elementale che le carat-terizza per cosignificanza.

Non è detto, insomma, che una Casa XII piena non possa, in qualche modo, contribuire ad ammorbidire un tema che manca completamente di Acqua, senza per altro portare vera e propria Acqua al tema stesso, ma fornendo un “dove” più fluido. Seguendo la stessa logica, non si può negare che un TN con uno stellium in X Casa magari nel segno dell’Ariete, ma privo dell’Elemento Terra, non usi la sua abilità d’azione e la sua intuizione per costruire la sua immagine del mondo, con un fervore teso a consolidare la realtà della X Casa che, essendo Casa di Terra, vuole costruzione e stabilità. Ovviamente ciò non significa che quella persona saprà con-servare, come vuole la Terra, ma sicuramente saprà procurarsi un posto dove essere riconosciuta come persona attiva, segnale assai positivo per costruirsi una posizione che può anche non durare a lungo, ma può lasciare un segno. Questa configurazio-ne ricorda un po’ quella di Massimo D’Alema, nato a Roma il 20 Aprile 1949, alle

ore 10.30. Sole in Ariete ed Ascendente Cancro con 4 pianeti in X Casa. Certo D’Ale-ma può contare anche sulla presenza di Mercurio e Venere in Toro (sempre in X), D’Ale-ma a fronte della totalità degli altri pianeti che non sono in nessun altro segno di Terra, ha dimostrato concretezza nel costruire il proprio potere e/o la propria situazione socio-economica.

Tentando di schematizzare, si potrebbero, infine, definire alcune parole chiave:

Pianeti = CHI, COSA

Segni = COME

Case = DOVE

Transiti = QUANDO

Tema Natale = PERCHE’

Un Sole in Gemelli, insomma, non smetterà mai di essere tale: il suo Io (CHI) verrà portato DOVE vuole la posizione della Casa in cui cade, ma gestirà questa si-tuazione COME vuole il suo segno- elemento.

In conclusione, si può dire che le Case NON sono i Segni: gli Elementi parlano il linguaggio dei Segni e, nelle Case, questo linguaggio… si fa parola.

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 133-136)